Pericle Luigi Giovannetti

fumettista e artista

Luigi Pericle Giovannetti, più noto come Luigi Pericle (Monterubbiano, 22 giugno 1916Ascona, 10 agosto 2001), è stato un pittore e fumettista svizzero di origini Italiane.

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Luigi Pericle Giovannetti

Biografia

Nato da padre Italiano proveniente da Monterubbiano[1] nelle Marche e da madre di origini francesi frequenta la scuola d’arte. Nel 1933 lascia l’istituto artistico, deluso dalle discipline studiate e in disaccordo con i metodi di insegnamento utilizzati. Nel 1947 sposa la pittrice grigionese Orsolina Klainguti. Dagli anni Cinquanta, Pericle e la moglie si trasferiscono ad Ascona.

Max la marmotta e la produzione fumettistica

Pericle disegna per la rivista Punch con la quale pubblica storie di vari personaggi a fumetti[2]

Nel 1953 crea Max la marmotta[2] personaggio protagonista di un fumetto senza testo, conosciuto in Europa, Stati Uniti e in Giappone[3][4].

Come illustratore, Pericle pubblica con l'editore Macmillan di New York oltre che su quotidiani e periodici come Washington Post, Herald Tribune” firmando i propri fumetti Giovannetti o Pericle Giovannetti[5].

Produzione artistica

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Luigi Pericle, The March of Time X, Matri Dei d.d.d., 1963, Tecnica mista su tela, 51 x 65 cm

Nel 1958 Pericle distrugge tutte le sue opere figurative in suo possesso e dà inizio a una nuova fase artistica. Nel 1959 inizia a collaborare con Peter G. Staechelin, collezionista di Basilea. Staechelin acquisisce per la sua collezione diverse opere di Pericle[6], e dona all’artista una casa ad Ascona, nella quale i coniugi Giovannetti risiederanno fino alla morte.

Pericle stesso, nella propria autobiografia manoscritta[7], definisce gli anni dal 1958 al 1965 “Jahre des Umbruchs” in italiano "Gli anni del cambiamento radicale".

Nel 1962 viene a contatto con Martin Summers, gallerista e curatore presso la Arthur Tooth & Sons Gallery di Londra[8], nella quale tra il 1962 e il 1965 Pericle terrà quattro mostre: due personali, nel 1962[9] e 1965[10], e due collettive – Contrast in Taste II e Colour, Form and Texture – entrambe nel 1964. Nel 1965 espone inoltre alla York City Gallery di York[11]..


Nel 1963 alcune opere vengono esposte anche ad Ascona nella galleria Castelnuovo. Nel gennaio del 1965, Herbert Read – critico d’arte, cofondatore dell’Institute of Contemporary Art di Londra e consulente artistico di Peggy Guggenheim – fa visita all’atelier di Pericle ad Ascona rimanendo colpito dal suo lavoro. Read scrive nella prefazione del libro "Luigi Pericle, dipinti e disegni" [12], che l'artista tende alla “ricerca della Bellezza Assoluta” attraverso l’espressione astratta, la forma pura e metafisica, capace di restituire e comunicare grazie all’armonia di linee e colore, “l’essenza profonda” delle cose e la loro condizione spirituale.[qual è la citazione?]

Viene introdotto ad Hans Hess, museologo e curatore alla York Art Gallery. Hess nel 1965 organizza una personale itinerante in alcuni musei britannici. Composta da 50 opere, l’esposizione avrà luogo da marzo e settembre nei musei di: York, Newcastle, Hull, Bristol, Cardiff e Leicester[senza fonte].

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A sinistra il libro intitolato Luigi Pericle Dipinti e Disegni – Istituto Geografico de Agostini Novara. A destra un opera di Luigi Pericle.

Dopo questo periodo di successo e dopo la morte di Herbert Read (nel 1968) di Hans Hess (nel 1975) e di Peter G. Staechelin (nel 1977) Luigi Pericle si ritira a vita privata. Dagli anni Sessanta fino agli anni Ottanta Pericle realizza una serie di opere su tela e masonite, chine e disegni. In questo periodo viene stampato il catalogo Luigi Pericle, dipinti e disegni. [12] Il progetto era stato avviato in collaborazione con Staechelin, ma dopo la sua morte viene portato avanti e concluso insieme al figlio, Ruedi Staechelin. [13]

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Catalogo della 1a mostra di Luigi Pericle del 1962 svoltasi presso la Arthur Tooth & Sons Gallery di Londra nel 1962.

Dal 1980 Luigi Pericle cessa di dipingere; in questo periodo l'artista si dedica all’approfondimento delle discipline a lui più care e alla scrittura di Bis Ans Ende Der Zeiten (Fino alla fine dei tempi), romanzo autobiografico concluso nel 1994 ma non pubblicato.

