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Biografia OK

Una giovane Meryl Streep cheerleader nel 1966.

Mary Louise Streep nasce il 22 giugno 1949 a Summit, New Jersey. Figlia di Mary Wilkinson Streep (1915-2001), artista ed editrice, e di Harry William Streep, Jr. (1910-2003), dirigente farmaceutico. Ha due fratelli più giovani: Harry William Streep III (nato nel 1951) e Dana David Streep (nato nel 1953).

Steep è cresciuta a Basking Ridge, New Jersey, ed ha frequentato la Cedar Hill Elementary School e l'Oak Street School. Nel 1963 la famiglia si trasferisce a Bernardsville, sempre nel New Jersey, dove la Streep frequenta la Bernards High School. A 12 anni viene selezionata per cantare nella recita scolastica e, quindi, inizia a prendere lezioni di canto da Estelle Liebling.[1][2] Smetterà quattro anni dopo per mancanza di passione e per diventare cheerleader nelle Bernards High School Mountaineers.[1][3] Nonostante la Streep sia apparsa in numerose rappresentazioni teatrali durante la scuola, non si interessa seriamente alla recitazione fino alla recita La signorina Julie nel 1969 al Vassar College. Il suo professore universitario Clinton J. Atkinson dichiarò: "Non penso che nessuno abbia insegnato a Meryl a recitare. Se lo è insegnato da sola."[4] Nel 1971 riceve il Bachelor of Arts cum laude in dramma, prima di iscriversi al alla Yale Drama School.

Per pagarsi il college a Yale, Streep lavora come cameriera, dattilografa ed appare in dozzine di produzioni teatrali l'anno, fino al punto di essere così oberata di lavoro che le vennero delle ulcere.[5] In quel periodo contempla l'idea di lasciare la recitazione ed iscriversi a legge. Nel 1975 riceve il Master of Fine Arts.[4]

Gli anni settanta: esordio e primo Oscar OK

Subito dopo la laurea a Yale nel 1975, Streep lavora presso l'Eugene O'Neill Theater Center's National Playwrights Conference, dove appare in cinque recite teatrali nel giro di sei settimane. Lo stesso anno si trasferisce a New York e qui appare nelle rappresentazioni teatrali del New York Shakespeare Festival: Enrico V[6], La bisbetica domata con Raúl Juliá[7] e Misura per misura accanto a Sam Waterston e John Cazale[8]. Proprio qui incontra Cazale, con cui avrà una relazione fino alla sua prematura morte nel 1978.[9]

Nel 1976 la visione del film Taxi Driver ed in particolare la performance di Robert De Niro ha un profondo impatto sull'attrice, prima disinteressata all'industria cinematografica. Streep inizia quindi a fare audizioni per diversi film, tra cui l'audizione per il ruolo da protagonista per King Kong di Dino De Laurentiis.[10] Laurentiis, davanti alla Streep e rivolgendosi al figlio in italiano commentò "Che brutta! Perchè me l'hai portata?". Streep, capendo l'italiano, rispose: "Mi dispiace non essere bella abbastanza per il tuo film, ma la tua è solo un opinione tra tante ed ora me ne vado a trovarne una più gentile".[11]

Streep continua a lavorare a Broadway nelle produzioni di Tennessee Williams, 27 Wagons Full of Cotton, e di Arthur Miller, A Memory of Two Mondays, per cui riceve una candidatura al Tony Award come miglior attrice non protagonista in un'opera teatrale nel 1976.[12]

Meryl Streep nel 1979.

