Processo supergenico

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Nella geologia dei giacimenti minerari, si chiamano processi supergenici quei processi genetici di giacimenti che avvengono in prossimità della superficie terrestre, e sono caratterizzati dalla predominanza della circolazione delle acque meteoriche con la concomitante ossidazione e alterazione chimica.

Zonazione del giacimento

 
Vena minerale
 
Azzurrite e malachite su limonite proveniente da Bisbee, Stati Uniti d'America
 
Calcocite pseudomorfa della covellite proveniente da Butte, Stati Uniti d'America

In base alla profondità possono essere identificate zone differenti. Partendo dalla superficie, si distinguono: il cappellaccio, la zona di lisciviazione, la zona di ossidazione, la tavola d'acqua, la zona di arricchimento supergenico e la zona primaria (zona ipogenica).[1]

Cappellaccio

Solitamente la pirite (FeS2) è abbondante, e vicino alla superficie si ossida trasformandosi in composti insolubili come la goethite (FeO(OH)) e la limonite,[2] formando uno strato poroso che copre la zona ossidata, conosciuto con il nome di cappellaccio o cappellaccio di ferro.[3] I cercatori considerano il cappellaccio come indicatore di giacimenti di minerali sottostanti.

Zona ossidata

Al di sopra della tavola d'acqua l'ambiente è ossidante mentre al di sotto riducente .[4] Le soluzioni che scendono dalla zona di lisciviazione reagiscono con altri minerali primari nella zona ossidata formando minerali secondari [5] come i solfati, i carbonati e la limonite che è un prodotto caratteristico di tutte le zone ossidate.[1]

Durante la formazione dei carbonati secondari, i solfuri primari generalmente sono prima convertiti in solfati che poi reagiscono con i carbonati promari come la calcite CaCO3, la dolomite] CaMg(CO3)2 o l'aragonite (anch'essa CaCO3, polimorfa della calcite) per produrre carbonati secondari.[3] I sali solubili continuano la discesa mentre quelli insolubili rimangono nella zona ossidata dove si sono formati. Un esempio è il minerale di piombo chiamato anglesite PbSO4. Il rame può precipitare come malachite Cu2(CO3)(OH)2 o azzurrite Cu3(CO3)2(OH)2.[1] Malachite, azzurrite, cuprite]] Cu2O, piromorfite Pb5(PO4)3Cl e smithsonite ZnCO3 sono stabili in condizioni ossidanti[4] e sono caratteristici della zona ossidata.[1]

Zona di arricchimento

Gli ioni di rame che arrivano in questo ambiente riducente formano una zona di arricchimento supergenico solfidrico.[1] La covellite CuS, la calcocite Cu2S ed il rame nativo Cu sono stabili in queste condizioni[4] e sono caratteristici della zona di arricchimento.[1]

Alterazione dei minerali

La calcopirite CuFeS2 (primaria) si altera nei minerali secondari bornite Cu5FeS4, covellite CuS e brochantite Cu4SO4(OH)6.[5]

La galena PbS (primaria) si altera in anglesite PbSO4 e cerussite PbCO3.[5] [2]

La sfalerite ZnS (primaria) si altera in emimorfite Zn4Si2O7(OH)2.H2O, smithsonite ZnCO3 e willemite ricca di manganese Zn2SiO4.[5] [2]

La pirite FeS2 (primaria) si altera in melanterite FeSO4.7H2O.[5]

Se i depositi originali contengono arsenico e fosforo, possono formarsi minerali secondari arsenati e fosfati.[5]

Note

  1. ^ a b c d e f Understanding Mineral Deposits (2000). Kula C Misra. Kluwer Academic Publishers
  2. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore MOM
  3. ^ a b The Encyclopedia of Gemstones and Minerals (1991). Martin Holden. Publisher: Facts on File
  4. ^ a b c John Rakovan (2003) Rocks & Minerals 78:419
  5. ^ a b c d e f Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore AFG