Linum usitatissimum

specie di pianta della famiglia Linaceae
Versione del 10 feb 2012 alle 17:18 di Maxcip (discussione | contributi) (sunto; olio di lino e di merluzzo non sono equivalenti, tipicamente hanno apporti vitaminici molto diversi)

Il lino comune (Linum usitatissimum L.) è una pianta della famiglia delle Linaceae. Esso stato ampiamente coltivato nell'antica Etiopia ed Egitto. In una grotta, nella Repubblica della Georgia, fibre di lino tinte sono state trovate a data 30 000 a.C.
Il lino è coltivato sia per i suoi semi che per la sua fibra. Varie parti della pianta sono state utilizzate per fare tessuto, tinte, carta, medicinali, reti da pesca, gel per capelli, e sapone. Il seme di lino è la fonte dell'olio di lino che viene utilizzato come un olio commestibile, come integratore alimentare, come ingrediente in prodotti per il legno (finitura) e nell'industria delle vernici come olio siccativo e diluente. Il lino è anche coltivato come pianta ornamentale da giardino

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Lino comune
NAME
Linum usitatissimum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineEuphorbiales
FamigliaLinaceae
GenereLinum
SpecieL. usitatissimum
Nomenclatura binomiale
Linum usitatissimum
L.

Descrizione

È una pianta erbacea annuale alta tra i 30 e i 60 cm con fusto eretto, molto fragile, ramificato nella parte finale con foglie tenere, lanceolate. I fiori sono grandi, di colore azzurro-cielo[1] con 5 sepali, 5 petali, 5 stami gialli. I frutti sono capsule contenenti semi piccoli e neri od arancioni a seconda delle varietà. La radice è un corto fittone.

Coltivazione

Conosciuto come la più antica delle fibre vegetali, il lino deve la sua fama non solo alla versatilità dei suoi tessuti, ma anche alle innumerevoli proprietà dei suoi semi e dell'olio che da essi si ricava. Il lino viene coltivato in regioni a clima temperato, sia per le fibre che per i semi. Dai semi si ricava l'olio, utilizzato, e molto di più in passato, come fissativo in pittura e per il trattamento del legno nel restauro di mobili.

L'olio di lino viene utilizzato anche nell'alimentazione come integratore per le elevate qualità nutrizionali. Viene inoltre utilizzato in fitoterapia come lassativo, antinfiammatorio ed emolliente, mentre nell'industria tessile viene utilizzato per creare vari capi d'abbigliamento e per la casa.

Le fibre del lino sono usate fin dall'antichità. Nell'area mediterranea si hanno prove della coltivazione e dell'utilizzo di lino risalenti a oltre 6.000 anni fa mentre l'introduzione nel Nord-Europa avvenne in epoche preromane.

La fibra è morbida, flessibile e più resistente di quella del cotone che però presenta costi di produzione inferiori, motivo per cui il cotone ha progressivamente sostituito l'utilizzo del lino.

Usi

Medicinale

I semi di lino venivano usati in medicina popolare come lassativo, e studi moderni ne confermano la validità[2].Il Lino contiene Omega 3/6/9 e si ritiene che possa anche alleviare il diabete stabilizzando il livello di zuccheri nel sangue, ma il consumo eccessivo può ostacolare l'azione di alcuni medicinali somministrati oralmente, a causa del suo contenuto di fibre[3].

Note

  1. ^ Esistono varietà con colorazioni di bianco, giallo, rosa, cremisi e porpora, violetto, blu.
  2. ^ (EN) Flaxseed and Flaxseed Oil, su nccam.nih.gov, National Center for Complementary and Alternative Medicine. URL consultato il 14 ottobre 2009.
  3. ^ (EN) WJ Dahl, Lockert EA Cammer AL Whiting SJ, Effects of Flax Fiber on Laxation and Glycemic Response in Healthy Volunteers, in Journal of Medicinal Food, Vol. 8, No. 4, dicembre 2005, pp. 508–511, DOI:10.1089/jmf.2005.8.508. URL consultato il 14 ottobre 2009.

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