Almanacco del giorno dopo

programma televisivo italiano

L' Almanacco del giorno dopo è stata una rubrica a cura del TG1, trasmessa su Rai Uno dal 1976 al 1992. Andava in onda tutti i giorni dal Lunedì al Sabato alle ore 19:45 su Raiuno, ed era seguita da Che tempo fa, in onda alle ore 19:50; lo scopo di entrambe le trasmissioni era quello di fare da traino al Tg1.

Anno{{{anno prima visione}}}
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttorePaola Perissi

La trasmissione era curata da Giorgio Ponti con la collaborazione di Diana De Feo e Flora Favilla, e a presentarla era l'annunciatrice Paola Perissi.

Storia del programma

Il programma partì nel 1976 in bianco e nero. Le stampe della sigla non erano colorate. La prima trasmissione a colori avvenne nel 1977 e le stampe furono sostituite da altre colorate. L'ultima puntata fu trasmessa nel 1992. In seguito, fu ripreso nel palinsesto, curato da Claudio Angelini e ritornò brevemente nel mese di Ottobre del 1992 all'interno del game-show "Ci siamo!?!" condotto da Gigi Sabani e terminò ad aprile del 1994. V'è stato anche un inserimento, quasi una citazione, su Raitre, semplicemente col titolo Almanacco nel programma Geo & Geo. Nel 2006 è tornata in onda su Radio 101, condotta ancora una volta dall'ex annunciatrice Paola Perissi. Dal 2007 la rubrica è all'interno del programma radiofonico Tornando a casa, in onda tutti i giorni da lunedì a venerdì, su Radiouno condotto da Enrica Bonaccorti.Dal 2007 su Rai Due la notte intorno alle ore 2 vi è il programma televisivo Almanacco in cui si declama il santo del giorno e gli orari di alba e tramonto ed un proverbio, proprio come nell' Almanacco del giorno dopo.La rubrica è condotta da Alessandra Canale, ex annunciatrice RAI.

Contenuto del programma

Dopo i dati di alba e tramonto e una breve biografia del santo del giorno, c'era "Domani avvenne", con filmati storici, dedicata a un fatto del giorno; fu un punto fisso del programma. Sulle rubriche, un cromorno ripeteva alcune note della sigla iniziale. Una curiosità: nel 1987 in alternanza con la Perissi, arriva un'altra annunciatrice Rai, Peppi Franzelin. Nella stagione diretta da Claudio Angelini, al sabato la conduzione era affidata a Ilaria Moscato.

C'erano poi delle rubriche quotidiane con l'alternanza di vari esperti:

originariamente,

più recentemente,

  • "Le pietre raccontano" di Sabatino Moscati (rubrica fissa del Martedì, spostata poi nel 1991 al Sabato),
  • "Vecchio e antico" di Claudio Gasparini (rubrica fissa del Mercoledì, spostata poi nel 1991 al Lunedì),
  • "Conosciamo l'italiano?" di Cesare Marchi, (nel mese di Aprile del 1991, Marchi lasciò per lungo periodo la sua rubrica per motivi di salute, nonostante siano state in condizioni ottime per un breve periodo ritorna in attività ad ottobre sempre del '91, e fu mandato in onda tutti i giovedì), fu sostituito poi dalla rubrica:
  • "Effetto Terra" condotto dal giornalista e biologo Luigi Bignami (rubrica fissa del Venerdì, occupata in passato dalla rubrica di Marchi e spostata poi nel 1991 al Martedì),
  • "Le buone maniere ieri e oggi" condotto da Giovanni Nuvoletti (rubrica fissa del Giovedì fino all' ottobre del 1991),
  • "La fiera delle vanità" di Diego Dalla Palma (rubrica fissa del Sabato, spostata poi nel 1991 al Mercoledì).

nuove rubriche,

  • "Saggezza dagli antichi erbari" di Salvatore Pezzella (rubrica fissa del Venerdì, solo in estate del 1991).

In ottobre del '91, le rubriche dell' Almanacco hanno invertito di volta in volta i giorni, creando un tale pasticcio sul contenuto della trasmissione.

