Roberto Saviano
Roberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è uno scrittore e giornalista italiano. Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro, Gomorra, romanzo d'esordio, usa la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della camorra e della criminalità organizzata in genere.

Dalle prime minacce di morte del 2006 da parte dei cartelli camorristici, denunciati nel suo "expose" e nella piazza di Casal di Principe durante una manifestazione per la legalità[1], Roberto Saviano è sottoposto a un serrato protocollo di protezione. Dal 13 ottobre 2006 vive sotto scorta[2].
Numerose le sue collaborazioni con importanti testate giornalistiche italiane ed internazionali. Attualmente in Italia collabora con L'espresso e La Repubblica, negli Stati Uniti con il Washington Post[3], il New York Times[4] e il Time[5], in Spagna con El Pais[6], in Germania con Die Zeit[7] e Der Spiegel[8], in Svezia con Expressen e Gran Bretagna con il Times[9].
Per le sue posizioni coraggiose non sono mancati gli appelli a non lasciarlo solo di importanti scrittori e personaggi culturali del calibro di Umberto Eco[10].
Cenni biografici
Figlio del medico Luigi Saviano e di Miriam Haftar, ebrea di origine ligure[11], ha conseguito la maturità scientifica a Caserta presso il liceo scientifico statale Armando Diaz e si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stato allievo dello storico meridionalista Francesco Barbagallo[12]. Comincia la sua carriera giornalistica nel 2002 scrivendo per numerose riviste e quotidiani tra cui: Pulp, Diario, Sud, Il Manifesto, il sito web Nazione Indiana e per l'osservatorio sulla camorra del Corriere del Mezzogiorno. I suoi articoli sulla camorra sono già allora tanto importanti da spingere l'autorità giudiziaria a sentirlo, nei primi mesi del 2005, in merito al crimine organizzato[13][14]. Nel Marzo 2006 pubblica il romanzo non-fiction Gomorra. È autore insieme a Mario Gelardi dello spettacolo teatrale ed è sceneggiatore del film tratto dal suo romanzo. Il 10 dicembre 2009, alla presenza di Dario Fo, riceve il titolo di Socio Onorario dell'Accademia di Brera e il Diploma di Secondo Livello in Comunicazione e Didattica dell'Arte honoris causa, massimo riconoscimento dall'ateneo pari a una laurea magistrale. Saviano dedica i riconoscimenti ai meridionali di Milano. Il 22 gennaio 2011 l'Università di Genova ha concesso la laurea honoris causa in Giurisprudenza "per l’importante contributo alla lotta contro la criminalità e alla difesa del principio di legalità nel nostro Paese"[15] [16]. Saviano dedica il riconoscimento ai Magistrati della Procura di Milano che indagano sul Ruby-gate. Da qui la polemica con Marina Berlusconi, figlia di Silvio Berlusconi e presidente della Mondadori, attuale casa editrice dello scrittore.[17]
Come scrittore Saviano ha sostenuto di essersi «formato su molti autori riconosciuti della cultura tradizionale e conservatrice, Ernst Jünger, Ezra Pound, Louis-Ferdinand Céline, Carl Schmitt» e Julius Evola che legge spesso[18]. Per questa dichiarazione e altro ancora Vincenzo Consolo ha ritirato sdegnato la sua prevista introduzione a La parola contro la camorra[19].
Il caso Gomorra
Il suo Libro " Gomorra" e stato identificato da tanti come uno de piu famosi esempi in cui la letterature è usata non solo come instrumento fanastico, ma sopratutto come elemento di descrizione di un mondo, quello mafioso che troppe volto e stato nascosto, ma che con Gamorra risuscita in maniera profonda e che da al lettore una una lettura del Italia, in particolare del mezzogiorno.
