Consonno
Consonno (Cunsònn in dialetto brianzolo) è una frazione del comune di Olginate, in provincia di Lecco, al quale fu annesso nel 1928. In seguito all'edificazione massiccia degli anni sessanta e settanta e ad una frana verificatasi nel 1976 la località è diventata una città fantasma.
| Consonno frazione | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | File:Lecco-Stemma.png Lecco |
| Comune | |
| Territorio | |
| Coordinate | 45°47′02.15″N 9°23′34.12″E |
| Altitudine | 634 m s.l.m. |
| Superficie | 0,3 km² |
| Abitanti | 0[1] (2014) |
| Densità | 0 ab./km² |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 23854 |
| Prefisso | 0341 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Patrono | San Maurizio |
| Giorno festivo | 22 settembre |
| Cartografia | |
Geografia fisica
Consonno è una frazione del comune di Olginate situato all'estremo meridionale delle Prealpi lombarde. Occupa una superficie di 300 000 m², parte della quale è attualmente coperta da boschi.[2] È posta a 634 metri sopra il livello del mare ed è uno dei punti più alti da cui si può osservare il paesaggio circostante: è possibile vedere l'andamento del fiume Adda a partire dal lago di Lecco, il monte Resegone e tutti i paesi posti al di sotto della collina come Olginate, Valgreghentino, Garlate e Airuno.
Il paesaggio naturale del borgo è stato piuttosto deturpato negli anni sessanta e settanta del XX secolo a causa della realizzazione della “città dei balocchi”. Il suo territorio risulta avere un rischio idrogeologico abbastanza elevato.[3]
Storia
L'antico borgo
Le prime notizie storiche di Consonno risalgono a una pergamena del 1085 dove veniva citato il piccolo paesino con il nome di “Cussono”. Nel 1162 divenne di proprietà del monastero benedettino di Civate e fu confermato il diploma (atto con cui l'imperatore donava delle terre ai monasteri) con l'imperatore Federico I. Consonno appariva negli “Statuti delle Strade e delle Acque del contado di Milano” nella pieve di Garlate. Nel 1412 nacque il comune di Consonno mediante un giuramento di fedeltà prestato a Filippo Maria Visconti per mezzo di alcuni procuratori. Il comune di Consonno viene citato inoltre in un prospetto sulle terre del ducato di Milano e le relative tasse risalente al 1538. Dalle risposte fornite al censimento dei “45 quesiti della giunta reale” del 1751, si deduce che il comune, infeudato con le comunità delle pievi di Oggiono e Garlate, sottostava al regio officio della Martesana, presso la cui banca il console era solito prestare giuramento. La comunità aveva allora circa 140 abitanti ed era sprovvista di un consiglio comunale. Le scritture pubbliche venivano conservate "sotto chiave" nella casa del console al costo di 13 lire annue. L'esattore veniva eletto, poteva essere riconfermato e aveva l'obbligo di pagare anticipatamente di tasca propria tutte le spese per il mantenimento del comune. Inoltre tutto il territorio di Consonno, anche se abitato da diverse persone, era una proprietà privata.
Nel 1791 Consonno venne inserita, come le altre comunità delle pievi di Garlate e Oggiono, nel distretto IV di Oggiono della provincia di Milano. Sette anni dopo il comune di Consonno fu compreso nel distretto VI dell'Adda superiore e successivamente nel distretto di Brivio (Dipartimento dell'Adda II). In seguito alla definizione dell'assetto definitivo del territorio della Repubblica Cisalpina nel 1801, Consonno compariva come uno dei comuni del distretto IV di Lecco (Dipartimento del Lario). Nel 1802 Consonno venne ricollocato nel IV distretto di Oggiono e classificato come comune di III classe, con 200 abitati mentre nel 1805 il comune venne aggregato al dipartimento del Lario. Nel 1816 Consonno fu inserito nel distretto XII di Oggiono.
