Postal (videogioco)
Postal è un videogioco sviluppato da Running With Scissors e pubblicato da Ripcord Games nel 1997. Il titolo è noto per l’elevato livello di violenza rappresentata e per le numerose controversie suscitata dalla sua pubblicazione.[1][2] Il gioco ha avuto un impatto significativo nella cultura videoludica degli anni ’90, soprattutto per la sua capacità di attirare l’attenzione mediatica sfruttando il contenuto controverso.[3][2]
Postal videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, Linux, Mac OS |
Data di pubblicazione | 14 novembre 1997 |
Genere | Sparatutto in terza persona |
Tema | Contemporaneo |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Running with Scissors |
Pubblicazione | Ripcord Games |
Modalità di gioco | giocatore singolo, multiplayer |
Periferiche di input | Tastiera |
Supporto | CD-Rom |
Fascia di età | ESRB: M (Mature) |
Espansioni | Special Delivery (1998) |
Seguito da | Postal² |
Venne realizzata una espansione, Special Delivery, pubblicata nel 1998; quest'ultima, insieme al gioco originale, è stata pubblicata nel 2001 nell'edizione Postal Plus, pubblicata anche per Linux grazie a Loki Software. Inoltre il titolo si rifà all'espressione americana "Going Postal" che significa andare a ruba/impazzire. [senza fonte]
Postal ha avuto un seguito nel 2003 come sparatutto in prima persona, Postal², mentre un terzo episodio dal titolo Postal III è stato pubblicato il 17 febbraio 2012, viene considerato, però, uno spin-off della serie. Venne poi rimasterizzato nella versione Redux, disponibile a partire dal 2016.[senza fonte]
Trama
«La Terra è affamata. Il suo cuore palpita e richiede pulizia. La Terra è anche assetata.»
Il giocatore interpreta il protagonista, noto come Postal Dude, un individuo che, spinto da una crescente paranoia e dalla percezione che "tutti siano contro di lui", intraprende una serie di azioni violente contro cittadini e avversari.[2] La trama si sviluppa a partire dalla perdita della sua abitazione a Paradise, Arizona, che costituisce il catalizzatore per le azioni del protagonista.[4][2] L’obiettivo principale consiste nel guidare il personaggio attraverso sedici livelli, dai quartieri residenziali fino a una base militare vicina, completando gli obiettivi di ogni livello che includono azioni violente e distruzione.[2] Brevi diari e commenti del protagonista forniscono alcuni spunti narrativi e riflessioni ironiche, ma il gioco non presenta uno sviluppo narrativo lineare e approfondito.[4]
Modalità di gioco
Postal è un gioco di azione con visuale isometrica, sebbene due livelli utilizzino la prospettiva dall’alto.[2] Il gameplay si concentra sull’uso di armi da fuoco e oggetti esplosivi per affrontare nemici e civili, con l’obiettivo di eliminare una percentuale prestabilita degli abitanti di ciascun livello.[2] Il gioco supporta fino a 16 giocatori in modalità multiplayer via modem, LAN o Internet, offrendo un’esperienza differente rispetto ai tradizionali sparatutto in prima persona.[1][2] È incluso anche un editor di livelli, che permette di modificare scenari esistenti senza creare completamente nuovi sfondi.[2] Il gioco presenta un sistema “X-Ray” che rende trasparenti gli oggetti che oscurano la visuale del protagonista, ma non sempre permette di vedere i nemici nascosti, creando situazioni frustranti in alcuni livelli urbani.[2]
La grafica è basata su sfondi dipinti a mano, senza uso di tileset, e personaggi sprite con animazioni limitate, generando un contrasto tra ambienti cartooneschi e colori vivaci e la violenza rappresentata.[4][2] Sebbene la maggior parte dei livelli sia piuttosto breve e ripetitiva, il gioco offre un design dei livelli curato, con ambientazioni come discariche, miniere e parchi, ciascuna con dettagli unici.[4][2] L’audio svolge un ruolo centrale: gli effetti sonori, come urla e suppliche delle vittime, risultano disturbanti ma creano un effetto satirico e umoristico nello stesso tempo.[4][2] La colonna sonora è quasi assente, e la maggior parte dell’atmosfera è supportata dagli effetti sonori ambientali.[4][2]
Sviluppo
Postal è il primo titolo di Running With Scissors, studio nato dall’evoluzione di Riedel Software Productions, nota per lo sviluppo di giochi educativi e licenziati come Spy vs Spy e Sesame Street Countdown.[4] Il passaggio a un titolo violento e provocatorio rappresentò un cambio radicale nella filosofia dello studio, consolidando la reputazione dei suoi sviluppatori come figure “renegade” nel panorama videoludico degli anni ’90.[4][2] L’ispirazione per il gameplay deriva da titoli arcade degli anni ’80 come Robotron: 2084, ripreso con una prospettiva isometrica che richiede al giocatore una certa adattabilità ai controlli.[4]
Accoglienza
Alla pubblicazione, Postal ricevette notevole attenzione per il suo contenuto violento, mentre dal punto di vista tecnico e di gameplay fu spesso criticato.[3][2] I controlli risultavano poco fluidi e confusi per alcuni giocatori, con difficoltà nel muovere il personaggio dietro edifici o oggetti.[4][2] I livelli, seppur ben disegnati, erano considerati brevi e con poca varietà, e la ripetitività delle azioni violente riduceva l’interesse dopo pochi livelli.[3][2] La critica riconobbe comunque la qualità artistica dei fondali, l’umorismo nero e l’atmosfera cupa come elementi distintivi del titolo.[4][3][2] Molti recensori hanno definito il gioco mediocre dal punto di vista tecnico, ma originale per il contenuto satirico e l’approccio provocatorio.[3][2]
Postal suscitò polemiche prima e dopo la distribuzione, con critiche per la rappresentazione di violenza estrema contro civili.[2] Il nome stesso del gioco deriva dall’espressione “going postal”, che si riferisce a episodi reali di aggressioni violente in contesti lavorativi.[2] Running With Scissors sfruttò le critiche e la pubblicità negativa come parte della strategia di marketing, incrementando la notorietà del titolo.[2] Nonostante la violenza, lo stile cartoonesco e gli elementi satirici attenuavano l’impatto reale della brutalità, rendendolo più una parodia dark che un simulatore realistico di violenza.[4][2]
Note
- ^ a b (EN) Ripcord Games, Postal, su Pyramid, 1997. URL consultato il 2 ottobre 2025.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x (EN) Games Domain, Reverse Psychology, su Games Domain, novembre 1997. URL consultato il 2 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2003).
- ^ a b c d e (EN) Steve Bauman, Postal: Guilty of utter mediocrity, su CDMag, 1997. URL consultato il 2 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2005).
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) GamingOnLinux, GamingOnLinux Reviews Postal Classic and Uncut, su GamingOnLinux, 2014. URL consultato il 2 ottobre 2025.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su gopostal.com.
- Repository sorgenti di Postal, su github.com.
- (EN) Postal, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Postal (Microsoft Windows) / Postal (Classic Mac OS), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Postal (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Postal, su IMDb, IMDb.com.