Saviano esordisce «con un racconto imitando Tommaso Landolfi ed inviandolo a Goffredo Fofi il quale gli fece capire che, pur scrivendo molto bene per la sua età, scriveva “stronzate”. Ho visto dal timbro da dove vieni – gli disse - Scrivi delle tue parti. Deve molto Saviano a scrittori come Fofi o Gustaw Herling, scrittori che lui definisce “combattenti”, maestri che usano la penna come arma».[21]
Nel marzo 2006 esce nella collana Strade Blu dell'editore Mondadori il suo primo romanzo[22] Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive: la Campania, Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, l'agro aversano, luoghi dove l'autore è cresciuto dei quali fa conoscere al lettore una realtà inedita agli occhi di chi da tali luoghi non proviene. Il libro parla di ville sfarzose di boss malavitosi create a copia di quelle di Hollywood, di campagne pregne di rifiuti tossici smaltiti per conto di mezza Europa, di una popolazione che non solo è connivente con questa criminalità organizzata, ma addirittura la protegge e ne approva l'operato; l'autore ci racconta quindi di un Sistema (questo il vero nome usato per riferirsi alla camorra) che adesca nuove reclute non ancora adolescenti, facendo loro credere che la loro sia l'unica scelta di vita possibile, di boss-bambini convinti che l'unico modo di morire come un uomo vero sia quello di morire ammazzati[23], e di un fenomeno criminale influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, in cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze ai divi del cinema.
Ad agosto 2009 il libro ha venduto oltre 2,5 milioni di copie nella sola Italia[24] ed è stato tradotto in 52 paesi. Nel resto del mondo Gomorra è stato venduto in circa 2 milioni di copie. È presente nelle classifiche di Best seller in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svezia, Finlandia, Lituania, Albania, Israele, Libano, Austria.
Da Gomorra sono stati tratti uno spettacolo teatrale, che è valso a Saviano gli Olimpici del Teatro 2008 come miglior autore di novità italiana, e l'omonimo film vincitore al Festival di Cannes del prestigioso Grand Prix Speciale della Giuria.
Il romanzo-saggio
La struttura del saggio romanzato (o del romanzo-saggio o romanzo-inchiesta o romanzo-verità), per la precisione, non è una novità e fu già utilizzata nella narrativa di denuncia dell'Ottocento. Per fare un esempio in ambito partenopeo, fu sperimentata con notevole successo nel romanzo d'appendice da Francesco Mastriani, prolifico raccontatore napoletano del cosiddetto basso romanticismo. Il successo crescente e un rapporto sempre più diretto con la folla dei lettori lo indussero a utilizzare, con l'uscita di scena dei Borbone e della censura, la narrazione più oggettiva e cronachistica tratta dagli ambienti più sordidi e malavitosi (le classi pericolose). In particolare Mastriani trattò con metodologia e articolate classificazioni la società criminale del suo tempo e i mali di Napoli e del meridione, sfociati nella questione meridionale. Quelli che lo scrittore definì studi in quel filone narrativo allora in voga con i romanzi d'Oltralpe e d'Oltremanica sulle metropoli europee. Romanzi diventati best seller per morbosa curiosità o per la cronica sete di verità dei lettori. Ne I Vermi (si tratta di "vermi sociali"), Mastriani esamina, tra l'altro, La Camorra elegante, I Vagabondi e I Lavori forzati.[25]. Come poi notò Benedetto Croce, fu il narratore più letto dal suo popolo al di fuori della «gente letterata».[26]
Nel secondo Novecento Leonardo Sciascia e Italo Calvino sono esempi di contaminazione e ibridismo con commistioni tra narrativa e saggio. La produzione letteraria di Leonardo Sciascia rappresenta un caso emblematico soprattutto con Il cavaliere e la morte dove nella trama gialla si combinano elementi allegorici, satirici e saggistici [27].
Italo Calvino, con La giornata di uno scrutatore, mescola la speculazione saggistica con il racconto [28].
Le minacce e la vita sotto scorta Il successo ottenuto dal libro di Saviano ha creato diversi problemi all'autore: a partire dalle lettere minatorie, le telefonate mute ma anche e soprattutto da una sorta di isolamento ambientale.
Durante una manifestazione per la legalità tenuta il 23 settembre del 2006 a Casal Di Principe, lo scrittore denunciò in piazza gli affari dei capi del clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone (attualmente in carcere) e dei due reggenti, Antonio Iovine e Michele Zagaria invitando la popolazione a ribellarsi[1]. A causa delle minacce ed intimidazioni subite, l'allora Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha deciso di assegnargli la scorta per motivi di sicurezza dal 13 ottobre 2006 (Saviano stava tornando da Pordenone dove si era recato per promuovere il libro Gomorra).
