Il coefficiente binomiale ha le seguenti proprietà:
Dimostrazione formale:
Dimostrazione combinatoria: le combinazioni di elementi di lunghezza o sono evidentemente una sola: rispettivamente l'insieme vuoto o l'intero insieme di elementi.
Dimostrazione formale:
Dimostrazione combinatoria: vi sono evidentemente modi per scegliere un elemento tra o per tralasciarne uno.
Dimostrazione formale:
Dimostrazione combinatoria: le scelte di elementi sono in corrispondenza biunivoca con i sottoinsiemi degli elementi tralasciati.
, ovvero:
(proprietà che permette di costruire i coefficienti binomiali con il triangolo di Tartaglia. Inoltre, tale proprietà può essere utile per dimostrare che è un numero intero non negativo usando il principio d'induzione su , con l'ipotesi per cui appartiene ai numeri interi non negativi per ogni tale che , e come tesi che lo stesso valga per ; per abbiamo che ).
Dimostrazione formale:
considerando il fatto che
, ed allo stesso modo
si ha
e quindi
ovvero la tesi.
Dimostrazione combinatoria: Per calcolare il numero di combinazioni semplici di elementi di lunghezza , scegliamo uno degli elementi, che chiameremo Pippo, e dividiamo le combinazioni in due classi: quelle che non contengono Pippo e quelle che lo contengono. Le cardinalità delle due classi sono evidentemente date dai due termini del secondo membro della formula che volevamo dimostrare.
è il numero dei sottoinsiemi di un insieme di elementi. Possiamo dividere tali sottoinsiemi in classi, ponendo in ogni classe quelli di una data cardinalità. Poiché i sottoinsiemi di cardinalità sono proprio , si ottiene subito la tesi.
Applicazioni
Il teorema binomiale, o binomio di Newton, utilizza il coefficiente binomiale per esprimere lo sviluppo di una potenza -esima di un binomio qualsiasi secondo la seguente formula:
Il numero di diagonali di un poligono convesso di lati può essere espresso secondo la seguente formula:
Dato un insieme , tale che , si utilizza il coefficiente binomiale per calcolare la cardinalità dell'insieme delle parti di , :
Estensioni
Si può estendere il coefficiente binomiale al caso che sia negativo, oppure maggiore di , ponendo:
oppure
Si può anche estendere il coefficiente ai numeri reali. A tale scopo, può convenire iniziare con l'osservazione che il coefficiente binomiale è anche il rapporto tra il numero delle funzioni iniettive da un insieme di cardinalità in uno di cardinalità (ovvero il numero delle disposizioni semplici di oggetti di classe ) ed il numero delle permutazioni di oggetti:
Si può porre:
ad esempio,
Con tale convenzione, si ha:
ad esempio:
Bibliografia
Mauro Cerasoli, Franco Eugeni; Marco Protasi, Elementi di matematica discreta, Bologna, Zanichelli, 1988.
Giorgio Dall'Aglio, Calcolo delle probabilità, Bologna, Zanichelli, 2003.
Sheldon M. Ross, Calcolo delle probabilità, Milano, Apogeo, 2004.
Saunders Mac Lane, Garrett Birkhoff, Algebra, Milano, Mursia 1998