Quercus petraea
Il rovere (Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. ) è una quercia caducifoglie di prima grandezza, appartenente alla famiglia delle Fagacee.
Rovere | |
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![]() Quercus petraea | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. petraea |
Nomenclatura binomiale | |
Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. | |
Sinonimi | |
Quercus sessiliflora |
Descrizione
Si differenzia dalla roverella per le dimensioni del fusto e per il lato inferiore delle foglie (glabro) che sono semplici, decidue, di forma ellittica, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L'apice è ottuso e arrotondato. La pagina superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida.
Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosa e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l’alto raggiungendo un'altezza di 30-40 metri in bosco.
È una quercia dalla discreta longevità, ragginge infatti i 500-800 anni d'età e le dimensioni massime definitive vengono raggiunte a 120-200 anni. [1]
Frutti
Il suo frutto è la classica ghianda, con pericarpo oblungo, giallo bruno e lucente.
Di forma ovoidale, lunghe fino a 2,5 centimetri, sono protette solo nel terzo inferiore da una cupola a squame piccole e appressate. [1]
Diffusione e habitat
Albero tipico dell'Europa occidentale e centromeridionale; in Italia sarebbe la specie tipica del piano collinare e montano inferiore (300-1100 m), se l'antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avesse introdotto il castagno al suo posto.
Il nome specifico (petraea) indicherebbe proprio il fatto che la pianta ama i luoghi pietrosi ben drenati. In Italia vive fino a 1500-1800 m di altitudine. [1]
La rovere è tollerante la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della farnia, che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l'ottimo di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui non vi è possibilità di marciume radicale causato dall'acqua, ha inoltre una lieve preferenza per i substrati acidi.
Usi
Il legno di rovere è del tutto simile a quello della farnia, ma più pesante. Piuttosto pregiato e viene utilizzato, oltre che nella fabbricazione di mobili, nell’edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali e nella costruzione di doghe per botti per l’invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche. Ottimo combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone.
Note
Altri progetti
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