Cladonia nipponica
Cladonia nipponica Asahina (1950), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
| Cladonia nipponica | |
|---|---|
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Fungi |
| Divisione | Ascomycota |
| Classe | Lecanoromycetes |
| Ordine | Lecanorales |
| Famiglia | Cladoniaceae |
| Genere | Cladonia |
| Sottogenere | Unciales |
| Specie | C. nipponica |
| Nomenclatura binomiale | |
| Cladonia nipponica Asahina, 1950 | |
| Nomi comuni | |
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Japanese Cup Lichen | |
Il nome proprio deriva dall'aggettivo nipponico, ad indicarne la provenienza dal Giappone.
Caratteristiche fisiche
Molto simile e confondibile con C. kanewskii. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[1]
Località di ritrovamento
La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:
Tassonomia
Questa specie appartiene alla sezione Unciales; nell'ambito di questa sezione appartiene al gruppo C. boryi, caratterizzato dalla formazione di piccoli cristalli sulle parti apicali dei podezi, assieme a C. boryi, C. caroliniana, C. dimorphoclada, C. kanewskii, C. pachycladodes, C. subreticulata, C. substellata e C. zopfii.[2]
A tutto il 2008 sono state identificate le seguenti forme, sottospecie e varietà:
- Cladonia nipponica f. nipponica Asahina (1950).
- Cladonia nipponica f. prolifera Asahina (1950).
- Cladonia nipponica var. aculeata Asahina (1950).
- Cladonia nipponica var. nipponica Asahina (1950).
- Cladonia nipponica var. sachalinensis Asahina (1950).
- Cladonia nipponica var. turgescens Asahina (1950).
Note
Collegamenti esterni
- Index Fungorum, su indexfungorum.org. URL consultato il 17 ottobre 2009.
- sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani, su dbiodbs.univ.trieste.it. URL consultato il 16 ottobre 2009.
- Funet - Sito tassonomico finlandese, su funet.fi. URL consultato il 17 ottobre 2009.
- Liste di licheni di tutto il mondo, sito tedesco, su biologie.uni-hamburg.de. URL consultato il 17 ottobre 2009.
- Specie di Cladonia su Wikispecies, su species.wikimedia.org. URL consultato il 17 ottobre 2009.
