Begum
Begum, Begam o Baigum (turco: Begüm, persiano: بیگم) è un titolo turco dato ai membri femminili della famiglia di un Baig o Beg, un alto ufficiale. Il termine Begum deriva dalla parola Beg, e significa appunto membro femminile della famiglia di un Beg.


Storia
Il termine fu conosciuto nel mondo occidentale, soprattutto nei paesi di lingua francese, per via dell'utilizzo che ne fece Jules Verne nel romanzo del 1879 I cinquecento milioni della Bégum (Les 500 millions de la Bégum).
Il suo impiego è stato adattato nell'Asia del sud come titolo onorifico conferito alle donne di alto rango sociale e alle nobili con la valenza, a volte, di regina, come nello stato indiano di Bhopal. Qui, dal 1819 al 1926, sono succedute l'una all'altra quattro begums sovrane, caso inusuale nel mondo islamico: Qudsia, Sikandar, Shah Jahan e Sultan Jahan [1]
Altri esempi di utilizzo del titolo riguardano: Zaynab,[2] Hazrat Mahal, che in seguito divorziò da Nawab Wajid Ali Shah, le principesse Moghul Jahanara e Roshanara, Nusrat Bhutto, Khaleda Zia e Zarin Musharraf.
Colloquialmente, il termine viene anche adoperato in Pakistan e Bangladesh dagli uomini musulmani per riferirsi alle proprie mogli, o come titolo onorifico nei confronti di una donna sposata o di una vedova. Da ricordare Khaleda Zia, primo ministro del Bangladesh dieci anni dopo l'uccisione del marito Ziaur Rahman. Anche la consorte dell'Aga Khan, capo politico e religioso degli Ismailiti, si fregia di tale rango (equivalente a quello di principessa). La vedova di Aga Khan III Yvette Labrousse e le mogli del principe Karim, Salima e Inaara, sono state protagoniste del jet set internazionale dagli anni Sessanta al 2000.[3]
Bibliografia
- Yann Kerlau, Les Agha Khans, Perrin, Paris, 1990
- Claudia Preckel, Begums of Bhopal, Roli Books, New Delhi, 2000
Note
- ^ in Preckel
- ^ Zaynab Begum
- ^ in Kerlau