L'esordio cinematografico avviene nel 1977 con Giulia di Fred Zinnemann, dove interpreta un personaggio minore sebbene significativo per la trama. È l'anno successivo che si impone all'attenzione generale, recitando per la prima volta accanto a Robert De Niro, Christopher Walken ed al fidanzato John Cazale ne Il cacciatore di Michael Cimino: al secondo film ottiene infatti la prima candidatura all'Oscar come migliore attrice non protagonista.[13]

Nel 1978 interpreta Inga Helms Weiss, una donna tedesca sposata con un artista ebreo nell'era nazista della Germania, nella miniserie televisiva Olocausto. Le riprese della serie si tennero in Germania ed in Austria, mentre Cazale restò a New York. Dopo il suo ritorno l'attrice scoprì che la malattia era progredita notevolmente e gli restò accanto fino alla sua morte il 12 marzo 1978.[9] Nel frattempo, la serie, con un pubblico stimato di 109 milioni, ebbe un notevole successo e la Streep venne ricompensata con un Emmy come miglior attrice protagonista in una miniserie.[14]

Sperando di svagarsi dal lutto per la morte di Cazale, Streep accetta il ruolo in La seduzione del potere di Jerry Schatzberg come il giovane nuovo interesse romantico del protagonista, Alan Alda, e compare in un ruolo secondario in Manhattan di Woody Allen, nel ruolo di Jill. Nel film drammatico Kramer contro Kramer, Streep recita accanto a Dustin Hoffman nel ruolo di donna infelice che abbandona marito ed affronta una crisi coniugale che sfocia in una pesante battaglia giudiziaria per l'affidamento del figlio. All'inizio l'attrice non approvò il ruolo perchè ritraeva le donne come "troppo perfide" e non le rappresentava in modo reale. Gli autori d'accordo con lei, revisionarono la sceneggiatura.[15] Riscrisse lei stessa alcuni dialoghi nelle scene chiave del film e frequentò l'Upper East Side, dove sarebbe stato grato il film, per osservare le interazioni tra madre e figli del quartiere.[16] Per Kramer contro Kramer, la Streep vince sia il Golden Globe che l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, che notariamente dimenticò nel bagno subito dopo aver fatto il discorso.[17]

Kramer contro Kramer e Il cacciatore, furono dei successi al botteghino ed entrambi vinsero l'Oscar al miglior film.

Gli anni ottanta: successo e secondo Oscar OK

Il primo ruolo da protagonista arriva con La donna del tenente francese nel 1981. La pellicola affianca la Streep a Jeremy Irons per raccontare sia la storia di due attori contemporanei e sia la storia di un amore ambientato in epoca vittoriana. Per il film la Streep ha lavorato per perfezionare il suo accento britannico. Un articolo del New York Magazine la premiò per la sua dote camaleontica e per essere disposta ad interpretare qualsiasi ruolo.[18] Alla Streep è stato assegnato il BAFTA alla migliore attrice protagonista.[19]

Meryl Streep alla cerimonia degli Oscar nel 1989.

Nel 1982 si riunisce con Robert Benton per il thriller psicologico Una lama nel buio. Lo stesso anno ottiene un grande successo con La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, in cui è una donna polacca segnata dalla scelta che è stata costretta a compiere quando era internata in un lager. La Streep filmò la "scena della scelta" in un ciak solo e rifiutò di ripeterla, trovando la scena estremamente dolorosa ed emozionalmente estenuante[20]; in questa scena, alla Streep viene chiesto da un soldato delle SS quale dei suoi due figli vuole salvare dalla camera a gas. Secondo il Guardian, in un articolo del 2006, questa è diventata una delle scene più famose dell'attrice.[21] Il ruolo le consegna il secondo Oscar, il primo come migliore attrice.[22]

Nel 1983 interpreta Karen Silkwood, un attivista sindacale americana morta in un sospetto incidente stradale nel 1974, mentre investigava sulle irregolarità nella sicurezza dell'impianto nucleare della società di Kerr-McGee in Silkwood di Mike Nichols. La Streep si sentiva vicina alla Silkwood e per prepararsi al ruolo incontrò diverse persone che l'avevano conosciuta in modo da scoprire i vari aspetti della sua personalità.[23] Successivamente recito nuovamente accanto a Robert De Niro nel film sentimentale Innamorarsi di Ulu Grosbard, che le vale il David di Donatello; compare quindi con Sting e Tracey Ullman in Plenty di Fred Schepisi.

