Utente:Croberto68/Sandbox4
Martiri di Alessandria
I martiri di Alessandria sono gruppi di santi egiziani che subirono il martirio ad Alessandria d'Egitto, nel III e IV secolo, ricordati nel martirologio romano in date diverse.
9 febbraio
Questa memoria è stata introdotta nella revisione post-conciliare del martirologio romano,[1] mentre in precedenza una memoria simile era celebrata il 13 maggio.[2][3] Farebbe riferimento ad un episodio della persecuzione ordita da Costanzo II contro Atanasio di Alessandria il 9 febbraio 356: il santo di salvò, ma molti fedeli morirono sotti i colpi degli avversari ariani.[4]
28 febbraio
Questa memoria, assente negli antichi martirologi, fu introdotta nel martirologio romano in base alle indicazioni contenute nella lettera che Dionisio di Alessandria indirizzò ai suoi fedeli per la Pasqua del 263. I fatti raccontati dal vescovo di Alessandria si riferiscono ad un periodo imprecisato tra la fine del 262 e gli inizi del 263. Non è noto il motivo per cui è stata scelta per questa commemorazione la data del 28 febbraio. [5]
17 marzo
La memoria di questi santi fu inserita nel martirologio romano da Cesare Baronio, in base ad indicazioni riportate nelle loro opere da Sozomeno e da Socrate Scolastico, e si riferisce ad episodi accaduti durante l'impero di Teodosio (379-395) e l'episcopato di Teofilo di Alessandria (385-412),[6] in un'epoca in cui, in una città multiculturale come Alessanria, la coabitazione tra fedeli di diverse religioni era occasione di scontri e di pogrom.[7]
21 marzo
Questa memoria venne introdotta nel martirologio romano da Cesare Baronio, che prese spunto dalla lettera che sant'Atanasio scrisse ai suoi sostenitori per denunciare la persecuzioe che si abbatté sui cristiani di Alessadria in Egitto quando, dopo la sua deposizione, la sede alessandrina venne usurpata dall'ariano Gregorio di Cappadocia (341-344). I fatti si svolsero all'epoca dell'imperatore Costanzo II, quando era prefetto dell'Egitto il filo-ariano Filagrio, nel giorno della parasceve. La lettera di Atanasio venne inserita per intero da Baronio nei suoi Annales Ecclesiastici[8] e pubblicata in parte anche negli Acta Sanctorum.[9]
10 agosto
In questo giorno è ricordata la persecuzione che fece innumerevoli morti ed una immanissimam carneficinam durante l'impero di Valeriano (253-260). Questa memoria fu introdotta nel martirologio romano, in base alle informazioni su questa durissima persecuzione contenute in una lettera di Dionisio di Alessandria (247-265), di cui alcuni stralci furono pubblicati da Eusebio di Cesarea nella Storia ecclesiastica.[10]
Note
- ^ (LA) Martyrologium Romanum, 2004, p. 142 (nº 2).
- ^ Martirologio romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel 1749 da Benedetto XIV (PDF), quarta edizione italiana, Libreria editrice vaticana, 1955, p. 118.
- ^ (FR, LA) Feria IV 9 Februarii, su societaslaudis.org. URL consultato il 12 marzo 2025.
- ^ (FR) Henri Leclercq, Les martyrs : recueils de pièces authentiques sur les martyrs depuis les origines du christianisme jusqu'au XXe siècle, III, Tours, 1921, p. 48.
- ^ Gian Michele Fusconi, Alessandria, martiri della peste di, santi, Bibliotheca Sanctorum, I, pp. 762-764.
- ^ (LA) De martyribus Alexandrinis in templo Serapidis, Acta Sanctorum martii, II, 1865, pp. 508-509.
- ^ Franco Dieghi, Santi Martiri di Alessandria d’Egitto, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il marzo 2025.
- ^ (LA) Cesare Baronio, Annales Ecclesiastici denuo excusi et ad nostra usque tempora perducti ab Augustino Theiner, Tomus quartus (318-359), 1865, pp. 390 e seguenti.
- ^ (LA) De sanctis martyribus Alexandriae sub Constantio imp. passim., Acta Sanctorum martii, III, 1865, pp. 259-260.
