Sus scrofa meridionalis

sottospecie di animale della famiglia Suidae

Il cinghiale sardo (Sus scrofa meridionalis, Forsyth Major 1882) è una sottospecie del cinghiale (Sus scrofa, Linnaeus 1758) presente in Corsica e Sardegna.

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Cinghiale sardo
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Classificazione scientifica
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseMammalia
OrdineArtiodactyla
SottordineSuiformes
FamigliaSuidae
GenereSus
SpecieSus scrofa
SottospecieS. scrofa meridionalis
Nomenclatura binomiale
Sus scrofa
Linnaeus, 1758
Nomenclatura trinomiale
Sus scrofa meridionalis
Forsyth Major, 1882

Inquadramento tassonomico

Secondo uno schema tassonomico ancora accettato, il cinghiale sardo è una delle tre sottospecie italiane e affianca quella l'euroasiatico S. scrofa scrofa e il maremmano, S. scrofa majori. L'inquinamento genetico causato dalle frequenti immissioni di popolazioni alloctone e il frequente meticciamento con popolazioni di suini domestici in zone in cui è d'uso l'allevamento allo stato brado sono causa di grande incertezza in merito all'attuale inquadramento sia tassonomico sia filogenetico.

S'ipotizza che il maremmano sia in realtà estinto e rappresenti un adattamento geografico del tipo euroasiatico S. scrofa scrofa alle condizioni ambientali mediterranee, mentre il sardo mostra differenze consistenti rispetto alle popolazioni continentali e, invece, una relazione più stretta con il maiale. Questo fa ipotizzare che la sottospecie meridionalis si sia originata, presumibilmente nel Neolitico, da popolazioni di suini domestici rinselvatichiti [1][2]. L'influenza genetica del maiale allevato allo stato brado e di eventuali popolazioni alloctone introdotte per scopi venatori sono in ogni modo un fattore che mette a serio rischio il mantenimento dell'identità genetica della sottospecie sardo-corsa [3].

Caratteri morfologici

In ogni modo il cinghiale sardo è quello che si differenzia maggiormente dalla sottospecie tipo, rispetto alla quale ha una taglia inferiore e una mole più piccola. Altre sensibili differenze riguardano la conformazione del cranio, più lungo e più largo rispetto al tipo euroasiatico. Un maschio adulto raggiunge al massimo 1-1,2 m di lunghezza e un peso vivo di 70-80 kg, l'altezza al garrese è in media di 55-60 cm. I valori medi risentono del grado di meticciamento: in gran parte della Sardegna la taglia e la mole hanno valori relativamente più alti a quelli che si dovrebbero riscontrare nei tipi con un maggior grado di purezza. Ad esempio, nelle montagne della Sardegna meridionale, dove l'allevamento suino allo stato brado ha avuto una minore diffusione, i cinghiali sono notoriamente più piccoli, con adulti che hanno pesi vivi dell'ordine di 35-45 kg contro i 50-60 kg dei tipi della Sardegna centrale e settentrionale.

Diffusione

La maggior parte delle fonti citano la diffusione del cinghiale sardo solo in Corsica e in Sardegna. Poche fonti citano l'estensione dell'areale anche all'Andalusia [4]

Etologia ed habitat

Non ci sono sostanziali differenze fra la sottospecie meridionalis e i tipi continentali. Anche il cinghiale sardo vive associato prevalentemente ad ambienti di macchia e boschivi e preferibilmente in prossimità di fonti d'acqua. Rispetto ai tipi continentali mostra una maggiore preferenza per la vegetazione più fitta, pertanto è più difficile reperirlo in spazi aperti. Si nutre di ghiande, leguminose, frutti della macchia, radici e tuberi, tuttavia può variare notevolmente la sua dieta nel corso dell'anno. Essendo onnivoro si comporta anche come predatore a spese soprattutto dei nidi di alcuni uccelli. Nella Sardegna meridionale è in parte antagonista del cervo sardo, specie verso la quale esercita una certa competizione.

In Sardegna è diffuso in tutto il territorio, con l'eccezione delle aree a più forte penetrazione antropica, soprattutto nella pianura del Campidano, e degli isolotti che non hanno una vegetazione sufficiente ad ospitare questo mammifero.

  1. ^ Flora e fauna: Cinghiale, in Sardegna Foreste, sito ufficiale dell'Ente Foreste Sardegna. URL consultato il 20-06-2007.
  2. ^ Luca Pedrotti, Silvano Toso, Cinghiale (PDF), in Artiodattili, 250. URL consultato il 20-06-2007.
  3. ^ Marco Apollonio, et al., Gruppo di ricerca di Marco Apollonio. Dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionistica, Università di Sassari, http://dizab.uniss.it/Apollonio/attiv/genetica/genetica.htm#cinghiale. URL consultato il 20-06-2007.
  4. ^ (ES) Florencio A. Markina Lamonja, Evolución reciente de las poblaciones de jabáli y problemática asociada a su incremento demografico (PDF), su portalbesana.es. URL consultato il 20-06-2007.