Quindi v'era una citazione famosa affidata ai noti speaker della Rai ed infine la sigla di chiusura. In origine l'Almanacco terminava con i consigli degli esperti).

La Sigla

La melodia della sigla era la Chanson Baladée di Guillaume de Machault, musico e poeta francese del '300. L'esecuzione era dell' Orchestra del Chianti, diretta dal maestro Riccardo Luciani.

La sigla visiva era realizzata dalla roteazione di un prisma a base dodecagonale sulle cui facce laterali erano impresse le immagini dei mesi dell'anno tratte da una stampa antica (realizzata da Giuseppe Maria Mitelli, incisore bolognese del '600):

  • gennaio: un uomo con in mano 2 secchi che perdono acqua;
  • febbraio: un uomo mascherato (in onore del Carnevale) che ha in mano dei pesci;
  • marzo: un uomo magro vestito di stracci che ha in una mano un cesto di verdure, nell'altra rami di una pianta, reggendo una sorta di bandiera;
  • aprile: un uomo che ha una pala in mano, un cappello con le piume in testa ed abbraccia una mucca dinanzi a sé;
  • maggio: una donna giovane disegnata in 3/4 che ha in mano il tamburo e vari strumenti musicali;
  • giugno: un pescatore con una retina e una granseola;
  • luglio: un contadino mentre porta un fascio di grano;
  • agosto: un uomo mentre beve da un pinta;
  • settembre: un uomo mentre succhia un grappolo d' uva;
  • ottobre: un uomo mentre balla;
  • novembre: un taglialegna al lavoro;
  • dicembre: un uomo alato con in mano una pozione mentre cura un anziano;


Alla fine della sigla, il prisma rallentava in modo da esporre la facciata relativa al mese corrente, l'inquadratura si avvicinava e compariva la scritta bianca elettronica "ALMANACCO del giorno dopo".

Le altre rubriche venivano introdotte, oltre che dal cromorno, anche da opere sempre del Mitelli, ad esempio il Domani avvenne aveva negli ultimi anni come opera il foglietto che non falla con un uomo alato che diceva lavora a uno schiavo che rispondeva io volto.

Nella sigla di chiusura compariva un uomo (probabilmente la personificazione del tempo) con una bandiera sulla quale primeggiava la scritta "È FINITA LA COMEDIA", anch'essa disegnata dal Mitelli, questa coda fu aggiunta solo alla fine degli anni ottanta, e un altro strumento riprendeva la canzone iniziale.

Il periscopio di Onda Tv

Non tutti sanno che nell' estate del 1991, il settimanale televisivo Onda Tivù a inizio pagina c'era un articolo chiamato "Periscopio". In alto a destra c'era un immagine del mese dell'anno tratto dall'Almanacco, ed era una sorta di "parodia" dei mesi del Mitelli. La prima immagine era il mese di giugno, al posto dello stesso pescatore con la retina e la granseola c'era un collage animato di Aldo Biscardi, con un pallone che stava sulla retina. La seconda immagine del prossimo Onda Tv ritraeva il mese di novembre, e come fotomontaggio c'era al posto del taglialegna c'era un collage animato dell' Onorevole Rino Formica mentre taglia la legna, nel prossimo numero ritraeva il mese di luglio, e nell' immagine al posto del contadino c'era l' Onorevole Ciriaco De Mita sempre animato mentre porta il fascio di grano, e nel suo cartellino c'era scritto Irpinia, la settimana successiva c'era il mese di aprile, nel fotomontaggio c'era al posto dell' uomo con la pala in mano c'era il compianto Paolo Frajese anche lui animato con una pala in mano, il cappello con le piume in testa, e una mucca dinazi a sè, e per concludere nel successivo numero di Onda Tv c'era l' originale immagine del mese di giugno, con lo stesso pescatore, la retina e la granseola.

Curiosità

  • Il 4 Aprile 2008, si spense un volto storico dell' Almanacco: il conte Giovanni Nuvoletti.

Collegamenti esterni