Linum usitatissimum
Linum usitatissimum | |
---|---|
![]() Linum usitatissimum | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Malpighiales |
Famiglia | Linaceae |
Genere | Linum |
Specie | usitatissimum |
Nomenclatura binomiale | |
Linum usitatissimum Linneo |
| colore = lightgreen | nome = Linum usitatissimum}}
Template:Tassobox immagine Template:Tassobox inizio info Template:Tassobox info regno Template:Tassobox info divisione Template:Tassobox info classe Template:Tassobox info ordine Template:Tassobox info famiglia Template:Tassobox info genere Template:Tassobox info specie Template:Tassobox fine info Template:Tassobox piede nomenclatura binomiale Template:Tassobox fine FINE VECCHIO TASSOBOX-->
Il linum usitatissimum o lino comune fa parte della famiglia delle Linaceae che comprende tra gli 80 e i 130 tipi di piante distribuite ovunque nel mondo, alcune sono coltivate per uso ornamentale
Descrizione
Il lino comune è un arbusto alto tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto e privo di nodi e ramificato nella parte finale con foglie lanceolate e alternate e piccoli fiori azzurri. La radice è un corto fittone e i semi sono ovali e di colore arancione.
Coltivazione
Il lino viene coltivato sia per le fibre che per i semi. Dai semi si ricava l'olio che in passato era utilizzato come fissativo in pittura e per il trattamento del legno nel restauro di mobili.
Oggi l'olio di lino viene utilizzato anche nell'alimentazione come integrato per le elevate qualità nutrizionali: è un sostituto molto più economico dell'olio di merluzzo.
Le fibre del lino sono usate fin dall'antichità. Nell'area mediterranea si hanno prove della coltivazione e dell'utilizzo di lino risalenti a oltre 6.000 anni fa mentre l'introduzione nel Nord-Europa avvenne in epoche preromane.
La fibra è morbida, flessibile e più resistente di quella del cotone che però presenta costi di produzione inferiori, motivo per cui il cotone ha progressivamente soppiantato l'utilizzo del lino.