Nel 1853 Consonno, arrivato ormai a 230 abitanti, fu inserito nel distretto XI di Oggiono e, sei anni dopo, il comune di Consonno retto da un consiglio di 15 membri e da una giunta di quattro persone fu incluso nel distretto XI di Oggiono. In seguito alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, il comune di Consonno, secondo la legge sull'ordinamento territoriale, doveva avere un sindaco, una giunta e un consiglio comunale. Nel 1928 il comune di Consonno, che contava quasi 300 abitanti, venne aggregato al vicino comune di Olginate ma pochi anni dopo, a seguito della seconda guerra mondiale, si spopolò fino ad arrivare ad avere circa 50 abitanti. Il 4 maggio 1958 la frazione fu visitata dall'allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini che successivamente fu eletto papa con il nome di Paolo VI. Fino al 1960 la cittadina, anche se distante dal paese, viveva grazie alle attività artigianali e alla ricchezza dei campi da coltivare.[4]
L'arrivo di Mario Bagno
Mario Bagno, un imprenditore milanese di origini vercellesi che, nel periodo del boom economico italiano, con la sua azienda stava costruendo strade e aeroporti su tutto il territorio nazionale, aveva adocchiato Consonno come il luogo ideale in cui costruire una “città dei balocchi”, precipuamente per via del fatto che era facilmente raggiungibile da Milano. Per poter realizzare questo progetto sarebbe stato però necessario abbattere prima tutte le costruzioni dell'antico borgo allora esistente ma questo sembrava non rappresentare un grosso problema per i suoi abitanti (in quel periodo in Italia vaste aree di campagna venivano bonificate per costruirci sopra dei popolosi agglomerati urbani).
Tuttavia Mario Bagno, ancora prima di possedere Consonno, fece costruire una nuova strada che collegava la frazione a Olginate. Su sua proposta, l'amministrazione comunale di Olginate, guidata allora dal sindaco Luigi Viganò, durante il consiglio comunale numero 30 del 1961, approvò il progetto di detta via di comunicazione che, nonostante fosse finanziata e realizzata da privati, fu poi donata allo stesso Comune. Sulla strada appena edificata iniziarono a transitare i camion e le ruspe che diedero inizio ai lavori di demolizione del borgo antico di Consonno.
Con un atto notarile nel 1962 le famiglie Anghileri e Verga (fino a quel momento proprietarie di Consonno) cedettero tutto il territorio all'impresa Bagno. Il costo totale dell'operazione ammontò a circa 22 500 000 lire. Ma contemporaneamente avrebbe avuto delle strutture finalizzate ad un incremento delle attività turistiche. In quel periodo però molti abitanti abbandonarono il borgo a causa della crisi del settore agricolo. Chi aveva deciso di restare a Consonno invece vedeva positivamente i lavori di Mario Bagno, pensando che Consonno sarebbe diventato un centro agrituristico che avrebbe portato lavoro e possibilità di vendere direttamente i propri prodotti.
Non appena i lavori iniziarono anche nel borgo fu però subito chiaro che Mario Bagno avrebbe voluto costruire una “Las Vegas” in Brianza. Con le ruspe i dipendenti dell'impresa Bagno iniziarono ad abbattere tutto quello che trovavano, anche le stalle furono distrutte. Gli unici edifici che non vennero demoliti furono la chiesa di San Maurizio, un piccolo edificio in stile romanico risalente al XIII secolo e con una capienza di circa cinquanta persone, l'adiacente canonica e il minuscolo cimitero. Tutte queste opere però intaccarono l'equilibrio idrogeologico del territorio e nel 1966 le continue piogge favorirono il movimento di masse di fango che nell'anno successivo provocò una prima frana che invase proprio la strada eretta da Mario Bagno. Quest'ultimo riparò molto velocemente i danni della frana e continuò nella sua opera di edificazione, tuttavia il flusso di turisti in visita a Consonno iniziò a registrare un'inversione di tendenza.[5]
La città dei balocchi
Edificazione
Nel 1968 a Consonno sorsero ristoranti, costruzioni con richiami a diverse culture, un castello medievale, un albergo di lusso e il celeberrimo "minareto". Mario Bagno però volle continuare a costruire nuove attrattive come un campo di calcio, uno di pallacanestro, uno di tennis, uno di bocce, uno di golf, una pista per il pattinaggio, un luna park e un giardino zoologico. Uno tra i progetti più ambiziosi di Mario Bagno sarebbe stato quello di realizzare una pista automobilistica. In un'intervista concessa alla televisione svizzera che stava realizzando un documentario su Consonno, disse che tale circuito sarebbe stato piccolo ma, al contempo stesso, uno dei più belli ed eleganti d'Europa.
Consonno era ormai diventato un centro di divertimenti che spesso ospitava nei propri locali grandi personaggi della musica e dello spettacolo per serate a tema. Sulla strada per Consonno, ad accogliere i visitatori, c'erano delle imponenti insegne che recitavano "A Consonno è sempre festa" oppure "Consonno è il paese più piccolo ma il più bello del mondo". Come per ogni località turistica, anche Consonno aveva le proprie cartoline postali illustrate.[5]
Il minareto
Il “minareto” è il fabbricato più imponente di tutta la "città dei balocchi", al centro del quale è posta una torre che, secondo Mario Bagno, tutti avrebbero ammirato e ricordato. Il nome dato a questo edificio nasce dalla somiglianza della predetta torre con quella presente in quasi tutte le moschee e dalla quale il muezzin chiama i fedeli alla preghiera. Al piano terra c'era una lunga galleria commerciale con dei vani adibiti a negozi, mentre al primo e al secondo piano c'erano degli appartamenti disposti in serie di circa 70 m² ciascuno. Di fronte alla struttura era presente una grande fontana che emetteva scenografici getti d'acqua.
