Biblioteca europea di informazione e cultura
La Biblioteca europea di informazione e cultura, più comunemente conosciuta come Biblioteca europea di Milano o BEIC è un progetto avviato a Milano agli inizi degli anni '90 del XX sec. su un'idea di Antonio Padoa Schioppa (professore di giurisprudenza alla Statale di Milano) sostenuta inizialmente dal Comune di Milano e dal Ministero dei Beni Culturali, per la realizzazione d'una nuova biblioteca, moderna, digitale, per la città di Milano.
Biblioteca europea di informazione e cultura | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Indirizzo | 20129 Milano |
Caratteristiche | |
ISIL | IT-MI1358 |
[www.Beic.it Sito web] | |
Storia del progetto
Il progetto nasce gli inizi degli anni '90 del sec. XX e si concretizza con la creazione della Associazione “Milano Biblioteca del 2000”[1], e con uno studio di pre-fattibilità del 1998[2] ed un successivo complesso studio di fattibilità[3] per la creazione di "una grande biblioteca pubblica, capace di soddisfare i bisogni di informazione, divulgazione e cultura di un'area metropolitana di oltre 7 milioni di cittadini, e che si proponga anche come luogo d'incontro e di socializzazione"[4]. Alle sue origini il progetto incontrò forti resistenze nella comunità bibliotecaria milanese temendo che la sua realizzazione avrebbe prosciugato le risorse economiche destinate alle biblioteche della città di Milano. Del resto la sua realizzazione è andata avanti con grandi difficoltà e con caratteristiche parziali rispetto a quanto previsto nello studio di fattibilità
La sede fisica della biblioteca è indicata nell'area dell'ex stazione ferroviaria di Porta Vittoria, messa a disposizione dal Comune di Milano. Lo studio Bolles & Wilson, vincitore del concorso internazionale di progettazione, ha predisponendo il progetto architettonico definitivo e poi il progetto esecutivo approvato dal Consiglio dei lavori Pubblici nel marzo del 2009 per una spesa di 350 milioni di euro[5]. Negli anni 2001-2002 fu elaborato il Progetto biblioteconomico della BEIC [6].
Nel 2012 il progetto è stato drasticamente ridimensionato riducendosi alla creazione della biblioteca digitale per 88 milioni di euro e 36 milioni per il rafforzamento della rete delle biblioteche milanesi[7].[8]
La biblioteca digitale
La biblioteca digitale è stata inaugurata il 30 novembre 2012[9] e contiene 6.368 volumi digitalizzati, 12.290 registrazioni, 1.928 autori, 912 siti web. Il patrimonio digitale accessibile è articolato di collezioni.[10]
Archivio per la produzione editoriale lombarda
A seguito della L. 106 del 15 aprile 2004 e del successivo Regolamento, La Regione Lombardia ha affidato la gestione dell'Archivio della Produzione Editoriale lombarda alla Fondazione BEIC, con il sostegno della Biblioteca Nazionale Braidense[11]..
Note
- ^ BEIC, Genesi e sviluppi del progetto (1996-2011), su beic.it.
- ^ ASSOCIAZIONE MILANO BIBLIOTECA DEL 2000, Sturio di pre-fattibilità della Biblioteca europea di informazione e cultura (PDF), su beic.it.
- ^ Antongiulio Bua, Relazione, su BibliotECONOMIA, fund raising e servizi bibliotecari, 13. Seminario Angela Vinay, aib.it, Venezia, 5-6 aprile 2002.
- ^ Giovanni= Solimine, Il progetto delle collezioni della BEIC, su Current issues in collection development: Italian and global perspectives, aib.it, Bologna, 18 febbraio 2005.
- ^ beic.it, http://www.beic.it/it/pagina/costi-e-finanziamenti-necessari .
- ^ BEIC: Progetto biblioteconomico, su beic.it.e Giovanni Solimine, Il progetto delle collezioni della BEIC, su aib.it.
- ^ BEIC PROGETTO RIDIMENSIONATO 2012 (PDF), su beic.it.
- ^ Giovanni Solimine parla di ruolo complementre della BEIC alla rete delle biblioteche milanesi Intervento di Giovanni Solimine, su beic.it.
- ^ Presentazione BEIC, su beic.it.
- ^ BEIC, Le collezioni, su beic.it.
- ^ BEIC: Archivio della produzione editoriale lombarda, su beic.it.