Centaurium erythraea
La Centaurea minore (Centaurium erythraea Rafn., 1800) è una pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Genzianacee.
Centaurea minore | |
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![]() Centaurium erythraea Illustrazione pianta . Köhler's Medizinal-Pflanzen, 1897 | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Tricolpate basali |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Famiglia | Gentianaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Gentianaceae |
Genere | Centaurium |
Specie | C. erythraea |
Nomenclatura binomiale | |
Centaurium erythraea Rafn., 1800 | |
Sinonimi | |
Erythraea centaurium Pers. | |
Nomi comuni | |
biondella, |
Nel linguaggio comune viene spesso indicata come Centaurea minore anche una pianta della famiglia delle Asteraceae, la Centaurea centaurium, a corolle rosee, molto comune nei prati e nei fossi.
Distribuzione e habitat
Originaria dell'Europa, dell'Asia occidentale e dell'Africa settentrionale; è comune in tutto il territorio italiano.
Si trova dal mare alla bassa montagna, nei prati ma anche nelle stoppie.
Morfologia
Portamento
Alta 20-50 cm, in condizioni favorevoli può anche arrivare ai 60 cm; glabra, il fusto è quadrangolare, eretto generalmente semplice fino ai 4/5 inferiori, fittamente ramificato in alto, a cima bipara.
Foglie
Le foglie sono opposte, le basali a rosetta, di 3-5 cm x 2-3 cm, obovate, ottuse, le caulinari più piccole, strette e acute. Nelle dicotomie laterali ridotte a minuscole brattee che avvolgono la base dei fiori.
Fiori
I fiori sessili o quasi, con calice più breve del tubo della corolla, la quale è lunga 1-2 cm con 5 lobi di colore rosso roseo, senza macchie, a margine intero sono raccolti in piccoli corimbi. Gli stami sporgono dal tubo della corolla, e le antere si contorcono a vite dopo l'emissione del polline.
Frutti
Il frutto è una capsula, lunga circa 1 cm, grossa 1 mm che si apre in due valve.
Semi
I semi sono lunghi meno di mezzo millimetro e sottili.
Specie simili
Può essere confusa con:
- Centaurium pulchellum ha dimensioni minori, manca della rosetta di foglie alla base, la ramificazione è presente anche nella parte inferiore del fusto, o comunque è più bassa, l'infiorescenza è più larga e rada, i fiori sono peduncolati, la corolla più piccola con il tubo appena più lungo del calice. le due specie hanno proprietà identiche e vengono comprese nella stessa denominazione comune.
- Dianthus armeria che ha foglie lunghe e lineari, i fiori raccolti in piccoli fascetti i petali liberi e dentati rossi con minuscoli punti chiari.
- Centaurium spicatum che ha infiorescenze che si ramificano in basso dicotomicamente, poi i rami si continuano come cime unipare, simili a spighe, con fiori più grossi e tozzi, con calice a grosse coste.
Principi attivi
Contiene glucosidi amari quali eritaurina, eritrocentaurina, fitosterina, zucchero, gomma, olio etereo, un glucoside, la eritricina, acido oleanolico, una resina, la centauriresina. L'eritaurina è stata identificata con la genziopicrina.
Usi
Viene utilizzata in fitoterapia, la pianta essiccata intera e fiorita, ha con proprietà amare, aperitive, antelmintiche, antiflogistiche, antipiretiche, antipruriginose, antiputridative, antiscorbutiche, carminative, colagoghe, emocatartiche, ipoglicemizzanti, stimolanti, toniche. Viene inoltre utilizzata anche in liquoreria. È sconsigliata in chi soffre di ipercloridria. Viene inoltre utilizzata come aperitivo amaro-tonico, depurativo e febbrifugo. Sono attribuite ad essa proprietà coleretica e colagoga. All'estratto vengono attribuite proprietà antipiretiche, antibatteriche ed antifungine, ma anche tonificanti dei vasi sanguigni. Attualmente prevale l'utilizzo per stimolare l'appetito, curare l'inappetenza e favorire la digestione.
Raccolta
Viene raccolta nei periodi di luglio-agosto quando sono presenti i fiori. Vengono preferite le piante più piccole 20-30 cm a discapito di quelle più grandi.
Bibliografia
- Giuseppe Lodi, Piante Officinali Italiane, Bologna, Edizioni Agricole Bologna, 1957, p. 791.
- Jean Valnet, Fitoterapia. Guarire con le piante, Milano, Giunti Editore, 2005, p. 719, ISBN 88-09-03780-4.
Voci correlate
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