Sacconago (Sinågu in lombardo occidentale) è un quartiere di 8.250 abitanti[1] del comune di Busto Arsizio.

Sacconago
quartiere
Sacconago – Veduta
Sacconago – Veduta
Chiesa vecchia di Sacconago.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Comune Busto Arsizio
Territorio
Coordinate45°35′56.71″N 8°50′26.25″E
Abitanti8 250 (2010)
Altre informazioni
Cod. postale21050
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisinaghini
PatronoSanti Pietro e Paolo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sacconago
Sacconago

Storia

Il villaggio di Sacconago risale probabilmente all'epoca che va dal II secolo a.C. ed il II secolo d.C. Si ritiene che il suffisso "-ago" si sia originato in epoca celto-romana, ossia da popolazione celtica romanizzata.

I primi residui archeologici sono quelli rinvenuti nella chiesa vecchia di Sacconago, i cui lavori hanno consentito di ritrovare resti non solo della chiesa antecedente all'attuale, ma anche di un edificio più antico.

Nel Medioevo faceva parte della pieve di Olgiate Olona, traslata nel 1583 da San Carlo Borromeo a Busto Arsizio. Nel 1649 il nobile Giuseppe Corio acquistò da Filippo IV di Spagna il feudo del borgo.[2] Nel 1730 Sacconago inglobò l'allora comune autonomo di Cascina Brughetto.

Sacconago fu unita una prima volta a Busto Arsizio dall'8 novembre 1811 al 12 febbraio 1816, e da allora fu comune autonomo per più di cent'anni. Nel 1853 contava allora già 1658 abitanti.[3] Nel 1869 si vide aggregare il comune di Borsano, al quale rimase unito fino al 1912. L'anno precedente veniva fondato l'asilo san Cirillo.[4] Nel 1928 fu aggregato definitivamente a Busto Arsizio,[5] insieme a Borsano.

L'allora parroco don Angelo Volontè fu attivo durante la Resistenza.[6] Sul retro del cimitero, nel febbrario 1945, avvennero delle fucilazioni di partigiani.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

Gli edifici più degni di nota di Sacconago per la loro storia e la loro architettura sono senz'altro le tre chiese, quella parrocchiale, quella settecentesca e quella di Madonna in Campagna. Un'altra chiesa, andata distrutta, si ergeva a poca distanza dalla chiesa settecentesca dei Santi Pietro e Paolo. Questo è segno del fatto che la comunità sinaghina ha avuto come centro vitale nei secoli la casa di Dio.

Tra gli edifici civili, i più prestigiosi sono la villa Calcaterra, risalente agli anni venti e collocata all'interno di un parco che si affaccia sull'antica via di comunicazione che collegava Sacconago e Busto Arsizio, la villa Gagliardi e la Colonia Elioterapica.

Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

 
Chiesa parrocchiale di Sacconago

Tramontata l'idea di allargare la chiesa settecentesca per renderla più capiente, sull'area del cimitero vecchio, venne posta la prima pietra della nuova chiesa nel 1928, anno nel quale il comune di Sacconago venne aggregato a Busto Arsizio. La prima santa Messa fu celebrata nel 1932 da don Antonio Marelli, che già nel 1904 si era rivolto al cardinal Ferrari facendogli presente il problema della poca capienza della chiesa settecentesca. La chiesa fu consacrata dal cardinal Ildefonso Schuster il 24 settembre 1933 e vi si portarono, con solenni processioni, le reliquie e le campane dalla chiesa vecchia.[8]

Il progetto dell'edificio, con muro in mattoni a vista e blocchi di pietra disposti irregolarmente, è dell'ingegner Azzimonti. L'interno presenta tre navate e un'abside semicircolare. Vi si conserva una tela ad olio secentesca con il martirio di Sant'Orsola. L'altare maggiore, in marmo bianco, risale al 1937.[9] Il campanile della chiesa, una torre di 50 metri d'altezza, fu completato solo nel 1946.

Chiesa settecentesca dei Santi Pietro e Paolo

Uno dei monumenti di rilievo del quartiere è la vecchia chiesa parrocchiale (a Gésa Vègia), dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo, e chiamata comunemente "chiesa vecchia". L'attuale edificio fu costruito tra il 1708 e il 1724 nell'area sulla quale sorgevano l'antica chiesa medievale ad aula unica ed il cimitero posto al suo fianco. Dell'antica chiesa, più piccola, rimangono numerosi resti. In particolare, l'attuale sagrestia rappresentava il presbiterio della chiesa medievale. Nel 1611 fu costruito il campanile, di stile prerinascimentale.

