La Tarantola golia (Theraphosa blondi) è il ragno più pesante al mondo[1]; arriva a pesare fino a 170 gr. E' anche il più grande della famiglia delle aracnidi nel gruppo delle tarantole: il maschio arriva a misurare 20 cm e la femmina 30. Il maschio è generalmente più snello e della femmina. Quando nascono misurano circa 2 cm. Generalmente vivono 10 anni ma alcuni esemplari possono arrivare a 25 anni[2].

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Theraphosa blondi

Esemplare adulto di Theraphosa blondi
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineMygalomorphae
FamigliaTheraphosidae
GenereTheraphosa
SpecieT. blondi
Nomenclatura binomiale
Theraphosa blondi

È una specie velenosa, ma non letale per l'uomo. Il dolore provocato dai morsi è paragonabile a quello della puntura di una vespa anche se può variare a seconda dei soggetti colpiti. E' inoltre una specie molto aggressiva e territoriale.

Nutrimento, habitat e strategie difensive

Si nutre di invertebrati e insetti come blatte, grilli, scarafaggi e ragni più piccoli o di specie diverse. Occasionalmente può nutrirsi anche di piccoli topi o piccoli uccelli[3]. Vive principalmente nella foresta amazzonica, nelle zone del Suriname, Venezuela, Guyana francesa e Brasile dove, insieme alla scolopendra, è tra i flagelli della popolazioni locali. Tra le "armi" ricordiamo il morso velenoso che però non è tra i più letali e i peli urticanti che disperde nelll'aria. questi peli sono tra i più pericolosi in tutta la famiglia dei teraphosidae. Date le grandi dimensioni e il notevole peso questo ragno presenta grandi difficoltà a salire sugli alberi e generalmente vive a terra.[4]

Vita in cattività

Può vivere in cattività: è necessario possedere un terrario abbastanza grande, delle dimensioni di 40x30 cm. la temperatura deve aggirarsi tra i 22 e i 26 gradi centigradi e l'umidità deve essere intorno all'80-85%.[5] Come substrato si può utilizzare della torba irlandese. Quando si sente minacciato, il ragno alzerà le prime zampe anteriori (quelle più vicine alle mandibole) e rizzerà i peli, pronto a lanciarli. Si consiglia cautela quando si ha a che fare con questo essere ed è consigliato non toccarlo. Questa specie non rientra comunque nella legge n° 213 poiché il suo veleno non è considerato pericoloso e/o mortale. Non necessita di documentazione CITES.[6]

Legge n°213

Template:Disclaimer legale La legge n° 213 del 1º agosto 2003 sancisce che È vietato a chiunque, detenere, commercializzare, importare, esportare o riesportare tutti gli esemplari vivi di aracnidi selvatici, ovvero provenienti da riproduzioni in cattività, che possono arrecare, con la loro azione diretta, effetti mortali o invalidanti per l'uomo o che comunque possono costituire pericolo per l'incolumità pubblica.[7]

Vista la mancanza di una lista degli aracnidi ritenuti pericolosi è al momento sconsigliato l'acquisto di qualsiasi ragno o scorpione o, in alternativa, è vivamente consigliato documentarsi bene ed informarsi sulla pericolosità della specie che si desidera acquistare.

tarantole come cibo

E' risaputo che alcune tribù dell Amazzonia cacciano e cucinano le tarantole. I ragni vengono catturati con l'ausilio di un bastone e le loro zampe legate assieme per poi essere arrostiti ancora vivi. Molto spesso i peli devono venire strappati uno a uno per evitare irritazioni. Tra le tarantole più saporite, la Theraphosa blondi è considerata una prelibatezza dagli indigeni Piaroa del Venezuela. Secondo il parere di veterinari e biologi, gli insetti, e in particolare le tarantole, sarebbero considerate nutrienti e ricchi di proteine.


Note

voci correlate

Theraphosidae

Araneae

Scolopendra

Foresta amazzonica

Terrario

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