Hashish

sostanza stupefacente

Template:Disclaimer droghe

Una dose di hashish sequestrata dalla polizia statunitense

L'hashish è una sostanza stupefacente psicotropa derivata dalla resina della pianta di Cannabis (chiamata comunemente canapa) i cui effetti sono dovuti principalmente al Δ9-THC in essa contenuto (in quantità maggiore rispetto alla marijuana).

Il nome "Hashish" deriva dall'arabo ﺣﺸﻴﺶ ḥašīš "erba" (e, secondo un'ipotesi che non gode tuttavia del consenso di tutti gli studiosi, da un gruppo di devoti ismailiti, che di hashish avrebbero fatto uso, ﺣﺸﺎﺸﻴﻦ ḥaššāšīn, deriverebbe la parola "assassino").[1] Si dice infatti che proprio questa sostanza venisse data in assunzione a sicari ed esecutori per allontanar loro l'ansia e portarli senza difficoltà a compiere gli omicidi politici di cui si erano fatte promotrici le organizzazioni di Alamūt e di Masyaf.

Effetti indotti

 
Un negozio di hashish a Kathmandu, Nepal nel 1973, dove la vendita era legale

Gli effetti indotti dall'uso di tale sostanza, che viene generalmente fumata assieme al tabacco, ma può anche essere ingerita, sono svariati; hanno differente intensità a seconda del soggetto, dalle circostanze psico-fisiche in cui la si assume, e dell'assuefazione del fumatore. Oltre agli effetti collaterali comuni al consumo di tabacco, i principali effetti sono:

  • rilassamento;
  • forte diminuizione di eventuale nausea
  • attenuazione della reattività fisica;
  • amplificazione delle percezioni sensoriali e delle esperienze estatiche;
  • temporaneo abbassamento della pressione sanguigna;
  • sensazione di alterazione delle percezioni;
  • ilarità incondizionata;
  • focus cognitivo verso la distorsione della realtà;
  • distorsione temporanea della memoria;
  • aumento della fame al calare dell'effetto (la cosiddetta fame chimica)
  • diminuzione della salivazione.

Se assunto in grandi quantità potrebbe produrre:


L'assunzione di derivati dalla canapa può avere inoltre pericolose interazioni farmacologiche quando, in concomitanza all'assunzione, si è sotto terapia medico-farmacologica di qualsiasi tipo. Tuttavia non sono noti casi di mortalità dovuta a complicanze causate dall'hashish.

Gli effetti indotti possono essere condizionati in maniera significativa anche da due fattori psicologici: il set (lo stato d'animo di chi consuma) e il setting (la compagnia con cui si trova ed il luogo in cui si trova il consumatore).

Usi terapeutici

La cannabis è usata per contrastare la diminuzione dell'appetito nei pazienti affetti da AIDS e da cancro e per diminuire la nausea derivata dai trattamenti chemioterapici e dalle irradiazioni. Inoltre causa un effetto positivo sui soggetti affetti da glaucoma, da dolori cronici e da sclerosi multipla (diminuzione del rigore muscolare) e sulla sindrome di Tourette.

Ad oggi, come accade per la maggioranza delle molecole attive presenti sul mercato, sono ancora in corso studi che accertino la validità di questi effetti. Tuttavia gli usi terapeutici hanno radici molto antiche, presenti nella farmacopea ufficiale fino alla metà del '900. In Olanda, in Spagna, in Canada e in 19 stati degli USA l'uso della cannabis a scopo medico è consentito. In altri paesi europei ed extraeuropei l'argomento è al centro di accesi dibattiti sia sul piano scientifico sia su quello etico.

Negli ultimi anni si è accumulato un notevole volume di ricerca sulle attività farmacologiche della cannabis e sulle possibili applicazioni.

Il più noto studioso e promotore dell'uso terapeutico della Cannabis e della sua decriminalizzazione è il Professor Lester Grinspoon Psichiatra e Professore emerito dell'Università di Harvard. Il più famoso attivista antiproibizionista è probabilmente l'americano Jack Herer autore del best seller "The Emperor wear no clothes". In Italia studi approfonditi sui suoi effetti sono stati effettuati dal Professor Gian Luigi Gessa docente di Neuropsicofarmacologia e direttore del Dipartimento di Neuroscienze all'università di Cagliari. Nonché il medico e scrittore Giancarlo Arnao, scomparso nel 2000, che ha pubblicato diversi libri inerenti la cannabis, contenenti le sue osservazioni.

Una meta-analisi del 2001 (che analizza tutti gli studi clinici pubblicati fino al 2000) conclude che la Cannabis è efficace nel dolore neuropatico e spastico, meno in altri tipi di dolore. Ma successivi studi clinici hanno mostrato effetti significativi anche nel dolore tumorale, ed hanno confermato l'ottima attività per il dolore neuropatico e per i sintomi dolorosi nella sclerosi multipla (spasticità, sintomi della vescica, qualità del sonno).

Sono anche numerose le testimonianze di coloro che sono riusciti a superare la dipendenza dall'alcol o dalla cocaina grazie all'utilizzo della cannabis [4], che a differenza delle precedenti sostanze, non porta ad una dipendenza fisica confrontabile, ad esempio, con quella generata dalla nicotina.

È utile inoltre anche nel caso di depressione ed in generale nei disturbi mentali, per quanto sia raccomandabile una certa cautela (secondo A. Barbault è un "rimedio di Saturno", in quanto allontana la "malinconia").

Produzione

L'hashish è ricavato dalla lavorazione della cannabis sativa oppure della cannabis indica, piante che crescono in numerose zone. I principali produttori sono Marocco, Pakistan, Libano, India e Nepal, ma può essere comunque coltivata in qualsiasi luogo. Praticamente a tutte le latitudini anche senza ricorrere a metodi artificiali, naturalmente le qualità migliori crescono nei paesi caldi.

