Discussione:Reggiane Re.2000


Ultimo commento: 9 anni fa, lasciato da Threecharlie in merito all'argomento Sull'autonomia del Reggiane 2000 GA
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Monitoraggio effettuato nell'agosto 2012

Template:Monitaviazione

In data 12 settembre 2012 la voce Reggiane Re.2000 è stata sottoposta a valutazione e inserita tra le voci di qualità.
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Revisione - agosto 2012

Pur non trovando la presente voce tra quelle "da sistemare" (risulta corredata di fonti, non segnalata tra quelle POV) ho dato una scorsa veloce ed ho trovato alcune imprecisioni e/o inesattezze (si parla di velivoli ordinati dalla Luftwaffe, di ali che adottavano il "ripiegamento assiale") così come diverse indicazioni superficiali che per mio conto meritano una pulizia più approfondita di quanto fatto fino ad ora (addirittura confrontando le note con la versioni di en.wiki mi pare che si citino le stesse pagine pur trattando temi tra loro diversi... temo ci sia della confusione).

In sostanza: mi accingo a fare una sostanziale revisione della voce, ma gradirei che qualcuno mi tenesse d'occhio, al fine di evitare cancellazioni non opportune (il Re.2000 ha già alle spalle una sua storia di polemiche storiografiche alle quali non mi pare si debba aggiungere nulla).

Se poi qualcuno avesse disponibili pubblicazioni e/o libri in merito mi farebbe cosa gradita segnalandomelo al fine di valutare una possibile presa visione.

Attendo fiducioso, grazie. --Leo P. - Playball!. 15:14, 17 ago 2012 (CEST)Rispondi

Bene, io ho qualcosa, vediamo se mi ricordo di fare qualche intervento. --Zero6 15:20, 17 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ok, vediamoci da me. Ah, avviso: non ho l'aria condizionata... :-P --Leo P. - Playball!. 21:59, 17 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ok, io ho un testo utile per scrivere dell'impiego operativo. Mi lasci carta bianca? --Zero6 10:15, 18 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ho fatto interventi di depovizzazione secoli fa su questa voce. Tutti i reggiane sono un po' abbandonati, avevo iniziato a metterci mano ma la vita mi ha portato da altre parti. Avevo a portata di mano Bizzarri e non ricordo più quali volumi sui Reggiane dalla A alla Z. Spero di riuscire a contribuire! Buon lavoro.--PET.man (msg) 12:02, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi
Effettivamente già da diverso tempo abbiamo messo in cantiere un opera di generale rivisitazione che è iniziata con il Reggiane Re.2002. Come detto sopra, ci stiamo coordinando un pochino nella mia sandbox linkata sopra. Se hai qualcosa e un po' di tempo sei (ovviamente) benvenuto. Ciao! --Leo P. - Playball!. 12:34, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi

Lavoro di revisione

Sisi, ho info anche sull'Ungheria e la Svezia. Ho pure dati tecnici e storia delle versioni, ma conto di inserire qualcosa, se ce ne fosse bisogno, alla fine, visto che non mi entusiasmano troppo queste cose. Procedo quindi con l'impiego operativo di questo due paesi. Benissimo per elencare prima le serie I, II e III, io dico anche di inserire nell'incipit e in grassetto i nomi che gli diedero Ungheria e Svezia (Heja e J20). A proposito: Heja in ungherese significa "aquila", che la mia fonte dice essere la traduzione "indiretta" di "Falco" (e qui mi ricollego alla vecchia questione del Falco I, Falco II ecc.). Altra cosa: mi sono fatto la personalissima idea, non del tutto chiarita dalle mie poche fonti, che il nome della versione "Catapultabile" in realtà fosse una cosa ufficiosa... Infine, come forse avrai visto, ho tolto il numero totale di apparecchi utilizzati dalle forze aeree italiane: non riuscivo a capire se il numero che c'era prima era globale o solo per la Regia Aeronautica, inoltre tale numero non coincideva con l'altra fonte, poi c'erano di mezzo anche gli aerei della Regia Marina (sempre se li utilizzò, devo leggere da qualche parte ma mi sembra che l'aviazione fosse roba esclusiva della RA) ecc. ecc. quindi, per evitare di inserire un numero sbagliato, ho preferito rimuovere. Ciao e a presto. --Zero6 01:42, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi

Pro sviluppo della voce propongo la lettura di en:MÁVAG Héja, semmai mi adopero per la traduzione dall'inglese (sperando sia a sua volta una traduzione dall'ungherese). In quel caso l'impiego operativo sarebbe da spostare, aspetto commenti :-)--threecharlie (msg) 20:04, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi

Versioni locali e voci ancillari

E per bluificare qualche link ho provveduto a tradurre dalla corrispondente voce en.wiki la parte storica in Magyar légierő così da avere una basa su cui eventualmente riversare qualcosa scoperta nello sviluppo della/e voce/i. Spero sia cosa gradita :-)--threecharlie (msg) 21:07, 20 ago 2012 (CEST)Rispondi

Perché vuoi spostare l'impiego operativo? Sempre Ungheria era, e non penso sia necessaria una voce a parte. Anzi, forse si. Riguardo all'aquila, ho tradotto male, la fonte dice Hawk che in effetti è falco. La wiki ungherese interlinka ad astore, ma il traduttore di google dice falco. Per ora quindi metto falco, ma visto che la fonte dice pure che era una "traduzione indiretta di Falco", può essere che in effetti Heja significhi astore. Chi sa l'ungherese? Per ora comunque lascio falco. --Zero6 00:40, 21 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ok, concordo per lasciare il falco. Per quanto riguarda la voce dello Heja (intendendo quindi la versione motorizzata WM-14), se ci sono notizie sufficienti almeno per uno "stub" lo linkerei con un "vedi anche". Dubito che ci siano dati così dettagliati da scorporare l'impiego operativo tra le macchine "italiane" e quelle "ungheresi", ma se così fosse non avrei nulla in contrario. --Leo P. - Playball!. 08:11, 21 ago 2012 (CEST)Rispondi
Come no, con la mia fonte viene qualcosa di decente... appena posso inizio a creare la voce, che secondo me dovrebbe chiamarsi MÁVAG Héja II. Pur non conoscendo l'ungherese, guardando la loro pagina mi sembra di capire che l'Héja I, o semplicemente Héja, non era appannaggio della MÁVAG (si guardi ad esempio la tabella di comparazione tra le versioni e le parole in grassetto) ma la semplice denominazione ungherese dei caccia costruiti e inviati dalla Reggiane. --Zero6 10:52, 21 ago 2012 (CEST) P.S. en:MÁVAG Héja dice che Heja significa "Goshawk", cioè astore.Rispondi
Bene. Attenzione che 3C ha provveduto a creare MÁVAG Héja. --Leo P. - Playball!. 13:44, 21 ago 2012 (CEST)Rispondi
Come ho già avuto modo di dire e scrivere, per me la pagina va spostata a MÁVAG Héja II e riorganizzata di conseguenza. --Zero6 09:42, 22 ago 2012 (CEST)Rispondi
Concordo con quanto detto da Zerosei. Lo Héja era il nome in ungherese dei Falco, non un aereo diverso come l'Héja II. Alla stessa stregua non ci immagineremmo di creare una voce Junkers Ju 87 Picchiatello. Tant'è che abbiamo l'impiego operativo dei Picchiatelli nella voce Junkers Ju 87. Per me Zerosei puoi procedere con l'introduzione dei dati (magari evidenzi con WIP open) e poi rinominiamo. Convieni Threecharlie? --Leo P. - Playball!. 21:42, 22 ago 2012 (CEST)Rispondi
Certo, chissà che sia recepito anche dai colleghi in lingua estera :-)--threecharlie (msg) 21:46, 22 ago 2012 (CEST)Rispondi

Versioni

Giusto il problema sollevato da 06: com'è in realtà la progressione?