Il 14 marzo 2008, durante il Processo Spartacus, il legale dei boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine, Michele Santonastaso (coadiuvato dal collega Carmine D'Aniello), lesse dinanzi al presidente della prima sezione di corte d'assise d'appello Raimondo Romeres, una lettera scritta congiuntamente dai boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine (il primo in carcere, il secondo latitante da 13 anni). La lettera conteneva una richiesta di spostamento del processo per legittima suspicione causata dalle influenze che Roberto Saviano, Rosaria Capacchione ed il pubblico ministero Raffaele Cantone avrebbero avuto sui giudici[29]. A seguito della lettera, il Ministero dell'Interno ha deciso di rinforzare le misure di sicurezza dello scrittore, aumentando la scorta da tre a cinque uomini.
Il 14 ottobre 2008 arriva la notizia di un possibile attentato nei confronti di Roberto Saviano. Un ispettore di Polizia della DIA di Milano[30] informò la Direzione distrettuale antimafia di essere venuto a conoscenza, dal pentito Carmine Schiavone (cugino del boss Francesco Schiavone detto Sandokan), di un piano, ormai in fase operativa, per uccidere lo scrittore e gli uomini della scorta entro Natale con un attentato spettacolare sull'autostrada Roma-Napoli in stile Capaci[31]. Tuttavia, Carmine Schiavone, interrogato dai magistrati, ha smentito, di essere a conoscenza di un piano dei Casalesi per uccidere Saviano, provocando l'immediata risposta dello scrittore: "È ovvio che lo dica; se lo dicesse, implicitamente dovrebbe ammettere di avere ancora rapporti con la criminalità organizzata"[32]. Il pubblico ministero titolare dell'indagine ha, infine, chiesto e ottenuto l'archiviazione dopo che la notizia si è rivelata infondata[33]. Carmine Schiavone ha negato di sapere dell'attentato ma ha confermato che Saviano è stato condannato a morte dal clan dei casalesi.[34]
Nell'ottobre del 2008 Roberto Saviano ha deciso così di lasciare l'Italia, "almeno per un periodo e poi si vedrà", anche in seguito alle minacce, confermate da informative e dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno svelato il progetto di eliminarlo da parte del clan dei Casalesi.
L'appello dei premi Nobel
Il 20 ottobre 2008, sei premi Nobel internazionali si mobilitano per Roberto Saviano, chiedendo che lo Stato Italiano faccia qualsiasi sforzo per proteggerlo e sconfiggere la camorra, ponendo l'accento sul fatto che la criminalità organizzata non è un problema di polizia che riguarda solo lo scrittore, ma un problema di democrazia che riguarda tutti i cittadini liberi. Questi cittadini, concludono i sei premi Nobel nel loro appello, non possono tollerare che gli eventi descritti nel libro accadano in Europa nel 2008, così come non possono tollerare che il prezzo da pagare per aver denunciato questi eventi sia la rinuncia alla propria libertà ed alla propria incolumità. I sei premi Nobel che hanno lanciato l'appello sono Dario Fo, Michail Gorbačëv, Günter Grass, Rita Levi-Montalcini, Orhan Pamuk e Desmond Tutu.
L'appello è stato firmato da scrittori del calibro di Jonathan Franzen, Javier Marías, Jonathan Safran Foer, Jonathan Lethem, Martin Amis, Chuck Palahniuk, Nathan Englander, Ian McEwan, Hans Magnus Enzensberger, José Saramago, Elfriede Jelinek, Wislawa Szymborska, Betty Williams, Lech Wałęsa, Paul Auster, Siri Hustvedt, Peter Schneider, Colum McCann, Patrick McGrath, Cathleen Shine, Junot Diaz, Tahar Ben Jelloun, Taslima Nasreen, Caro Llewelyn, Ingrid Betancourt, Adam Michnik e Claudio Magris. Anche i media stranieri rilanciano l'iniziativa: da El País al Le Nouvel Observateur, dal Courrier International fino ad Al Arabiya e alla Cnn[36].
Dopo l'iniziativa, diverse radio hanno aperto i loro microfoni a dibattiti e commenti sul tema, in particolar modo la trasmissione Fahrenheit trasmessa da Radio 3 ha organizzato una maratona di letture di Gomorra in cui si sono alternati personaggi della cultura, dell'informazione, dello spettacolo e della società civile. Numerose città italiane hanno inoltre offerto la cittadinanza onoraria allo scrittore, mentre numerose sono state le scuole che hanno sottoscritto l'appello. La Casa della Memoria e della Storia, a Roma, ha infine ospitato per otto ore una lettura corale di Gomorra[37].