Il ritrovamento delle opere

L'abitazione di Pericle, "Casa San Tomaso" [14] (in onore a Tommaso d’Aquino), dopo la scomparsa di Luigi Pericle deceduto senza eredi nel 2001, è rimasta chiusa per sedici anni. Acquistata dai coniugi Andrea e Greta Biasca-Caroni[15], ha rivelato l'esistenza di dipinti e chine, oltre a centinaia di documenti inediti. Il progetto di studio, restauro, conservazione e valorizzazione delle sue opere e documenti è condotto da esperti coordinati dall’Archivio Luigi Pericle, associazione senza scopo di lucro nata nel 2018.

Comics

  • (DE) Pericle Giovannetti, Das betrunkene Eichhorn, Vineta-Verl, 1951
  • (EN) Max Presents: Portraits, Sketches, Vignettes and Pictorial Memoranda of Men, Women and Other Animals; Conceived by Max, Supervised by Max, Selected by Max, Arranged and Edited by Max, Commentary by Max, Macmillan (N.Y.), 1956.
    • (EN) Max Presents Portraits, Sketches, Vignettes, and Pictorial Memoranda of Men, Women, and Other Animals, HardPress Publishing, 2013, ISBN 9781313557467.
      • (EN) Max Presents Portraits, Sketches, Vignettes, and Pictorial Memoranda of Men, Women, and Other Animals, Creative Media Partners, LLC, 8 agosto 2015, ISBN 9781296562311.
  • (EN) Pericle Giovannetti, Beware of the Dog, Macmillan, 1958.
  • (EN) Nothing But Max, MacMillan Company, 1959
  • (EN) The Penguin Max, Penguin, 1962.
  • (EN) Max, Atheneum, 1977, ISBN 9780689500824
    • (DE) Pericle Luigi Giovannetti, Max. - (Zürich): Sanssouci (1954). XCIII S. 4°, Sanssouci, 1954
  • (DE) Luigi Giovannetti, Max: d. Murmeltier, über d. d. Welt schmunzelt, Heyne, 1973.
  • (DE) Pericle Giovannetti, 111 neue Kaminfeuergeschichten, Nebelspalter-Verlag, 1975.


Note

  1. ^ (EN) The Burlington Magazine for Connoisseurs, Savile Publishing Company. URL consultato il 2 novembre 2018.
  2. ^ a b Giovannetti Cartoons (Pericle Luigi Giovannetti) - Images | PUNCH Magazine Cartoon Archive, su punch.photoshelter.com. URL consultato il 2 novembre 2018.
  3. ^ (EN) Nothing But Max, in Now Read This!, 11 febbraio 2008. URL consultato il 2 novembre 2018.
  4. ^ Penguin collections.
  5. ^ (FR) Pericle Luigi Giovannetti. URL consultato il 2 novembre 2018.
  6. ^ Hans-Joachim Müller e Christian Geelhaar, Nafea: the Rudolf Staechelin Collection, Basel, Wiese, 1991, ISBN 9783909158539. URL consultato il 2 novembre 2018.
  7. ^ il manoscritto è disponibile per consultazione presso l'Archivio Luigi Pericle di Ascona
  8. ^ (EN) Kelly Devine Thomas, Martin Summers Opens New Gallery, su ARTnews, 10 maggio 2005. URL consultato il 2 novembre 2018.
  9. ^ (EN) Luigi Pericle - Library | University of Leeds, su explore.library.leeds.ac.uk. URL consultato il 2 novembre 2018.
  10. ^ (EN) Luigi Pericle : second London exhibition, 2nd-20th February 1965 - Library | University of Leeds, su explore.library.leeds.ac.uk. URL consultato il 2 novembre 2018.
  11. ^ University of Leeds- Luigi Pericle, su lib.leeds.ac.uk.
  12. ^ a b Luigi Pericle, dipinti e disegni, Istituto Geografico De Agostini Novara, Stampato presso gli stabilimenti della Romagraf, Roma.
  13. ^ ISBN 3-909158-53-6 Hans-Joachim Müller, NAFEA. The Rudolf Staechelin Collection Basel, Basel, Wiese Verlag AG Basel, 1991
  14. ^ Ubicata sul Monte Verità di Ascona
  15. ^ I coniugi Biasca-Caroni sono i curatori dell'Archivio Luigi Pericle.

Bibliografia

Luigi Pericle, dipinti e disegniEstratto

(EN) Articolo del 1962 in cui si parla di Luigi Pericle Pittore e studente delle filosofie Zen [1] Brookner, Anita. “London.” The Burlington Magazine, vol. 104, no. 708, 1962, pp. 129–133. JSTOR, JSTOR, www.jstor.org/stable/873555.

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