Glossario musicale

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Il presente glossario contiene termini usati nel campo della musica. Se cerchi un elenco di tutti gli articoli riguardanti la musica, consulta la Categoria:Musica.

A

A

Indica la nota la nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.
Suono (o gruppo di suoni) aggiunto alla linea melodica e/o al profilo ritmico come ornamento. //→Acciaccatura, Appoggiatura, Mordente, Gruppetto, Trillo, Arpeggio, Abbreviazioni.
Insieme di simboli o scritture alternative che semplificano la scrittura musicale ordinaria quando essa risulti troppo complessa o manchi di immediatezza. //→Abbreviazioni.
Locuzione indicante una composizione per sole voci, senza nessun tipo di accompagnamento strumentale. Dal tardo lat. cappa, mantello, poi in fr. chappelle. In seguito divenne sinonimo di luogo di culto per analogia con l'edificio nel quale i re di Francia custodivano la mantella di S. Martino di Tours. Cappelle musicali furono poi dette le Scholæ Cantorum annesse ad abbazie, basiliche, monasteri.
  1. Evidenziazione di un suono ottenuta attraverso la modifica di uno qualsiasi dei parametri del suono, siano essi la durata, l'intensità, l'altezza o il timbro. Si parlerà, quindi, di A. temporale, intensivo, frequenziale e timbrico. Si ha A. anche in presenza di un cambio di armonia (A. armonico) o in coincidenza della percussione di un suono, sul transitorio d'attacco, quindi (A. transitorio). L'A. per antonomasia nel linguaggio corrente è l'A. intensivo, in genere ottenuto con un suono più forte degli altri. Nella parte musicale viene segnalato attraverso le indicazioni sf o sfz (sforzato) oppure fz (forzato), nonché da opportuni segni:
     
Dall'interazione tra accentuazione del brano e A. metrico (vedi 2.), si hanno coincidenza (A. commetrico) o sfasamento (A. contrametrico). L'A contrametrico è alla base dei gruppi irregolari, della sincope e del controtempo, dell'hemiòlia e di ogni altra forma di ritmo in contrasto.
2. A. metrico. In ambito metrico, la prima pulsazione in un gruppo di due o tre impulsi che la nostra sensibilità musicale percepisce come unitario. //→Metro

Accessoria, nota

Rispetto ad una nota (1.), si dicono sue note accessorie (o ausiliarie) le due note che sono con essa in grado (2.) congiunto (ad es. nella scala di SOL maggiore le note accessorie di MI sono RE e #FA).

Acciaccatura

//→Abbellimento, Abbellimento

Accidente

//→Alterazione, Armatura di chiave

Accollatura

//→Sistema

Accordatura

//→Temperamento, Temperamento
L'A. è la sovrapposizione eufonica di tre o più suoni di una determinata tonalità con partenza da un suono detto basso o suono o nota fondamentale.
A seconda del numero di note delle quali è formato, un A. si dirà (in grassetto la nomenclatura più utilizzata):
  • 2 suoni - Diade o A. di Terza (viene considerato una triade incompleta)
  • 3 suoni - Triade o A. di Quinta
  • 4 suoni - Quadriade' o A. di Settima
  • 5 suoni - Quintiade o A. di Nona
  • 5 suoni - Sestiade o A. di Undicesima
  • 5 suoni - Settiade o Eptiade o A. di Tredicesima
//→Accordo

Acèfalo

Si dice A. il ritmo iniziale di un passo, avente la caratteristica di presentare in battere una pausa. //→Anacrusico, Tetico

Acustica, chitarra

Acuto

Ad libitum

Addizionali, Tagli

Aerofoni

Afonìa

Agogica

Aksak

Alla breve

Alterazione

  1. Con A. o accidente si denomina un segno posto a sinistra della testa della nota, posto ad indicare un suono più acuto o più grave di 1 o 2 semitoni (1.) rispetto alla nota naturale alla quale è collegato.
Si distingue in A. ascendenti e A. discendenti:
  • delle A. ascendenti fanno parte il diesis ( ) e il doppio diesis (×) che sono rispettivamente utilizzati per contrassegnare un suono che si trovi 1 o 2 semitoni (2.) cromatici più in alto del corrispettivo suono naturale;
  • delle A. discendenti fanno parte il bemolle ( ) e il doppio bemolle ( ) che sono rispettivamente utilizzati per contrassegnare un suono che si trovi 1 o 2 semitoni (2.) cromatici più in basso del corrispettivo suono naturale;
  • il bequadro ( ) è un'A. utilizzata per annullare l'effetto delle A. precedenti.
Le A. hanno effetto per tutta la battuta ma solo per le note che si trovino alla stessa altezza.
2. A. in chiave. //→Armatura di chiave
3. A. precauzionale. A. posta nella misura immediatamente successiva ad una che presenti un'A.. Il suo uso, seppur non indispensabile, è considerato necessario per ripristinare o suggerire le alterazioni corrette.