In aggiunta alle firme dei sei eminenti esponenti, i normali cittadini hanno potuto firmare l'appello su una apposita pagina del quotidiano La Repubblica[38]. Le firme raccolte sono state complessivamente più di 250.000[39].
Polemiche sulla necessità della scorta
Nell'ottobre 2009 il capo della Squadra Mobile di Napoli Vittorio Pisani ha messo in dubbio la necessità della scorta per proteggere Roberto Saviano[40] sostenendo che non vi erano riscontri alle minacce di morte. Il capo della polizia Antonio Manganelli ha replicato ribadendo la necessità della scorta[41]. Anche il Procuratore Capo della Procura Antimafia di Napoli Federico Cafiero de Raho ha dichiarato che Saviano è esposto ad alto rischio e necessita di una protezione. Anche il pm Raffaele Cantone e il pm Franco Roberti, entrambi magistrati con anni in prima linea contro i clan, hanno ribadito la situazione di pericolo di Roberto Saviano. Il giornalista Giuseppe D'Avanzo su Repubblica ha chiesto le dimissioni del capo della Mobile per le sue dichiarazioni. Roberto Saviano ha replicato in un articolo su la Repubblica[42] denunciando il tentativo di isolamento della sua persona e di "sgretolamento" della pubblica solidarietà verso di lui, confrontando il suo caso con quello di Peppino Impastato, Giuseppe Fava e Giancarlo Siani. A seguito dell'iniziativa di Pisani, Saviano ha dovuto "esibire, come richiesto, la giusta causa delle minacce"[43].
Televisione
Dall'8 al 29 novembre 2010, Roberto Saviano conduce insieme a Fabio Fazio il programma di approfondimento culturale Vieni via con me su Rai 3. La trasmissione ottiene un grande successo di ascolti. Le tematiche trattate sono appunto la malavita (non solo camorra), ma anche l'immigrazione, l'emancipazione della donna, la politica e i più gravi problemi sociali italiani. Tipicità del programma è la lettura di "elenchi", con lo scopo di mettere in evidenza con una serie di dati le problematiche che vengono affrontate. Numerosi sono gli ospiti speciali che intervengono durante le quattro puntate del programma.
Musica
Il gruppo britannico dei Massive Attack ha creato un brano ispirato alla storia di Roberto Saviano e Gomorra, "Herculaneum", il brano è diventato la colonna sonora del film Gomorra.
Il rapper napoletano Lucariello, dopo aver ottenuto il consenso di Roberto Saviano, ha scritto una canzone chiamata "Cappotto di legno", musicata da Ezio Bosso, in cui è descritta la storia di un killer che si prepara ad uccidere lo stesso Saviano[44].
Il gruppo torinese dei Subsonica ha dedicato a Roberto Saviano la canzone "Piombo", contenuta nell'album L'eclissi.
Alla fine del video del brano "In Italia" del rapper Fabri Fibra è presente una parte dell'intervista di Enzo Biagi a Roberto Saviano in cui afferma: "Uno dei miei sogni era stato quello di rimanere nella mia terra, raccontarla, e continuare, come dire, a resistere."
Nel brano del gruppo rap 'A 67, "TammorrAntiCamorra" Roberto Saviano legge un frammento del suo libro in una Tammurriata anticamorra dedicato alla morte di don Giuseppe Diana.
Lo scrittore sul suo sito ufficiale ha dedicato uno spazio alla musica nella sezione Gallerie[45].
Nel grande concerto degli U2 che avuto luogo a Roma l'8 ottobre 2010, il leader degli U2 Bono Vox ha ricordato Roberto Saviano due volte e gli ha dedicato la famosa canzone degli U2 "Sunday Bloody Sunday". Al concerto ha assistito anche lo stesso Saviano, il quale si è incontrato con il leader degli U2 prima dello spettacolo.
Opere
- Prefazione a Anatole France, La rivolta degli angeli, Padova, Meridiano zero, 2004; 2009.
- Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, Collana: Strade blu, Milano, A. Mondadori, 2006, ISBN 88-04-55450-9.
