Asola (Italia)
Asola (Àsula in dialetto alto mantovano[5]) è un comune italiano di 10 067 abitanti[2] della provincia di Mantova in Lombardia.
Asola comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giordano Busi dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°13′N 10°25′E |
Altitudine | 42 m s.l.m. |
Superficie | 73,48 km² |
Abitanti | 10 067[2] (28-2-2017) |
Densità | 137 ab./km² |
Frazioni | Barchi, Castelnuovo, Gazzuoli, San Pietro, Sorbara, Seriole[1] |
Comuni confinanti | Acquanegra sul Chiese, Canneto sull'Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Fiesse (BS), Gambara (BS), Mariana Mantovana, Piubega, Remedello (BS) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46041 |
Prefisso | 0376 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 020002 |
Cod. catastale | A470 |
Targa | MN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 420 GG[4] |
Nome abitanti | asolani |
Patrono | san Giovanni Crisostomo |
Giorno festivo | 27 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Origini del nome
Asola è diminutivo del latino "ansa", curva del fiume Chiese presso il quale la città fu fondata.[5]
Storia
Asola sorge in un'area frequentata fin dai tempi preistorici, come testimoniano i reperti conservati nel locale museo. Sporadici risultano invece i ritrovamenti dell'età del ferro, periodo caratterizzato dallo stanziamento nel territorio di popolazioni celtiche.
Successivamente la zona è interessata dall'occupazione romana intorno al I secolo a.C., attestata soprattutto dai monumenti e corredi funerari.
Negli anni finali del Medioevo, intorno al XII e XIII secolo, con la propria rocca fortificata rientra nella giurisdizione comitale di Brescia controllata dai Visconti, nel 1348 passa al dominio dei Malatesta, poi ancora dei Veneziani e di seguito dei Gonzaga.
Nel 1440 decide di assoggettarsi liberamente alla Serenissima divenendo una fortezza di confine estremamente importante per il controllo della terraferma da parte della Repubblica.
Asola resterà sotto il controllo di Venezia fino all'arrivo di Napoleone nel 1797. L'arrivo dei Francesi segna quindi il ritorno al territorio mantovano a cui rimarrà legata anche nel 1814 con l'annessione al dominio austriaco.
Attiva anche nelle vicende risorgimentali, lotta per l'indipendenza nazionale con l'impegno di patrioti come Don Ottaviano Daina e Francesco Fario.
Nel 1859 viene liberata e annessa al Regno di Piemonte e infine all'Italia unita.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Cattedrale di Sant'Andrea
Costruita a partire dal 1472 sulla base di un precedente edificio, la cattedrale è oggi un notevole esempio di architettura tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'arte: un organo Antegnati, tele del Moretto, del Romanino, di Lattanzio Gambara e di Jacopo Palma il Giovane, il quattrocentesco Polittico della Misericordia di Antonio della Corna e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche.
Chiesa di San Rocco
Iniziata nel 1475, ora viene chiamata la Chiesa dell'Ospedale. L'attuale edificio (1539-1544) sostituisce la chiesa quattrocentesca eretta come ex voto per la peste. E' frutto della stretta collaborazione tra due artisti asolani: Cristoforo da Leno, a cui si devono le linee architettoniche dell'edificio, e Giovanni Antonio de Fedeli, che eseguì le decorazioni ad affresco attenendosi ai disegni forniti dal de Leno stesso.
L'interno è a navata unica con soffitto a botte, le pareti laterali sono scandite dai pilastri fra gli archi a tutto sesto. Nella ricca ornamentazione classicheggiante spicca la lunetta sopra l'altare maggiore con il Compianto del Cristo morto, direttamente ispirato all'affresco dipinto pochi anni prima dal Pordenone nel Duomo di Cremona.[6]
Chiesa dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia)
In Via Oberdan, a fianco della Cattedrale, è ubicata la chiesa che prende il nome dalla confraternita dei Disciplini Bianchi, che ne fece la propria sede. E' detta anche Chiesa di Santa Maria Della Misericordia'.
L'edificio è di antica fondazione e fu molto rimaneggiato nella prima metà del Settecento, periodo a cui risalgono le decorazioni di gusto barocco della facciata.
L'interno è a navata unica e si caratterizza per il presbiterio sopraelevato a cui si accede tramite due rampe di scale ornate da una raffinata ringhiera di ferro battuto. L'accesso alla cripta sottostante è decorato da una mostra di marmi bianchi e neri, che da una spiccata imponenza rispetto al resto della chiesa. Era adibita a memoriale del Santo Sepolcro e in essa veniva custodita la statua del Cristo Morto di Clemente Zamara. La meditazione della Passione era infatti centrale nella spiritualità dei Disciplini.
Oltre all'altare maggiore, intitolato alla Madonna del Carmine, sono presenti due altari laterali dedicati rispettivamente alla Natività (a sinistra) e ai santi Francesco da Paola, Giovanni Nepomuceno, Faustino e Giovita (a destra).[7]
Chiesa dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme).
