Giuseppe Salerno (pittore)
Giuseppe Salerno, soprannominato lo Zoppo di Gangi (Gangi, 1570 – 1630), è stato un pittore italiano, protagonista in un ambiente dominato dalla cultura tardomanierista di gusto spagnolo.
Biografia
Della sua vita si hanno notizie frammentarie: nato a Gangi, sui monti delle Madonie nei pressi di Palermo, studiò a Roma con Guido Reni. Dopo il 1603 dovette rifugiarsi a Carini, ospite del locale convento dei Cappuccini per sfuggire alla vendetta di alcuni pericolosi nemici. Pagò l'ospitalità con la propria opera.
Tele dello Zoppo di Gangi si trovano oggi a Palermo, Burgio, Capizzi, Tusa, Gangi, Lercara Friddi, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, nella basilica abbaziale di San Martino delle Scale, nella cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie di Piazza Armerina provenienti dalla chiesa di Sant'Agata della stessa città, in molte chiese della provincia di Palermo.
Opere
Provincia di Agrigento
- XVII secolo, Eucarestia e i Sette Sacramenti della Chiesa Cattolica, olio su tela, attribuzione verosimile al connubio Gaspare Vazzano - Giuseppe Salerno all'epoca dello stretto sodalizio, opera custodita nella chiesa dei Cappuccini di Burgio.[1]
- XVII secolo, Auxlium Christianorum, olio su tela, opera di recente attribuzione custodita nella chiesa di San Giovanni Battista di Campobello di Licata.
Provincia di Enna
- 1602, Trionfo della Fede, pala d'altare firmata Joseph Salerno ut dicitur il Zoppo di Gange, opera custodita nel Museo Alessi di Enna.
- Cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie:
- XVII secolo, San Benedetto e il servo di Totila, olio su tela.
- XVII secolo, Epifania o Adorazione dei Magi, olio su tela.
- XVII secolo, Sposalizio mistico di Santa Caterina, olio su tela.
Provincia di Messina
- XVII secolo, San Nicola, olio su tela, opera custodita nel duomo di San Nicolò di Capizzi.
- XVII secolo, Martirio di San Sebastiano, dipinto su tavola, opera custodita nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Santa Lucia del Mela.
- 1624, Anime del Purgatorio, olio su tela, opera custodita nella chiesa di Maria Santissima Assunta di Tusa.
Provincia di Palermo
- 1601 - 1602, Giudizio Universale, dipinto, opera documentata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
- XVII secolo, Beata Vergine del Rosario, dipinto, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa di San Vincenzo Ferreri.[2] (Assegnato a Francesco Brugnone 1620)
- XVII secolo, San Tommaso d'Aquino, dipinto, opera custodita su una mensa minore della chiesa di San Vincenzo Ferreri.[2] (Assegnato al Giovanni Giacomo Lo Varchi 1630)
- XVII secolo, Soggetto non chiaro, dipinto, opera documentata nella chiesa dell'Annunziata.[2]
- XVIII secolo, Adorazione dei Magi, dipinto, opera custodita nel Duomo di San Nicolò di Chiusa Sclafani.
- XVII secolo, Ciclo, pitture parietali in ventuno affreschi dedicato all'Eucaristia di cui solo alcuni in buono stato di conservazione, opere realizzate nella Cappella del Santissimo Sacramento della basilica di San Pietro.
- 1614, Ciclo, affreschi parietali raffiguranti l'Apostolato e la Madonna con bambino, opere realizzate nella chiesa di San Giacomo.
- 1629, Giudizio Universale, dipinto firmato Giuseppe Salerno il Zoppo di Gangi (dicitura non più leggibile), opera custodita nel duomo di San Nicolò.
- 1612, Andata al Calvario, copia dello Spasimo di Sicilia di Raffaello, opera custodita nella chiesa del Santissimo Salvatore.
- 1618, Martirio dei diecimila Martiri, dipinto, opera custodita nella chiesa di San Cataldo.
- XVIII secolo, Deposizione o Pietà, dipinto, opera custodita nel duomo di San Nicolò.
- 1604c., Madonna con l'ostensorio, attribuzione, tela proveniente dalla chiesa della Madonna Rosario, opera custodita nel duomo di Maria Santissima della Neve.
- 1604c., Santissima Trinità, attribuzione, tela proveniente dalla chiesa della Madonna del Rosario, opera custodita nella cappella eponima del duomo di Maria Santissima della Neve.
- 1604c., Sacrificio di Cristo per la redenzione dei peccati, attribuzione, dipinto custodito sull'altare maggiore della chiesa di San Matteo.
- 1604c., Sacra Famiglia raffigurata con Sant'Anna e San Gioacchino, attribuzione, dipinto proveniente dalla chiesa di Sant'Anna e custodito nella chiesa di San Matteo.
- Chiesa del Santissimo Salvatore:
- XVII secolo, Santa Caterina, olio su tela, opera custodita nella sacrestia.
- 1618, Sacra Famiglia con San Giovannino, olio su tela, opera custodita nella sacrestia.
- Basilica di Maria Santissima Assunta:
- 1617, Trionfo dell'Eucaristia, olio su tela, opera custodita nella Cappella di Sant'Orsola.