Alternanza, trattini di

//→Abbreviazioni

Altezza

Ambito; Ambitus

Ampiezza

Anacrùsico

Andamento

Anecoica, camera

Anemitonico

Anticipazione

Appoggiatura

Archi

Insieme delle alterazioni poste subito dopo la chiave. //→Armatura

Armonia

Armonica, scala

Armonici, suoni

Armonico, intervallo

Armonico, suono

Armonici naturali

Arpa

Arpeggio

Arrangiamento

Arpeggio

Artificiale, ritmo

Ascendente

Asincronìa

Assolo

Assoluta, diastemazia

Assoluti, gruppi irregolari

Atarassìa

Attacco

Atonalità

Aumentata/o

Ausiliaria (nota)

//→Accessoria, nota

B

B

Indica la nota si nella notazione letterale anglosassone; in Germania indica la nota si b.


Bc

Bachiana, scala

Balz

Bandierina

Bar

Basso

Basso continuo

Battere

Battimenti

Battuta

Battuta d’aspetto

Bel

Bemolle

Bend; Bending

Bequadro

Bicordo

Binario

Bordone

Biscroma

Bitonale

Blues

Bouchés

BPM

Break

Breve, alla

Breve

Bridge

C

C

Indica la nota do nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

Cacofonìa

Cadenza

Cambio di armonia

Canto

Cappella musicale

//→A cappella

Capotasto

Caratteristica, nota

Caratteristica

Cent

Centoventottesimo

Centrale, do

Chiave

Chitarre

Ciclico

Ciclo

Cifre romane

Circolo delle quinte

Clarinetto; Clarinetto basso

Cluster

Coda

Comma

Commetricità

Commetrico, accento

Composte

Composti

Composto

Concerto

Congiunto, grado

In musica, con i termini consonanza e dissonanza ci si riferisce all'effetto prodotto dall'interferenza di due suoni prodotti simultaneamente. Il fenomeno è ancora in fase di studio.
  • nella consonanza, si ha l'impressione che i due suoni si fondano tra loro, secondo una graduazione che vede al primo posto gli intervalli di unisono, di 8ª, di 5ª e di 4ª, detti per questo consonanze perfette, per poi proseguire con un grado di consonanza minore, detta imperfetta, attribuita agli intervalli di 3ª e di 6ª maggiori e minori.
  • nella dissonanza si ha l'effetto opposto: i due suoni danno una sensazione di disomogeneità e di discordanza. Nella trattatistica, gli intervalli dissonanti sono la 2ª e la 7ª maggiori e minori e il tritono, cioè l'intervallo di 4ª aumentata o di 5ª diminuita.

Continuista; Continuo, basso

Contrabbasso

Contrametricità

Contrametrico, accento

Contrappunto

Contrattempo

Controfagotto

Controtempo

Corale

cordo

Cordofoni

Corno; Corno inglese

Coro

Corona

Cromatico

Cromatismo

D

D

Indica la nota re nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

DC

DC

Da capo

Decibel

Deficiente

Denomin delle Figure

Denominazione

Deponente

Derivate, misure

Determinato, suono

DF

Diacronìa

Diacronico, iutervallo

Diacronico

Dìade

Diapason

Diastemazìa

Diatonia

Diatonico

Diesis

Diminuita/o

Dinamica

Dimensione della musica relativa all'intensità. Per estensione, qualunque differenziazione dell'intensità in un brano musicale.
I principali segni di dinamica sono 6: pp (pianissimo), p (piano), mp (mezzopiano), mf (mezzoforte), f (forte), ff (fortissimo), molto raramente scritti per esteso.
Oltre a questi vi sono i segni relativi agli →accenti (1.) e le indicazioni di crescendo e diminuendo, spesso sostituite dalle rispettive forchette:   

