Buergersiochloa bambusoides
Buergersiochloa bambusoides Pilg., 1914 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone di bambù appartenente alla famiglia Poaceae (ordine delle Poales).[1] È anche l'unica specie del genere Buergersiochloa Pilg., 1914 (genere monotipo) e della sottotribù Buergersiochloinae L.G.Clark & Judz, 2007.[2][3]
Buergersiochloa bambusoides | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
(clade) | Commelinidae |
Ordine | Poales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Bambusoideae |
Tribù | Olyreae |
Sottotribù | Buergersiochloinae |
Genere | Buergersiochloa |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Commelinidae |
Ordine | Cyperales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Bambusoideae |
Tribù | Olyreae |
Sottotribù | Buergersiochloinae L.G.Clark & Judz, 2007 |
Genere | Buergersiochloa Pilg., 1914 |
Nomenclatura binomiale | |
Buergersiochloa bambusoides Pilg., 1914 |
Etimologia
Il nome generico (Buergersiochloa) è stato dato in onore di Th. Buergers (1881–?), fisico ed educatore tedesco.[4] Il nome specifico (bambusoides) deriva da un nome vernacolare malese.[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico germanico Robert Knud Friedrich Pilger (1876-1953) nella pubblicazione "Botanische Jahrbücher für Systematik, Pflanzengeschichte und Pflanzengeographie. Leipzig" (Bot. Jahrb. Syst. 52(1-2): 168. 1914) del 1914.[6] Il genere è stato definito sempre dallo stesso botanico e nella stessa pubblicazione.[7] La sottotribù è stata definita dai botanici contemporanei Lynn G. Clark (1956-) e Emmet J. Judziewicz (1953-) nella pubblicazione "Aliso. a series of papers on the native plants of California" (Aliso 23: 311. 2007) del 2007.[8]
Descrizione
- Il portamento delle specie di questa sottotribù è erbaceo perenne o cespitoso. I rizomi sono corti. I culmi sono dimorfici: gli steli vegetativi sono fogliosi, quelli fiorali hanno le foglie fortemente ridotte o del tutto mancanti. Altezza massima 60 - 100 cm.[1][9][10][11][12][13][14]
- Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina (in cima alla guaina sono presente delle fimbrie), una ligula (membranosa e cigliata) e una lamina. La forma della lamina varia da lanceolata a ovata con apice fogliare acuto o acuminato. Le venature sono parallelinervie e quelle trasversali sono ben distinte. Sono presenti degli pseudo-piccioli. Dimensioni della lamina: larghezza 14 - 55 mm; lunghezza 6,5 - 27 cm.
- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, sono per lo più ramificate ed hanno la forma di una grande [Glossario botanico#p|pannocchia]] aperta. Le spighette si trovano su un culmo senza foglie separato dal culmo vegetativo. Le infiorescenze sono monoiche: con spighette maschili e femminili nella stessa infiorescenza entrambe pedicellate (i pedicelli sono pubescenti). Quelle femminili sono distali, quelle maschili sono prossimali. Lunghezza dell'infiorescenza: 7 - 21 cm.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme lanceolate e compresse dorsoventralmente, sono formate da un solo fiore senza estensione della rachilla e sono sottese da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore), generalmente più grandi del fiore. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma entrambe membranose. A maturità la disarticolazione avviene sotto ogni fiore fertile.
- Spighette pistillifere: le glume sono due e più corte dei fiori e sono persistenti ed hanno delle forme ellittiche con apici ottusi; il lemma, molto lungo, pubescente e con forme ellittiche, è coriaceo ma non indurito e privo di punte; la palea ha delle forme ovate e ha un portamento strettamente contorto attorno al fiore.
- Spighette staminali: le spighette staminali generalmente sono prive di glume; i lemmi sono mucronati e appuntiti
- I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[9]
- , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.
Riproduzione
- Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
È una rara specie dalla costa settentrionale delle foreste pluviali delle isole indonesiane, della Nuova Guinea e Papua Nuova Guinea.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[12]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la specie di questa voce è descritta al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Olyreae, sottotribù Buergersiochloinae).[1][9]
Filogenesi
Per questa specie è indicata la seguente sinapomorfia: gli steli fiorali hanno le foglie fortemente ridotte o del tutto mancanti. Inoltre la struttura epidermica delle foglie e l'anatomia delle sue parti interne sono insolite e non sono simili a quella delle altre specie delle Bambusoideae.[1] Inoltre manca dei caratteristici corpi di silice delle specie della sottotribù Parianinae e Olyrinae. Con la sottotribù Parianinae condivide la presenza di fimbrie sulla cima della guaina delle foglie e con il genere Ekmanochloa (sottotribù Olyrinae) un lungo lemma nelle spighette femminili.[15]
All'interno della tribù Olyreae la specie Buergersiochloa bambusoides, in base alle ultime analisi di tipo filogenetico, potrebbe essere la più "basale" della tribù.[16] Altre prove molecolari indicano che Buergersiochloa è "gruppo fratello" di Olyrinae.[15]
Note
- ^ a b c d Kellogg 2015, pag. 190
- ^ Soreng et al. 2017, pag.283
- ^ The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ Etymo Grasses, pag. 56
- ^ David Gledhill 2008, pag. 65
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467
- ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ a b Judziewicz et al. 2007, pag. 311
- ^ PeerJ 2018, pag 14
Bibliografia
- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457.
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71.
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classi?cation of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classi?cations, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- Emmet J. Judziewicz & Lynn G. Clark, Classification and Biogeography of New World Grasses: Anomochlooideae, Pharoideae, Ehrhartoideae, and Bambusoideae (PDF), in Aliso: A Journal of Systematic and Evolutionary Botany, vol. 23, 1 (25), 2007, pp. 303-314.
- Xian-Zhi Zhang, Chun-Xia Zeng, Peng-Fei Ma, Thomas Haevermans, Yu-Xiao Zhang, Li-Na Zhang, Zhen-Hua Guo, De-Zhu Li, Multi-locus plastid phylogenetic biogeography supports the Asian hypothesis of the temperate woody bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Elsevier - Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 96, 2016, pp. 118-129.
- Xueqin Wang, Xiaying Ye, Lei Zhao, Dezhu Li, Zhenhua Guo & Huifu Zhuang, Genome-wide RAD sequencing data provide unprecedented resolution of the phylogeny of temperate bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Scientific Reports, vol. 7, 2017, pp. 1-11.
- Bamboo Phylogeny Group, An Updated Tribal and Subtribal Classification of the Bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in The Journal of the American Bamboo Society, vol. 25, 2012, pp. 1-10.
- Han-Qi Yang, Jun-Bo Yang, Zhen-Hua Peng, Jian Gao, Yu-Ming Yang, Sheng Peng, De-Zhu Li, A molecular phylogenetic and fruit evolutionary analysis of the major groups of the paleotropical woody bamboos (Gramineae: Bambusoideae) based on nuclear ITS, GBSSI gene and plastid trnL-F DNA sequences, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 48, 2008, pp. 809-824.
- Fabrício Ferreira, Victoria C. Hollowell, Cassio van den Berg e Reyjane P. Oliveira, Parianella (Poaceae, Bambusoideae): Morphological and biogeographical information reveals a new genus of herbaceous bamboos from Brazil, in Phytotaxa, vol. 77, n. 2, 2013, pp. 27-32.
- H. Trevor Clifford & Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, New York, Springer, 2007.
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