San Nazario (Valbrenta)

municipio del comune italiano di Valbrenta

San Nazario è una frazione del comune italiano di Valbrenta. Comune autonomo sino al 30 gennaio 2019 (contava allora 1 651 abitanti[2]), in seguito a un referendum si è fuso coi vicini ex comuni di Campolongo sul Brenta, Valstagna e Cismon del Grappa.

San Nazario
ex comune
San Nazario – Stemma
San Nazario – Bandiera
San Nazario – Veduta
San Nazario – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
Data di soppressione29/1/2019
Territorio
Coordinate45°50′24″N 11°41′26.16″E
Altitudine160 m s.l.m.
Superficie23,11 km²
Abitanti1 651[2] (31-7-2018)
Densità71,44 ab./km²
FrazioniCarpanè, Merlo, Rivalta, San Marino[1]
Comuni confinantiCampolongo sul Brenta, Cismon del Grappa, Pove del Grappa, Solagna, Valstagna
Altre informazioni
Cod. postale36029 (già 36020)
Prefisso0424
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleI047
TargaVI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Nome abitantisannazaresi
Patronosanti Nazario e Celso
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Nazario
San Nazario
San Nazario – Mappa
San Nazario – Mappa
Posizione del comune di San Nazario all'interno della provincia di Vicenza

Storia

In epoca romana la zona del canale di Brenta fu strategicamente importante per bloccare eventuali invasioni provenienti da nord e per controllare il transito di soldati e merci. A questo periodo viene fatto risalire un fortilizio realizzato presso Pian Castello, località che sovrasta l'attuale capoluogo a nordest.

Il comune prende il nome dalla sua chiesa, intitolata a san Nazario martire. La dedicazione a un santo milanese non è unica nella zona (si citano san Giorgio a Solagna, sant'Eusebio ad Angarano, sant'Ambrogio a Valrovina) e fa pensare che qui il Cristianesimo sia giunto grazie all'opera di evangelizzatori milanesi tra il V e il VI secolo.

Nel 915 Berengario I donava al vescovo di Padova il canale di Brenta, emettendo al contempo un editto in cui ordinava l'incastellamento delle chiese e dei siti strategici in risposta alle invasioni degli Ungari. In questa occasione, probabilmente, fu recuperato anche l'antico fortilizio di Pian Castello.

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1177: durante una lite fra il monastero di Campese e il pievano di Solagna compare come testimone anche un Alberto da San Nazario.

Il paese dipese a lungo da Solagna, sia ecclesiasticamente, sia civilmente. Solo nel Seicento raggiunse una propria autonomia: nel 1612 venne istituita la parrocchia e nel 1684, al termine di lunghe contese, il comune[4][5].

Durante l'epoca veneziana, San Nazario è una villa della podesteria autonoma di Bassano, una «terra exempta et separata»[6] da tutte le altre città e che controllava ambedue le rive del Brenta.

Monumenti e luoghi d'interesse

Parrocchiale di San Nazario

 
Chiesa di San Nazario - Pala d'altare, attribuita a Jacopo Apollonio.

Anticamente cappella della pieve di Solagna, è divenuta parrocchiale nel 1612.

La chiesa custodisce alcune pregevoli opere: si citano la pala dell'altare maggiore, dipinto secentesco di scuola dapontiana (forse di Jacopo Apollonio), l'affresco del soffitto di Giovanni De Min (Martirio dei santi Nazario e Celso, 1848), l'altare ligneo della Madonna della Cintura (primi del Settecento), la pala dell'altare delle Anime di Francesco Trivellini[7].

Santuario della Madonna dell'Onda

Luogo di devozione popolare per tutti gli abitanti del canale di Brenta, conserva un affresco del 1547 con la Madonna della Salute tra i santi Rocco e Sebastiano[7].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Geografia antropica

Frazioni

Il comune comprende, oltre al capoluogo, quattro frazioni, tutte localizzate lungo il Brenta, presso la riva sinistra.

Carpanè

Posta di fronte a Valstagna, è il secondo centro più popolato del comune dopo il capoluogo. Per la sua posizione centrale è stata scelta come sede dell'unione montana Valbrenta.
Tra i luoghi d'interesse, si citano la parrocchiale e alcuni interessanti esempi di archeologia industriale (ex deposito tabacchi con Museo del tabacco e centrale Guarnieri).
"Carpanè" è un fitonimo riferito a un bosco di carpini[9].

Merlo

Si trova poco oltre San Nazario, di fronte a Oliero. Il nome non è legato al volatile, ma ha una radice mar- "ripa scoscesa", "scoscendimento", "terrazzo (fluviale)", ravvisabile anche altrove (si cita Marostica)[9].
Vi si trova l'ex opificio Fontana, di cui si hanno notizie sin dal Settecento.

Rivalta

Tra Merlo e San Marino. L'origine del nome è facilmente spiegabile[9].

San Marino

Ultima frazione di San Nazario prima del confine con Cismon del Grappa, sorge presso un'ansa del Brenta. Il toponimo non ha nulla a che vedere con l'omonimo santo, visto che anticamente era nota come Campo Samarin[9].

Note

  1. ^ Comune di San Nazario - Statuto.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2018.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Origini, su comune.sannazario.vi.it, Comune di San Nazario. URL consultato il 2 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2011).
  5. ^ Storia, territorio, economia (PDF), su comunitamontanadelbrenta.vi.it, Comunità montana del Brenta. URL consultato il 3 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).
  6. ^ Rachele Scuro, Bassano: società ed economia in una terra autonoma della Terraferma veneta del 15. secolo : tesi di dottorato, Siena, Università degli studi di Siena, 2012, p. 17.
  7. ^ a b L'Arte, su comune.sannazario.vi.it, Comune di San Nazario. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2011).
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  9. ^ a b c d Angelo Chemin, San Nazario, toponomastica in epoca napoleonica, su osservatorio-canaledibrenta.it, Osservatorio del paesaggio del Canale di Brenta. URL consultato il 4 gennaio 2013.

Voci correlate

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