Stazione di Milano Centrale

stazione ferroviaria italiana
Disambiguazione – Se stai cercando la vecchia Stazione Centrale (1864-1931), vedi Stazione di Milano Centrale (1864).

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«"la più bella stazione ferroviaria al mondo"»

La Stazione Centrale di Milano (o Milano Centrale) è la principale stazione del capoluogo lombardo, la seconda d'Italia per flusso di passeggeri[1] dopo Roma Termini nonché una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa. Si tratta di un terminale ferroviario inaugurato ufficialmente nel 1931 per sostituire la vecchia Stazione Centrale (1864), stazione di transito che non poteva reggere il nuovo traffico susseguente all'apertura del Traforo del Sempione (1906). La stazione sarà per molto tempo l'unico punto d'incrocio della costruenda rete ad alta velocità (TAV), tra le linee Torino-Milano-Venezia, Milano-Roma-Napoli e Milano-Genova.

Storia

La prima stazione centrale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Milano Centrale (1864).
 
La prima "Stazione Centrale ferroviaria di Milano", Riproduzione da "Giornale dell'Ingegnere e Architetto", gennaio 1865, vol. 13, Allegato

La prima stazione centrale a Milano fu inaugurata nel 1864, sul luogo dove è ora Piazza della Repubblica. Il progetto era dell'architetto francese Louis-Jules Bouchot (1817-1907) ed il suo stile architettonico ricordava quello degli edifici parigini del medesimo periodo. Questa stazione andava a sostituire quella di Milano Porta Tosa e di Milano Porta Nuova ed era interconnessa con tutte le linee, sia esistenti sia in via di costruzione, gravitanti sulla città ambrosiana.

La prima centrale restò in esercizio fino al 30 giugno 1931, quando subentrò quella nuova, tutt'oggi esistente. Della stazione storica non resta alcuna traccia.

La seconda stazione centrale

 
Interno della Stazione Centrale di Milano
 
La "navata centrale"
 
Dettaglio del Monumento ai ferrovieri caduti durante la guerra di Etiopia e ai deportati ebrei
 
Mosaico in stile Art déco: allegoria su "Le trasmissioni radiofoniche"

Il Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra della seconda stazione centrale il 28 aprile 1906, prima ancora che venisse scelto un progetto. La costruzione iniziò nel 1926.

A causa della crisi economica in Italia, durante la prima guerra mondiale, la progettazione procedette a rilento, e il progetto, piuttosto semplice all'inizio, continuò a cambiare divenendo sempre più complesso e maestoso. Questo avvenne specialmente quando Benito Mussolini, divenuto presidente del Consiglio, volle che la stazione rappresentasse la potenza del regime fascista.

Le principali modifiche furono il nuovo disegno delle piattaforme ferroviarie e l'introduzione delle grandi arcate in acciaio, opera di Alberto Fava; lunghe 341 metri, ricoprono un'area di 66.500 metri quadri.

La costruzione riprese a pieno ritmo nel 1925 e il 1º luglio 1931 la stazione venne inaugurata ufficialmente alla presenza del ministro delle poste e delle comunicazioni Costanzo Ciano.

Eventi recenti

Nel 1984 è stato attivato un impianto ACEIT per la gestione del traffico ferroviario, che ha sostituito le cabine sparse sul piazzale.

La stazione è stata oggetto di importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato. I lavori sono terminati ufficialmente il 14 dicembre 2008, in concomitanza con l'inaugurazione della linea ad alta velocità Milano-Bologna.

Architettura

La stazione è opera dell'architetto Ulisse Stacchini, il cui disegno vinse l'ultima gara per la sua costruzione nel 1912. Il progetto era stato modellato sulla Union Station di Washington.

La facciata è larga 200 metri e la volta è alta 72, un record quando venne costruita. Dietro alla facciata, parallelamente ad essa corre la "Galleria delle Carrozze".

La stazione non ha uno stile architettonico definito, ma è una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Deco, ma non solo.
Talvolta il suo stile viene definito Assiro-Milanese. È stata definita dall'architetto Frank Lloyd Wright "la più bella stazione ferroviaria al mondo".[2]

I grandi ambienti pubblici della stazione (galleria di testa Biglietteria centrale e Galleria delle Carrozze) richiamano le architetture monumentali romane; a dispetto dell'apparente monumentalità essi sono realizzati con economia di mezzi: le parti superiori delle pareti sono in cemento decorativo che imita il marmo di rivestimento delle parti inferiori, le grandi volte non sono strutturali ma appese e gli elementi decorativi sono in gesso (fregi della biglietteria, pannelli con simboli zodiacali) o cemento (statue, protomi leonine etc...)

Al binario 21 si trova la "Sala Reale", sala d'attesa della famiglia Savoia e della corte, divisa in sala reale e sala delle armi.

Trasporti

La stazione ha 24 binari.

Ogni giorno circa 320.000 passeggeri transitano dalla stazione, su un totale di 500 treni medi quotidiani, per un totale annuo di 120 milioni.

Treni

Linee Internazionali

 
La Stazione Centrale di Milano alla mattina

Destinazioni:

Linee Nazionali

 
Treno ETR500 politensione di Trenitalia in livrea TAV alla Stazione Centrale di Milano. Al suo fianco si notano un locomotore E402B (a sinistra nell'immagine) e una E632 (a destra)

Destinazioni:

Linee Regionali ed Interregionali

Principali destinazioni:

Binari

 
Arrivo di un treno alla stazione centrale di Milano

In base alla destinazioni, i binari della Stazione Centrale di Milano, possono essere così suddivisi:

Questa suddivisione non è rigida per l'esistenza di relazioni trasversali e modifiche di assegnazione dei binari a causa dei ritardi dei treni.

Servizi di trasporto urbano

Linee urbane

La stazione centrale è, ovviamente, un importante punto d'interscambio della rete dei trasporti urbani: vi si incrociano le linee M2 (verde) della metropolitana ed M3 (gialla) della metropolitana, le linee tramviarie 2, 5, 9, 29/30 e 33, le linee filoviarie 90/91 e 92, le linee automobilistiche urbane 42, 60, 81, 82, 82/, 87, la linea automobilistica interurbana 620 ed extraurbana z301. La Stazione Centrale è anche collegata agli aeroporti tramite navette.

Note

  1. ^ Dati di grandistazioni.it (luglio 2007)
  2. ^ vedi Casabella n.710, Aprile 2003, Editoriale

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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