- 1617, Fuga in Egitto, olio su tela, opera custodita nella cappella eponima.
- 1629, Le cinque piaghe o Cristo al sepolcro, olio su tela, opera custodita nella cappella eponima.
- 1623, San Mauro Abate, olio su tela, opera proveniente dalla primitiva chiesa di San Pietro.
- 1623c., Sant'Onofrio Eremita, olio su tela, opera proveniente dalla primitiva chiesa di San Pietro.
- XVII secolo, Dormitio Virginis, olio su tela, opera custodita nel Municipio.
- XVII secolo, Madonna degli Angeli tra i Santi Marco e Biagio, opera custodita nella chiesa dei Santi Marco e Biagio.
- Chiesa di San Francesco d'Assisi:
- 1624, San Francesco riceve le stimmate, olio su tela.
- 1607, Sacra Famiglia con Sant'Anna e San Gioacchino, olio su tela.
- Chiesa di Santa Maria Assunta:
- 1617, Natività del Signore e Trionfo dell'Eucaristia, olio su tela, opera proveniente dalla chiesa di San Giuseppe.
- XVII secolo, Madonna del Rosario, attribuzione, opera documentata nella navata destra.
- 1620, Patrocinio di San Gandolfo, olio su tela, committente il nobile don Giuseppe Guarnuto, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa di San Gandolfo la Povera.
- XVII secolo, San Pancrazio, dipinto raffigurante il vescovo di Taormina con la Vergine che intercedono presso la Trinità per le Anime del Purgatorio, olio su tela, opera custodita nella chiesa di San Pancrazio dei Greci.
- 1620, Ritorno della Sacra Famiglia dall'Egitto, olio su tela, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa di Santa Maria della Porta o degli Schiavi.
- 1611, San Benedetto in trono raffigurato tra San Mauro e San Placido, dipinto, opera custodita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie dell'Ordine benedettino o Badia Vecchia.
- 1606, Martirio di Santo Stefano, dipinto, opera autografa, originariamente nell'Oratorio di Santo Stefano al Garraffo, poi in San Giovanni Battista, in Santa Maria di Gesù al Piano, oggi custodita nella chiesa di San Girolamo.
- 1607, Santissimo Salvatore ritratto con la Santa Vergine e i dodici Apostoli nella tribuna dell'altare maggiore della chiesa della Trinità.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate:
- 1618, San Carlo Borromeo guida una processione, dipinto, attribuzione.[3] Da recenti scoperte archivistiche è risultato essere opera di due pittori: Vincenzo La Barbera e Nicasio Azzarello.[4]
- XVII secolo, Sant'Antonio Abate, olio su tela, opera custodita sull'altare maggiore nell'abside.
- Chiesa di San Francesco di Paola:
- XVII secolo, San Carlo Borromeo, dipinto.
- XVII secolo, Natività di Gesù, dipinto, opera custodita nel presbiterio.[5]
- XVII secolo, Natività di San Giovanni Battista, dipinto, opera custodita nel presbiterio.[5]
- XVII secolo, Le quattro Sante Patrone di Palermo, I quattro Dottori della Chiesa, I quattro Santi Martiri, I quattro Evangelisti, affreschi, opere parietali.
- XVII secolo, Martirio di Santa Caterina, dipinto, opera custodita nell'Oratorio della Compagnia di Santa Caterina all'Olivella.[6]
- XVII secolo, San Benedetto, dipinto, opera documentata nella Cappella di San Benedetto della chiesa di Santa Maria del Cancelliere.[7]
- XVII secolo, Madonna del Rosario, dipinto, opera custodita nella Cappella del Rosario della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio.[8]
Provincia di Trapani
- 1597,
Note
- ^ Pagine 55, 69, 73 e 74, Umberto Di Cristina, Antonio Gaziano, Rosanna Magrì, "La dimora delle anime: i Cappuccini nella Val di Mazara e il convento di Burgio (Agrigento)" [1], Palermo, Officina di Studi Medievali, 2007.
- ^ a b c Pagine 77, 78, 79 e 84, Antonio Mogavero Fina, "Castelbuono - Sintesi storico-artistica", Castelbuono, 2002 (pubblicazione postuma).
- ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 142
- ^ vedi: S. Sportaro, in Kalós, «Quel "San Carlo Borromeo" dopo 400 anni ha trovato i suoi autori», anno XXIV n. 4 ottobre-dicembre, 2012).
- ^ a b Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 99
- ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 212
- ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 166
- ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 164
Bibliografia
- Paolo Ziino, I due Zoppo di Gangi, Centro di Ricerca Economica e Scientifica, Catania, 2009.
- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume I, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume II, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume III, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume IV, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
- Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume V, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Salerno
Collegamenti esterni
- Dipinti dello Zoppo di Gangi a Lercara Friddi, su scribd.com.
- Itinerario zoppo di Gangi a Petralia Sottana http://www.petraliavisit.it/wp-content/uploads/2013/11/Itinerario-Zoppo-di-Gangi.pdf
Controllo di autorità | VIAF (EN) 172817338 · ISNI (EN) 0000 0001 2312 1225 · BAV 495/104669 · CERL cnp01167955 · ULAN (EN) 500054635 · LCCN (EN) no2011116098 · GND (DE) 137558112 |
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