Il primo capitolo di Gomorra - Il contrario della morte. Ritorno da Kabul, Milano, RCS Quotidiani, 2007, ISBN 88-7606-134-7., ora in Sei fuori posto. Storie italiane, Torino, Einaudi, 2010. ISBN 978-88-06-20217-0
- A occhi aperti. Le nuove voci della narrativa italiana raccontano la realtà, et al., Milano, Oscar Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-58356-1
- Raccontare la realtà. Un grande reporter americano incontra l'autore di Gomorra, con William Langewiesche, Roma, Internazionale, 2008.
- Gomorra. Audiolibro o Roberto Saviano legge Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, Collana: Audiobook, Milano, A. Mondadori, maggio 2008, ISBN 88-04-58269-3.
- Introduzione a Michael Herr, Dispacci, Milano, Bur, 2008.
- Prefazione a Raffaele Sardo, La bestia. Camorra storie di delitti, vittime e complici, Milano, Melampo, 2008.
- La bellezza e l'inferno. Scritti 2004-2009, Collana: Strade blu, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2009, ISBN 88-04-59413-6.
Il primo capitolo di La bellezza e l'inferno - Prefazione a Nanni Balestrini, Sandokan. Storia di camorra, Roma, DeriveApprodi, 2009.
- Prefazione a Giuseppe Fava, Prima che vi uccidano, Milano, Bompiani, 2009.
- Makeba: la storia di Miriam Makeba, Iesa, Goree, 2009.
- Introduzione a Anna Politkovskaja, Cecenia. Il disonore russo, Roma, Fandango, 2009.
- La parola contro la camorra, Torino, Einaudi, 2010, con DVD. ISBN 978-88-06-20218-7
- LiberaMente. Storia e antologia della letteratura italiana, et al., 3 voll., Palermo, Palumbo, 2010.
- Prefazione a Andrea Pazienza, Astarte, Roma, Fandango, 2010.
- Un sogno leghista, «Nazione Indiana», 21-02-2003
- Pasta, fagioli e clandestinità, «Diario», 04-07-2003
- La parola camorra non esiste, «Nazione Indiana», 16-09-2003
- L'infinita congettura, «Nazione Indiana», 27-02-2004
- La città di notte, «Nazione Indiana», 22-03-2004
- Annalisa. Cronaca di un funerale, «Nazione Indiana», 9-04-2004
- L'odiatore, «Nazione Indiana», 04-05-2004 (una versione ridotta di quest'articolo è uscita su «Pulp Libri» nel 2003)
- Su Gustaw Herling, «Nazione Indiana», 03-06-2004 (da «Pulp Libri», n. 48)
- Giancarlo Siani, «Nazione Indiana», 11-06-2004
- Mauro Curradi, scrittore d'Africa, «Nazione Indiana», 17-07-2004 (da «Pulp Libri»[46], gennaio 2003)
- Vi racconto di Marano e dei due compari, «Nazione Indiana», 05-08-2004
- L'affermazione della libertà. Intervista a Mauro Curradi, «Nazione Indiana», 24-08-2004
- Kaddish per Enzo, «Nazione Indiana», 27-08-2004
- La bugia perenne, «Nazione Indiana», 23-09-2004
- Lettera a Federico Del Prete, «Nazione Indiana», 13-10-2004
- La brillante carriera del giovane di sistema, «Nazione Indiana», 26-10-2004 (da «il manifesto», 24-10-2004)
- Qui, «Nazione Indiana», 23-11-2004
- Il mestiere dei soldi, «Nazione Indiana», 15-12-2004 (da «Sud. Rivista di cultura, arte e letteratura» [47], n. 3, dicembre 2004)
- Felicia, «Nazione Indiana», 08-12-2004
- Pandori e moda. La camorra spa, «Nazione Indiana», 23-12-2004 (da «il manifesto», 16-12-2004)
- Isaac Bashevis Singer, «Nazione Indiana», 14-01-2005 (da «Pulp Libri», n. 52, novembre-dicembre 2004)
- Boss e poeti, «Nazione Indiana», 13-02-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», gennaio 2005)
- Giuliana Sgrena: quello che sta accadendo di Sergio Nazzaro e Roberto Saviano, «Nazione Indiana», 25-02-2005
- 33, «Nazione Indiana», 14-03-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», 13-03-2005)