Iniziata nel 1569, fu edificata dove già esisteva una cappella dedicata a Santa Maria, molto venerata già agli inizi del Cinquecento.
La facciata ha ritrovato grazie a un recente restauro le vigorose linee originali, mentre l'interno a una navata con presbiterio rettangolare e cappelle è stato rimaneggiato secondo il gusto barocco con una vivace decorazione a stucchi e affreschi.
Nell'altare maggiore spicca la pala con l'Assunta, tela a olio dipinta da Orazio Lamberti (1552-1612), originario di Cento di Ferrara, che visse a lungo ad Asola, operando anche a Mantova e Cremona.
Di notevole interesse è pure la decorazione della volta, dove in spazi rettangolari sono affrescate scene di vita di Maria e al centro si osserva L'incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra nella gloria degli angeli.[8]
Architetture civili
Palazzo Municipale
Situato nella Piazza XX Settembre, la facciata è caratterizzata da un porticato sormontato da finestroni neoclassici. Nell'angolo nord dell'edificio si apre un'elegante Loggia Veneta costruita nel 1610 su progetto dell'architetto Lantana, in origine ornata con otto dipinti del Moretto, poi traslati nella Cattedrale.
All'interno della sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore e del Consiglio dei Dieci, si possono ammirare le tele raffiguranti Dogi e Provveditori della fortezza di Asola.
Fontana di Ercole
Fontana monumentale raffigurante Ercole che schiaccia l'idra, copia in marmo dell'opera dello scultore Giovanni Antonio Carra (XVI secolo).
Gran Caffè Liberty Enoteca
Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel 1811 diventa sede della Pretura e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty Enoteca. Conserva interni in stile liberty, ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio 2006. Aperto dal 1936.
Palazzo Monte dei Pegni
Si trova lungo Via Garibaldi, di fronte alla facciata della Cattedrale. Fu ristrutturato nel 1828 secondo uno stile neoclassico.
La facciata presenta un basamento a bugnato, interrotto da uno schema di arcate ripetute, sul quale poggiano dei semipilastri di ordine dorico. La parte alta è caratterizzata da un fregio a bassorilievo con motivo a bucrani e drappi. Il frontone centrale con un timpano riporta l'iscrizione ''Congregazione di Carità''.
Come si legge nell'epigrafe murata nell'atrio, la fondazione del Monte dei Pegni risale al 1614 per volere di Antonio Priuli, Provveditore generale di Terraferma. L'abate Antonio degli Antoni collaborò con il provveditore e lo sostenne nella denuncia e nell'espulsione degli Ebrei da Asola.
Ora è sede del Museo Civico Goffredo Bellini.
Palazzo Terzi
Situato in Via Garibaldi, si presenta con una sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò Garibaldi nel giugno del 1862 per parlare agli asolani.
Si caratterizza al suo interno per la presenza di un ampio giardino all'inglese con vegetazione varia ed esotica, che cela sotto il livello del terreno una ghiacciaia cilindrica sormontata da una cupola in mattoni. Viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: la festa di San Rocco (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del presepe vivente organizzato dal gruppo scout di Asola.
L'edificio di proprietà del cav. Andrea Terzi (1819-1897), sindaco di Asola nel ventennio postunitario, ha ospitato nel 1862 il generale Garibaldi e nel 1866 il principe ereditario Umberto. Lo scalone interno culmina infatti con l'affresco dello stemma sabaudo e ancora oggi si conserva intatta la camera da letto interamente decorata che ospitò l'eroe dei due mondi.
Palazzo Beffa Negrini
Il palazzo del conte Antonio Beffa Negrini, poeta amico del Tasso, con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, è una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che da poco ha beneficiato di un'attenta opera di restauro complessivo.
Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (sec.XVI-XIX) che testimoniano il nobile passato dell'edificio.
Per secoli residenza di una casata più volte al servizio dei Gonzaga, la costruzione è attribuita a Nicolò Sebregondi, architetto di corte durante il XVII secolo e artefice della celebre Villa La Favorita.
Teatro sociale
Sorto negli ultimi anni del XIX secolo sui resti dell'antica Chiesa di Sant'Erasmo distrutta intorno al 1564.
L'edificio, inaugurato nel 1891, presenta una facciata tardo-neoclassica e sulla cornice di gronda statue raffiguranti maschere della commedia dell'arte.
Cessando di essere utilizzato per spettacoli teatrali, nella seconda metà del XX secolo è stato usato come sala cinematografica e di conseguenza completamente riadattato negli interni.
Sul fianco rimane l'abside romanica di Sant'Erasmo e un epigrafe a ricordo delle origini dell'edificio religioso ''sorto sulle rovine di un tempio di Giove''.
Collegio Schiantarelli
Situato in Via Mazzini, si presenta con una tipica architettura neoclassica. Costituito da un portico con archi in bugnato poggiati su pilastri rettangolari e da un primo piano con finestre ad arco, l'edificio termina con un timpano centrale.