Con la pubblicazione di La mia Africa, diretto da Sydney Pollack, Streep viene confermata nell'olimpo di hollywood. Meryl Streep interpreta Blixen, mentre Robert Redford impersona Denys Finch-Hatton, un cacciatore con cui Karen Blixen vive una romantica storia d'amore. L'attrice e il regista si scontrarono diverse volte durante i 101 giorni di riprese in Kenya, in particolare sulle voce di Blixen. La Streep aveva visto così tanti video di Blixen che iniziò a parlare in modo arisocratico e vecchio stile, mentre Pollack lo trovava eccessivo.[24] Con un notevole successo commericale e di critica, la Streep riceve la sesta candidatuta per un Oscar e la pellicola vince l'Oscar al miglior film.

Successivamente verrà notato che il successo di La mia Africa portò una reazione negativa contro la Streep negli anni successivi, in particolare perchè iniziò a chiedere $4 milioni per film. Le pellicole successive non ebbero lo stesso successo: Heartburn - Affari di cuore di Mike Nichols e in Ironweed di Héctor Babenco. Nel 1988 è nel cast di Un grido nella notte, in cui interpreta Lindy Chamberlain,una donna australiana che viene erroneamente creduta responsabile della morte della figlia, in realtà rapita e uccisa da un dingo. Girato in Australia, Streep vince l'AACTA Award alla miglior attrice[25] ed il Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes.[26]

Verso la fine degli anni ottanta, dopo aver interpretato solo parti drammatiche, sembra rivolgersi anche alla commedia: è il caso di She-Devil - Lei, il diavolo di Susan Seidelman, una satira che parodia l'ossessione della società per la bellezza e la chirurgia plastica. Nonostante la pelliccola non sia stata particolarmente apprezzata, i critici hanno premiato l'interpretazione della Streep.[27][28]

Gli anni novanta: commedie ed I ponti di Madison County OK

Meryl Streep ai Grammy Awards 1990.

La biografa Karen Hollinger descrive i primi anni novanta come un declino nella popolarità della Streep, attribuendo la causa alla percezione da parte della critica che le varie commedie a cui ha partecipato fossero solamente un tentativo di trasmettere un'immagine più leggera dopo una serie di pellicole drammatiche e commercialmente mediocri e, più probabilmente, alla mancanza di opzioni disponibili per un'attrice sulla quarantina. Streep commentò che in quel periodo preferiva limitare le sue scelte a pelliole girate a Los Angeles, per restare più vicino alla sua famiglia: "Quando un'attrice arriva alla metà dei quaranta, nessuno è più interessato a lei e se aggiungi anche un paio di bambini al programma, devi scegliere le tue parti con molta cura".[18]

Tra il 1990 e il 1992 ottiene ruoli molto diversi fra loro; interpreta un'attrice di B-movie in Cartoline dall'inferno con Dennis Quaid e Shirley MacLaine nel 1990; nel 1991 gira Prossima fermata: paradiso di Albert Brooks e nel 1992 partecipa al film La morte ti fa bella di Robert Zemeckis con Goldie Hawn e Bruce Willis, per il quale viene nominata al Golden Globe e al Saturn Award come miglior attrice protagonista. La Streep ha persuaso lo sceneggiatore David Koepp a riscrivere diverse scene, in particolare quelle in cui il suo personaggio ha una storia con un uomo più giovane. Sette mesi di riprese sono il periodo più lungo della carriera della Streep e dichiarò di averle trovatelunghe e noiose, anche per via degli effetti speciali.[29] Per via delle allergie dell'attrice a diversi cosmetici, il dipartimento del trucco ha dovuto creare delle protesi speciali per poterla invecchiare fino all'età di 54 anni, nonostante la Streep abbia dichiarato di sembrare più vicino ai 70. La pellicola fu un successo commericiale ed incassò 15.1 milioni di dollari in soli cinque giorni, ma la performance della Streep non fu generalmente ben accolta.[30]

Nel 1993 è con Jeremy Irons, Glenn Close e Winona Ryder in La casa degli spiriti, diretto da Bille August e tratto dall'omonimo romanzo di Isabel Allende. L'anno successivo gira The River Wild - Il fiume della paura, diretta da Curtis Hanson ed affiancata da David Strathairn e Kevin Bacon.