Il salone delle feste
A Consonno era presente una balera con una grande pista rettangolare. Nello stesso edificio era anche possibile usufruire di una pedana dedicata all'autoscontro oppure mangiare in una tavola calda (conosciuta come "Il Ristorantino").[5]
Il missile Bagno
Il cosiddetto “missile Bagno” era un edificio a forma di pagoda sul tetto del quale era posizionato un cannone d'artiglieria. Si pensa che, nell'idea del suo costruttore, tale fabbricato cercasse di rappresentare la volontà dei cittadini di Consonno di lottare contro il trascorrere del tempo.
Il trenino panoramico
A Consonno c'era anche un trenino che permetteva ai visitatori di fare un giro turistico di tutto il borgo. Il percorso durava circa venti minuti e dava la possibilità ai turisti appena arrivati di avere una vista d'insieme delle attrazioni di quella che voleva diventare la “Las Vegas della Brianza”.
La frana e l'oblio
Nel 1976 una frana distrusse la via che da Olginate conduceva al borgo, decretandone la fine. Mario Bagno tentò di riparare la strada e di rilanciare la località nel 1981 ma i turisti, in passato attratti dalle novità, non tornarono più e anche gli abitanti iniziarono ad andarsene. Tutte le strutture vennero a poco a poco abbandonate e il 22 ottobre 1995 Mario Bagno morì all'età di 94 anni. La casa di riposo che fece costruire per tentare di riportare Consonno ai suoi vecchi splendori fu definitivamente chiusa nel giugno del 2007.[5]
Per anni il paese divenne un luogo malfamato dove i pochi abitanti rimasti si ritrovarono a dover fare i conti con giovani alle prese con l'alcool e la droga.
L'atto finale della storia della frazione si ebbe durante un rave party chiamato “Summer Alliance”, organizzato a Consonno dal 29 giugno al 1º luglio 2007. In quelle giornate molte strutture furono ulteriormente danneggiate e rese pericolanti e alcune di esse furono inoltre imbrattate da graffiti.[6]
Il presente
Oggi Consonno si presenta in uno stato di abbandono e degrado. Molti degli edifici rimasti sono pericolanti e ne è sconsigliato l'accesso per motivi di sicurezza (oltreché per il fatto che buona parte di essi sono di proprietà privata).
Le strade comunali sono percorribili a piedi mentre agli autoveicoli è stato precluso il transito tramite due stanghe posizionate l'una all'inizio di quella che sale da Olginate e l'altra a circa un chilometro dal paese lungo quella che arriva da Villa Vergano. Entrambe le stanghe vengono alzate dalla settimana successiva alla "Burollata" del mese di ottobre fino al giorno di Pasqua ogni domenica dalle ore 10 alle ore 12 mentre in tutto il restante periodo dell'anno sempre ogni domenica e dalle ore 10 ma fino alle ore 19.[7]
Nel giugno 2007 è stata fondata l'associazione "Amici di Consonno" che, mediante l'intermediazione del Comune, ha ottenuto in comodato d'uso dalla proprietà (rappresentata dagli eredi di Mario Bagno) la ex tavola calda. L'immobile è stato ristrutturato diventando il bar "De La Spinada" che, allestito con degli arredi e un bancone d'epoca, è stato inaugurato nel maggio 2012. La medesima associazione organizza a Consonno anche alcuni eventi come la "Pasquetta a Consonno" (il lunedì di Pasqua), la sopraccitata "Burollata" e la "sagra di San Maurizio" (il 22 settembre, in occasione del giorno della sua ricorrenza), durante la quale viene celebrata una messa solenne nell'omonima chiesa e la statua del santo patrono viene esposta nella piazza antistante il "minareto" e portata in processione attraverso le rovine del borgo.[8] Vengono inoltre predisposte delle attività ricreative e un mercatino.
Il futuro
Il Piano di governo del territorio approvato nell'aprile 2008 dal Consiglio comunale di Olginate prevede la riqualificazione della frazione ed il recupero del dissesto idrogeologico e ambientale tramite l'abbattimento degli edifici abbandonati ma questo progetto non sarà di facile realizzazione in quanto proposte concrete in tal senso non sono state presentate. Il 10 novembre 2014 il prefetto di Lecco Antonia Bellomo, dopo un sopralluogo insieme al sindaco di Olginate Rocco Briganti, ha richiesto la demolizione (a carico degli eredi di Mario Bagno) delle rovine degli edifici.
