Rubus chamaemorus
Il camemoro (Rubus chamaemorus L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Rosaceae diffusa nella zona settentrionale dell'Eurasia e del Nord America.
Camemoro | |
---|---|
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Genere | Rubus |
Specie | R. chamaemorus |
Nomenclatura binomiale | |
Rubus chamaemorus L. |
Habitat
Il camemoro si trova nella tundra, nelle foreste boreali e miste, dal 78°N al circa 55°N; lo si trova molto raramente fino al 44°N, soprattutto nelle aree montane. Questa pianta palustre è presente in natura nelle torbiere di sfagni nei paesi nordici, negli stati baltici, in Russia, Bielorussia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Canada e Stati Uniti.
Descrizione
La pianta ha uno stelo alberato alto tra 10 e 25 cm, foglie lungamente picciolate e pentalobate, un unico fiore bianco composto da cinque petali e cinque sepali, frutto composto da piccole drupe carnose (polidrupa), dal sapore dolce con una nota astringente. Il camemoro è dioico, con organi riproduttivi maschili e femminili portati su due piante distinte. Il frutto prima è verde-giallo e nascosto dentro sepali chiusi, poi diventa rosso e appare tra i sepali combacianti. In questo periodo è ancora inodore ed insapore. Сon la maturazione i sepali si spiegano, il frutto diventa arancione, semitrasparente, morbido, gustoso e profumato, si separa facilmente dalla base[1]. La fioritura avviene secondo a latitudine in maggio o in giugno mentre il frutto matura in luglio o in agosto. La disseminazione avviene per mezzo di animali che ingeriscono i frutti carnosi e ne disperdono i semi, ma predominante è la moltiplicazione vegetativa - attraverso rizomi. I frutti contengono molta vitamina C e oligoelementi.
Etimologia
Il termine chamaemorus, e quindi anche l'analogo "camemoro", derivano dal greco chamai, letteralmente "a terra", e per estensione "piccolo", "nano", e dal latino morus che significa "gelso": la pianta assomiglia infatti ad un gelso in miniatura.
Usi
I frutti si consumano freschi o trasformati in confettura, succo, gelatina. I calici secchi vengono utilizzati per la preparazione delle tisane. I frutti del camemoro contengono acido benzoico - un conservante naturale che gli permette di conservarsi bene nel proprio succo oppure nell'aqua zuccherata se tenuti al fresco. Il camemoro conservato serve anche come contorno per le carni. Nell'industria alimentare il frutto viene utilizzato per la produzione di gelati, yogurt e liquori, dei quali il più noto è il lakkalikööri, prodotto in Finlandia.
Come pianta medicinale i frutti di Rubus chamaemorus sono utili contro i raffreddori, le anemie, la malaria, lo scorbuto. L'infuso di foglie e di calici può essere usato come diaforetico, diuretico e emostatico [2].
Oltre che nell'industria alimentare, il frutto viene utilizzato nell'industria cosmetica, che sfrutta le proprietà antiossidanti e antibatteriche dei suoi componenti per la produzione di creme, saponi, mascara[3].
Sinonimi internazionali
- Canadese: plaquebiere, chicoutai (in Québec), bakeapple (in Newfoundland)
- Danese: multebær
- Finlandese: lakka, muurain, suomuurain, hilla, lintti, valokki
- Estone: rabamurakas
- Inglese: cloudberry
- Norvegese: molter, multer
- Svedese: hjortron, multebär, myrbär, snåtterblomma, solbär
- Tedesco: Moltebeere, Multebeere, Multbeere, Torfbeere.
- Spagnolo: camemoro artico, mora de los pantanos, mora de ronces
- Catalan: romegueró de torbera
- Russo: Moroshka (Морошка)
- Bielorusso: Maroshka (Марошка)
Numismatica
Una piantina di camemoro con fiori e frutti, realizzata dal disegnatore Raimo Heino, è effigiata sulla moneta da due euro della Finlandia.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rubus chamaemorus
- Wikispecies contiene informazioni su Rubus chamaemorus
Note
- ^ (it fi en sv fr de ru zh jp) Sapori dell'Artico, su arctic-flavours.fi. URL consultato il 9 marzo 2014. Lingua sconosciuta: it fi en sv fr de ru zh jp (aiuto)
- ^ T. A. Il'ina
- ^ (EN) Josefin Backman, Tiina Isohanni, Cosmetic compositions containing cloudberry cell culture preparation, su google brevetti, 29 agosto 2013. URL consultato il 15 marzo 2014.
- ^ N. F. Fedosov
Bibliografia
- (RU) Dmitrij Zuev, I doni del bosco Russo, Mosca, Sel'chozgiz, 1960, pp. 212-213.
- (RU) A.L. Tachtadžjan (a cura di), La vita delle piante, 5(2), Mosca, Prosveščenie, 1981, p. 181.
- (RU) T. A. Il'ina, Le piante medicinali. La grande enciclopedia illustrata., Mosca, Ėksmo, 2013, p. 101, ISBN 978-5-699-64039-3. URL consultato il 15 marzo 2014.
- (RU) N. F. Fedosov (a cura di), Il dizionario-manuale dell'apicoltore. (DjVu), Mosca, Sel'chozgiz, 1955, p. 199. URL consultato il 19 marzo 2014.