Angel of Death

brano musicale degli Slayer del 1986

Angel of Death è un brano del gruppo musicale statunitense Slayer, prima traccia del terzo album in studio Reign in Blood, pubblicato il 7 ottobre 1986 per la Def Jam.

Angel of Death
ArtistaSlayer
Autore/iJeff Hanneman
GenereThrash metal
Pubblicazione originale
IncisioneReign in Blood
Data7 ottobre 1986
EtichettaDef Jam
Durata4:3ì51

Il brano

Il testo di Angel of Death parla del dottor Josef Mengele, noto criminale nazista soprannominato "angelo della morte". Mengele veniva soprannominato in questo modo in quanto era stato artefice di alcune delle più orrende atrocità della storia del XX secolo: eseguiva infatti macabri esperimenti sugli ebrei deportati nei campi di concentramento quali chirurgia sperimentale senza anestesia, iniezioni di germi letali, operazioni di cambiamento sessuale e rimozioni di organi e membra.

Il chitarrista Jeff Hanneman decise di comporre questo brano dopo aver letto vari libri su Mengele. Un romanzo che lo influenzò molto fu I ragazzi venuti dal Brasile dello scrittore ebreo-americano Ira Levin.

Hanneman, grande appassionato della seconda guerra mondiale, possedeva una vasta gamma di medaglie e articoli bellici di questo periodo non diversamente da personaggi come Lemmy Kilmister e Ozzy Osbourne. L'interesse per il Nazionalsocialismo attirava nei suoi confronti accuse di simpatie per quell'ideologia, che però il chitarrista aveva sempre rifiutato sottolineando il suo interesse esclusivamente storiografico.

Controversie

Il controverso testo di Angel of Death contribuì alla posticipazione della data di uscita dell'album Reign in Blood. La band era sotto contratto con la Def Jam Records, il quale distributore, la Columbia Records, rifiutò di pubblicare il disco a causa della natura delle tematiche trattate.[1] Reign in Blood venne quindi distribuito dalla Geffen Records il 7 ottobre 1986. Tuttavia, proprio a causa delle polemiche scatentesi, Reign in Blood non apparve sul catalogo ufficiale della Geffen Records relativo agli album in uscita.[1]

Inoltre, Angel of Death fu ritenuta offensiva da molti sopravvissuti all'Olocausto, dalle famiglie delle vittime dei campi di concentramento nazisti, e dall'opinione pubblica in generale. La polemiche, oltre a dare una sinistra fama al brano in questione, portò all'accusa verso gli Slayer di essere dei simpatizzanti del Nazismo.[1] A proposito della bufera mediatica scatenatasi, Jeff Hanneman dichiarò:

«So perché la gente l'ha male interpretata – è per questo che hanno avuto quella reazione esagerata alla canzone. Quando leggono il testo, non ci trovano niente che affermi risolutamente che lui [Mengele] era malvagio, ma per me era scontato; beh, non è ovvio? Non dovevo dirvelo io.[2]»

Secondo il chitarrista Kerry King: «Certo, gli Slayer sono dei nazi, fascisti, comunisti, tutto quel genere di roba divertente. E naturalmente abbiamo ricevuto più critiche in assoluto in Germania. Io rispondevo sempre dicendo: "leggete i testi e ditemi cosa ci trovate di offensivo". Dovete intenderlo come una sorta di documentario, o veramente pensate che gli Slayer predichino la fottuta seconda guerra mondiale ? La gente ha questa idea in testa, specialmente in Europa, e non riusciremo mai a fare loro cambiare idea».[1]

Infine, la canzone si attirò anche accuse di razzismo, cosa che la band negò sempre.[1] I membri del gruppo sono stati spesso interrogati in merito nel corso delle interviste, e hanno sempre dichiarato di non essere interessati al razzismo.[3]

Formazione

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  1. ^ a b c d e An exclusive oral history of Slayer, su decibelmagazine.com, Decibel Magazine. URL consultato il 3 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2006).
  2. ^ Davis, Brian, Knac.com interview with Jeff Hanneman, su knac.com. URL consultato il 13 dicembre 2006.
  3. ^ Cummins, Johnson, Slayers Tom Araya on Satanism, serial killers and his lovable kids, su montrealmirror.com. URL consultato il 2 dicembre 2006.