- ^ (LA) De magno SS. Martyrum numero Alexandriae & reliqua Aegypto, Acta Sanctorum augusti, II, 1867, pp. 532-533.
Bibliografia
- Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II (PDF), Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004.
[[Categoria:Santi egiziani]] [[Categoria:Santi del III secolo]] [[Categoria:Santi del IV secolo]]
Vescovi di Sutri
Vescovi qua e là
Nei Regesta Honorii papae III, vol. II, p. 28, nº 3704 (9 gennaio 1222) - il papa conferma una sentenza data da G. Sutrino episcopo contro R. bone memoriae vescovo di Civita Castellana, circa le chiese di Santa Maria e di San Clemente - il papa si riferisce a fatti avvenuti anni prima, poichè nel 1222 il vescovo di Sutri è Pietro (dal 1200)
- il G. di Sutri può essere l'omonimo G. del 1158 (non il vescovo Giovanni IV del 1179) - Cf. nell'indice, l'editore chiama questo G. G(erardus) ignoto alle cronotassi sutrine (p. 735)
- nessun vescovo R. di Civita C. è documentato nel XII secolo (ma c'è un buco tra il 1126 e il 1179) e i primi due decenni del XIII secolo, eccetto Romano (...1206-1212...), ed è con questo vescovo che l'indice (p. 591) identifica il vescovo del documento in questione - ma non può essere perchè all'epoca di Romano la sede di Sutri era occupata da Pietro (e non G.)
Ildip(b)randino (1277)
È menzionato in questa cronaca con il titolo "de Tosettis" (toponimo?): Fr. Ildribrandinus de Tosettis fuit episcopus sutrinus.
La cronaca è questa: Jean Mactei Caccia O.P., Chronique du couvent des precheurs d'Orvieto, ed. by A.M. Viel and P.M.. Girardin (Rome and Viterbo, 1907)
Quest'autore (p. 132 e nota) identifica Ildibrandino (della famiglia Tosetti di Roma) con Aldebrando di Bagnoregio: «Nel 1283 Aldebrandino divenne vescovo di Sutri. Probabilmente è identico all'Idribrandinus de Tosettis di Roma, che un cronista domenicano di Orvieto annoverò tra i vescovi che erano appartenuti al suo ordine. [Nota] Eubel, Hierarchie p.470 conosce un solo Aldebrandinus, che fu elevato a vescovo di Sutri nel 1283 come canonico di Bagnorea. Forse il prelato era entrato nell'ordine domenicano dopo aver assunto il titolo di vescovo. Morì nel 1290.»
Florasio (1279-1282) - FATTO
NISPI-LANDI (p. 259) = è il solo che parla della disputa tra Florasio e l'abbazia di San Gregorio al Celio
L'editore de Les registres d'Urbain IV (archive, Jean Guiraud, 1901) identificano il Florasius cappellano nostro delle bolle 1263-1264 con Florasius de Vicentia (cf. indici, p. 96)
La stessa indicazione è riportata negli indici del Bullarium franciscanum
Tommaso (1325-1328) - FATTO
Elenco delle fonti online, da cui risulta che Tommaso era ad Avignone, quando sottoscrisse i seguenti privilegi:
- come vescovo di Gerapetra si trova ad Avignone il 27 giugno 1324 ([1]), il 20 ottobre 1324 ([2]), il 25 ottobre 1324 ([3]), il 5 dicembre 1324 ([4]); cf anche in altri documenti che non sono online;
- come vescovo di Agia sottoscrive almeno due privilegi ad Avignone, il 10 giugno 1325 (qui) e il 1º luglio 1325, qui - CF: dopo la nomina a vescovo di Sutri!!
- come vescovo di Sutri à documentato ad Avignone il 3 ottobre 1325 ([5]) e il 24 novembre 1325 ([6]).
Giovanni III (1137 - ?)
Secondo quest'autore settecentesco (p. 47 dx) un Joannes Sutrinus fu creato cardinale da Papa Eugenio III (1145-1153).
Secondo Concistori di papa Eugenio III, dei Giovanni (ignoti) furono creati cardinali nel 1148/49 e nel 1150.
cf. Giovanni Conti (cardinale 1150), nativo di Sutri, non vescovo di Sutri ([7])
Giovanni V (1340-?)
