Lingua friulana
La lingua friulana (che in friulano viene definita furlan o, più affettuosamente, marilenghe) appartiene al gruppo orientale delle lingue neolatine o retoromanze, e in particolare si avvicina al ladino, dal quale si differenzia per l'influsso avuto dalle lingue e dalle culture circostanti (tedesco,sloveno,dialetti veneti).
Storia
La sua formazione risale probabilmente circa all'anno 1000, mentre le prime espressioni letterarie autonome risalgono al Trecento, con la poetica del "Piruc myo dolz inculurit" (Mio frutto, dolce e colorito) ed altre composizioni in linea con il genere giocoso-amoroso in voga nell'Italia dell'epoca. Già nel celebre trattato "De vulgari eloquentia" Dante Alighieri riportò l'espressione in friulano "Ce fastu?" (Cosa fai?) durante la sua trattazione delle lingue parlate allora in Italia. Nel XVI secolo, il poeta Ermes di Colloredo e altri diedero dignità letteraria al friulano, affrontando argomenti presi dalla vita di ogni giorno. Uno dei periodi più fecondi per la letteratura friulana fu il XIX secolo, quando operarono Pietro Zorutti per la poesia (il suo capolavoro è "Plovisine", Pioggerella) e Caterina Percoto, che scrisse anche in italiano, per la prosa. A fine secolo nacque inoltre il primo vocabolario friulano per opera dell'Abate Pirona, un'opera utilizzata ancora ai giorni nostri. Nel Novecento il friulano sembrava destinato al declino, ma il grande linguista Graziadio Isaia Ascoli ne dà una consacrazione scientifica, meritandosi l'intitolazione della Società Filologica Friulana, associazione che promuove e difende la lingua, fondata nel 1919 e tuttora attiva. Intorno alla metà del secolo è attivo inoltre il grande Pier Paolo Pasolini, che compose poesie in friulano e amò sempre il friulano e il Friuli. Negli ultimi decenni al centro dell'attenzione è stato posto il dibattito sulla koinè, cioè sulla variante di friulano da considerare standard.
Le varianti del friulano
Essenzialmente, si possono distinguere tre varianti di friulano, tutte comunque comprensibili tra di loro:
- Il friulano del medio Friuli, cioè dei dintorni di Udine - utilizzato nei documenti ufficiali e considerata la forma più "pura"
- Il friulano della Carnia
- Il friulano della Bassa Friulana e dell'isontino
Dove si parla
Il friulano è parlato da circa 600.000 persone nel cosiddetto Friuli storico, corrispondente alle province di Gorizia, Pordenone e Udine della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e al mandamento di Portogruaro della Provincia di Venezia. Secondo i rilevamenti della regione, il friulano si parla nei seguenti comuni:
- Comuni della Provincia di Udine: Aiello del Friuli, Amaro, Ampezzo, Aquileia, Arta Terme, Artegna, Attimis, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Bordano, Buja, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo al Torre, Carlino, Cassacco, Castions di Strada, Cavazzo Carnico, Cercivento, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Chiusaforte, Cividale del Friuli, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Comeglians, Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Dogna, Enemonzo, Faedis, Fagagna, Fiumicello, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Gonars, Latisana, Lauco, Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Ligosullo, Magnano in Riviera, Majano, Malborghetto Valbruna, Manzano, Martignacco, Mereto di Tomba, Moggio Udinese, Moimacco, Montenars, Mortegliano, Moruzzo, Muzzana del Turgnano, Nimis, Osoppo, Ovaro, Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Paluzza, Pasian di Prato, Paularo, Pavia di Udine, Pocenia, Pontebba, Porpetto, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Prato Carnico, Precenicco, Premariacco, Preone, Prepotto, Ragogna, Ravascletto, Raveo, Reana del Rojale, Remanzacco, Resiutta, Rigolato, Rive d'Arcano, Rivignano, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, San Vito al Torre, San Vito di Fagagna, Sauris, Sedegliano, Socchieve, Sutrio, Talmassons, Tapogliano, Tarcento, Tarvisio, Tavagnacco, Teor, Terzo d'Aquileia, Tolmezzo, Torreano, Torviscosa, Trasaghis, Treppo Carnico, Treppo Grande, Tricesimo, Trivignano Udinese, Udine, Varmo, Venzone, Verzegnis, Villa Santina, Villa Vicentina, Visco e Zuglio.
- Comuni della Provincia di Gorizia: Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d'Isonzo, Sagrado, San Lorenzo Isontino, Villesse.
- Comuni della Provincia di Pordenone: Andreis, Arba, Arzene, Aviano, Barcis, Budoia, Casarsa della Delizia, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Claut, Clauzetto, Cordenons, Cordovado, Fanna, Fontanafredda, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Pordenone, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Valvasone, Vito d'Asio, Vivaro, Zoppola.
Fonetica
- quasi assenti le doppie (il che influisce anche sulla pronuncia dell'italiano), spesso invece ci sono le vocali lunghe che si scrivono utilizzando l'accento circonflesso
Scrittura
- nel sistema di scrittura standard, appoggiato dalla Provincia di Udine, viene utilizzato l'alfabeto latino standard ma, rispetto ad esso, in friulano troviamo anche la c con la cediglia (ç) e le vocali con l'accento circonflesso
- un sistema di scrittura alternativo detto Faggin-Nazzi, anch'esso piuttosto utilizzato, prevede invece l'utilizzo di segni simili a quelli presenti nelle lingue slave (č) per rispecchiare le particolarità della pronuncia del friulano
Grammatica
Qualche informazione in breve
- ci sono 4 coniugazioni dell'infinito presente (in -â, in -ê, in -i, in -î)
- nel verbo si utilizza sempre la preposizione pleonastica, diversa in forma affermativa e interrogativa
- il plurale si forma con l'aggiunta di una -s
- molto utilizzati i diminutivi e gli accrescitivi
Frasi comuni
- Ciao, come stai?
Mandi, cemût stâstu?
- Io sono Giacomo
Jo o soi Jacum
- Sono un friulano di Udine
O soi un furlan, o ven di Udin
- Oggi fa proprio caldo!
Vuê al è propite cjalt!
- Credevi che Giovanni fosse uscito?
Crodevistu che Zuan al fos lât fûr?
- Devo proprio andare adesso, ci vediamo
O scugni propite lâ cumò, ariviodisi
Riconoscimento giuridico
Lo stato italiano ha riconosciuto la minoranza friulana soltanto con la recente legge 482/1999; questo ha permesso l'attivazione ufficiale dell'insegnamento della lingua friulana nelle scuole.
Applicazioni pratiche
L'utilizzo del friulano nel campo della cultura e dell'informazione si sta lentamente ampliando: si pubblicano due giornali, c'è un breve telegiornale quotidiano, una stazione radio e diverse attività (teatro, gruppi musicali, cinema) in friulano. Una azienda che produce una celebre birra ha di recente affisso manifesti pubblicitari in friulano. In circa il 40% dei comuni della Provincia di Udine la segnaletica è bilingue.
Anche la Chiesa appoggia la crescita della lingua friulana e ha provveduto alle traduzioni integrali della Bibbia e del Lezionario.