  • Dimensione cielo dice II per il Catapultabile e III per il GA. Tutte le altre fonti dicono il contrario. Io mi sono attenuto all'articolo più recente che ho, posso al limite citare che "altre fonti riportano il contrario" (@ 06: al massimo metti il ref di fianco così citiamo le due fonti che riportano il contrario). Magari mi riguardo meglio se attraverso le date si può capire dove può nascere la confusione. --Leo P. - Playball!. 13:51, 21 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ho riguardato meglio: le indicazioni di Dimensione Cielo riportano con esattezza le quantità ed i numeri di matricola indicati da I Grandi Aerei Storici. Quindi se avesse ragione la prima fonte, non tornerebbe il conteggio delle unità prodotte e delle matricole loro assegnate. Ho provato a spiegare la cosa in sandbox, se qualcuno riesce ad esprimere meglio il concetto (per cortesia) lo faccia. Se, al contrario, mi date l'ok, copio in ns0.--Leo P. - Playball!. 22:21, 22 ago 2012 (CEST)Rispondi
Riesci a spiegare un po' meglio? --Zero6 00:37, 23 ago 2012 (CEST)Rispondi

────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────────Allora:

  • Dimensione Cielo. La serie II, di cui indica 12 matricole, la chiama Catapultabile. Ma dice che il catapultabile è stato realizzato in 10 esemplari. La serie III, di cui indica 10 matricole, la chiama Grande Autonomia. Quindi o ha fatto inversione delle matricole o ha fatto inversione dei nomi. Le matricole, inoltre, presentano numero inferiore per il GA e numero superiore per il Catapultabile. Quindi: o qualcuno si è divertito ad usare il progressivo III prima del II oppure (per spiegare la progressione dei numeri) bisogna immaginare un ritardo nella produzione della serie III di cui non trovo traccia in nessuno dei libri che ho a disposizione.

Tra oggi e domani provo a fare un tentativo con Regia Aeronautica. The Italian Air Force 1923-1945 – An Operational History, ma per la sua impostazione mi serve tempo per la ricerca e con il freddo di questi giorni a me la voglia passa piuttosto in fretta... --Leo P. - Playball!. 08:26, 23 ago 2012 (CEST)Rispondi

Ovviamente anche questa fonte aiuta fino a metà: indica la GA come serie II, però riporta numeri di matricola non corrispondenti a quelli indicati da Dimensione Cielo (né II, né III). Uff... --Leo P. - Playball!. 22:39, 23 ago 2012 (CEST)Rispondi
Comunque ora si capisce meglio, solo che non funziona la nota 35 --Zero6 00:52, 24 ago 2012 (CEST) P.S. io sto lavorando sull'Heja II, poi passo alla Svezia --Zero6 00:52, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi
Ad ogni buon conto, se consideriamo (come ha scritto Zerosei nell'impiego in Italia) che "Tra la fine del 1941 e l'inizio del 1942 venne quindi sperimentata a Guidonia e a Reggio Emilia una versione dell'Re.2000 catapultabile." e che "Superato questo inconveniente, nell'agosto 1941 la Sezione Sperimentale venne rinominata 377ª Squadriglia Caccia Terrestre, con in dotazione dodici Re.2000 forniti di radio nella versione a grande autonomia con capacità di portare delle bombe." il lettore si può fare un'idea da sé. Questo non tanto per stabilire quale fonte sia attendibile, ma per dimostrare che di confusione ne fanno parecchia, anche senza le nostre elucubrazioni. --Leo P. - Playball!. 19:34, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi

Descrizione tecnica

Qualcuno intende lavorarci o procedo io? Questa sera sono out, ma domani sera potrei aver tempo. Sappiatemi dire. Ciao. --Leo P. - Playball!. 14:12, 21 ago 2012 (CEST)Rispondi