- qui, nº 7646, la nomina di Giovanni (archipr. Sutrin.), per la morte di Huguctionis apud S. Ap.
- qui, l'indicazione che il 18 maggio 1340 Giovanni pagò 50 fiorini di obligazioni
Ugolino da Pietralunga (1348-1353) FATTO
- documentato il 17 marzo 1350, il 20 marzo 1350, il 25 marzo 1350, il 10 giugno 1350 - documentato diverse volte nel 1350 qui
Nicola (1353-1360)
- CH - wikidata
- Priore dell'ospedale di Santo Spirito in Saxia a Roma (ex Eubel)
- morto prima del 12 ottobre 1360
- qui sembra indicato come Fra Nicola di Diano
- Assieme ad altri tre vescovi (Orvieto, Nepi e Castro) concede indulgenze a favore dell'ospedale di Sant'Onofrio (di Siena?), 10 giugno 1354 - qui, p. 279, nº 613
- documentato anche in un atto notarile del 23 maggio 1358 (vedi qui sotto Domenico III)
Angelo da Vetralla (1364-?)
- CH - wikidata
- cf. sul sinodo celebrato nel 1371: Sutri cristiana. Archeologia, agiografia e territorio, p. 153
Domenico III (1377-?)
Secondo questo articolo (anche e soprattutto qui), del prof. Carlo D'Orazi (che conosco personalmente), un atto notarile del 23 maggio 1358 menziona l'arciprete Domenico di Ronciglione, Vicario del vescovo di Sutri Nicola. Oltre ad essere la più antica attestazione di un arciprete del castro di Ronciglione, secondo l'autore sarebbe da identificare con quel Domenico di Riccardo da Ronciglione, attestato come vescovo di Sutri fra il 25 gennaio 1377 e il 30 aprile 1384.
Luca Rossi de' Tartarinis (1430-1447)
INFOS: originario di Nepi, arciprete della chiesa di San Tommaso a capo le Mole a Roma, nel 1428 fu nominato commissario temporale in Umbria
INFOS: restauratore della cattedrale di Nepi
Noto anche come "de Tartaris" (Nispi-Landi).
Non ho trovato nulla, se non il fatto che al suo tempo Sutri e Nepi furono unite
Donato Stampa (1569-1575)
Infos qui, qui, qui, [https://ereticopedia.wikidot.com/donato-stampa qui]
Governatore di Borgo (??) cf qui, p. 163
Fu tra coloro che processarono e mandarono a morte Niccolò Franco (letterato)
Alessio Stradella (1575-1580)
Saverio Franchi, Stradella Alessio, www.gentedituscia.it
Note biografiche, altre infos, idem (nunziatura a Graz), altre (seminario a Nepi) - infos bio-bibliografiche - altre (prediche davanti a Maria d'Austria)
Sul convento di Fivizzano - cf. Convento degli Agostiniani (Fivizzano)
Qui nota biografica di 8 pagine (con proxysite): A. Neri, Alessio Stradella, in "Giornale storico della Lunigiana", IV (1912), p. 22-30
Altra nota biografica, pp. 136-138
Descrizione della medaglia commemorativa (p. 371) e riproduzione (tavola 82, nº 8) in Gaetani
Anselmo Basilici (1818-1840)
Generoso Mattei (1891-1900)
Biografia in Atti e Memorie – Vol. LXXIII (2000), pp. 217-221
Bernhard Doebbing (1900-1916)
Nato: Josef Heinrich Maria Doebbing
- (DE) Lothar Hardick, Döbbing, Bernhard, Neue deutsche Biographie, Band 4, Dittel-Falck, Berlin, 1959, EDIZIONE ONLINE
- Daniele De Marchis, Doebbing Giuseppe Bernardo www.gentedituscia.it
- Nota biografica dal sito del comune di Castel Sant'Elia
- Corrado Cavallo, Enrico Maria Doebbing. Un francescano tedesco alla guida della diocesi di Nepi e Sutri alla vigilia della prima guerra mondiale, Vecchiarelli Editore, Manziana, 2007
- altre biografie: 1 - 2
- numero monografico della rivista Antiquaviva dedicato a questo vescovo