Direttore d'orchestra

Direzione

Discanto

Discendente, scala

Discronìa

Disfonìa

Disgiunto, grado

//→Consonanza, Dissonanza

Distanza

Dodecafonia

Dodecatonica, scala

Dominante

Doppio diesis; Doppio bemolle

Duina

Duplex longa

Durata

E

E

Indica la nota mi nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

Eccedente

Elettrofoni

Emiola

Emitonico

Enarmonia

Enarmonico

Endecalineo

Enigmatica, scala

Equalizzata, scala

Equalizzato, accordo

Esacordo

Esatonale (esafonica, esatonica), scala

Esplicito, metro

Estensione

Étouffé

Eufonìa

Eufonico

F

F

Indica la nota fa nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

Fagotto

Falsetto

Famiglie strumentali

Femminile, ritmo

Fiati

Figura

Figure irregolari

Fine

Fine

Fingerpicking

Fisica acustica

Flatter, Flatterzunge

Flauto

Fondamentale; Fondamentale, suono

-fonico/a

Forma

Forte; Fortissimo

Frase, legatura di

Frase

Fraseggio

Frazionamento, trattini di

Frazione metrica

Frequenza

Fret-hand muting

Frigio, tetracordo

Frull, Frullato

Full

Fusa; Fusea

G

G

Indica la nota sol nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.

GO, Grad, Graduatore

GP

Gamba; Gambetta; Gambo

Gamma

Giusto

Gliss; Glissando

Glissato

Gospel

Grado

  1. Suoni formanti la scala. Sono contraddistinti attraverso numerali cardinali al genere maschile (primo G., secondo G., ecc.) oppure con numeri romani (I, II, ecc.) o anche con apposite denominazioni legate alla funzione che occupa quel grado all'interno della scala (Tonica, Sopratonica, ecc.).
grado numerazione denominazione
settimo VII sensibile, se dista di un semitono dalla tonica; sottotonica se dista di un tono dalla tonica
sesto VI sopradominante
quinto V dominante
quarto IV sottodominante
terzo III mediante, modale o caratteristica
secondo II sopratonica
primo I tonica
2. G. congiunto. G. immediatamente precedente o successivo ad una nota presa come riferimento. E' sinonimo di intervallo di 2ª →Accessoria, nota.
3. G. disgiunto. Rispetto ad una nota presa come riferimento, G. ad essa non adiacente.

Grave

Gruppetto

Gruppi irregolari

Gruppo ritmico non coincidente con le pulsazioni previste in quella determinata sezione del metro. La terzina e la sestina sono esempi di G.I.

Gruppo regolare

Gruppo ritmico

Gymel

H

H

Indica la nota si naturale nella notazione letterale utilizzata in Germania.

Hammer-on

Hard, rock

Harm

Hemiola

Hemiòlia

Hertz


I

Icona

Idiofoni

Implicito, metro

//→Metro, Metro

In uno

Inciso

Indeterminato, suono

Indici acustici

Indici di ottava

Intavolatura

Intensità

Dimensione del suono attinente alla forza con il quale esso è percepito. In musica viene segnalato attraverso i simboli di dinamica. :L'unità di misura in fisica è il decibel. //→Intensità
//→Interferenza

Intermedia, legatura

Intero

Intervallo

Irregolari

Irregolari, misure

Isocronia

J

Jam-session

Jazz

Jété

K

K

Prefisso utilizzato per indicare brani di Wolfgang Amadeus Mozart catalogati secondo il Catalogo Köchel

L

Lh

Lv

Legato

Legatura

Levare

Libero

Lick

Lidia, scala

Linea di chiave

Linea di simultaneità

//→Sistema

Linea

Linee

Liutaio

Liuteria

Longa; Lunga

M

M

Md

MM

Ms

Maggiore

Man; Manuale

Maschile, ritmo

Massima; Maxima

Mediante

Melodia

Melodica, scala

Melodico, intervallo

Membranofoni

Metà

Metrico

Ritmo di base di una composizione musicale, fondato sull'interazione di diverse ed infinite serie di pulsazioni in vario rapporto l'una con l'altra. Si parla di M. esplicito quando esso viene reso evidente attraverso gli accenti (1) del brano; un M. si dice invece implicito quando la musica non presenta un'accentuazione tale da suggerirlo.
Le pulsazioni delle quali è formato il M. si dicono serie metriche ed hanno tradizionalmente questo assetto:
  • serie delle misure, la serie metrica più lenta
  • serie dei tempi, più veloce della precedente e in rapporto di 2/1, 3/1,... fino ad 7/1 con quella delle precedente
  • serie delle suddivisioni, ancora più veloce ed in rapporto 2/1 e 3/1 con la serie dei tempi
  • le serie seguenti non hanno vocaboli che le contraddistinguano e si trovano tutte in rapporto 2/1 rispetto alla serie a loro superiore
Il M., in base al rapporto misure/tempi, si classifica in:
  • M. binario, 2 tempi per misura
  • M. ternario, 3 tempi per misura
  • M. quanternario, 4 tempi per misura
  • M. quinario, 5 tempi per misura
  • M. senario, 6 tempi per misura
  • M. settenario, 7 tempi per misura
In base al rapporto tempi/suddivisioni, si dirà:
  • M. semplice, 2 suddivisioni per tempo
  • M. composto, 3 suddivisioni per tempo