Nel 1995 arriva il suo film più di successo del decennio I ponti di Madison County, con la regia di Clint Eastwood. Il film racconta la storia di Robert Kincaid, fotografo del National Geographic, che ha una relazione con una donna italiana sposata, Francesca.[31] Alla Streep l'omonimo romanzo di Robert James Waller sui cui è basato il film non piacque, ma trovò la scenaggiatura come un'occasione speciale per un'attrice di 46 anni. Per il film l'attrice si ispirò a Sophia Loren ed Anna Magnani e visionà Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. La pellicola ha incassato $70 milioni negli Stati Uniti ed ha anche ricevuto pareri molto positivi da parte della critica, che elogiò in particolare l'interpretazione di Streep, che le valse anche una candidatura agli Oscar come miglior attrice e la regia di Eastwood, ritenuta una delle migliori da lui mai realizzate. Il film è anche classificato al 90º posto dalla AFI's 100 Years... 100 Passions, lista che include i 100 migliori film romantici della storia del cinema.[32]

La stella della Hollywood Walk of Fame dell'attrice.

L'anno successivo recita la parte della sorella di Bessie (Diane Keaton), una donna che lotta contro la leucemia, in La stanza di Marvin; nel film sono presenti anche Robert De Niro e Leonardo DiCaprio. Nel 1998 è nel cast con Michael Gambon e Catherine McCormack in Ballando a Lughnasa, presentato in concorso alla 55ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Lo stesso anno partecipa a La voce dell'amore per interpretare una casalinga con il cancro. Il critico cinematografico del Los Angeles Times Kenneth Turan ha dichiarato che il suo ruolo "è uno dei meno appariscenti drammatici e appariscenti della sua carriera, ma lei aggiunge un livello di onestà e realtà che rende la sua performance una delle sue più commoventi".

Le impronte di Meryl Streep, datate 1994.

Il 16 settembre 1998 Meryl Streep riceve la stella sulla Hollywood Walk of Fame, collocata al 7016 Hollywood Blvd.[33]

Nel 1999 interpreta Roberta Guaspari, una donna newyorkese con la passione per il violino, nello struggente film di Wes Craven La musica del cuore. La parte era stata precedentemente assegnata a Madonna.[34] Per la parte la Streep doveva saper suonare il violino e, in preparazione, ha dovuto allenarsi intensivamente per due mesi, cinque o sei ore al giorno.[35] Ha ricevuto per questo ruolo la dodicesima candidatura all'Oscar come miglior attrice[36], al Golden Globe ed al SAG AWARD.

Gli anni duemila

Nel 2001 partecipa al film di Steven Spielberg AI - Intelligenza artificiale, in un ruolo di doppiaggio. Nel 2002 partecipa al film The Hours, nel ruolo di Clarissa, una editrice letteraria di mezza età omosessuale. Recita con Nicole Kidman e Julianne Moore; riceve la candidatura al Golden Globe, per migliore attrice in un film drammatico. Sempre lo stesso anno gira Il ladro di orchidee (Adaptation.), con Nicolas Cage, per il quale riceve la candidatura all'Oscar e l'anno seguente vince, dopo quasi vent'anni, il suo quarto Golden Globe, per migliore attrice non protagonista. Nel 2003 è impegnata in Fratelli per la pelle, dove interpreta sé stessa. Soprattutto in quell'anno è impegnata nella miniserie Angels in America, con Al Pacino, per la quale vince il suo secondo Emmy, assegnatole da Uma Thurman. L'anno successivo gira The Manchurian Candidate (The Manchurian Candidate) di Jonathan Demme, per il quale si candida nuovamente al Golden Globe, ma non lo vince. Nello stesso anno è lo special guest del film Lemony Snicket - una serie di sfortunati eventi con Jim Carrey. Nel 2006 Robert Altman la vuole nel suo Radio America, e ottiene grande successo popolare e di critica con la dissacrante commedia Il diavolo veste Prada, in cui istrioneggia nel ruolo di Miranda Priestly, perfida direttrice di una rivista di moda, parte grazie alla quale vince il Golden Globe come miglior attrice in una commedia e ottiene la quattordicesima nomination all'Oscar. Tra il cast figurano anche Stanley Tucci e le giovani Anne Hathaway e Emily Blunt.