L'edificio attuale è formato da una navata centrale che si apre su quattro cappelle laterali. L'organo attuale risale al 1923 e sostituì quello antico, donato cinque anni più tardi alla parrocchia di Grantola. Recentemente l'edificio è stato oggetto di ampi e profondi restauri che hanno fatto emergere l'antichità del luogo di culto, nonché affreschi di un certo pregio.[10][11]

Chiesa di San Donato (demolita)

 
Oratorio di San Donato (anni trenta)

Al di fuori del piccolo centro abitato, sorgeva l'oratorio di san Donato, una piccola chiesa già menzionata nel repertorio delle chiese milanesi alla fine del Duecento ma risaltente probabilmente agli albori del villaggio.[12] Nel corso dei secoli l'abitato di Sacconago crebbe fino ad inglobare la chiesa.

Fu disgraziatamente demolita nel 1954 per costruire un cinematografo. Oggi resta la traccia di una antico muro dell'edificio. Bisogna ricordare che, se tale chiesetta risalisse al periodo di massima venerazione del santo alla quale è dedicata, san Donato, ovvero all'epoca Longobarda, questa traccia inserita nel muro del cinema rappresenterebbe, insieme alla base del campanile della chiesa di San Michele Arcangelo, il più antico reperto della città di Busto Arsizio.

Chiesa di Madonna in Campagna

 
Chiesa di Madonna in Campagna

Nel luogo dove attualmente sorge la chiesa, esisteva già una piccola cappella votiva almeno a partire dal 1561.[13] Nel 1702 si decise di costruire una vera e propria chiesa dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori nel luogo in cui, su un semplice tratto di muratura, si venerava un'immagine della Deposizione. L'edificio, in origine, non era consacrato ma soltanto benedetto. Inoltre non presentava il portico antistante la facciata che si può osservare oggi.

L'interno della chiesa fu decorato con un pregevole dipinto della Pietà, ovvero della Vergine che regge il corpo di Gesù Cristo morto. La chiesa venne dotata di sagrestia nella seconda metà del Settecento.[14] A causa di recenti rinnovamenti della viabilità che hanno permesso di collegare con la città oltre alla zona industriale anche il centro di raccolta dei rifiuti e il nuovo stadio di atletica (e che permetteranno di accedere al nuovo terminal merci intermodale di Sacconago), parte dell'antica stradina di campagna che costeggiava la chiesa è andata perduta.

Cimitero

 
Cimitero di Sacconago

Verso la metà del Settecento, quando si rese inadeguato l'antico cimitero che si trovava accanto alla vecchia chiesa parrocchiale dei santi apostoli Pietro e Paolo, un nuovo cimitero venne costruito al di fuori del nucleo storico dell'ex-municipio di Sacconago, nell'area in cui dal 1928 sorge la nuova chiesa parrocchiale.

Alla fine dell'Ottocento si decise di spostare di nuovo il cimitero in un'area a sud-ovest del centro urbano, sulla via Bienate, che collega Sacconago con l'ex-comune autonomo di Bienate. Il nuovo cimitero fu progettato dall'ingegner Ercole Seves nel 1898, che qualche anno prima aveva già progettato il Cimitero Monumentale di Busto Arsizio. La prima tumulazione avvenne nel 1908. Nel corso degli anni sono state realizzate opere per ottenere un sempre maggior numero di loculi disponibili.[15] Alcune aree all'interno del recinto sono tuttora disponibili.[16]

Data la sua posizione nella campagna che si estende tra il centro abitato e la nuova zona industriale, il cimitero di Sacconago è, tra i tre attuali cimiteri cittadini, quello che permette più facilmente futuri ampliamenti.[17] Alcuni dei terreni circostanti, sono già di proprietà comunale.