Data entrata in servizio

Siamo sicuri che la Serie I entrò in servizio nel 1939? Il primo Re.2000 partì per l'Ungheria il 21 maggio 1940, mentre con l'Italia non mi risultano ingressi nelle unità operative prima del 1941. In assenza di riscontri sarei per cambiare e inserire il 1940, data con cui entrò in servizio con l'aeronautica ungherese, principale utilizzatore del Re.2000 --Zero6 18:01, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi

Guardo cosa trovo, ho un paio di libri ma cercare per cronologie sommarie mi viene presto a noia. Faccio del mio meglio, se non trovo niente concordo con la tua soluzione. --Leo P. - Playball!. 18:45, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi
Confermo che quel (poco) che ho trovato indica come inizio dell'operatività (74^ Squadriglia, 23° Gruppo C.T. del 3° Stormo) la primavera (maggio?) del 1941. --Leo P. - Playball!. 22:25, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi

Io mi fermo qui.

Ok, per quanto mi riguarda, ho terminato. Lascio il WIP Open fino a quando Zerosei non avrà completato il paragrafo sull'impiego operativo da parte della Svezia.

A mio avviso, al termine del lavoro, si possono spostare le ultime due foto dalla "galleria" al corpo del testo.

Poi, sempre IMHO, si può anche segnalare come V.d.Q.

Grazie a tutti i partecipanti, è stato proprio un bel lavoro! --Leo P. - Playball!. 22:29, 24 ago 2012 (CEST)Rispondi

Ritiro dal servizio svedese

Prego di verificare la data da me inserita, il 1955. La wiki inglese dice 1945, non vorrei che il mio fosse un refuso, sebbene non ci sia fonte su en. wiki. Grazie. --Zero6 15:18, 25 ago 2012 (CEST)Rispondi

Sì, è un refuso. Tutti i Re.2000 vennero ritirati nel 1945, senza rimpianti, tra l'altro.--Zuperman (msg)

Bibliografia non usata nella voce

Da sempre ho una precisa idea sul da farsi, scaturita anche dalla mia concreta difficoltà nel trovare materiale cartaceo su un dato aereo (o argomento): alle volte i vari autori di opere a tema che si sono succeduti nel tempo hanno riportato, se non esattamente quasi, quanto riportato da chi prima di lui pertanto l'apporto che un diverso testo, magari meno particolareggiato, ha dato all'argomento è da considerare ininfluente. Tuttavia, proprio per questo, è possibile procurarsi solo uno dei testi per cui anche se ripetitivi io li lascerei comunque in bibliografia, sezione creata IMHO non tanto per giustificare che per creare la voce è stato usato un testo piuttosto che un altro (per quello c'è la sezione note) quanto per dare un'indicazione al lettore per andare, se vuole ad approfondire l'argomento su supporto cartaceo e, perché no, per controllare l'attendibilità del testo (e del suo estensore). Morale io reintegrerei quelli tolti, a meno che non siano sconosciuti ed impossibili da identificare chiaramente, nel caso ne parliamo. Grazie per l'attenzione :-)--threecharlie (msg) 12:27, 27 ago 2012 (CEST)Rispondi

Ok, ho annullato, ma IMHO la bibliografia non è un raccoglitore indiscriminato di libri. Tuttavia, non essendoci una linea guida a riguardo, lascio perdere. --Zero6 12:32, 27 ago 2012 (CEST)Rispondi
Però leggendo Aiuto:Bibliografia possiamo comunque lasciare così com'è adesso. Non credo che i libri che non abbiamo usato noi non siano da considerare autorevoli. Per quanto possa essere limitativo usare solo quelli, giusto non fare ricerche ulteriori per vedere quali altri libri potremmo indicare; tuttavia cancellare perché non li abbiamo usati lo ritengo eccessivo. Ci sentiamo presto. Ciao! --Leo P. - Playball!. 13:06, 27 ago 2012 (CEST)Rispondi

