LA FMECA (dall'inglese Failure Mode, Effects, and Criticality Analysis - modalità di guasto, effetti e analisi di criticità) è una estensione della FMEA (Failure Mode and Effects Analysis). In aggiunta alla FMEA di base, include l'analisi di criticità che è usata per diagrammare le probabilità che hanno le modalità di guasto in relazione alla gravità delle conseguenze. Il risultato mette in evidenza le modalità di guasto che hanno nello stesso tempo una relativamente più alta probabilità di accadere unita ad un alta gravità di conseguenze, permettendo di mirare lo sforzo di revisione progettuale nella direzione utile a ottenere il massimo beneficio.

FMECA
NormaMIL-STD 1629A
Anno pubblicazione1949-1984
Definizione breveMetodologia per l'analisi dei modi di guasto, degli effetti e delle loro criticità
ArgomentoProgetto della manutenzione
Riferimento esternoMIL-STD 1629A
Termine ingleseFMECA

La FMECA fu sviluppata nel 1949, durante il progetto del programma spaziale Apollo, allo scopo di prevedere il comportamento al guasto dei sistemi e adottare conseguentemente le necessarie contromisure. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, successivamente, ha realizzato la MIL-STD 1629A (Military Standard) la quale, nata in ambiente navale (US Navy), contiene gli scopi, le procedure e lo sviluppo della metodologia FMECA. La MIL-STD 1629A è stata in seguito aggiornata fino al 1984.

In Italiano la FMECA viene tradotta con MAGEC, in francese con AMEDEC, il significato dell'acronimo rimane però identico nelle diverse lingue, ossia: Analisi dei modi di guasto degli effetti e delle loro criticità.

Il MAGEC è stato adottato per la prima volta in Italia dal gruppo Fiat Auto, nel corso di un progetto TPM nel 1985.[1]

Note

  1. ^ Cattaneo M., Furlanetto L., Mastriforti C., Manutenzione produttiva. L’esperienza del TPM in Italia, Isedi, Torino 1991.

Bibliografia

Testi di carattere interdisciplinare

  • S.B. Blanchard, Design and Manage to Life Cycle Cost, Forest Grove, Weber System, 1978.
  • S.B. Blanchard, Logistics Engineering and Management, 4ª ed., Englewood Cliffs, New Jersey, Prentice-Hall, Inc., 1992.
  • S.B. Blanchard, Maintainability: A Key to Effective Serviceability and Maintenance Management, New York, John Wiley & Sons Inc., 1995.
  • E. Cescon, M. Sartor, La Failure Mode and Effect Analysis (FMEA), Milano, Il Sole 24 ore, 2010, ISBN 978-88-6345-130-6.
  • R. Denney, Succeeding with Use Cases: Working Smart to Deliver Quality, Addison-Wesley Professional Publishing, 2005.
  • C.E. Ebeling, An Introduction to Reliability and Maintainability Engineering, Boston, McGraw-Hill Companies, Inc., 1997.
  • K.C. Kapur, L.R. Lamberson, Reliability in Engineering Design, New York, John Wiley & Sons, 1977.
  • L. Leemis, Reliability: Probabilistic Models and Statistical Methods, Prentice-Hall, 1995, ISBN 0-13-720517-1.
  • P. D. T. O'Connor, Practical Reliability Engineering, 4ª ed., New York, John Wiley & Sons, 2002.
  • J.D. Patton, Maintanability and Maintenance Management, North Carolina, Instrument Society of America, Research Triangle Park, 1998.
  • M. Broccoletti, Gli strumenti della Qualità, http://www.lulu.com, 2013.
  • E. Grassani L'errore come causa di infortunio 2022 Editoriale Delfino Milano 2022, ISBN 978-88-31221-68-9

Testi specifici per il campo dell'edilizia

  • AA. VV., La qualità edilizia nel tempo, Milano, Hoepli, 2003.
  • Bruno Daniotti, Durabilità e manutenzione in edilizia, Torino, UTET, 2012.
  • Vittorio Manfron, Qualità e affidabilità in edilizia, Milano, Franco Angeli, 1995.
  • UNI, UNI 11156-1, Valutazione della durabilità dei componenti edilizi. Terminologia e definizione dei parametri di valutazione, 2006.
  • UNI, UNI 11156-2, Valutazione della durabilità dei componenti edilizi. Metodo per la propensione all’affidabilità, 2006.
  • UNI, UNI 11156-3, Valutazione della durabilità dei componenti edilizi. Metodo per la valutazione della durata (vita utile), 2006.
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Collegamenti esterni