Alberto Santos-Dumont
Alberto Santos Dumont nacque a Palmira, oggi chiamata Santos Dumont, nello stato di Minas Gerais, Brasile, il 20 luglio 1873 e morì a Guarujá, città costiera dello stato di San Paolo, il 23 luglio 1932.
Alberto Santos Dumont fu un ingegnere (anche se non ha avuto una formazione accademica in questa area) e pioniere dell'aviazione. Progettista di dirigibili ed aeroplani, è talvolta considerato il padre di entrambe le macchine volanti, in quanto i suoi primi voli fuorono i primi a svolgersi su circuiti chiusi in presenza di ampio pubblico. In particolare, il volo del 14-Bis del 12 novembre 1906, primo volo riconosciuto ufficialmente in Europa dall'Aeroclub di Francia di un apparecchio più pesante dell'aria in grado di decollare autonomamente, a differenza dei primi Wright catapultati, è considerata la prima dimostrazione pubblica di un aeroplano. Proprio per il decollo autopropellente Santos Dumont è ritenuto da una parte della comunità scientifica e aeronautica, principalmente nel suo paese di origine, come il "Padre dell'Aviazione". È da notare comunque che il 23 giugno 1905, il Flyer III dei frateli Wright volava per 39 minuti e 23 secondi, mentre il volo del 14-Bis durò 21,2 secondi, coprendo una distanza di 220 m.
Erede di una prospera famiglia di coltivatori di caffè della città di Ribeirão Preto; si poté dedicare agli studi di scienza e meccanica a Parigi. Al contrario di altri aspiranti aviatori dell'epoca, dichiarava le sue ricerche di dominio pubblico, senza registrare alcun brevetto.
La casa dove nacque Alberto Santos Dumont si trova nella cittadina di Santos Dumont, cosí chiamata in suo onore, nella regione boscosa del Minas Gerais, a 240 km da Belo Horizonte e 220 km da Rio de Janeiro. Questo edificio fu trasformato nel Museo di Cabangu. Anche a Petrópolis c'è un Museo dedicato a Santos Dumont.
Biografia
Alberto Santos Dumont nacque nella località "mineira" di Palmira (oggi ribattezzata in onore del suo più famoso figlio), sesto figlio di Henrique Dumont e Francisca dos Santos.
I suoi nonni paterni erano François Dumont e Euphrasie Honoré, francesi. François venne in Brasile per cercare gemme preziose per le industrie di suo suocero, orefice. Ebbe tre figli in Brasile e morì giovane. Henrique, con l'appoggio del padrino, si laureò presso l'“École des Arts et Métiers” (Scuola delle Arti e dei Mestieri di Parigi), laureandosi in Ingegneria. Quando ritornò in Brasile, lavorò per la realizzazione di opere pubbliche della città di Ouro Preto. Nel 1856, sposò Francisca dos Santos. Si trasferì comunque a Palmira per la costruzione della “Estrada de Ferro Dom Pedro II (Central do Brasil)”, ferrovia che collega Rio de Janeiro a Minas Gerais. Henrique assunse la costruzione del tronco di salita nella "Serra da Mantiqueira", installando il suo cantiere operativo nella località di Cabangu, vicino a Palmira, attuale Santos Dumont. Passò a vivere nella fattoria Cabangu, dove nacque suo figlio Santos Dumont.
Francisca dos Santos era figlia del commendatore Paula Santos e di "dona" Rosalina. Henrique e Francisca si sposarono il 6 settembre 1856, nella chiesa di Nossa Senhora do Pilar, a Ouro Preto. Ebbero otto figli:
- Henrique - 1857, Ouro Preto, Minas Gerais;
- Maria Rosalina - 1860, Fazenda do Congo Soco, Santa Bárbara, Minas Gerais;
- Virgínia - 1866, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais;
- Luís - 1869, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais;
- Gabriela - 1871, Jaguará, Rio das Velhas, Minas Gerais;
- Alberto Santos Dumont 1873;
- Sofia - 1875, Casal, Valença, Rio de Janeiro;
- Francisca - 1877, Casal, Valença, Rio de Janeiro;
La nascita de Alberto Santos Dumont avvenne il giorno del 41° anniversario del padre. Passati 4 anni, si trasferirono nella località di Casal, a Valença (attualmente la città di Rio das Flores) con la famiglia, passando a dedicarsi alla coltivazione di caffè. A Valença, Alberto fu battezzato il 20 febbraio 1877 nella Parrocchia di Santa Teresa.