Metronomo

Mezzoforte; Mezzopiano

Mf

Minima

Minore

Tradizionalm., lo spazio del rigo musicale compreso tra due stanghette o tra l'inizio del rigo e la prima stanghetta. In realtà si tratta di una serie metrica, l'unica ad avere una rappresentazione grafica in partitura. //→Misura

Misurato, ritmo/tempo

Mobili, gradi

Modale, musica

Modale

Modalità

Modo

Modulazione

Monodia

Musica composta per una sola linea melodica senza accompagnamento. E' sinonimo di musica monolineare.

Monogramma

Monolineare

//→Monodia

Monotonale

Mordente

Movimento

Mp

Multiplo

Musica

Muting

N

Napoletana, scala

Naturale

Che appartiene alla scala naturale, cioè a quell'insieme di suoni corrispondenti ai tasti bianchi degli strumenti a tastiera. Questa successione di suoni non è una vera e propria scala ma piuttosto un raggruppamento di tutto il materiale sonoro utilizzato nelle modalità greche e in particolare nel Sistema perfetto maggiore.

Nona

Nota

Notazione

O

Obbligato

Omofonia

Omòfono

Omòlogo

Orchestra

Orecchio assoluto

Orecchio relativo

Organaria

Organo

Organum

Orientale, scala

Oscillogramma; Oscilloscopio

Ostinato

Ottava

Ottavino

Ottavo

P

P

Palm muting

Parallele, scale

Parte

Partitura

Passaggio, nota di

Pausa

Ped

Pedale

Pedice

Penna

Pentacordo

Pentagramma

Pentagramma

Pentatonica, scala

Periodo

Pianissimo; Piano

Piano; Pianissimo

Pianoforte

Pick; Picking; Pick scrapes; Pick-up

Piede

Piedi

Pizz; Pizzicato;

Pizzicato alla Bartók

Plettro

Polifonia

Poliritimia

Pop

Port; Portamento

Potenze di primi, gruppi irregolari

Prebend

Precauzionali, alterazioni

///→Alterazione, 3.

Primario, intervallo

Primi, gruppi irregolari

Principali, misure

Progressione

Pulsazione

Punto

Q

Quadrata, notazione

Quadrato, ritmo/tempo

Quadriade

Quartina

Quarto

Quaternario; Quinario

Quinta; Quintiade

Quintupla

Quodlibet

R

Rh

Rake

Rec

Regolare

Regolare, figura

Regolari, misure

Relativa/o

Release

Respiro

Riff

Rigo

Rimandi

Ripetizione

Risoluzione

Risonanza, legatura di

Ritardo

Ritmo

Ritmo bulgaro

Ritmo in contrasto

Ritmo indeterminato

Ritornello

Rivolto

Rock

Rumore

S

Sv

Salto

Sassofono

Scala

Scordatura

Scrapes, pick

Sedicesimo

Semibiscroma

Semibreve

Semicroma

Semiminima

  1. Per tradizione, nel sistema musicale occidentale il S. è considerato l'intervallo più piccolo. Due S. formano un tono. Nel sistema temperato equivale a 100 cent. //→Tono
  2. S. cromatico. S. che intercorre tra due note omologhe, cioè aventi stesso nome (es. DO-#DO).
  3. S. diatonico. S. che intercorre tra due note di nome diverso (es. MI-FA o DO-bRE).

Semplice

Semplici

Semplici

Senario

Sensibile

Sensibilizzazione

Separato; Separazione

Serie

Sessantaquattresimo

Sestiade

Accordo di sei suoni. //→Accordo

Sestina

Sestupla

Settenario

Settiade; Settima, accordo di

Accordo di sette suoni. //→Accordo

Setticlavio

Settupla

Silenzio

Sincope

Sincronìa

Sincronico

Sistema

Si dice S. o accollatura la realizzazione grafica derivata dalla sovrapposizione di più righi da eseguirsi contemporaneamente. Segno obbligatorio è la linea di simultaneità, una linea verticale che lega tutti i righi tra loro, posta all'inizio della pagina. //→Partitura, Partitura.

