Alzaia (associazione culturale)

Alzaia è stato un collettivo culturale e di produzione artistica attivo a Roma tra la fine degli anni '60 e il 1980. Fondato da un gruppo di giovani artisti impegnati nel sociale, attraverso iniziative politiche e culturali nelle scuole e sul territorio, vicini alle lotte sindacali, operaie e studentesche per il diritto alla casa. L'Alzaia considera l’arte come strumento di impegno sociale e politico.

Dopo un primo periodo di associazione spontanea, si costituisce in collettivo e prende parte nel 1969, con striscioni e locandine, alle rivendicazioni lavorative della tipografia Apollon, sulla via Tiburtina a Roma. Per la Festa dell'Unità (1970) nel quartiere popolare romano Tiburtino III, gli artisti preparano la Composizione di sagome dipinte, poi riutilizzate da Ettore Scola nei titoli di apertura e di coda del film Dramma della Gelosia (tutti i particolari in cronaca) [1]

L’associazione si costituì formalmente nel 1971 per iniziativa di dieci artisti: Ennio Calabria, Pietro Campus, Nicola Distefano, Angelo Fattori, Luigi Ferranti, Franco Ferrari, Giuseppe Frattali, Paolo Ganna, Francesco Pernice e Giovanni Puma.

Nel 1976, l’associazione si trasformò in società cooperativa di produzione e promozione culturale, ampliando il numero dei soci e formalizzando le attività artistiche, educative e di intervento sociale già avviate negli anni precedenti. Tra i nuovi membri figuravano Gianfrancesco Artibani, Maurizio Bedini, Sergio Ciarlo, Sandro Di Marco, Nicola Grassitelli, Lia Lepore, Agostino Milanese, Tiziana Piccone, Luisa Taravella e Roberto Zito.

Attività

Alzaia organizzò mostre personali e collettive, producendo cataloghi che documentavano dibattiti tra artisti, critici e intellettuali. Tra le principali iniziative:

  • Nel 1973, partecipa alla X Quadriennale di Roma con un'installazione realizzata collettivamente, dal titolo “La città e l’idea. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Venezia con il manifesto Arte come Processo.
  • Mostre internazionali a Praga, Montreal e Beirut.
  • Interventi artistici in scuole, quartieri, fabbriche occupate e parchi pubblici.
  • Produzione del mensile I Quaderni Alzaia.
  • Progetti di solidarietà internazionale a favore di Cuba, Cile, Palestina e Haiti.

Impatto

Alzaia è stato un punto di riferimento per la sperimentazione artistica e culturale degli anni ’70 a Roma, promuovendo l’arte come mezzo di partecipazione sociale e confronto politico. La trasformazione in cooperativa ha permesso una maggiore continuità delle attività e un ruolo più strutturato nel panorama culturale cittadino.

Riferimenti

  1. Sito ufficiale di Alzaia
  2. X Quadriennale di Roma, Alzaia
  3. Guzzi, Domenico (cur.), Immagine d’impegno, impegno d’immagine: Anni Sessanta e Settanta – La figurazione in Italia, Associazione Aldo Tozzetti, Roma, 2000.
  4. Nuvole a go go, mostra a cura della Cooperativa Alzaia (M. Rossi Lecce), Assessorato alla Cultura del Comune di Roma (R. Nicolini), Roma, Palazzo delle Esposizioni, settembre-ottobre 1983, Montepulciano, Editori del Grifo, 1983
  5. Gagliardini, Stefania, Spazi, gallerie, azioni e contesti di ricerca a Roma negli anni Ottanta, Tesi di dottorato, Ciclo XXXII, Anno Accademico 2020/2021, Università La Sapienza, Roma, discussione 8 luglio 2021.
  1. ^ M. Crescentini, Alzaia, in Spazi d'arte a Roma (1940-1990), in Documenti del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive, Roma, Palombi Editori, 2019, pp. 73-77.