Tra i monumenti degni di nota, si trova la cappella Gagliardi, opera dell'architetto Silvio Gambini.[18]

Villa Calcaterra

 
Villa Calcaterra

La villa fu costruita negli anni venti dalla famiglia Calcaterra, proprietaria anche di un cascamificio a Sacconago e di una tessitura in Valcuvia.[19] Durante la seconda guerra mondiale fu requisita dai tedeschi e divenne celebre per le torture inflitte al suo interno ai partigiani della zona.[20]

Rimase di proprietà della famiglia sino al 1968 e fu acquistata nel 1972 dal Comune di Busto Arsizio, che la destinò a sede distaccata delle scuole elementari "Ada Negri" e poi del liceo scientifico "Arturo tosi". La villa, la cui facciata principale si trova su via Magenta, presenta una pianta ad H sviluppata su tre piani.[21] L'esterno della villa presenta numerose decorazioni.

Nel grande parco che circonda la villa, tra la vie Magenta e XI febbraio, si trova il monumento alla municipalità di Sacconago.

Dopo essere rimasta a lungo in stato di abbandono, oltreché oggetto di azioni vandaliche, il 31 ottobre 2009, dopo un adeguato restauro, è stata consegnata all'Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni.[22]

Geografia antropica

Il suo territorio comprende, oltre all'antico borgo di Sacconago vero e proprio, anche l'antico comune di Cascina Brughetto (o Cascina di Borghetto). I due comuni furono uniti nel 1730.

Fu sede marchionale dal 1647 sotto la famiglia Corio, che dovette chiedere dispensa visto lo scarso numero di "fuochi" che componevano la comunità.

Società

Enti e associazioni

L'associazione più importante del quartiere è senza dubbio la Famiglia Sinaghina, nata nel 1975[23] e che da anni organizza il Carnevale bustocco. Una delle attività organizzate dalla Famiglia Sinaghina è la sagra dell'uva.[24]

Cultura

Tradizioni e folclore

Per quanto riguarda le tradizioni a carattere religioso, nel quartiere si celebra la festa di san Cirillo: dopo la santa Messa, i sinaghini festeggiano per le vie del quartiere con cavalieri e carri trainati da muli.[25]

La locale associazione della Famiglia Sinaghina organizza ogni febbraio la sfilata carnevalesca per tutta la città di Busto Arsizio, guidata dalle maschere popolari (di recentissima creazione, caso raro) del Tarlisu e della Bumbasina, i cui nomi rispecchiano tipi di tessuto prodotti storicamente in città in omaggio alla fiorente tradizione tessile locale.

Musica

Sacconago ospita sin dal 1875 il complesso bandistico bustese di Santa Cecilia.

Personalità legate a Sacconago

Sport

 
La pista di atletica leggera di Sacconago.
  • A Sacconago, da settembre 2006, è entrata in funzione la nuova pista di atletica leggera dove si allenano gli atleti della Pro Patria Bustese Atletica Mondo, la squadra di atletica leggera di Busto Arsizio. Questo impianto ha ospitato numerosi eventi sportivi, tra i quali, il 23-24 settembre 2006, la Finale Oro dei Campionati italiani di società di atletica leggera, dove, tra gli altri, ha partecipato Assunta Legnante, ottenendo il suo primato personale nel getto del peso e l'allora record italiano.
  • A Sacconago ha sede il Club Amici dello Sport, la cui Prima Squadra milita nel campionato calcistico di Promozione dopo aver dominato la prima categoria nella stagione 2011-2012.
  • A Sacconago è sempre vissuto il noto campione di apnea Gianluca Genoni.
  • A Sacconago ha sede la società OM Sacconago, nata nel 1995 e militante nella serie A del campionato CSI sezione Varese.

Trasporti

Il terminal merci di Sacconago, già previsto dal piano regolatore del 1975[27] e realizzato tra il 2008 e il 2009 su una superficie di 38.000 metri quadrati,[28] è stato progettato con lo scopo di togliere dalle strade circa 40.000 camion l'anno (poco meno di un sesto di quelli tolti dal Terminal Hupac di Busto Arsizio).[29] Dopo due anni di inutilizzo, e dopo il completamento della nuova viabilità di via Piombina,[30] la neonata società di logistica Carcolog ha affittato l'area dalla società svizzera Hupac (che l'aveva in gestione da Trenord) per utilizzarlo durante la ristrutturazione del terminal di Arese[31] allo scopo di smistare automobili FIAT nelle concessionarie di Lombardia, Piemonte e Veneto.