Streep entered the 2000s with a voice cameo in Steven Spielberg's A.I. Artificial Intelligence (2001), a science fiction film about a childlike android, played by Haley Joel Osment. The same year, Streep co-hosted the annual Nobel Peace Prize Concert with Liam Neeson which was held in Oslo, Norway, on December 11, 2001, in honour of the Nobel Peace Prize laureate, the United Nations and Kofi Annan. In 2001, Streep returned to the stage for the first time in more than twenty years, playing Arkadina in The Public Theater's revival of Anton Chekhov's The Seagull, directed by Mike Nichols and co-starring Kevin Kline, Natalie Portman, John Goodman, Marcia Gay Harden, Stephen Spinella, Debra Monk, Larry Pine and Philip Seymour Hoffman. Streep's son, Henry Gummer, later to be known as musician Henry Wolfe, was also featured in the play in the role of Yakov, a hired workman. The same year, Streep began work on Spike Jonze's comedy-drama Adaptation. (2002), in which she portrayed real-life journalist Susan Orlean. Lauded by critics and viewers alike, the film won Streep her fourth Golden Globe in the Best Supporting Actress category. A. O. Scott in The New York Times considered Streep's portrayal of Orlean to have been "played with impish composure", noting the contrast in her "wittily realized" character with love interest Chris Cooper's "lank-haired, toothless charisma" as the autodidact arrested for poaching rare orchids. Streep appeared alongside Nicole Kidman and Julianne Moore in Stephen Daldry's The Hours (2002), based on the 1999 novel by Michael Cunningham. Focusing on three women of different generations whose lives are interconnected by the novel Mrs. Dalloway by Virginia Woolf, the film was generally well received and won all three leading actresses a Silver Bear for Best Actress.

Streep had a cameo as herself in the Farrelly brothers comedy Stuck on You (2003), and re-united with Mike Nichols to star with Al Pacino and Emma Thompson in the HBO adaptation of Tony Kushner's six-hour play Angels in America (2003), the story of two couples whose relationships dissolve amidst the backdrop of Reagan era politics. Streep, who was cast in four roles in the mini-series, received her second Emmy Award and fifth Golden Globe for her performance. She appeared in Jonathan Demme's moderately successful remake of The Manchurian Candidate (2004), co-starring Denzel Washington, playing the role of a woman who is both a U.S. senator and the manipulative, ruthless mother of a vice-presidential candidate. The same year, she played the supporting role of Aunt Josephine in Lemony Snicket's A Series of Unfortunate Events alongside Jim Carrey, based on the first three novels in Snicket's book series. The black comedy received generally favorable reviews from critics, and won the Academy Award for Best Makeup. Streep also narrated the film Monet's Palate. Streep was next cast in the comedy film Prime (2005), directed by Ben Younger. In the film, she played Lisa Metzger, the Jewish psychoanalyst of a divorced and lonesome business-woman, played by Uma Thurman, who enters a relationship with Metzger's 23-year-old son (Bryan Greenberg). A modest mainstream success, it eventually grossed US$67.9 million internationally. Roger Ebert noted how Streep had "that ability to cut through the solemnity of a scene with a zinger that reveals how all human effort is".

