Foresta pluviale
La foresta pluviale è una foresta caratterizzata da elevata piovosità e per definizione si considera tale con un minimo di precipitazioni annue comprese tra i 1.750 metri

Le foreste pluviali, il polmone verde del nostro pianeta. Fonte indispensabile di ossigeno, habitat di numerose specie animali e piante… ma soprattutto teatro di scenari stupendi. Un tour fotografico all’interno dei luoghi più verdi della Terra
Possiamo rimanere esterrefatti di fronte a immense distese di vegetazione, ma la verità è che le foreste pluviali ci regalano molto di più di un panorama suggestivo. La loro importanza sull'ecosistema mondiale è nota, così come è fondamentale il loro influsso climatico a livello globale nonostante occupino solo una porzione limitata del nostro pianeta. E questo purtroppo anche per colpa dell'azione umana che persegue un'opera indiscriminata di distruzione. Ma le foreste pluviali, oltre ad essere un'ineguagliabile fonte di ossigeno, sono anche una sorta di farmacia a cielo aperto, dal momento che la maggior parte dei medicinali sono stati scoperti a partire dalle loro piante. Per non parlare dell'enorme biodiversità che le contraddistinguono. Insomma, vale la pena affrontare un piccolo itinerario fotografico tra le foreste pluviali più belle del pianeta
Descrizione
Nelle foreste pluviali si trovano i due terzi di tutte le specie viventi animali e vegetali della Terra e si stima che vi siano milioni di specie di piante, insetti e microrganismi tuttora sconosciute. Generalmente il sottobosco in una foresta pluviale è limitato solo a pochi settori causa la mancanza di luce solare a livello del suolo.
I due tipi principali di foresta pluviale sono:
- foresta pluviale tropicale: sono le foreste pluviali caratteristiche delle regioni comprese tra i due tropici (tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno) e presente nel sud-est asiatico (Indonesia, Birmania e in Papua-Nuova Guinea, oltre che nella fascia settentrionale e orientale dell'Australia), nell'Africa sub-sahariana dal Camerun alla Repubblica Democratica del Congo (foresta del Congo), nel Sud America (prevalentemente in Amazzonia), nell'America Centrale – Bosawás, Penisola dello Yucatán-El Peten-Belize-Calakmul – e su molte delle isole dell'oceano Pacifico (ad esempio le Hawaii). Le foreste pluviali tropicali vengono definite i "polmoni della Terra". Rappresentano il bioma terrestre con la massima biodiversità, dato che ospitano da sole circa una metà delle specie viventi animali e vegetali terrestri;[1]
- foresta pluviale temperata: sono le foreste pluviali caratteristiche delle regioni temperate. Sono presenti nel Nord America (lungo la costa del Pacifico nord-occidentale, nella Columbia Britannica), in Europa (nelle zone costiere di Irlanda, Scozia, Norvegia meridionale e in regioni dei Balcani occidentali lungo la costa adriatica, come pure nel nord-ovest della Spagna e nella fascia costiera orientale del mar Nero tra le coste della Georgia e della Turchia), in Asia orientale (nel sud della Cina, a Taiwan, nella gran parte del Giappone e della Corea), nella costa più orientale della Russia e in Australia e Nuova Zelanda.
Note
- ^ The Regents of the University of Michigan, The Tropical Rain Forest, su globalchange.umich.edu. URL consultato il 5 aprile 2014.
Bibliografia
- Monica Carabella, Lorenzo Fornasari, Renato Massa, La foresta tropicale, 1995, Jaca Book, Collana: Il pianeta del profondo verde; ISBN 88-16-57091-1.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su foresta pluviale
Collegamenti esterni
- Rhett Butler, Rainforest, in Mongabay.com.
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