Nuova foto

Che dite di sostituire la foto nel template con File:Reggiane2000 San Diego Air Space Museum 2.jpg che ritrae l'aereo per intero? L'altra foto poi la potete anche reintegrare nel testo, come volete voi... --Zero6 08:23, 28 nov 2012 (CET)Rispondi

Mi pare di ricordare che è consigliato, quando possibile, il fatto di mettere nell'infobox una foto dell'aereo in volo (anche se non ricordo dove è scritto...) La cosa a me pare sensata. Se qualcuno può confermare, forse è meglio lasciare così... --M.L.WattsAir Mail ✈ 14:19, 6 dic 2012 (CET)Rispondi
Effettivamente avevamo dato questa linea. Per quanto non particolarmente bella, l'attuale immagine nell'infobox ci può stare. Dato che quella nuova mi sembra bella, proviamo a sfruttarla comunque. --Leo P. - Playball!. 18:01, 6 dic 2012 (CET)Rispondi

Foto errata

Ehm... La foto "Re.200 back.jpg", che mostra un aereo visto da dietro, non è di un Re.2000 ma di un Re.2001. Elementi di prova: 1) La sezione di fusoliera del Re.2000 era pressoché circolare, questo chiaramente la ha più stretta; 2) Mancano le guide di scorrimento del tettuccio, infatti il Re.2001 l'aveva ribaltabile incernierato dal lato destro e non scorrevole all'indietro; 3) Il suddetto tettuccio ha una nervatura a metà lunghezza ed una alla sommità, mentre quello del Re.2000 era sprovvisto di entrambe; 4) Si intravede in basso vicino alla radice alare lo sportello di accesso all'impianto radio, il Re.2000 non lo aveva, la radio era accessibile solo da dietro il sedile riehm... Il disegno invece ce l'ha. Come mai?; 5) Infine, ingrandendo al massimo l'obbligatoria scritta davanti ai piani di coda sovrastante la M.M. si legge RE 200... e qualcosa che potrebbe benissimo essere un 1, ma certo non uno 0.

Urge pertanto correzione e spostamento della foto alla pagina del Re.2001. Spiacente... --char_aznable (msg) 03:18, 17 gen 2013 (CET)Rispondi

Si è vero, la foto potrebbe tra l'altro essere un fotogramma del film Primo volo. Ho anche il libro di Sergio Govi, I "Reggiane" dalla A alla Z, Giorgio Apostolo editore, Milano 1985 citato nella descrizione della foto, ma, a meno che il mio non sia stato scansionato male, nella foto non si legge nessuna didascalia. --Zero6 09:46, 17 gen 2013 (CET)Rispondi
Ho anch'io quel libro, infatti la foto in questione non ha alcuna didascalia, praticamente l'unica di tutto il volume. Probabilmente chi ha caricato la foto è stato tratto in inganno. Non saprei riguardo al film, forse l'aereo lì utilizzato, che è anche l'unico Re.2001 rimasto, sembrerebbe un po' più chiaro ripreso in bianco e nero, essendo dipinto di giallo. Non credo poi che abbia avuto la M.M. verniciata sulla coda, trattandosi di una tinteggiatura temporanea.
Potreste caricare al posto di questa foto quella del prototipo ripreso a Guidonia in tinteggiatura mimetica e spostarla con la didascalia corretta nella pagina del Re.2001. --char_aznable (msg) 10:07, 17 gen 2013 (CET)Rispondi
  Fatto --Zero6 21:08, 17 gen 2013 (CET)Rispondi

IMAM a bordo delle navi da guerra

Volevo solo chiedere conferma dei due IMAM Ro.43 a bordo del Vittorio veneto e dell'Italia al momento della partenza da La Spezia il 9 settembre. Siccome sto lavorando a consegna della flotta italiana agli Alleati e non ne ho mai sentito parlare, chiedo a voi, grazie. --Zero6 08:08, 10 apr 2013 (CEST)Rispondi

