Campodarsego
Campodàrsego (Canpodàrsego in veneto) è un comune italiano di 14 780 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, situato a nord del capoluogo di provincia. Il comune è stato riconosciuto città e fa parte della Federazione dei Comuni del Camposampierese.
Campodarsego comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Valter Gallo (lista civica di centro-destra) dal 21-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 45°30′N 11°55′E |
Altitudine | 17 m s.l.m. |
Superficie | 25,72 km² |
Abitanti | 14 780[1] (30-11-2020) |
Densità | 574,65 ab./km² |
Frazioni | Bronzola, Fiumicello, Reschigliano, Sant'Andrea Località: Bosco del Vescovo, Campanigalli |
Comuni confinanti | Borgoricco, Cadoneghe, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere, Vigonza, Villanova di Camposampiero |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 35011 |
Prefisso | 049 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 028017 |
Cod. catastale | B524 |
Targa | PD |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 383 GG[3] |
Nome abitanti | campodarseghesi |
Patrono | santa Maria Assunta, san Martino |
Giorno festivo | 15 agosto, 11 novembre |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
Il primo atto che cita Campodarsego risale al 1190 nel quale viene menzionata Villa Campi de Arsico. Il toponimo si riferisce ad un luogo disboscato e reso produttivo (campus) vicino ad un corso d'acqua (Arsicus) nominato molto spesso nel passato.
Storia
Il Graticolato romano
Il territorio era però abitato già da molti secoli. Il punto di partenza della storia di Campodarsego non può essere che il graticolato romano. Nel periodo paleoveneto la zona dell'Alto Padovano si presentava ricca di vegetazione, godeva di un clima mite e beneficiava della pendenza del terreno che permetteva il deflusso delle acque piovane. Era percorsa da una strada che collegava Padova ad Asolo, quella che poi diventerà la via Aurelia e, dopo ancora, la strada statale del Santo SS 307. I Romani infatti scelsero questa terra fra il Brenta ed il Muson Vecchio, per realizzare la centuriazione dell'Agro Padovano. Il gromatico, così si chiamava il tecnico incaricato alla stesura dell'insediamento, posto al centro della centuriazione segnava due assi perpendicolari fra loro: il primo chiamato Decumano Massimo, ed il Cardine Massimo. Il Graticolato Romano, probabile opera del periodo dell'imperatore Augusto (nel quale decretata la pace si era provvisto ad assegnare la terra ai veterani), è tuttora visibile. Questa interpretazione è confermata dal recente rinvenimento di monete, cocci ed embrici con il timbro di una fornace.
Il primo Cristianesimo
Dopo la libertà di religione concessa dall'imperatore Costantino iniziò la lenta penetrazione del Cristianesimo nelle campagne, con la costituzione delle pievi. Le pievi si sostituirono alle strutture sociali, salvaguardando l'ordinamento civile e il bene comune e diventarono importanti centri religiosi e politici. A Campodarsego operava la pieve di Sant'Andrea (VI secolo d.C.). Sotto la sua giurisdizione nascono le cappelle di Reschigliano, Fiumicello di Campodarsego, Bronzola, Panigale, Villanova e Codiverno.
Medioevo
Verso il mille la configurazione dell'ordinamento pagense è sconvolta dalla nascita delle Signorie. Sant'Andrea ed il suo castello diventano proprietà di una delle donne più singolari del Medioevo: Speronella Dalesmanni.
Speronella era molto avvenente e ricca e non disdegnava di ricorrere a qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere le proprie ricchezze. Alla sua morte, ereditò tutte le sue proprietà il figlio Jacopo da Sant'Andrea, il quale dilapidò tutto il patrimonio in brevissimo tempo. Tale fatto deve aver avuto un'eco grandissima nell'Italia dei Comuni, tanto che persino Dante Alighieri lo cita nella Divina Commedia, all'Inferno tra gli scialacquatori:
Negli anni successivi il territorio di Campodarsego venne annesso al feudo dei da Camposampiero, e nel 1405 divenne parte della Serenissima.
Dalla Serenissima al Regno d'Italia
Sotto i veneziani la zona venne beneficiata da interventi di pubblica utilità, in primis nell'agricoltura e nel commercio. Nel XVII secolo venne portata a compimento un'importante opera di bonifica che permise di aumentare le coltivazioni di mais, vite e gelso.
Il 1797 segnò la caduta della Repubblica Serenissima e la seguente occupazione, prima della Francia di Napoleone Bonaparte, poi dell'Impero d'Austria. Nel 1866, a seguito delle lotte risorgimentali, il Veneto venne annesso al Regno d'Italia.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa di Sant'Andrea apostolo e della Beata Vergine Maria di Lourdes, chiesa in stile neoclassico inaugurata nel 1904, luogo di culto cattolico della frazione Sant'Andrea.
- Chiesa di San Nicola a Fiumicello
- Chiesa di Santa Maria Assunta nel capoluogo comunale, costruita tra il 1904 ed il 1908[4]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Come tutto il territorio del Veneto centrale, anche a Campodarsego si è assistito negli ultimi decenni ad un'urbanizzazione e cementificazione forsennate. Il consumo di suolo ha provocato la quasi completa scomparsa della campagna che caratterizzava da sempre il territorio.
Geografia antropica
Frazioni
Il comune di Campodarsego comprende altre quattro frazioni: Bronzola, Fiumicello, Reschigliano e Sant'Andrea, più altre località come Bosco del Vescovo e Campanigalli (meglio conosciuta come Panigale).
Economia
A Campodarsego ci sono diverse realtà produttive importanti, come: il marchio Carraro con i due stabilimenti dei fratelli Mario e Antonio, che producono, rispettivamente, assali per macchine agricole e trattori; la Maschio Gaspardo, che produce grandi macchinari agricoli; l'azienda di valigeria Roncato; la ditta Zanon s.r.l., esportatrice di macchine agricole; e, dal 1930, la ditta Marcato s.r.l., produttrice di macchine per la pasta.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
2006 | 2010 | Paola Candiotto | centro-destra | Sindaco | |
2010 | 2020 | Mirko Patron | centro-destra | Sindaco |
Sport
- Campodarsego Calcio, milita dal 2015 in Serie D, ottiene subito un ottimo secondo posto alle spalle del Venezia. Nel 2019-2020 vince il Girone C della Serie D e ottiene il diritto a iscriversi in Serie C, ma rinuncia per motivi economici.[6]
- US Bronzola
L'impianto di gioco più importante era il Comunale di Campodarsego, ma dal 2015 il Campodarsego gioca al Centro Sportivo Gabbiano[7], munito di tribune per 1.000 spettatori.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ La chiesa di Campodarsego, su parrocchiemap.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Serie C, il Campodarsego non si iscrive al prossimo campionato, su corrieredellosport.it, 27 luglio 2020. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ Campodarsego, lavori in corso allo stadio “Gabbiano”, su zonacalciofaidate.it, 16 luglio 2019.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Campodarsego
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.campodarsego.pd.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145745718 · LCCN (EN) no2001003502 · J9U (EN, HE) 987007482458505171 |
---|