Monte Olimpino
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Monteolimpino è una piccola frazione del comune di Como nell'omonima provincia.
Situata a nord ovest rispetto al centro città, è sulla direttrice che porta in Svizzera, su una collina che domina Como.
Tutto il centro abitato sorge lungo la via Bellinzona, strada che porta in Svizzera alla dogana di Chiasso. La strada corre lungo il valico tra le due alture di Cardina, e Cardano.
La collina di Cardina, situata sulla destra percorrendo la strada che porta in Svizzera, è conosciuta anche come "La collina del cinema". In cima all'altura infatti Bruno Munari(Milano 1907-1998) e Marcello Piccardo (Genova 1914 - Mondovì 1999) per molti anni hanno abitato e lavorato alla realizzazione di pellicole di ricerca avanguardistiche. Il laboratorio con il nome di "Cineteca di Monteolimpino - Centro internazionale del film di ricerca" stava proprio alla fine della strada carrozzabile, in via Conconi, la continuazione della via Cardina, di fronte al ristorante "Crotto del Lupo".
L'esperienza di Munari e Piccardo con i suoi cinque figli, è raccontata nel libro scritto da quest'ultimo; "La collina del cinema", Nodo Libri, Como, 1992. Da questo testo è stato successivamente realizzato l'omonimo film da parte del figlio di Piccardo, Andrea.
I boschi di Cardina, hanno fatto da ritiro estivo a Bruno Munari fino agli ultimi anni della sua vita. Un'estratto del suo rapporto con la natura della collina è riassunto da lui stesso nel racconto "Alta tensione", del 1991.
L'"Associazione Cardina" (www.cardina.it), fondata nel 2007, si propone come scopo la salvaguardia del territorio ed il ricordo dell'esperienza degli artisti. Oltre ad avere organizzato manifestazioni ricreative organizzate da e per gli abitanti della collina, l'associazione ha organizzato nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Bruno munari (1907 - 2007) la mostra "Munari a Cardina" curata da Federico Faverio e Alberto Schenetti. Una raccolta di documenti, fotografie, materiali inediti che testimoniano la presenza e tengono vivo il ricordo del grande padre del design italiano del XX secolo.
Monteolimpino fu comune fino al 1884 quando fu inglobato nel comune di Como.
Le attività principali erano l'agricoltura e la bachicoltura. Dal 1800 si svilupparono anche altri tipi di attività artigianali, soprattutto legate alla lavorazione di prodotti provenienti dalla Svizzera. Una cava di cemento di tipo Portland era presente alle spalle della chiesa ma quando si esaurì il filone la cementeria fu trasferita a Merone.
Dopo l'unione con il comune di Como fu di rilevanza la sua posizione vicina alla frontiera da cui passavano frontalieri e contrabbandieri.