Slap

Slide

Slight bend

Solfeggio

Sopradominante

Sopratonica

Sord; Sordina

Sottodominante

Sottotonica

Spartito

Specie

Spezzabattuta

Spiritual

Spostamento di ottava

Sprachgesang;

Sprechgesang; Sprechg; Sprch

Staccato

Stacco

Stanghetta

Stonatura

String skipping

Suddivisione

Suono

Supremazia

Sw; Sweller

Sweep picking

T

T

Tacet

Tactus

Tagli addizionali

Tap (on) Tapping

Tarlatura

Tastiera

Tastiere

Tasto

Tema

Sistema di accordatura di uno strumento a tastiera.
  • La prima forma storica di temperamento nacque con la scuola pitagorica attorno al V secolo a.C.. L'accordatura pitagorica partiva da una base fisica, la consonanza di giusta, e poi procedeva con calcoli matematici fino a giungere all'individuazione dei rimanenti intervalli. Può definirsi, quindi, un T. di tipo speculativo, da un lato, e dall'altro del tutto sufficiente a descrivere la realtà musicale greca, incentrata sulla monodia. Limite numerico dell'accordatura pitagoriva era il 4, secondo quanto dettato dal concetto filosofico di tetraktìs. Caratteristiche di questo T. sono gli intervalli di e di, conseguentemente, , molto dissonanti.
  • Nel 1500 Gioseffo Zarlino codificò un T. che aveva già avuto sperimentazione pratica precedentemente e che, con l'inarrestabile ascesa della musica strumentale, si faceva sentire come riforma urgente. Nell'accordatura, detta naturale, gli intervalli di e di sono accordati estendendo i rapporti numerici semplici dei pitagorici. Le 3e e le 6e, risultando coincidenti con la serie degli armonici naturali, possono ora essere liberamente utilizzate nella formazione degli accordi sugli strumenti da tasto. Anche l'accordatura zarliniana aveva però il grave difetto di concedere trasposizioni limitate in quanto tutti gli intervalli si presentavano in due diverse forme: grande e piccolo (con la trasposizione gli intervalli grandi potevano situarsi al posto dei piccoli, compromettendo le consonanze). Da notare infine come, in quel periodo, la serie degli armonici naturali non fosse ancora stata scoperta; la coincidenza tra rapporti numerici e consonanze armoniche fu, quindi, fortuita o tutt'al più suggerita a livello istintivo.
  • Nel periodo barocco le accordature si moltiplicarono. Citiamo l'accordatura mesotonica e quella barocca, con le quali si tentava di supplire ai difetti traspositivi del T. pitagorico. Una curiosità: Johann Sebastian Bach utilizzò diverse forme di T. e, per quanto sperimentasse con successo il T. equabile (vedi oltre) nel primo libro del Clavicembalo ben Temperato (temperato, cioè accordato), negli anni seguenti ritornò a comporre le Sinfonie (oggi conosciute come Invenzioni a tre voci) basandosi sul principio dell'accordatura barocca, probabilmente venendo incontro a chi, in quegli anni, ancora non praticava la nuova accordatura.
  • Il T. equabile nacque, dopo il lungo periodo di sperimentazione del barocco, nel 1691 dal teorico tedesco Andreas Werckmeister e prevedeva l'abbattimento della consonanze) perfetta di a favore di una ripartizione equidistante dei 12 semitoni del totale cromatico). Con questa nuova accordatura, in voga tutt'oggi su tutti gli strumenti a tastiera, decaddero le differenze tra le tonalità, dando la possibilità di utilizzare tutte le scale, alcune delle quali mpm avevano avuto applicazione pratica, fino a quel momento, se non sporadica.

Temperato

Tempo

Tenore

Tenorizzata, chiave di violino

Tenuto

Termine

Ternario

Terza

Terzina

Testa

Tètico

Tetracordo

Tetracordo cromatico; Tetracordo diatonico; Tetracordo di Dominante; Tetracordo di Tonica

Tetragramma

Timbro

Timpani

Tonalità

Tonica

-tonico

Tono

Totale cromatico

Transitorio

Trasposizione

Tredicesima

Trem; Tremolo

Tremolo

Trentaduesimo

Accordo di tre suoni. //→Accordo, Triade

Trillo

Tritono

Tromba; Trombone; Tuba

Turnaround

U

U

Ultra

Uncino

Undicesima

Unìsono

Unità

Indica il nome del primo dei sei suoni del sistema esacordale teorizzato da Guido d'Arezzo.

V

Valore, legatura di

Valore

Variabile, metro

Vibrato

Viola; Violino; Violoncello

Violino, chiave di; Violino francese, chiave di

Virgola

Voce

Voci

Volta, nota di

W

W/bar; With bar

Wide vibrato

Work song

X

Y

Z

Simbolo mancante (man)