2007

Nel 2007 incomincia a girare Dark Matter, ma ottiene successivamente più successo prima con Rendition - Detenzione illegale di Gavin Hood e poi con Leoni per agnelli di Robert Redford, nel quale recita con lo stesso Robert Redford dopo il passato successo con La mia Africa. Viene confermata per il ruolo di Donna Sheridan nella versione cinematografica del musical Mamma Mia! ispirato agli ABBA. Nello stesso anno recita in Il dubbio, interpretazione molto acclamata per la quale ottiene la sua quindicesima candidatura all'Oscar e un altro Screen Actors Guild Award come miglior attrice.

Nell'estate del 2009 torna sullo schermo con la commedia di Nora Ephron Julie & Julia, in cui interpreta la celeberrima cuoca americana Julia Child. Per questo ruolo vince numerosi premi tra cui il suo settimo Golden Globe e ottiene la sua sedicesima candidatura all'Oscar. Nel frattempo presta la voce al film d'animazione di Wes Anderson Fantastic Mr. Fox e recita in una commedia romantica di Nancy Meyers, È complicato, al fianco di Steve Martin e Alec Baldwin, tra cui si divide in un triangolo amoroso. Nel 2012 vince l'orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino.

In August and September 2006, Streep starred onstage at The Public Theater's production of Mother Courage and Her Children at the Delacorte Theatre in Central Park. The Public Theater production was a new translation by playwright Tony Kushner (Angels in America), with songs in the Weill/Brecht style written by composer Jeanine Tesori (Caroline, or Change); veteran director George C. Wolfe was at the helm. Streep starred alongside Kevin Kline and Austin Pendleton in this three-and-a-half-hour play. Around the same time, Streep, along with Lily Tomlin, portrayed the last two members of what was once a popular family country music act in Robert Altman's final film A Prairie Home Companion (2006). A comedic ensemble piece featuring Lindsay Lohan, Tommy Lee Jones, Kevin Kline and Woody Harrelson, the film revolves around the behind-the-scenes activities at the long-running public radio show of the same name. The film grossed more than US$26 million, the majority of which came from domestic markets.

Streep (right) at the Venice premiere of The Devil Wears Prada (2006)

Commercially, Streep fared better with a role in The Devil Wears Prada (also 2006), a loose screen adaptation of Lauren Weisberger's 2003 novel of the same name. Streep portrayed the powerful and demanding Miranda Priestly, fashion magazine editor (and boss of a recent college graduate played by Anne Hathaway). Though the overall film received mixed reviews, her portrayal, of what Ebert calls the "poised and imperious Miranda", drew rave reviews from critics, and earned her many award nominations, including her record-setting 14th Oscar bid, as well as another Golden Globe. On its commercial release, the film became Streep's biggest commercial success to this point, grossing more than US$326.5 million worldwide.

She portrayed a wealthy university patron in Chen Shi-zheng's much-delayed feature drama Dark Matter, a film about a Chinese science graduate student who becomes violent after dealing with academic politics at a U.S. university. Inspired by the events of the 1991 University of Iowa shooting, and initially scheduled for a 2007 release, producers and investors decided to shelve Dark Matter out of respect for the victims of the Virginia Tech massacre in April 2007. The drama received negative to mixed reviews upon its limited 2008 release. Streep played a U.S. government official who investigates an Egyptian foreign national suspected of terrorism in the political thriller Rendition (2007), directed by Gavin Hood. Keen to get involved in a thriller film, Streep welcomed the opportunity to star in a film genre for which she was not usually offered scripts, and immediately signed on to the project. Upon its release, Rendition was less commercially successful, and received mixed reviews.