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Annuario Parrocchie, su chiesacattolica.it. URL consultato il 14 ottobre 2012.
  2. ^ Brevi notizie storiche su Sacconago (SWF), su web.tiscali.it. URL consultato il 10 maggio 2013.
  3. ^ Il comune di Sacconago e i primi documenti, su bustocco.com. URL consultato il 10 maggio 2013.
  4. ^ Busto, i 100 anni dell'asilo. Riconoscetevi e raccontateci, su laprovinciadivarese.it. URL consultato il 28 settembre 2011.
  5. ^ "Gigi, stavamo meglio da sinaghini". Parola di Famiglia sinaghina, su www3.varesenews.it. URL consultato il 10 maggio 2013.
  6. ^ Il 25 aprile a Busto Arsizio, su assesempione.info. URL consultato l'8 maggio 2013.
  7. ^ La Gasparotto a Turbigo, su ecoistitutoticino.org. URL consultato l'8 maggio 2013.
  8. ^ Santi Pietro e Paolo (chiesa nuova di Sacconago), su santamariaregina.it. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  9. ^ La chiesa nuova, su bustocco.com. URL consultato il 25 agosto 2010.
  10. ^ Parrocchia di Sacconago - Chiesa vecchia, su parrocchiasacconago.it. URL consultato il 17 luglio 2012.
  11. ^ Affreschi del Cinquecento tornano alla luce nella chiesa di Sacconago, su www3.varesenews.it. URL consultato il 17 luglio 2012.
  12. ^ Breve soria e note sull'Oratorio - Chiesetta di San Donato a Sacconago, su bustocco.com. URL consultato il 13 dicembre 2009.
  13. ^ La Madonna in Campagna, su bustocco.com. URL consultato il 28 dicembre 2009.
  14. ^ Spada, 2004, p.26
  15. ^ Cimitero di Sacconago – Realizzazione loculi interrati (1994), su impresasidoti.it. URL consultato l'8 maggio 2013.
  16. ^ Piano regolatore cimiteriale - Stato di fatto, su comune.bustoarsizio.va.it. URL consultato l'8 maggio 2013.
  17. ^ Piano regolatore cimiteriale - Stato di progetto, su comune.bustoarsizio.va.it. URL consultato l'8 maggio 2013.
  18. ^ Silvio Gambini, su it.appunti.wikia.com. URL consultato l'8 maggio 2013.
  19. ^ La Villa Calcaterra - Monumento a Sacconago, su bustocco.com. URL consultato il 7 maggio 2013.
  20. ^ Villa Calcaterra torna agli antichi splendori, su www3.varesenews.it. URL consultato l'8 maggio 2013.
  21. ^ Villa Calcaterra rinasce nel nome del Cinema, su artevarese.com. URL consultato il 7 maggio 2013.
  22. ^ Villa Calcaterra e la sua riqualificazione, su artevarese.com. URL consultato il 7 maggio 2013.
  23. ^ Sinaghina e Bustocca, premiato l'impegno (PDF), su lafamigliabustocca.it. URL consultato il 30 dicembre 2009.
  24. ^ Tre giorni di festa a Sacconago con la Sagra dell'Uva, su sateliosnews.it. URL consultato il 30 dicembre 2009.
  25. ^ Sacconago, la vera storia della festa di San Cirillo, su laprovinciadivarese.it. URL consultato il 10 maggio 2013.
  26. ^ Racconti da un partigiano sinaghino, su informazioneonline.it. URL consultato l'8 maggio 2013.
  27. ^ Scalo intermodale di Sacconago, che fare?, su www3.varesenews.it. URL consultato il 7 maggio 2012.
  28. ^ Hupac accelera sui binari della ripresa, su www3.varesenews.it. URL consultato il 28 giugno 2011.
  29. ^ Grandi opere ferroviarie, treni nel tunnel di Castellanza da dicembre, su www3.varesenews.it. URL consultato il 28 giugno 2011.
  30. ^ Lo svincolo di via Piombina apre i battenti, su www3.varesenews.it. URL consultato l'8 maggio 2012.
  31. ^ Le nuove Panda passano dal terminal di Sacconago, su www3.varesenews.it. URL consultato l'8 maggio 2012.

Bibliografia