In effetti ne ho già scritto proprio in questa voce, citando il lavoro di Tullio Marcon apparso su Storia Militare n.68. La dotazione di velivoli a bordo delle tre corazzate era quindi la seguente: la "Roma", ammiraglia, e l'"Italia" (ex "Littorio") avevano la dotazione "standard " di 2 Ro.43 ed un Re.2000, mentre la "Vittorio Veneto" aveva 2 Re.2000, dotazione inusuale per questa unità mentre era stata già sperimentata sulla "Roma". Tutti gli aerei di quest'ultima andarono perduti con la nave, il Re.2000 dell'Italia fu lanciato in mare perché danneggiato e pericolosamente vicino ad un incendio, dalla Vittorio Veneto si levò un Re.2000 che si distrusse in atterraggio ad Aiaccio (il secondo, ormai a notte fatta) causando il ferimento grave del pilota, che comunque sopravvisse alla guerra. Il secondo Re.2000 venne sbarcato a Malta assieme ad i due Ro.43 superstiti dell'Italia, di cui non si conoscono i destini, mentre questo fu rimandato via nave ad Augusta ed è l'ultimo Re.2000 rimasto in Italia. Spero basti. :) char_aznable (msg) 09:48, 10 apr 2013 (CEST)Rispondi
Volevo conferma perché mi sembrava un po' strano che una nave, seppure di grandi dimensioni come l'Italia, riuscisse a tenere tre aerei (due Ro 43 e un Re 2000). L'ignoranza è la mia, grazie! --Zero6 09:56, 10 apr 2013 (CEST)Rispondi
Beh, non definiamola ignoranza... Comunque, era stato dato a loro disposizione tutto lo spazio a poppavia della terza torre, inoltre i Ro.43 avevano le ali ripiegabili ed in realtà occupavano poco spazio, anche se di solito sulle navi più piccole le tenevano aperte anche in condizioni di mare grosso, a giudicare dalle foto che ho visto (forse per essere disponibili prima?). Piuttosto, per quanto riguarda la foto di una corazzata ed un incrociatori visti dalla Warspite che si vede all'inizio nella voce a cui stai lavorando, la mimetica era un po' diversa da nave a nave della stessa classe, non è il mio campo quindi non sono in grado di riconoscerle (però feci io la mimetica della Attilio Regolo, come mod, per Il-2 Sturmovik 1946 :) ), ma la corazzata è quasi sicuramente la Vittorio Veneto, sembra avere UN solo aereo (il Re.2000) e non si vedono tracce di incendi a bordo, che invece ci furono sull'Italia. char_aznable (msg) 12:29, 10 apr 2013 (CEST)Rispondi


Sull'autonomia del Reggiane 2000 GA

Vedo che anche su Wikipedia continua ad essere presente il dato sulla presunta capacità dell'aereo di volare per 3.000 km a 460 km/h (tra l'altro a 6000 m, e non come è scritto qui, a 5000).

Lasciate che vi dica che questo dato, se fosse confermato, porterebbe il Re.2000GA sul livello del P-51 Mustang, il più celebre dei caccia di scorta a lungo raggio della II GM. SE, fosse confermato, ma 'affermazion eccezionali necessitano di prove eccezionali' e adesso spiego come mai non è così in tal caso:

1)- mentre alcune fonti danno questo mirabolante dato, altre: http://www.reocities.com/CapeCanaveral/Launchpad/2569/RE2000RA.html danno il ben più modesto valore di 2000 km a 430 km/h a 6000 metri. Questo significa circa il 40% di consumo in meno rispetto al dato indicato.

