X-shooter
X-shooter è uno spettroscopio installato sull'unità 2 (UT2, Kueyen)[1] del Very Large Telescope (VLT) presso l'osservatorio del Paranal, in Cile. É il primo degli strumenti di seconda generazione installati al VLT. È stato costruito da un consorzio di istituti in Danimarca, Francia, Italia e Paesi Bassi in collaborazione con l'ESO. Attivato nel 2009,[2] X-Shooter è uno strumento avanzato nella spettroscopia a risoluzione intermedia su un ampio intervallo di lunghezze d'onda, dall'ultravioletto (UV) al vicino infrarosso (NIR).[3]
Costituito da tre bracci, ogni braccio è un singolo spettrografo di tipo echelle, che disperde il fascio di luce in entrata in molte lunghezze d'onda separate (equivalenti ai colori) sotto forma di spettro. Poiché questo spettro è molto lungo (l'intervallo della lunghezza d'onda da campionare è ampio), non può essere analizzato completamente dal rilevatore. Così viene sminuzzato in strisce più piccole chiamate ordini, che vengono poi posizionate una sopra l'altra consentendo agli astronomi di osservare i dati in grande dettaglio (ved. immagine a lato).

I bracci così combinati consentono agli astronomi di osservare una gamma di oggetti astronomici attraverso lo spettro dall'ultravioletto al visibile sino al vicino infrarosso, dai deboli oggetti vicini a quelli molto luminosi nel cielo profondo
Risultati e ricerca scientifica
- Obiettivi scientifici: spettroscopia ad ampia risoluzione ed ampio spettro per studiare le proprietà delle nane brune, progenitrici delle supernove di tipo Ia; le esplosioni di raggi gamma e la formazione di metalli nell'Universo primordiale.
- X-shooter ha aiutato a identificare la popolazione di galassie Green bean,(galassie di fagiolini) che appaiono verde brillante a causa della luce intensa nei dintorni dei massicci buchi neri al loro centro.[4]
- Il quasar più potente fino ad oggi è stato misurato con X-shooter: il suo potere emittente è equivalente a due milioni di milioni di volte quello del Sole, o 100 volte più dell'intera galassia della Via Lattea.[5]
- Un pianeta extrasolare fluttuante, CFBDSIR2149, è stato osservato a circa 100 anni luce dalla Terra. Senza il bagliore accecante di una stella madre, è stato possibile studiarne l'atmosfera dettagliatamente.[6]
- SDSS J102915 + 172927: è una delle stelle più antiche mai rilevate, localizzata nella costellazione del Leone ed avente un'età stimata di oltre 13 miliardi di anni. È povera di metalli e ha una massa estremamente bassa[7]
- A circa 75 anni luce dalla terra è stata osservata la nana bruna più fredda mai rilevata: CFBDSIR 1458 + 10B, avente una temperatura di circa 100 ° C.[8]
- Ad ottobre 2017, un gruppo di astronomi a guida italiana[9] ha rilevato il primo spettro di una Kilonova,[10]
Note
- ^ (EN) XSHOOTER News: spostamento dall'UT3 all'UT2 a novembre 2014, su eso.org. URL consultato il 26 aprile 2018.
- ^ (EN) Most Efficient Spectrograph to Shoot the Southern Skies, su eso.org, 25 maggio 2009.
- ^ (EN) X-SHOOTER, su eso.org. URL consultato il 26 aprile 2018.
- ^ (EN) Galaxy-wide Echoes from the Past VLT observations identify very rare new kind of galaxy, su eso.org, 5 dicembre 2012.
- ^ (EN) Biggest Black Hole Blast Discovered New ESO observations reveal most powerful quasar outflow ever found, su eso.org, 28 novembre 2012.
- ^ (EN) Lost in Space: Rogue Planet Spotted? Orphaned world may help to explain how planets and stars form, su eso.org, 4 novembre 2012.
- ^ (EN) The Star That Should Not Exist, su eso.org, 31 agosto 2011.
- ^ (EN) A Very Cool Pair of Brown Dwarfs, su eso.org, 23 maggio 2011.
- ^ Marco Malaspina, Kilonova, là dove i neutroni diventano oro, su media.inaf.it, 16 ottobre 2017.
- ^ E. Pian, P. D’Avanzo, D. Vergani, Spectroscopic identification of r-process nucleosynthesis in a double neutron-star merger (abstract), in Nature, vol. 551, 2 novembre 2017, pp. 67-70, DOI:10.1038/nature24298.
Voci Correlate
Bibliografia
- (EN) J. Vernet et al., X-shooter, the new wide band intermediate resolution spectrograph at the ESO Very Large Telescope (PDF), in Astronomy & Astrophysics, 6 ottobre 2011.
Collegamenti esterni
- X-Shooter sul sito ESO