Henrique Dumont comprò la proprietà rurale di Arindeúva, a circa 20 chilometri da Ribeirão Preto. Fu anche considerato, all'epoca, il re del caffè per aver coltivato, in questa proprietà, quasi cinque milioni di piante. Inoltre, nella proprietà c'erano sette locomotive e 96 Km di ferrovie, per il trasporto della produzione fino alla ferrovia che collegava la località a Ribeirão Preto, ferrovia considerata la più moderna del Sudamerica dell'epoca.
Alberto Santos Dumont imparò a leggere e a scrivere da sua sorella Virgínia. Studiò anche a Campinas, alla scuola "Culto à Ciência", a San Paolo, alle scuole "Kopke" e "Morton" e alla Scuola di Ouro Preto. Durante l'infanzia, Santos Dumont studiava anche con professoresse private francesi provenienti direttamente di Parigi. Osservava le nuvole, gli uccelli e costruiva cervi volanti. Si interessava anche alla lettura dei libri di Jules Verne e alle esperienze con i palloni aerostatici in occasione delle feste stagionali chiamate festas juninas (festività brasiliane del mese di giugno). Nel 1888 poté vedere, in una fiera a San Paolo, un pallone aerostatico per la prima volta, in una mostra organizzata da dei francesi.
Alberto si interessava di ingegneria e quando era adolescente gli era permesso pilotare le locomotive di suo padre. Aiutava anche nella manutenzione delle macchine di caffè e della macchina da cucito di sua madre. Analizzando il funzionamento delle macchine a vapore, degli ingranaggi e della trasmissione delle pulegge, imparò a lavorare con apparati meccanici.
Sempre cercando informazioni riguardanti l'esperienze aeree, venne a conoscenza dei palloni aerostatici ad aria calda costruite dai fratelli Montgolfier nel 1783 e di quella di Jean Pierre Blanchard e John Jeffries, che fecero la traversia del canale de La Manica in mongolfiera, nel 1785.
Nel 1890, suo padre ebbe un incidente con il calesse, e a causo di ciò dovette vendere la sua proprietà. Nel 1891 si recò con il padre a Parigi dove vide per la prima volta un motore a benzina. Portò in Brasile un'automobile Peugeot, a benzina, il primo autoveicolo del genere in quel paese. L'anno seguente, suo padre gli concesse un anticipo sulla sua parte di eredità e la libertà di scegliere il proprio futuro. Fu così che, su consiglio paterno, decise di andare a studiare ingegneria in Francia, affinché potesse sviluppare il suo potenziale.
La Francia e la dirigibilità delle mongolfiere
Stabilitosi in Francia, cominciò a dedicarsi ai palloni aerostatici perché voleva sviluppare questo strumento, che non possedeva dirigibilità. Ritenne comunque che i voli fossero troppo cari. Si dedicò così alle auto, partecipando anche ad alcune gare automobilistiche. Nel 1897, costruì un motore a scoppio di due cilindri, adattandolo ad un triciclo.
Nel campo degli studi segui gli insegnamenti del professor Garcia, umanista di origine spagnola, con grande conoscenza di Fisica, Meccanica ed Elettricità. Studiò anche all'Università di Bristol, ritornando poi a Parigi. Di ritorno in Brasile si interessò di volo aerostatico compiendo la sua prima ascensione in un pallone con Machuron, uno dei costruttori del pallone, che aveva realizzato il viaggio al polo nord. Il 23 marzo 1898 i due compirono un tragitto di circa 100 chilometri in due ore. Santos Dumont ordinò la costruzione di un pallone alla Lachambre. Seguì tutto il processo di costruzione, per imparare la tecnica e anche per aggiungere miglioramenti. Impose che fosse utilizzata seta giapponese per ridurre il peso. Aveva un cesto per una sola persona, una corda pendente più lunga del normale ed aveva dimensioni ridotte (103 m3). Si diceva, all'epoca, che Santos Dumont aveva costruito una mongolfiera che si poteva trasportare in una valigia.
