Palaeoloxodon antiquus
L'elefante dalle zanne dritte (Palaeoloxodon antiquus (Falconer & Cautley, 1847)) è una specie estinta di elefante, vissuta nel Pleistocene medio e superiore (all'incirca da 550.000 a 70.000 anni fa).
Elefante dalle zanne dritte | |
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![]() Parte di scheletro di Palaeoloxodon antiquus conservato al museo archeologico di Madrid. | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Afrotheria |
Ordine | Proboscidea |
Famiglia | Elephantidae |
Sottofamiglia | Elephantinae |
Genere | Palaeoloxodon |
Specie | P. antiquus |
Nomenclatura binomiale | |
Palaeoloxodon antiquus (Falconer & Cautley, 1847) | |
Sinonimi | |
Elephas antiquus |
Si ritiene che possa essersi evoluto agli inizi del Pleistocene dalle forme asiatiche di Elephas planifrons e diffusosi poi in tutta Europa.[senza fonte]
Descrizione
Con i suoi quasi 4 metri di altezza media, questo elefante aveva dimensioni simili ai più grandi esemplari di elefante africano ed era perciò notevolmente più grande del contemporaneo mammut lanoso (Mammuthus primigenius); il cranio, relativamente piccolo in proporzione al resto del corpo, aveva una forma stretta e allungata, mentre le zanne scendevano quasi diritte a sfiorare il suolo, curvandosi leggermente solo all'estremità. Le zampe erano in proporzione più lunghe, sia rispetto agli elefanti attuali che ai mammut.
Distribuzione e habitat
Viveva in foreste o in praterie ricche di macchie di alberi decidui ma alcuni ritrovamenti indicano anche una penetrazione nelle foreste di conifere della fascia temperata. Si tratta di un animale tipico dei periodi interglaciali europei. Molti di questi esemplari sono stati trovati a Roma
Estinzione
Con i ritorni al clima freddo, Elephas antiquus si ritirò verso sud lasciando la zona centroeuropea al contemporaneo mammuth delle steppe (Mammuthus trogontherii). Nel secondo periodo interglaciale, l'animale raggiunse il Mediterraneo, dove diede vita a numerose sottospecie (o specie vere e proprie, a seconda delle classificazioni), tra cui alcune forme nane come Palaeoloxodon falconeri e subì la caccia da parte dell'uomo. Gli ultimi esemplari sono documentati in Spagna, dopodiché l'animale si estinse alla fine del Würm. Su di una roccia del sito portoghese di Vermelhosa, adiacente al Parco della valle del Côa, è stata documentata una figura paleolitica graffita raffigurante la testa di un Palaeoloxodon antiquus[1]. Riguardo al Portogallo, João Luís Cardoso[2] afferma che la specie è sopravvissuta sino al 30.000 BP.
Ritrovamenti fossili
Di questo elefante si sono rinvenute molte ossa e molti denti sparsi, ma pochi scheletri completi. Uno scheletro pressoché completo è stato rinvenuto nel 1941 a Viterbo ed è esposto al Museo di storia naturale Giacomo Doria di Genova.[3]
Note
- ^ Arcà A., Elephas antiquus depicted at Vermelhosa rock art?, su rupestre.net, TRACCE Online Rock Art Bulletin, 31, 2014. URL consultato il 23 novembre 2014.
- ^ Cardoso J.L., Contribuição para o conhecimento dos grandes mamíferos do Plistocénico Superior de Portuga, 1993.
- ^ Musei di Genova - Museo Civico di Storia Naturale - Giacomo Doria
Bibliografia
- (EN) Masseti, M., On the Pleistocene occurrence of Elephas (Palaeoloxodon) antiquus in the Tuscan Archipelago, Northern Tyrrhenian Sea (Italy) (PDF), in Hystni, vol. 5, 1994., pp. 101-105.
- (EN) Shoshani, J., N. Goren-Inbar, R. Rabinovich, A stylohyoideum of Palaeoloxodon antiquus from Gesher Benot Ya’aqov, Israel: morphology and functional inferences (PDF), in The World of Elephants - International Congress, Rome 2001, 2001, pp. 665–667.
Altri progetti
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