Recentemente gli eredi di Mario Bagno hanno tentato di vendere online ciò che resta della “città dei balocchi” al prezzo di 12 milioni di euro per sostituirla con nuovi edifici residenziali, ricreativi e commerciali, un'operazione immobiliare che, secondo i potenziali acquirenti, può offrire un vantaggio economico stimato dai 10 ai 14 milioni di euro. Questi ultimi hanno anche presentato una bozza di massima per illustrare la nuova Consonno. Secondo tale documento, la sua ricostruzione dovrà avvenire attraverso un piano attuativo tra amministrazione pubblica e privati. La superficie interessata è di 60 000 m² di cui massimo 15 000 m² potranno essere coperti con edifici suddivisi tra residenziali e altri di tipo ricreativo, sanitario e d'istruzione. Una parte della superficie di 15 000 m² potrà essere pavimentata (inclusi strade e parcheggi) mentre i restanti 30 000 m² dovranno restare luoghi “verdi”. L'insediamento dovrà dipendere da fonti energetiche non rinnovabili per una quota inferiore al 50 per cento, dovranno esserci provvedimenti per l'approvvigionamento idrico e la depurazione delle acque reflue, il ripristino della strada da Olginate ed infine il recupero del tracciato dei sentieri storici da Olginate.[9]
Set cinematografico
La frazione è stata utilizzata per girare alcune scene del film "Figli di Annibale" del regista Davide Ferrario, uscito nel 1998, una pubblicità della Levi's, degli spezzoni di una trasmissione di MTV e la seconda stagione (mai portata a termine) della webserie italiana "Skypocalypse".
Nel 2008 il regista Andrea Bettoni vi ambienta il mediometraggio "Armi", noir dalle contaminazioni western. Nel 2013 è stata la volta dello spot degli occhiali Glassing. Nel 2015 Lory Del Santo vi recita diversi passaggi della webserie "The Lady, l'odio passionale", mentre a dicembre dello stesso anno viene rilasciato dalla casa automobilistica BMW un commercial interamente girato a Consonno.
Sono infine innumerevoli i videoclip di musicisti italiani e non italiani realizzati tra le rovine del borgo, tra i quali si citano "Voglio star con te" degli Studio 3, dallo scenario apocalittico, e "Don’t touch the kids" di Pino Scotto.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti (dal 1928 l'Istat tiene conto della soppressione del comune e di conseguenza integra tale dato in quello complessivo di Olginate):[10][11]

Note
- ^ Consonno, storia di un paese fantasma e del suo ultimo eroico abitante, su comodailynews.net
- ^ Consonno, il borgo fantasma costa 12 milioni. Interessati gli olandesi, su ilgiorno.it.
- ^ Comune di Olginate - Provincia di Lecco - Individuazione del reticolo idrografico principale e minore (PDF), su comune.olginate.it.
- ^ comune di Consonno 1798 - 1809, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ a b c d L'arrivo del Conte Mario Bagno, su consonno.it.
- ^ Tutte le news sui danni e problemi causati dai rave party del luglio 2007, su consonno.it.
- ^ Come raggiungere Consonno, su consonno.it.
- ^ Tutte le informazioni sulla Associazione "Amici di Consonno", su consonno.it.
- ^ Il futuro di Consonno, su consonno.it.
- ^ Popolazione residente e presente dei comuni, censimenti dal 1861 al 1972, vol. 2, Istituto Centrale di Statistica, 1977, p. 98.
- ^ Comune di Consonno, su siusa.archivi.beniculturali.it.
Bibliografia
- Aa. vv., Olginate ieri ed oggi, Oggiono, 1984.
- Andrea Scanzi, Con i piedi ben piantati sulle nuvole. Viaggio sentimentale in un'Italia che resiste, Milano, Rizzoli, 2018.
- Massimo Polidoro, Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia, Bompiani, 2018.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Consonno
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Consonno
Collegamenti esterni
- La storia di Consonno, da borgo a città dei balocchi, su consonno.it.
- Consonno su facebook, su facebook.com.
- Gruppo fotografico su Flickr, su flickr.com.
- Sito ufficiale del comune di Olginate, su comune.olginate.lc.it.
- Galleria fotografica, storia e come raggiungere Consonno, su travellikealocal.org.
- Consonno, su lombardiabeniculturali.it.
- Galleria fotografica su Consonno, su marcocavallini.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- La gallery su Consonno realizzata da un fotografo UNESCO, su valeriolivigniu.com.
- Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it.
- Consonno, storia(ccia) di una speculazione, su lombardiainrete.it (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
- Photos of the ___location from 2016, su urbanexploration.nl.