La produzione di hashish è molto costosa nonostante vengano utilizzate per lo più tecniche tradizionali come lo sbattimento della pianta di canapa. La proporzione canapa/hashish è di 10 a 1, per cui per produrre 1 kg di hashish occorrono 10 kg di canapa. La Sansemilla è invece il fiore della pianta che non è stata fecondata, e quindi è senza semi, e la qualità è nettamente migliore di quello con i semi.

L'hashish inoltre contiene 8 volte il THC della canapa da coltivazione (la canapa specificamente coltivata per essere fumata ha percentuali di THC simili a quelle dell'hashish) e può essere sia ingerito (è liposolubile) che fumato.

Concentrato delle resine

L'hashish è generalmente un concentrato dei principi attivi della Cannabis. Per ottenere l'hashish ogni cultura ha sviluppato un proprio processo. Si possono, però, distinguere tre principali tecniche di estrazione:

  • quella dei paesi islamici;
  • quella della zona intorno al sub continente indiano;
  • quella olandese.

Nei paesi islamici, come il Marocco o l'Egitto, si tagliano e si raccolgono le piante mature; successivamente, in una stanza chiusa o dentro a delle buste di plastica, vengono scosse e sbattute raccogliendo la resina, i pistilli dei fiori femmina e piccoli pezzi della pianta in un telo di plastica o in una apposita vasca. Questa polvere viene poi in parte pressata e lavorata a mano (è la parte più pregiata); da successive battiture si otterrà nuova polvere da pressare a macchina per la produzione di hashish commerciale.

La tecnica indo-hymalayana, invece, non prevede il taglio delle piante. Durante il periodo di fioritura, a più riprese, si sfregano le infiorescenze tra le mani, direttamente nei campi, per poi raschiare le mani stesse con apposito coltellino sulla cui lama resta la resina gommosa, che è la consistenza tipica dell'hashish indiano, afgano, nepalese.

Tipologie

  • Cioccolato: Colore marrone scuro esternamente, più chiaro al taglio, e pesantemente tagliato con sostanze varie. Viene prodotto in qualsiasi paese partendo dalla sostanza in pani.
  • Libano Oro: Colore giallo-arancio. Morbido al tatto, facilmente malleabile. È originario di Libano, Egitto, Giordania.
  • Black bombay: è una qualità di hashish a pasta molle dal colore nero e dall'odore simile all'afgano, si racconta come in origine venisse impastato con dell'oppio. Proviene dall'India.
  • Super Polm: è una varietà di hashish molto morbido, il cui gusto ricorda alla lontana la menta. È originario del Marocco
  • Nepal Temple Balls: è un tipo di hashish originario del Nepal. Si presenta con un esterno nero lucido e un interno marrone scuro.È così chiamato per la forma di sfera.
  • Skuff: è un tipo di hashish ottenuto dall'impasto della resina della piante e parti della pianta stessa. Si presenta di colore verde marrone con tendenza al verde quanta più pianta è parte dell'impasto mentre tendente al marrone se a predominare nell'impasto è la resina.
  • Charas: è un tipo di Hashish pregiato, molto amato e ricercato dai consumatori di Cannabinoidi, data l'alta concentrazione di THC India.
  • Bourbouqa (detto anche b-bacon):è una varietà di hashish molto pregiato, quando viene scaldato "frigge", a causa della grande quantità di olio, è uno dei pochi hashish marocchini lavorati a mano.
  • Marocco 00:è una varietà di hashish estremamente pregiato, quando viene scaldato e successivamente sbriciolato si dice che "monta", che aumenta di volume; originario del Marocco.
  • Scitto: è il termine più utilizzato per indicare l'hashish in Italia, solitamente di cattiva qualità, a causa delle sostanze usate per il taglio, o per la poca freschezza.
  • Ice-O-Lator (detto anche bubblehash): varietà olandese comparsa negli ultimi anni nei coffee shop, ad elevata concentrazione di THC (30-50%). Viene ottenuta separando i tricomi attaccati alla pianta già secca frullandola in acqua con ghiaccio e filtrandola più volte prima di essere pressata e conservata a basse temperature (anche in freezer).
  • Giallos (incerto): varietà comparsa negli ultimi anni nel sud-europa e commerciata in olanda. Per produrla si deve far assorbire alla sostanza succo di limone, in tal modo che l'acido citrico estrae i principi attivi del THC.

Hashish nella letteratura e nell'arte

L'hashish venne conosciuta in Europa dalla setta degli Assassini, il cui nome deriva proprio da "hashish". Tuttavia sembra più plausibile che questa setta usasse oppio con cui il Vecchio teneva in scacco i suoi uomini a causa della forte dipendenza causata dalla sostanza. Marco Polo la cita nel Milione come "polvere del Veglio della Montagna" (XLI-XLII). La citazione venne ripresa abbastanza fedelmente da Giovanni Boccaccio, che nella novella 8 della terza giornata fa usare proprio questa "polvere di maravigliosa virtù" del Veglio, che viene somministrata al sempliciotto Ferondo per causargli un sonno così profondo da essere scambiato per morte.

Il famoso Conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre usa l'hashish come segreto del suo controllo nervoso, perché gli permette di controllare il sonno decidendo a piacere quando dormire e quando stare sveglio.

Il poeta Baudelaire ne descrive invece gli effetti nella sua opera I paradisi artificiali.

Note

  1. ^ Bernard Lewis. Gli arabi nella storia. Bari, Laterza, 2008. ISBN 9788842062592. p. 158

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni