Università degli Studi di Palermo
L'università degli Studi di Palermo è un'università statale italiana fondata nel 1806. Nacque per volontà di re Ferdinando III di Borbone, il quale ne riconobbe il titolo di università nel 1805.[2]
Università degli Studi di Palermo | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Città | Palermo |
Altre sedi | Agrigento, Trapani, Caltanissetta |
Dati generali | |
Nome latino | Panormitana Studiorum Universitas |
Soprannome | UniPa |
Fondazione | 12 gennaio 1806 |
Tipo | Statale |
Scuole | Medicina e chirurgia; politecnica; scienze di base e applicate; scienze giuridiche ed economico-sociali; scienze umane e del patrimonio culturale |
Rettore | Fabrizio Micari |
Studenti | 40 305 (2017[1]) |
Affiliazioni | UNIMED |
Sport | CUS Palermo |
Mappa di localizzazione | |
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Sito web | |
Storia
Le origini
La città di Palermo rimase a lungo priva di un'università, infatti, sebbene nel Trecento l'amministrazione di Palermo avesse richiesto al sovrano Federico III d'Aragona il permesso di creare un'università finalizzata allo studio di diritto e medicina, il re rifiutò,[3]. Nel corso del Quattrocento sorsero lo Studio francescano e lo Studio generale, i quali permettevano di conseguire la laurea soltanto in altre università.[3]
Nel 1550, i due Studi furono sopraffatti dalla nascita del collegio massimo dei Gesuiti, che rilasciò lauree in filosofia[3] e teologia[4] e conquistò in breve tempo un ruolo egemone nell'istruzione cittadina. Il collegio gesuitico cessò la propria attività nel novembre 1767, con l'espulsione dei gesuiti dal Regno di Napoli e Sicilia.[5]
Il 5 novembre 1779 sorse a Palermo, negli stessi locali del precedente collegio massimo dei Gesuiti, la Regia accademia degli studi san Ferdinando[6][7], la quale rilasciava lauree unicamente in filosofia e teologia, pur essendo dotata di quattro facoltà (giurisprudenza, teologia, filosofia e medicina)[8] e venti cattedre. Nel 1804, con il ritorno in Sicilia dei gesuiti, l'accademia dovette spostarsi presso l'ex convento dei Teatini in via Maqueda.
Nell'agosto del 1805 Ferdinando III di Borbone decise di riconoscere all'Accademia panormita degli studi il titolo di università, e i corsi cominciarono il 12 gennaio 1806.[9] Il governo borbonico cercò di ampliare l'ateneo istituendo nuove cattedre, ma la scarsità di risorse inizialmente non permise l'impiego di docenti forestieri.
Primi decenni
Nel decennio 1826-1835, l'ateneo raggiunse un massimo di 784 iscritti, mentre nel 1859 si superarono per la prima volta i mille iscritti, dei quali solo il 25% proveniva da Palermo, il restante proveniva da fuori i confini della provincia[senza fonte]. Giurisprudenza divenne facoltà autonoma nel 1841[10]. Nel 1848 l'università fu temporaneamente chiusa a causa della rivoluzione siciliana[11]; mentre con l'arrivo di Garibaldi, nel 1860, fu soppressa la facoltà di teologia.[9]
Fine Ottocento
Dal 1876 fu concessa l'iscrizione alle donne anche se nei primi anni costituivano una percentuale bassissima (sedici iscritte) e tutte al corso di ostetricia. La presenza femminile divenne continua solo alla fine del secolo. Durante questo periodo vennero istituiti i corsi di laurea in ingegneria ed architettura. Il numero di studenti che conseguirono la laurea era esiguo, inferiore ai duecento annui e si mantenne tale sino al 1909.
Di rilievo nazionale a cavallo dei due secoli fu la scuola romanistica[12].
Periodo fascista
Negli anni trenta, l'ateneo venne assorbito, come gli altri atenei italiani, dalla cultura fascista. Nello stesso periodo furono istituite nuove facoltà che si affiancarono a quelle storiche di lettere e filosofia, giurisprudenza e medicina, che mantennero il loro ruolo egemone in quanto a numero di iscritti. Nel 1923, venne istituita la facoltà di ingegneria, nel 1937 venne istituita la facoltà di economia e commercio, nel 1939 come affiliazione di giurisprudenza venne creata la laurea in scienze politiche, nel 1941 venne istituita la facoltà di agraria, nel 1944 venne istituita la laurea di architettura come affiliazione di ingegneria.
Nel 1936, Emilio Segrè fondò e diresse il laboratorio di fisica sperimentale, cercando di trasformarlo in un moderno centro di ricerca.[13]
Durante la seconda guerra mondiale le iscrizioni aumentarono in maniera esponenziale, soprattutto quelle delle donne con aumenti anche del 60% annui. Al termine della guerra si superarono i 10.000 iscritti, dei quali quasi il 30% erano donne[senza fonte].
Il dopoguerra
Dagli anni cinquanta l'aumento degli iscritti divenne costante, diverse facoltà traslocarono dalla sede centrale e il rettorato fu trasferito a palazzo Steri. Il boom di iscrizioni avvenne dopo il 1963. Il numero di iscritti passò infatti da 19 000 unità nel 1965 fino a superare la quota di 30 000 iscritti nel 1969. In questo periodo le nuove facoltà cominciarono ad avere molti iscritti e le facoltà di giurisprudenza e medicina persero il loro ruolo predominante. Per far fronte a questa crescita,[14] l'università ampliò le proprie strutture acquistando quaranta ettari della tenuta del parco d'Orléans per costruirvi il nuovo campus universitario.[15] I lavori di costruzione del nuovo campus ebbero inizio negli anni sessanta ed in esso si concentrarono la maggior parte delle facoltà dell'ateneo.[14]
Età contemporanea
Nel 1989 iniziarono all'interno del campus i lavori di costruzione di un complesso poli-didattico da affiancare agli edifici già presenti e da destinare alle facoltà. I lavori furono sospesi nel 1994 e ripresero nel 2003.[16] L'edificio fu inaugurato nel 2005 con una capienza di quattromila persone.[14]
Nel 1992 vennero istituite le sedi distaccate dell'università a Caltanissetta, Cefalù, Enna, Marsala ed Erice[17]. Nel 1994 si aggiunse il polo di Agrigento, con le facoltà di giurisprudenza, lettere e architettura.[18]
Struttura
Scuole e dipartimenti
Le Scuole dell'università di Palermo sono:[19]
- Medicina e chirurgia
- Politecnica
- Scienze di base e applicate
- Scienze giuridiche ed economico-sociali
- Scienze umane e del patrimonio culturale
Le Scuole a loro volta sono divise nei seguenti dipartimenti:[20]
- Architettura
- Biomedicina, neuroscienze e diagnostica avanzata
- Biomedicina sperimentale e neuroscienze cliniche
- Biomedico di medicina interna e specialistica
- Biopatologia e biotecnologie mediche
- Culture e società
- Discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche
- Energia, ingegneria dell'informazione e modelli matematici
- Fisica e chimica
- Giurisprudenza
- Ingegneria
- Ingegneria civile, ambientale, aerospaziale, dei materiali
- Innovazione industriale e digitale
- Matematica e informatica
- Promozione della salute, materno-infantile, di medicina interna e specialistica di eccellenza
- Scienze agrarie, alimentari e forestali
- Scienze economiche, aziendali e statistiche
- Scienze politiche e delle relazioni internazionali
- Scienze per la promozione della salute e materno infantile
- Scienze psicologiche, pedagogiche, dell'esercizio fisico e della formazione
- Scienze della terra e del mare
- Scienze umanistiche
- Scienze e tecnologie biologiche chimiche e farmaceutiche
Campus di Parco d'Orléans
La cittadella universitaria, il cui perimetro si estende lungo via Ernesto Basile, alla periferia sud della città, è attraversata per tutta la sua lunghezza da viale delle Scienze. Al suo interno hanno sede le facoltà di Agraria, architettura, economia, ingegneria, lettere e filosofia e scienze dell'educazione e della formazione. All'interno del campus è presente uno dei dormitori, una mensa, una banca e punti ristoro e di servizi. Sono inoltre presenti due aree verdi, nelle vicinanze del parco.
Altre sedi
Via Archirafi
Presso il polo di via Archirafi ha sede la facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali e i dipartimenti dell'area fisica, geologica, chimica, biologica, matematica-informatica, farmaceutica e naturalistica, nonché le strutture didattiche attivate dai relativi dipartimenti. Lungo la trasversale via Lincoln si accede all'orto botanico. L'intera struttura è composta da un susseguirsi di corpi bassi, uno per ogni dipartimento, dotati di piccole biblioteche ed aule lettura e in una delle traverse della via principale, si trova un laboratorio di informatica.
Via Maqueda
Le facoltà di giurisprudenza e scienze politiche si trovano nella centrale via Maqueda presso due palazzi storici. In particolare la facoltà di giurisprudenza dispone dell'edificio casa dei Teatini, prima sede dell'università di Palermo.
Collegio san Rocco
Il collegio san Rocco è la sede della facoltà di scienze politiche, situato all'interno di uno storico collegio cittadino a poca distanza dalla facoltà di giurisprudenza.
Policlinico universitario
Il policlinico universitario "Paolo Giaccone" si trova nelle vicinanze del campus, l'area è adiacente all'ospedale civico. Vi ha sede la facoltà di medicina e chirurgia, con aule sparse per i dipartimenti e i reparti ospedalieri e un edificio dedicato all'attività didattica denominato "aule nuove".
Rettorato
Il rettorato ha sede presso palazzo Chiaramonte-Steri in piazza Marina. Si tratta di un palazzo del XIII secolo restaurato, all'interno dell'edificio è presente un'area congressi. Il rettorato comprende anche alcuni edifici adiacenti quali palazzo Abatellis e le carceri dei Penitenziati (ex carceri dell'Inquisizione).
Poli distaccati
L'ateneo ha tre poli decentrati[21]:
- Trapani (dal 1991)
- Agrigento (dal 1994)
- Caltanissetta (dal 2000)
Biblioteche
Il sistema bibliotecario dell'ateneo è articolato in cinque poli bibliotecari: medicina, scienze di base e applicate, scienze umane, giuridico economico e sociale e politecnico, oltre ai poli delle sedi di Agrigento e Trapani.
Musei
- Museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro
- Museo di zoologia Pietro Doderlein
- Orto botanico di Palermo
- Museo del palazzo Steri
Alloggi
In città sono presenti i seguenti alloggi, affittati agli studenti:
- Santi Romano, il più grande, si trova all'interno del campus
- Biscottari, presso la facoltà di giurisprudenza
- Casa del Goliardo, presso il rettorato
- Hotel Patria
- San Saverio
- Santissima Annunziata, situata in piazza Casa Professa
- Schiavuzzo
Sport
In un'area adiacente al campus sono presenti le seguenti infrastrutture sportive del CUS Palermo: un palazzetto dello sport coperto, uno stadio d'atletica con pista da 400 metri, una piscina olimpionica semicoperta, campi da tennis, campi da calcio a 5 e una palestra.
Pubblicazioni
L'ateneo pubblica la rivista Mediterranea – ricerche storiche[22]
Casa editrice
A maggio 2017[23], è stata fondata la casa editrice Palermo University Press[24][25].
Rettori
Note
- ^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
- ^ La Storia dell'UniPa, su tutored.me. URL consultato il 19 agosto 2018.
- ^ a b c 12 gennaio 1806, arriva il decreto reale che istituisce l’Università di Palermo. Ecco le tappe della nascita e della storia dell’ateneo, su www1.unipa.it. URL consultato il 20 agosto 2018.
- ^ Incontro di Giovanni Paolo II con i docenti nell'Università di Palermo, su w2.vatican.va. URL consultato il 19 agosto 2018.
- ^ La cacciata dei gesuiti - l'espulsione dai regni di Napoli e di Sicilia nel 1767, su storiofiliaci.it. URL consultato il 20 agosto 2018.
- ^ Di Pasquale,Gli studenti, p. 50.
- ^ Gabriella Portalone, Recensione a "Gli studenti dell'Università di Palermo dal 1797 al 1949", Palermo 2001, pp. 92.
- ^ Alla scoperta della Facoltà di Giurisprudenza, su younipa.it. URL consultato il 21 agosto 2018.
- ^ a b Storia dell'Ateneo, su unipa.it. URL consultato il 19 gennaio 2016.
- ^ www.younipa.it
- ^ John Julius Norwich, Breve storia della Sicilia, Palermo, Sellerio Editore, 2018, p. 417.
- ^ Romanisti professori a Palermo, su www1.unipa.it. URL consultato il 22 novembre 2016.
- ^ Segre, Emilio, su treccani.it. URL consultato il 21 agosto 2018.
- ^ a b c Campus universitario Parco D'Orléans, su unipa.it. URL consultato il 19 agosto 2018.
- ^ Il Palazzo D'Orleans, su dagostino.info. URL consultato il 21 agosto 2018.
- ^ Complesso Didattico, su unipa.it. URL consultato il 21 agosto 2018.
- ^ Polo Territoriale Universitario di Trapani, su unipa.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.«Lungomare Dante Alighieri, 2 - 4 91016 ERICE (TP)»
- ^ Il Consorzio-Polo Universitario Agrigento, su attionline.net. URL consultato il 21 agosto 2018.
- ^ Scuole - UNIPA, su unipa.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ Dipartimenti - UNIPA, su unipa.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ unipa.it
- ^ Redazione, su mediterranearicerchestoriche.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ Debutta la casa editrice dell'ateneo, su Italpress, 12 Maggio 2017 (archiviato il 27 Giugno 2017 ).
- ^ Progetto, su unipapress.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.
- ^ UniPapress entra a far parte del Coordinamento “University Press Italiane” (UPI), su unipa.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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