In this period, Streep had a short role alongside Vanessa Redgrave, Glenn Close, and her eldest daughter Mamie Gummer in Lajos Koltai's drama film Evening (2007), based on the 1998 novel of the same name by Susan Minot. Switching between the present and the past, it tells the story of a bedridden woman, who remembers her tumultuous life in the mid-1950s. The film was released to a lukewarm reaction from critics, who called it "beautifully filmed, but decidedly dull [and] a colossal waste of a talented cast". She had a role in Robert Redford's Lions for Lambs (also 2007), a film about the connection between a platoon of United States soldiers in Afghanistan, a U.S. senator, a reporter, and a California college professor. Like Evening, critics felt that the talent of the cast was wasted, and that it suffered from slow pacing, although one critic announced that Streep positively stood out, being "natural, unforced, quietly powerful", in comparison to Redford's forced performance.

Streep at the 56th San Sebastián International Film Festival in 2008

Streep found major commercial success when she starred in Phyllida Lloyd's Mamma Mia! (2008), a film adaptation of the musical of the same name, based on the songs of Swedish pop group ABBA. Co-starring Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård, Colin Firth, Julie Walters, and Christine Baranski, Streep played a single mother and a former girl-group singer, whose daughter (Seyfried), a bride-to-be who never met her father, invites three likely paternal candidates to her wedding on the idyllic Greek island of Skopelos. An instant box office success, Mamma Mia! became Streep's highest-grossing film to date, with box office receipts of US$602.6 million, also ranking it first among the highest-grossing musical films. Nominated for another Golden Globe, Streep's performance was generally well received by critics, with Wesley Morris of The Boston Globe commenting: "The greatest actor in American movies has finally become a movie star."

Doubt (also 2008) features Streep with Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, and Viola Davis. A drama revolving around the stern principal nun (Streep) of a Bronx Catholic school in 1964 who brings accusations of pedophilia against a popular priest (Hoffman), the film became a moderate box office success, and was hailed by many critics as one of the best films of 2008. The film received five Academy Awards nominations, for its four lead actors and for Shanley's script. Ebert, who awarded the film the full four stars, highlighted Streep's caricature of a nun, who "hates all inroads of the modern world", while Kelly Vance of The East Bay Express remarked: "It's thrilling to see a pro like Streep step into an already wildly exaggerated role, and then ramp it up a few notches just for the sheer hell of it. Grim, red-eyed, deathly pale Sister Aloysius may be the scariest nun of all time."

In 2009, Streep played chef Julia Child in Nora Ephron's Julie & Julia, co-starring with Stanley Tucci, and again with Amy Adams. (Tucci and Streep had worked together earlier in Devil Wears Prada.) The first major motion picture based on a blog, Julie and Julia contrasts the life of Child in the early years of her culinary career with the life of young New Yorker Julie Powell (Adams), who aspires to cook all 524 recipes in Child's cookbook Mastering the Art of French Cooking. Longworth believes her caricature of Julia Child was "quite possibly the biggest performance of her career, while also drawing on her own experience to bring lived-in truth to the story of a late bloomer". In Nancy Meyers' romantic comedy It's Complicated (also 2009), Streep starred with Alec Baldwin and Steve Martin. She received nominations for the Golden Globe Award for Best Actress - Motion Picture Musical or Comedy for both Julie & Julia and It's Complicated; she won the award for Julie & Julia, and later received her 16th Oscar nomination for it. She also lent her voice to Mrs. Felicity Fox in the stop-motion film Fantastic Mr. Fox.

Vita privata OK

Streep è stata fidanzata per 2 anni con John Cazale, suo co-protagonista ne Il cacciatore, fino alla sua morte, sopraggiunta per un cancro ai polmoni il 13 marzo 1978.[9][37] Il 30 settembre 1978 ha sposato lo scultore Don Gummer. Hanno quattro figli: Henry (nato nel 1979), musicista conosciuto col nome di Henry Wolfe, Mamie (nata nel 1983), Grace (nata nel 1986) e Louisa (nata nel 1991).[37]

È inoltre attiva nella lotta contro la violenza sulle donne. Nel corso degli anni si è anche più volte schierata a favore dei diritti della comunità LGBT, divenendo di fatto un'icona di tale comunità, grazie anche alle sue performance in film come La morte ti fa bella, Il diavolo veste Prada e Mamma Mia!.

