Mario Calvino

agronomo e botanico italiano (1875–1951)

Mario[1] Calvino (Sanremo, 26 marzo 1875Sanremo, 25 ottobre 1951) è stato un agronomo e botanico italiano, marito della naturalista Eva Mameli, nonché padre dello scrittore Italo Calvino e del geologo Floriano.

Biografia

Nato da Giovan Bernardo e Assunta Guagno, terminati gli studi superiori nella città natale, si trasferisce a Pisa dove si laurea in scienze agrarie nel 1899.

Massone, il 28 aprile 1902 è affiliato Maestro nella Loggia Mazzini di Sanremo e successivamente si affilia alla Loggia Garibaldi di Imperia[2].

Nei primi anni del Novecento si prodiga per estendere il processo di floricoltura nella zona dell'imperiese, dove è nominato direttore della cattedra ambulante di agricoltura. Nell'ambito della viticoltura evidenzia l'importanza della pratica del sovescio e della concimazione chimica.

Nel febbraio 1908 il suo nome viene associato ad un intricato caso internazionale, il cosiddetto "caso Calvino", che investì in particolare le diplomazie italiana e russa, in relazione al fallito attentato dell'imperatore Nicola II: la stampa diede risalto al fatto che l'attentatore dello zar, arrestato e condannato alla pena di morte, risultava essere un giornalista italiano di nome Mario Calvino. La mobilitazione di intellettuali e parlamentari, tesa a scongiurarne l'esecuzione, si rivelò vana. Nel prosieguo delle indagini la polizia russa scoprì che non si trattava di un italiano, ma del matematico e astronomo russo Vusevolod Vladimirovič Lebedintzev, di idee anarchiche, esule e rientrato in russia sotto falsa identità, grazie al passaporto e alla tessera di giornalista di Mario Calvino[3].[4]

La vicenda, in cui non era chiarito il suo ruolo, lo costrinse a trasferirsi in Messico, dove nel 1913 divenne vicedirettore della "Scuola nazionale di agricoltura", occupandosi parallelamente del ruolo di segretario della "Società agraria messicana". Nel 1916 venne nominato dal governo del paese centroamericano direttore dei servizi agrari dello Yucatan.

Nel 1917, a causa del deteriorarsi della situazione politica, accettò l'incarico di Direttore della Stazione Sperimentale di Agricoltura a Santiago de las Vegas, vicino a La Habana, a Cuba, dove nel 1920 lo avrebbe raggiunto Eva Mameli e nel 1923 sarebbe nato il primogenito Italo[5]. Secondo alcuni i due si sarebbero sposati per procura dopo un unico fugace incontro[6]. Tra il 1922 e il 1925 Calvino compie dei viaggi in Brasile e alle Hawaii, studiando in particolare le coltivazioni della canna da zucchero. Dal 1925 rientra con la famiglia in Italia (due anni più tardi nascerà il secondo figlio, Floriano), dirigendo da allora sino a poco prima della morte la stazione sperimentale di floricoltura intitolata a Orazio Raimondo[7]. Calvino si era iscritto al Partito Nazionale Fascista al rientro in Italia e nel 1936 giurò fedeltà al Re e al Fascismo per ottenere l'assegnazione di un corso di agricoltura tropicale e subtropicale presso l'Università di Torino.[8]

Oltre ad articoli di olivicoltura e di orticoltura, e a numerose relazioni tecniche relative sia al periodo in cui ha retto la cattedra ambulante di agricoltura nella provincia di Porto Maurizio sia al periodo in cui ha diretto la stazione sperimentale di floricoltura di Sanremo, Mario Calvino ha pubblicato diversi trattati scientifici e un manuale di giardinaggio, scritto con sua moglie, edito da Paravia nel 1940 e ristampato nel 2011 da Donzelli[9].

Opere principali

  • Breve studio sull'agricoltura del territorio di Sanremo, Tip. Ricci, Firenze 1900.
  • Tratado sobre la multiplicacione de las plantas, Graphical Arts, L'Avana 1920.
  • I grandi foraggi tropicali, Ramo Editoriale degli Agricoltori, Roma 1938.
  • 250 quesiti di giardinaggio risolti, con Eva Mameli Calvino, Paravia 1940.
  • Plantas forrajeras: tropicales y subtropicales, Trucco, Messico 1952.
Calvino è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Mario Calvino.
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Note

  1. ^ Il Calvino compare talvolta citato con nome Giacomo: P. Greco, L'astro narrante. La Luna nella scienza e nella letteratura italiana, Springer, 2009, p. 248.; Italo Calvino, su info-sanremo.com. URL consultato il 29 maggio 2014.. Tuttavia, sia nelle principali fonti biografiche (e tanto di Mario, quanto di suo figlio Italo), sia in numerosi atti ufficiali (ministeriali, prefettizi e di pubblica sicurezza) relativi alle sue vicende, che sono stati pubblicati integralmente, non viene mai riportato il nome Giacomo: Adami, op.cit..
  2. ^ Vittorio Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Erasmo ed., Roma, 2005, pp. 52-53.
  3. ^ La versione dell'epoca, che Mario Calvino diede agli inquirenti, fu che i documenti erano stati sottratti dal Lebedintzev, figura conosciuta nella riviera ligure (vedi A. Tamborra, Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917. Riviera ligure, Capri, Messina, Rubbettino, Soveria Mannelli 2002, II ed., pp. 226-228); in realtà, era stato lo stesso agronomo a fornirglieli, come documenta Adami, op. cit., pp. 10-65, anche sulla scorta delle testimonianze del diretto interessato e di suo figlio Italo.
  4. ^ Antonio Areddu, Il caso Calvino, Edizioni Ebk, Sanremo 2013, ISBN 9788890783319
  5. ^ Paola Govoni, The Making of Italo Calvino: Women and Men in the ‘Two Cultures’ Home Laboratory, in Writing about Lives in Science: (Auto)Biography, Gender, and Genre, edited by P. Govoni and Z.A. Franceschi, Goettingen: Vandenhoeck &Ruprecht/V&R Unipress, 2014, pp. 187-221.
  6. ^ L. Migliore, Mameli, Giuliana Eva, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 68, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 2007.
  7. ^ Cenni storici sull'Istituto sperimentale per la floristica, su istflori.it. URL consultato il 2 giugno 2014.
  8. ^ Paola Govoni, “La casa laboratorio dei Calvino Mameli, tra scienza, arte e letteratura. Con lettere inedite di Italo Calvino a Olga Resnevic Signorelli”, in Belfagor, 2012, pp. 545˗567.
  9. ^ Giuseppe Scaraffia, Il giardino dove fiorì Calvino, in Il Sole 24 ORE, 26 giugno 2011. URL consultato il 2 giugno 2014.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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