- Ferdinando Tartaglia, Fenomenologia di un'eresia anarchica, «Nazione Indiana», 10-04-2005 (da «PULP», n. 53, gennaio-febbraio 2005)
- Il matriarcato, «Nazione Indiana», 14-05-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», 16-04-2005)
- Scrivere sul fronte meridionale. Lettera agli amici indiani, «Nazione Indiana», 17-04-2005
- La terra padre, «Nazione Indiana», 02-06-2005 (da «Nuovi Argomenti», n. 30, aprile-giugno 2005)
- Io so e ho le prove, «Nazione Indiana», 02-12-2005 (da «Nuovi Argomenti», n. 32, ottobre-dicembre 2005)
- Super santos, pali e capistazione, «Nazione Indiana», 10-10-2005 (da Il pallone è tondo, a cura di Alessandro Leogrande, L'ancora del mediterraneo, 2005)
- Scampia Erzegovina 13-07-2005 «I Miserabili» (da Generazioni. Nove per due, L'ancora del mediterraneo, 2005)
- Langewiesche, scrittore d'aria, di terra e di mare, «Nazione Indiana», 02-12-2005 (da «Pulp Libri», n. 56, luglio-agosto 2005)
- Inferno napoletano, «L'espresso» n. 36 del 14/09/2006
- Da Scampia si vede Pechino, «L'espresso» n. 38, 28-09-2006
- E voi dove eravate, «L'espresso» n. 46, 21-11-2006
- Quanto costa una parola, «L'espresso» n. 52, 4-01-2007
- Vi racconto l'impero della cocaina, «L'espresso» n. 10, 15-03-2007
- Spartani di George Bush, «L'espresso» n. 12, 29-03-2007
- Guai a raccontare questo paese, «L'espresso» n. 15, 19-04-2007
- Io sto con gli indiani, «L'espresso» n. 16, 23-04-2007
Note
- ^ a b Il video dell'intera manifestazione dell'ottobre 2006 a Casal di Principe con l'intervento di Saviano
- ^ Biografia di Roberto Saviano Sito personale dello scrittore
- ^ (EN) Roberto Saviano, Striking Back Against the Mob., su washingtonpost.com, The Washington Post Company, 29-06-2008. URL consultato il 03-10-2009.
- ^ (EN) Roberto Saviano, Italy’s African Heroes, su nytimes.com. URL consultato il 22-01-2011.
- ^ (EN) Roberto Saviano, Maimed by the Mob, su time.com, Time Inc., 13-03-2008. URL consultato il 02-10-2009.
- ^ (ES) Roberto Saviano, El valor olvidado, su elpais.com, EDICIONES EL PAÍS, S.L., 17-05-2009. URL consultato il 03-10-2009.
(ES) Roberto Saviano, Nunca debajo de una mujer, su elpais.com, EDICIONES EL PAÍS, S.L., 15-07-2009. URL consultato il 03-10-2009.
(ES) Roberto Saviano, Por la libertad de prensa en Italia, su elpais.com, EDICIONES EL PAÍS, S.L., 02-10-2009. URL consultato il 03-10-2009. - ^ (DE) Roberto Saviano, Gift für unsere Seelen, su zeit.de, Die Zeit, 21-02-2008. URL consultato il 03-10-2009.
(DE) Roberto Saviano, Die Paten zittern, su zeit.de, Die Zeit, 03-07-2008. URL consultato il 03-10-2009.
(DE) Roberto Saviano, Die Hummel, die nicht fliegen darf (PDF), su pdf.zeit.de, Die Zeit, 25-06-2009, 1-5. URL consultato il 03-10-2009.
(DE) Roberto Saviano, Im Bett mit dem Tod, su zeit.de, Die Zeit, 23-07-2009. URL consultato il 03-10-2009. - ^ (DE) Roberto Saviano, Angst vor dem Erwachen, su spiegel.de, Der Spiegel, 27-08-2007. URL consultato il 03-10-2009.
- ^ (EN) Roberto Saviano, Italy demands answers, not smears and threats, su timesonline.co.uk, Times Newspapers Ltd., 02-10-2009. URL consultato il 03-10-2009.
- ^ Umberto Eco: non lasciamo da solo Saviano La Repubblica, 16 ottobre 2006
- ^ Francesco Barbagallo; Università di Napoli
- ^ http://www.nazioneindiana.com/2005/04/17/scrivere-sul-fronte-meridionale/
- ^ http://www.nazioneindiana.com/archives/Convocazione%20CC.jpg
- ^ Laurea honoris causa a Saviano
- ^ Laurea honoris causa a Saviano
- ^ Antonio Castaldo, Caso Ruby, dedica di Saviano ai pm Marina Berlusconi: «Provo orrore», in Corriere della Sera, 23 gennaio 2011.