Il 4 luglio 1898, fece la prima ascensione con la "mongolfiera Brasil", che sorprese i Parigini a causa della sue ridotte dimensioni.
Si dedicò quindi a trovare una soluzione al problema della dirigibilità e propulsione delle mongolfiere. Progettò il "numero 1", dirigibile di forma allungata, a sigaro, che usava l'idrogeno per combattere la gravità, e un motore di propulsione a benzina. Già nel suo primo progetto prendeva in considerazione i rischi di combustione del gas a contatto con le scintille del motore. Al primo tentativo, decollando con vento a favore, fini con lo sbattere contro alcuni alberi mentre il 20 settembre 1898 realizzava finalmente il primo volo con un pallone aerostatico con propulsione propria. Partendo dal Jardin d'Acclimatation, volò su Parigi, contro e a favore dei venti. Ebbe un piccolo incidente nella discesa, senza gravi conseguenze.
Realizzò nel 1899 voli con i dirigibili numero 2 e numero 3. A seguito del successo di Dumont, il magnate dell'olio Henry Deutsch de La Meurthe, il 24 marzo 1900, offrì la somma di centomila franchi a chi, partendo da Saint Cloud avesse contornato la torre Eiffel, tornando al punto di partenza in un massimo di mezz'ora senza scendere mai a terra. Era il premio Deutsch.
Santos Dumont fece esperienze con il suo numero 4 (settembre 1900) e provò a vincere il premio con il suo numero 5. Nel primo tentativo, il 13 luglio 1901, decollò, contornò la torre, ma un problema del motore fece urtare il suo dirigibile contro gli alberi del parco di Edmond de Rothschild. l'8 agosto, fece un altro tentativo. Con la presenza della Commissione Scientifica dell'Aeroclub della Francia, contornò la Torre Eiffel, e tornò a Saint-Cloud, come chiesto dalla sfida. Anche con una perdita di idrogeno del dirigibile, decise di continuare. La perdita di gas provocó la perdita di tensione dei cavi di sostegno che furono tagliati dall'elica, costringendo Dumont a fermare il motore. Il dirigibile cadde e si urtò contro il tetto dell'Hotel Trocadéro, causando una grande esplosione. Dumont si salvò perché si allacciò alla chiglia del dirigibile, rimanendo sospeso dal tetto dell'albergo, dove venne soccorso dai vigili del fuoco di Parigi.
Il 19 ottobre 1901 convocò la giuria dell'Aeroclub Francese. A causa del tempo cattivo, solo 25 persone comparirono, fra loro, lo stesso Henry Deutsch de La Meurthe. In soli 29 minuti e 30 secondi, il "numero sei" attraversa la linea di arrivo. C'era comunque molta polemica: la gara era stata modificata e le nuove regole dicevano che anche l'atterraggio doveva essere realizzato prima dei 30 minuti dopo il decollo. Dumont atterró dopo 30 minuti e 39 secondi. La polemica continuò fino a che l'Aeroclub decise di dichiararlo vincitore. Il premio era allora di 129000 franchi, che Dumont distribuì fra i suoi collaboratori e fra i disoccupati di Parigi.
Il presidente del Brasile, Campos Salles inviò un altro premio dello stesso valore e, con una medaglia d'oro con la sua effigie e un'allusione a Camões: Por céus nunca dantes navegados (Per cieli mai prima di allora navigati).
Nel 1902, Alberto I, l'entusiasta principe di Monaco, lo invitò a continuare le sue esperienze nel Principato. Gli offrì un hangar sulla spiaggia di La Condamine, e tutto quello che l'inventore volesse per la sua sicurezza e comodità.