Musica DA CONTROLLARE

Dopo essere apparsa in Mamma Mia!, Meryl Streep ha raggiunto la posizione numero 8 nel mese di ottobre 2008 in Portogallo. Al 35° People's Choice Awards, la sua versione di Mamma Mia! ha vinto un premio per "Favorite Song From A Soundtrack". Sempre nel 2008, Meryl Streep è stata nominata al Grammy Award per il lavoro sulla colonna sonora del film.

Nel 2015 con l'uscita di Into the Woods è stata nominata agli Oscar come "Best Performance by an Actress in a Supporting Role". Nello stesso anno, è stata nominata ai Golden Globe come "Best Performance by an Actress in a Supporting Role in a Motion Picture". Successivamente ha vinto il premio MTV Movie Award come Miglior Antagonista.

Note

  1. ^ a b Cinzia Romani, "Sono la più brava, ma sul set a volte fingo di sbagliare...", su ilGiornale.it, 21 ottobre 2016. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  2. ^ (EN) Jane Levere, Meryl Streep Discusses Musical Training, Accessorizing For 'Florence Foster Jenkins', su Forbes, 22 agosto 2016. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  3. ^ (EN) Meryl Streep explains how her opera training helps vocal control, su LA Times Blogs, 7 febbraio 2012. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  4. ^ a b (EN) Meryl Streep Education - Where Did the Movie Star Study?, su StudyAdvantage, 17 gennaio 2017. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  5. ^ (EN) Mel Gussow, The Rising Star of Meryl Steep, in The New York Times, 4 febbraio 1979. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  6. ^ (EN) Henry V - Joseph Papp Public Theater/New York Shakespeare Festival, su Lortel Archives - The Internet Off-Broadway Database, 1978. URL consultato il 9 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2015).
  7. ^ (EN) The Taming of the Shrew - Joseph Papp Public Theater/New York Shakespeare Festival, su Lortel Archives - The Internet Off-Broadway Database, 1978. URL consultato il 9 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  8. ^ (EN) Measure for Measure - Joseph Papp Public Theater/New York Shakespeare Festival, su Lortel Archives - The Internet Off-Broadway Database, 1976. URL consultato il 9 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2015).
  9. ^ a b c (EN) Maureen Callahan, The tragic romance that shaped Meryl Streep’s life, su New York Post, 23 aprile 2016. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  10. ^ Quando Meryl Streep fu rifiutata da Dino De Laurentiis, su Cinemaz, 16 Gennaio 2015. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  11. ^ (EN) Harriet Alexander, Meryl Streep told she was 'too ugly' to act in King Kong, in Telegraph, 11 novembre 2015. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  12. ^ (EN) Nina Bradley, Will Meryl Streep Be Miranda Priestly On Broadway?, su Bustle, 26 gennaio 1987. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  13. ^ (EN) The 51st Academy Awards - 1979, su Oscars.org - Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  14. ^ (EN) Meryl Streep, su Television Academy - Emmys. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  15. ^ (EN) Michael Schulman, How Meryl Streep Battled Dustin Hoffman, Retooled Her Role, and Won Her First Oscar, su HWD. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  16. ^ Kramer vs Kramer: 21 curiosità sul miglior film degli Oscar 1980, su Cineblog.it, 14 aprile 2013. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  17. ^ Pietro Savino, Meryl Streep: Tutto sulla giovane Meryl prima di essere la Star., su EMME, 4 maggio 2016. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  18. ^ a b (EN) MERYL STREEP is Madonna and siren as The French Lieutenant's Woman., in New York Magazine, 21 settembre 1981, p. 26. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  19. ^ (EN) Film - Actress in 1982, su BAFTA Awards. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  20. ^ (EN) John Skow, What Makes Meryl Magic, in Time, 7 settembre 1981. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  21. ^ (EN) Emma Brockes, The devil in Ms Streep, in The Guardian, 23 settembre 2006. URL consultato il 9 dicembre 2018.
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