- ^ Intervista esclusiva all’altro Saviano: “La lotta alla mafia non ha colore”
- ^ Consolo: «Il mio addio a Saviano è politico»
- ^ Dal suo libro Gomorra. Disponibile online, pp. 234-240.
- ^ Da una conferenza di Saviano tenuta a Genova il 17 marzo 2008 e riportata all'indomani su mentelocale.it. URL consultato il 29.11.2009.
- ^ Saviano ha definito il testo come una non-fiction novel: ascolta l'intervista su RadioRai
- ^ Robertosaviano.com, Tutti quelli che conosco o sono morti o sono in galera. Io voglio diventare un boss
- ^ Robertosaviano.com, rassegna stampa
- ^ Francesco Mastriani, I misteri di Napoli, scelti e annotati da Giuliano Innamorati; collana Classici italiani dell'Ottocento, Novara, Edizioni per il Club del Libro, 1972, pp. 659.
Francesco Mastriani, I vermi, studi storici su le classi pericolose in Napoli, Napoli, presso Luigi Gargiulo, 1863-1864, pp. 10 voll.. - ^ Benedetto Croce, La vita letteraria a Napoli dal 1860 al 1900 in La letteratura della nuova Italia, Bari, Laterza, 1915, p. 284-287.
- ^ «Generi» e «codici»: interferenze e commistioni di Emanuele Zinato, conferenza del 26 febbraio 2009 (commento di Silvia De March)
- ^ ibid. «Generi» e «codici»: interferenze e commistioni, Emanuele Zinato (commento di Silvia De March)
- ^ http://robertosaviano.it/documenti/9201/ Processo Spartacus. Lettera choc, minacce dei boss in tribunale. Roberto Saviano è definito dai boss, prezzolato.
- ^ Episodio citato da Roberto Saviano in un'intervista alla trasmissione di Canale 5, 'Matrix' di mercoledì, 15 ottobre 2008
- ^ Un piano per uccidere Saviano, La Stampa, 14 ottobre 2008
- ^ Attentato a Saviano, pentito smentisce Adn Kronos, 15 ottobre 2008
- ^ La Repubblica, 20 giugno 2009. Articolo: Il legale dei boss diffamò Saviano di Dario del Porto, su ricerca.repubblica.it, Gruppo Editoriale L’Espresso Spa, pagina 20. URL consultato il 04-10-2009.
- ^ http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-condannato-a-morte/37995?video
- ^ Io, prigioniero di Gomorra lascio l'Italia per riavere una vita, La Repubblica, 15 ottobre 2008
- ^ Per Saviano in campo gli scrittori, boom di adesioni all'appello dei Nobel La Repubblica, 21 ottobre 2008
- ^ Saviano: "Ogni voce che resiste mi rende meno solo" La Repubblica, 22 ottobre 2008
- ^ Raccolta firme per Roberto Saviano La Repubblica
- ^ Firma per Roberto Saviano La Repubblica
- ^ «Saviano non doveva avere la scorta» - Corriere della Sera
- ^ «La scorta a Saviano è necessaria» - Corriere della Sera
- ^ http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/viano-scorta/senso-solitudine/senso-solitudine.html
- ^ Video con la registrazione del colloquio tra Roberto Saviano e Carmine Schiavone, collaboratore di giustizia e zio del boss Francesco Schiavone, detto Sandokan.
- ^ Lucariello racconta la nascita di Cappotto di Legno
- ^ Il sito di Roberto Saviano
- ^ "Pulp Libri" è una rivista culturale periodica (caporedattore Fabio Zucchella)
- ^ "Sud. Rivista europea", Lavieri edizioni
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Il sito internet ufficiale
- Saviano, Pisani e il gomorrismo sul sito Altritaliani.net
- Il primo capitolo di Gomorra
- Lo speciale su Roberto Saviano su Librimondadori.it
- Roberto Saviano al TG1, 18-12-2008: «Le mani delle mafie sulle città. I giovani resistano», su it.youtube.com. URL consultato il 22-12-2008.
- Universidad Internacional Menéndez Pelayo (UIMP). Santander, Spagna, 2009