Costruí il "numero sette" appositamente per le corse di dirigibili. saltò il numero otto per superstizione contro il numero del mese di agosto. Costruì il "numero nove" che diventò popolare per le sue ridotte dimensioni e per le varie dimostrazioni in cui fu utilizzato da Dumont. Si racconta che usasse il dirigibile per visitare gli amici e scendesse a terra per bere un caffè. Il 14 luglio 1903, partecipò alle commemorazioni della caduta della Bastille, facendo una sfilata con il dirigibile. In questa occasione permise, per la prima volta, a un'altra persona di guidare il velivolo, toccando l'onore alla cubana Aída de Acosta (che di conseguenza diventò la prima donna a guidare un aeromobile motorizzato).
Nel mese di giugno del 1904, si reca negli Stati Uniti per partecipare alla gara di dirigibili di Saint-Louis, ma è vittima di un sabotaggio, che distrugge l'involucro del suo dirigibile numero sette.
Più pesante dell'aria!
Il numero 10 poteva portare dodici passeggeri e il numero 11 era un bimotore fornito di ali. Il numero 12 somigliava di più a un elicottero. Nel 1906, cominciò a sperimentare il numero 13, fornito di serbatoio a gas e il numero 14 a cui accoppio il primo aereo, il 14 bis, che decollava con l'aiuto del dirigibile. Nello stesso anno venne organizzata la competizione Coppa Archdeacon, da assegnare al primo che avesse realizzato un volo di almeno 25 metri con una macchina più pesante dell'aria, e il Premio Aeroclub di Francia, con in palio la somma di 1500 franchi per chi avesse superato i cento metri di volo.
Nell'aprile del 1902, si recò negli Stati Uniti dove visitò i laboratori di Thomas Edison a New York, e fu ricevuto dall'allora Presidente Theodore Roosevelt alla Casa Bianca, a Washington, DC.
Il 23 ottobre 1906, a Bagatelle, realizzò un volo di circa 60 metri, conquistando la Coppa Archdeacon, nella prima occasione accreditata in cui una macchina più pesante dell'aria decolla dal suolo usando unicamente i propri mezzi.
Il 12 novembre partecipò a una sfida con Voisin e Blériot, che avevano costruito un proprio apparecchio. Costoro, i primi a tentare non riuscirono a staccarsi dal suolo, come anche Santos Dumont, al primo tentativo, al secondo e al terzo. Finalmente al quarto tentativo riuscì a decollare coprendo una distanza nell'aria di 220 metri, stabilendo il record della distanza percorsa e vincendo il Premio Aeroclub.
Continuò a sperimentare nuovi modelli cercando di migliorare le prestazioni, il che lo portò a costruire modelli di dimensioni minori.
Dopo il 14 bis
Il successo che Santos Dumont ottenne servì di stimolo per ingegneri e inventori che cominciarono a sviluppare nuovi modelli e idee Tra questi lo stesso Voisin il cui aereo, il 2 di novembre 1907, supera il record di Santos Dumont volando per la distanza di 771 metri in 52 secondi.
Il 1909 vide il realizzarsi di due grandi eventi areonautici, la Settimana di Campanhe, nella città francese di Reims, che fu il primo incontro areonautico in assoluto a essere realizzato, in cui erano previste gare e premi per la somma di duecentomila franchi. In questa occasione fu lanciata la sfida per la traversata della Manica. Questa impresa riuscí, il 25 luglio 1909 a Louis Blériot, che diventò un eroe per i francesi. Santos Dumont scrisse una lettera all'amico complimentandosi per l'impresa, che considerava una vittoria della navigazione aerea rispetto a quella marittima, lettera alla quale Blériot rispose con modestia che aveva solo seguito l'esempio dell'amico, un vero simbolo e esempio per tutti gli aviatori.
L'ultimo suo volo avvenne il 18 settembre 1909, in un evento pubblico, quindi la sclerosi multipla allontanò Santos-Dumont dalle attività agonistiche definitivamente nel 1910, anno in cui chiuse definitivamente la propria officina. Tra i riconoscimenti che gli furono attribuiti vi sono due monumenti eretti dall'Aereoclub Francese, il primo eretto nello stesso 1910 nel campo di Bagatelle, luogo dell'impresa che gli valse il Premio Aereoclub, mentre il secondo nel 1912, a Saint-Cloud, per commemorare il volo del dirigibile numero 6 del 1901.