2)- abbiamo sia il consumo dei prototipi: che è indicato in circa 540 km a 469 km/h (ma con l'aereo pesante soltanto 2.600 kg scarsi), il che è pari a circa 1 ora e pochi minuti di volo

3)- abbiamo anche, fatto non meno importante, il collaudo del Re.2000 (cat), quindi un tipo a carburante standard, il quale secondo la relazione ufficiale consumava circa 0,45 kg per km percorso alla migliore velocità di crociera. L'autonomia era vista come 1000 km per circa 2,7 ore di volo il che dice meno di 400 km/h di media. Questo è il link dal cui si evince anche che il consumo alla velocità di crociera era di circa 4 litri al minuto.

Ora, che le fonti siano più o meno rilevanti è vero, ma non c'é ragione di propagandare l'ennesima 'leggenda' sui Reggiane, come se (vedi Re.2007) non ce ne fossero già abbastanza.

A 4 litri/min, con 980 litri di carburante (20-30 dei quali non raggiungibili) l'autonomia del Re.2000GA era soltanto di 4 ore. Anche a 450 km/h questo avrebbe dato non più di 1800 km. Inoltre andavano sottratti importanti valori di consumo e riserva (salita: oltre 1,1 kg/km) per cui, in pratica, l'autonomia è probabilmente considerabile come 1000 km+ circa 80 minuti dati dai 340 litri extra, ovvero sulle 4h o 1.600 km circa.

Questi sono i dati duri e puri. E' evidente, che se un aereo è stimato avere 1000 km di autonomia, non è possibile che aumentando del 50% il carburante, esso sia capace di triplicare l'autonomia, o anche soltanto di raddoppiarla (per 2000 km a 430 km/h servono quasi 5 ore di volo).

5)- Non è poi un caso, che computando i consumi per hp per ora di volo, il valore riportato su Wikipedia per il motore del Reggiane, sia compatibile con circa 800 cv, il che è sensatissimo, perché guarda caso, l'80% della potenza del motore è un valore molto realistico se si intende volare con un aereo a velocità prossime al 90% della velocità massima. Certamente, per ragioni che tutt'oggi mi sfuggono, alla Regia Aeronautica piaceva collaudare gli aerei alla massima potenza di crociera, e non a quella più favorevole. Infatti, per dirne una, mentre il Reggiane, che nel tipo Cat almeno, era riconosciuto capace soltanto di 505 km/h a 5.500 metri (e non 520 come spesso è riportato, qui si sta parlando dei collaudi effettivi e non delle brochure della ditta), la velocità di Spitfire e Mosquito era di circa 600 km/h, eppure, come riportato da numerosi documenti dell'epoca, la migliore velocità di crociera era ottenuta a sole 200 mph (320 km/h), poco oltre la metà della loro velocità massima. Se vogliamo aggiungere qualcosa, lo Zero normalmente consumava circa 136 litri/h, ma per attaccare le Filippine, venne studiata da Sakai e gli altri una procedura che permise di volare a soli 3.600 metri e a 218 km/h, riducendo i consumi a soli 50-60 litri. Questo e soltanto questo diede all'aereo l'autonomia per una missione di circa 1.000 km di raggio. Naturalmente anche il Reggiane GA, volando a velocità davvero economiche, avrebbe potuto fare lo stesso e anche di meglio, in teoria, ma non esistono collaudi in questo senso. 2000 km, in 7 ore a circa 300 km/h (100 kg/h), erano senz'altro possibili. Ma non è mai stato collaudato così e certo a 430 km/h non era possibile consumare così poco da avere un'autonomia di 5-7 ore, come si evince dal fatto che con il 60% di carburante l'autonomia era di poco sopra i 500 km e con il 100% arrivava a 1.000, ovvero poco più di 2,5 ore.

