Chlorophyllum rachodes

specie di fungo
Versione del 12 lug 2010 alle 04:03 di FrescoBot (discussione | contributi) (Bot: collegamento a Commons che puntava un redirect, corretto con la sua destinazione Category:Chlorophyllum rhacodes)

Template:Avvisounicode

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Macrolepiota rhacodes

Macrolepiota rhacodes
Classificazione scientifica
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
ClasseBasidiomycetes
OrdineAgaricales
FamigliaAgaricaceae
GenereChlorophyllum
SpecieC. rhacodes
Nomenclatura binomiale
Chlorophyllum rhacodes
(Vittad.) Vellinga, 2002
Sinonimi

Agaricus rhacodes
Vittad., 1835
Lepiota rhacodes
(Vittad.) Quél., 1872
Lepiotophyllum rhacodes
(Vittad.) Locq., 1942
Leucocoprinus rhacodes
(Vittad.) Pat., 1900
Macrolepiota rhacodes
(Vittad.) Singer, 1951
Macrolepiota venenata
Bon, 1979

Macrolepiota rhacodes
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
bianca
Velo
anello
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
commestibile con riserva [[File:|35px]]
Esemplare dal cappello chiuso

Chlorophyllum rhacodes (Vittad.) Vellinga, Mycotaxon 83: 416 (2002)

Il Chlorophyllum rhacodes è una "mazza di tamburo" simile alla M. procera ma di taglia mediamente più piccola.
È una specie dalla commestibilità piuttosto controversa perché sembra aver provocato avvelenamenti anche seri in quanto è piuttosto tossica da cruda. Comunque una cottura adeguata scongiura qualsiasi problema e pertanto bisogna assolutamente evitare di cuocerla alla piastra perché le parti interne potrebbero rimanere parzialmente crude.

È anche opportuno evitare la possibile confusione con specie congeneri velenose oppure sospette.

Descrizione della specie

Da 5 a 20 cm di diametro, semiovale, poi campanulato, carnoso e soffice, con cuticola desquamata in grosse scaglie grigio-brunastre, tranne alla sommità che resta liscia e brunastra.

Fitte, bianche, al tatto si colorano in rosso-mattone, libere al gambo.

Grigio-bruno, cilindrico, ingrossato alla base, liscio senza nessuna ornamentazione.

La carne del gambo vira al rosso se sfregata.

Mobile, biancastro e membranoso.

Bianca, fragile. Virante al rosso al taglio.

Ellittiche, bianche in massa, lisce, con poro germinativo, 9-11 x 6,5-7,5 µm.

Cresce dall'estate all'autunno, nei prati, nelle radure dei boschi e nei coltivi.

Commestibilità

Eccellente, con cautela. Fungo tossico da crudo o poco cotto.
Bisogna prestare molta attenzione in quanto il C. rhacodes, come già detto, ha dato luogo a casi di intossicazione anche gravi.
Per tale motivo se ne sconsiglia vivamente il consumo ai meno esperti.

I casi di avvelenamento da accumulo sono dovuti ad una cottura non adeguata della specie. Infatti quasi tutte le specie del genere Macrolepiota dovrebbero essere considerate eduli con cautela in quanto perfino la ben nota M. procera (mazza di tamburo) può risultare tossica se consumata cruda o poco cotta.

Come per la M. procera, bisogna consumare solo il cappello dato che il gambo è fibroso; quest'ultimo comunque si presta bene ad essere seccato e tritato per poi adoperarlo come condimento aromatico.

Specie simili

Dal greco rhakódes (ῥαχόδες) = cencioso, per le grosse squame derivanti dalla screpolatura della cuticola del cappello.

Sinonimi e binomi obsoleti [1]

  • Agaricus rhacodes Vittad. , Descr. fung. mang. Italia: 158 (1835)
  • Lepiota rhacodes (Vittad.) Quél. [as 'rachodes'], Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 70 (1872)
  • Lepiotophyllum rhacodes (Vittad.) Locq., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 11: 40 (1942)
  • Leucocoprinus rhacodes (Vittad.) Pat., Essai Tax. Hyménomyc. (Lons-le-Saunier): 171 (1900)
  • Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer, 1951
  • Macrolepiota venenata Bon, Docums Mycol. 9(no. 35): 13 (1979)

Galleria immagini

Note

Altri progetti

Template:Micologia

  Portale Micologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di micologia