Utente:Panjabi/Prove
Balenottera azzurra | |
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![]() Una femmina con il suo piccolo ![]() | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Cetartiodactyla |
Ordine | Cetacea |
Sottordine | Mysticeti |
Famiglia | Balaenopteridae |
Genere | Balaenoptera |
Specie | B. musculus |
Nomenclatura binomiale | |
Balaenoptera musculus Linnaeus, 1758 | |
Areale | |
La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus, Linnaeus 1758) è un cetaceo della famiglia delle Balaenopteridae. È attualmente il più grande animale sulla Terra e sicuramente è il più grande mammifero vivente.[1] [2]
Descrizione
Questa balenottera può essere lunga oltre 30 metri e pesare più di 150 tonnellate. L'esemplare più lungo mai misurato raggiungeva i 33,5 m[3]. Il peso massimo finora registrato scientificamente è di 190 tonnellate, ma potrebbe essere ancora maggiore, in quanto le sue dimensioni non hanno mai consentito di pesare un esemplare intero, bensì esclusivamente per somma delle sue parti dopo averlo sezionato, il che faceva sì che gran parte del sangue e dei liquidi corporei andasse disperso[4] Può raggiungere i 90 anni di età.
La caratteristica più saliente sono le 55-68 pieghe cutanee lungo la gola e il petto, che permettono a questi cetacei di ampliare enormemente la cavità orale per fare entrare grandissime quantità di acqua ricca di plancton. Poi, quando la bocca viene chiusa, la parte inferiore della cavità orale si contrae e comprime la lingua contro il palato, facendo defluire l'acqua lateralmente. I 520-800 fanoni, specie di lamine cornee dai bordi sfrangiati infisse nella mascella superiore al posto dei denti, funzionano da setaccio e intrappolano il cibo, che è costituito in massima parte da un gamberetto lungo 4-5 cm, Euphasia superba, detto comunemente "krill".
Biologia
Queste creature gigantesche non hanno né vista acuta né senso dell'olfatto, ma hanno un ottimo udito. La balenottera azzurra sale alla superficie ogni 10-15 minuti per respirare con gli sfiatatoi. L'aria espirata, calda e umida, una volta entrata in contatto con l'esterno condensa e forma degli spray, alti fino a 9 metri, chiamati soffi. Dopo avere respirato da 3 a 8 volte, la balenottera si inabissa di nuovo.
Le sue pinne pettorali, che servono da stabilizzatori o per cambiare direzione, sono molto lunghe (da cui il nome balaeno-ptera = balena con le ali). La possente pinna caudale, mossa dall'alto in basso, le imprime una velocità di crociera da 8 a 21 km/h in superficie, che possono diventare 33 km/h per una ventina di minuti in caso di inseguimento.
Il nome "azzurra" le deriva dal colore blu acciaio del dorso e dei fianchi.
La femmina, dopo una gestazione di 11-12 mesi, partorisce un solo piccolo che alla nascita è lungo 7-8 metri e pesa fino a 3 tonnellate. L'aumento giornaliero del feto, dalla fecondazione alla nascita, è in media di 7 kg. Successivamente, per 7-8 mesi il "piccolo" prende il latte dalla madre (un latte ricchissimo di grassi e proteine con meno del 35% di acqua - quello umano ne ha l'80%) bevendone fino a 490 litri al giorno, pompatigli in bocca a mezzo di contrazioni dei muscoli delle mammelle. Con questa alimentazione il balenottero aumenta in media di circa 90 kg al giorno. In 23 mesi (11 di gestazione e 12 del primo anno di vita) dalla frazione di milligrammo dell'ovulo può arrivare a 26 tonnellate: un aumento di quasi 30 miliardi di volte, la crescita più rapida sia del regno animale che di quello vegetale. La femmina dà alla luce un piccolo ogni 2 o 3 anni.
Distribuzione
Le balenottere azzurre vivono praticamente in tutti gli oceani e migrano dai luoghi di alimentazione estivi nelle acque polari ricche di plancton (dove vi sono banchi di krill fino a 10 metri di spessore) alle zone di riproduzione nelle acque temperate. Una sottospecie, la balenottera comune minore (Balaenoptera musculus brevicauda) dalla regione caudale più corta, vive in alcune zone dell'emisfero australe, e misura una ventina-trentina di metri (ad un massimo di 28-29 metri).
Conservazione
Una balenottera azzurra offre un 27% di grasso (utilizzato per ricavarne l'olio), un 30% di carne e un 18% di ossa che, una volta macinate, venivano utilizzate come fertilizzante: costituiva perciò un tesoro per i balenieri e per tale ragione è stata cacciata fin quasi all'estinzione. La Commissione Baleniera Internazionale ne ha vietato la caccia nell'Atlantico fin dal 1960, nell'Antartico dal 1965, nel Pacifico dal 1966 e in tutto il mondo dal 1967: è pertanto cacciata solo dalle nazioni che non fanno parte della Commissione e dai bracconieri. Tuttavia la popolazione di 5000 balenottere che abitava il Pacifico settentrionale è ridotta a 1200-1700 individui, nell'Atlantico settentrionale non ne sopravvivono che poche centinaia, e delle 200.000 che vivevano nell'emisfero Australe non ne restano che 9000 circa (metà delle quali della sottospecie "minore").
La Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera Balaenoptera musculus una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.
Note
- ^ Blue Whale Factsheets, su acsonline.org, American Cetacean Society. URL consultato il 05-07-2008.
- ^ R. Nowak, et al, Walker's Marine Mammals of the World, The Johns Hopkins University Press, 2003, p. 205, ISBN 0-8018-7343-6. URL consultato il 04-07-2008.
- ^ (EN) animaldiversity.ummz.umich.edu
- ^ (EN) www.guinnessworldrecords.com.
Bibliografia
- (EN) Reilly S.B. et al. 2008, Panjabi/Prove, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- (EN) Panjabi/Prove, in EDGE (Evolutionary Distinct and Globally Endangered), Zoological Society of London.
Altri progetti
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- Wikispecies contiene informazioni su Panjabi/Prove
Collegamenti esterni
- Blue Whale Factsheet - American Cetacean Society
- Blue Whale Wildfacts - BBC
- Blue Whale at the Marine Mammal Center
- Blue Whale vocalizations - Cornell Lab of Ornithology - Bioacoustics Research Program