Per cui, stanchino delle discussioni sui forum in cui si cita quest'articolo, anche se non ho voglia di immischiarmi con mille e passa discussioni tipiche di wikipedia, chiedo cortesemente che si faccia un paragrafetto sull'autonomia del Re.2000 e si citino le varie fonti. Almeno lasciate il lettore nella libertà di decidere quali dati siano più realistici. Grazie per l'attenzione e buona giornata. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 159.20.209.65 (discussioni · contributi) 16:35, 10 lug 2016 (CEST).Rispondi

Esprimo la mia personalissima opinione (qui, in questa parte della pagina, mi è consentito diversamente da quanto possibile nella pagina dell'enciclopedia).
Apprezzo l'intervento che denota passione e competenza e merita tutto il rispetto possibile. Tuttavia non mi sento di entrare nel merito, né per confermare né per confutare le tesi sostenute.
Non entro nel merito perché io posso solo confermare che (in totale buona fede) nello scrivere la voce si è fatto riferimento alle fonti disponibili, secondo quanto previsto dai pilastri sui quali si fonda l'enciclopedia stessa.
Capisco (veramente) che possa non piacere e/o che possa non essere condiviso da tutti.
I siti come quello indicato nell'intervento a sostegno della tesi non hanno le caratteristiche richieste ed in genere non li utilizzo per scrivere le voci; il fatto che io non lo faccia in sé non vuol dire niente: non ho l'esclusiva sulla scrittura della voce in questione, né di nessun'altra voce di Wikipedia. Se qualcuno se la sente di farlo, possiamo discuterne, chiedere pareri alla comunità wikipediana (non sia mai che ci arroghiamo il diritto di stabilire in due cosa mettere o cosa non mettere nell'enciclopedia) e procedere di comune accordo.
Il fatto che "sui forum" si discuta "di questo articolo" è da un lato segno di democrazia (perché mai non se ne potrebbe discutere?) ma purtroppo è anche segno di scarsa conoscenza delle regole che muovono Wikipedia: l'articolo indica le fonti da cui prende i dati.
Il problema sarebbe, semmai, da rovesciare: perchè non ci sono fonti attendibili a sostegno delle altre tesi? Si può stare certi che avrebbero lo spazio che meritano perché da anni ci stiamo battendo per la scrittura di voci nel rispetto del punto di vista neutrale (in particolare nel rispetto del concetto di "ingiusto rilievo"). Se tali fonti ci fossero non mi farei scrupolo a collaborare con chiunque fosse in grado di portarle, mettendo la mia conoscenza "tecnica" a servizio di chi avesse eventualmente difficoltà a scrivere secondo la forma prevista dal software di Wikipedia.
Un saluto cordiale. --Leo P. - Playball!. 18:37, 10 lug 2016 (CEST)Rispondi
Non posso che appoggiare l'intervento di Leo e nello specifico ribadire il concetto che a un non wikipediano ovviamente sfugge; noi si riporta quello scritto da altri, sempre, al meglio e quanto più possibile da diversi punti di vista se non sono concordi tra loro ma sempre con approccio critico (esempio, non è che perché un autore in un suo libro dice che il 2000 GA aveva la struttura in legno di balsa che sia la verità assoluta, le memorie di Longhi ne sono un concreto esempio...). In wikipedia le opinioni personali sono evitate ed evitabili poiché sul web è oramai possibile trovare tutto e il contrario di tutto, e inoltre poiché se un dato è contrastante se dovesse risultare errato nella comunità degli storici dell'aviazione prima o poi qualcuno degli autorevoli potrebbe (e dovrebbe) parlarne, a quel punto noi, che siamo dei dilettanti, avremmo nuovo materiale e nuove fonti attendibili su cui scrivere. Morale, se ci fosse (ribadisco il condizionale) un appassionato di simulatori di volo che pilotasse (virtualmente) un 2000 GA con i parametri estratti da un forum di discussione potrebbe anche avere prestazioni diverse, anche di molto, da quelle riportate nelle pubblicazioni, ma per quanto sia tutto interessante si rischia di confondere la storia con qualcosa che storia non è, e la storia la scrivono, per citarne alcuni, Alegi, Apostolo, Ciampaglia, Cosolo, Di Terlizzi, Evangelisti, Gentilli etc etc etc...--Threecharlie (msg) 20:47, 10 lug 2016 (CEST)Rispondi
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