Ultimi anni di vita e suicidio
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Santos Dumont, la cui salute si stava aggravando, fece ritorno in Brasile, approfittandone per partecipare al 11º Congresso Scientifico Pan-Americano nel 1915, dove intervenne sull'utilizzo dell'aereo come mezzo per facilitare le relazioni tra i vari stati americani. Nello stesso anno venivano costruiti, solo negli Stati Uniti, sedici aerei militari al giorno. Questo impiego dell'aereo avrebbe influito molto su Santos Dumont, tanto da farlo appellare alla Società delle Nazioni (organizzazione che precedette le attuali Nazioni Unite) nel gennaio del 1926, perché proibisse l'uso degli aerei come armi da guerra. Offrì anche diecimila franchi a chi avesse realizzato la miglior relazione contro l'uso degli aerei nei conflitti. Nel Maggio del 1927 fu invitato dall'Aeroclub francese a presiedere il banchetto in omaggio di Charles Lindbergh, in occasione della traversata dell'Atlantico, non potendo accettare per motivi di salute. Rimase per un periodo convalescente a Glion, in Svizzera, per poi fare ritorno in Francia. Tornato in Brasile nel 1928, fu accolto da una moltitudine festante nel porto di Rio de Janeiro, purtroppo l'aereo idrovolante utilizzato per la manifestazione di accoglienza, e a cui era stato dato il suo nome, ebbe un tragico incidente a cui non sopravvisse nessuno dei presenti a bordo. I festeggiamenti furono interrotti e Santos Dumont fece ritorno a Parigi, dove, nel 1930, ricevete, tramite l'Aereoclub francese, il titolo di Grande Ufficiale della Legione d'Onore. Di nuovo di ritorno in Brasile, nel 1931 viene nominato membro dell'Accademia Brasiliana di Lettere e si stabilisce, dopo alcune peregrinazioni, presso l'albergo La Plage, in San Paolo. Nell'anno 1932 lo stato di San Paolo si ribella al cosiddetto Governo Rivoluzionario di Getullio Vargas in quella che fu chiamata la rivolta costituzionalista.
Santos Dumont lanciò appelli per evitare il conflitto fra brasiliani. Purtroppo il conflitto scoppiò e i Campi di Marte di San Paolo furono attaccati, il 23 luglio, proprio dall'aviazione. Gli aerei in azione sorvolarono l'area dell'albergo dove si trovava Santos Dumont, essendo probabilmente la causa principale per il suicidio che il grande inventore commise quello stesso giorno, a 59 anni, senza lasciare alcun erede.
Curiosità
- Firmava Santos=Dumont per far notare che l'origine brasiliana e l'origine francese erano ugualmente importanti.
- Immaginava che un giorno gli aeroplani sarebbero diventati come automobili aerei e ogni persona ne avrebbe avuto uno per andare al lavoro. Non si accontentò della direzione presa dall'aviazione commerciale, che puntava su aeroplani maggiori e più cari, deviandosi dal suo obiettivo (aerei al prezzo di automobili). Vendette anche 40 demoiselles e non si oppose a che gli altri copiassero il suo progetto e lo commercializzassero.
- Contribuì alla diffusione dell'orologio da polso. Tale ruolo fu così rilevante tanto da esserne considerato il suo inventore, sebbene il primo esempio di orologio da polso venisse realizzato el 1868 dalla Patek Philippe Con il quadrante dell'orologio attaccato al polso, poteva consultare l'ora più facilmente quando stava volando, rispetto ad un orologio da tasca.
- Il primo gradino della scala di accesso a casa sua, a Petrópolis, corrisponde alla metà degli altri gradini, di modo che ogni visitatore inizi la salita con il piede destro.
- Le sue sorelle più vecchie, Maria Rosalina, Virginia e Gabriela sposarono tre fratelli, rispettivamente chiamati Eduardo Vilares, Guilherme Vilares e Carlos Vilares.