Il conte PaoloTosio nel 1829 commissionò all'architetto Vantini la costruzione del palazzo che avrebbe dovuto ospitare la sua pinacoteca, ora a Brescia.
Il palazzo divenne invece nel 1863 un convitto-collegio e ancora oggi ne resta l'iscrizione a ricordarne la storia.
Architetture militari
Il castello di Asola era una roccaforte presumibilmente risalente al XII secolo. Fu più volte distrutto e ricostruito, oggi non rimane alcuna traccia.
Fortezza di Asola
E' attestata l'esistenza di una rocca fortificata già dal XII secolo. All'indomani dell'atto di dedizione, Venezia promuove un articolato programma di fortificazione della città che si attua dal 1458 al 1483, rimanendo pressochè immodificato fino alla perdita del ruolo primario di Asola nello scacchiere militare della Repubblica a favore del baluardo difensivo di Orzinuovi.
La fortezza resta così immutata nelle rappresentazioni grafiche, nella sua forma di quadrilatero irregolare, il cui perimetro era delimitato da mura con quattordici torri cilindriche protette all'esterno da un fossato e all'interno da un terrapieno.
A nord-est si elevava la rocca, quadrata con torri angolari cilindriche. Due erano le porte: Porta Fuori a Levante, Porta Chiese a Ponente, ciascuna protetta da un rivellino.
A capo della rocca vi era un Governatore con un presidio militare, al vecchio castello, vicino alla Torre delle Polveri, vie era un altro presidio minore, agli ordini di un ''Magnifico Castellan''.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere
Gli stranieri residenti nel comune sono 1 443, ovvero il 14,22% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:
- Albania: 301
- Romania: 254
- Macedonia del Nord: 188
- Marocco: 139
- Cina: 127
- India: 99
- Ucraina: 73
- Nigeria: 37
- Polonia: 24
- Bangladesh: 23
Lingua e dialetti
Tradizioni e Folclore
Antica Fiera dei Morti (1-2 Novembre)
La manifestazione in origine era dedicata allo scambio commerciale e del bestiame: a novembre infatti, finita la vendemmia e seminati i campi, l'anno agricolo si apriva con una delle più solenni festività del mondo contadino, la fiera dei santi e dei morti. In tale occasione tutt'oggi l'1 e il 2 novembre si celebra ad Asola la fiera omonima, che nel corso degli anni ha assunto un taglio più ricreativo e culturale: oltre alle tradizionali bancarelle di prodotti tipici e articoli da regalo dislocate nelle vie del centro storico e al luna-park allestito in Piazzale Mangeri, numerose sono le mostre artistiche, fotografiche e filatelico-numismatiche che vengono organizzate dalle associazioni locali negli spazi espositivi della città.
Il culto popolare di S.Antonio si caratterizza con il fuoco dei ''buriel'' (nelle frazioni) e il consumo augurale di cibi caratteristici: torta dura, focaccia (el chisòl) e grasso di maiale cotto (grèpule).
E' il Patrono di Asola dal 1878, quando la città ottenne dal Senato veneto di poterlo sostituire ai Santi Faustino e Giovita. La reliquia si trova nella Cattedrale in un busto d'argento nella cappella a lui dedicata. Il 27 gennaio il busto viene esposto sull'altare maggiore alla devozione dei fedeli in compagnia di altri quattro santi le cinque mitrie). Questa operazione viene eseguita con particolare attenzione perchè dall'aspetto del busto si traggono auspici sull'annata agricola: se il busto è lucido significa che sarà buona anno secco, raccolto abbondante), se è opaco il contrario (anno umido, raccolto scarso).
Cultura
Musei
Geografia antropica
Urbanistica
Lo sviluppo urbanistico post-risorgimentale ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX Settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali.
Infrastrutture e trasporti
Il comune è attraversato dall'ex Strada statale 343 a cui Asola dà il nome
La stazione di Asola, posta sulla ferrovia Brescia-Parma, è servita da treni regionali eserciti da Trenord e cadenzati a frequenza oraria[11] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.
In passato la stessa offriva coincidenze con due tranvie extraurbane, la Cremona-Asola, attiva fra il 1929 e il 1955, e la Mantova-Asola, attiva fra il 1886 e il 1933[12]
La città è collegata a Mantova da due linee dell'APAM: una diretta a Castiglione delle Stiviere e l'altra a Mantova.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1999 | 2004 | Giordano Rivera | Lista civica Asola la nostra Città |
Sindaco | [13][14] |
2004 | 2009 | Giovanni Calcina | Lista civica Gruppo Civico Asolano |
Sindaco | [13][15] |
2009 | 2014 | Giordano Busi | Il Popolo della Libertà-Lega Nord | Sindaco | [13][16] |
2014 | 2019 | Raffaele Favalli | Lista civica Asola Impegno Comune |
Sindaco | [13][17] |
2019 | in carica | Giordano Busi | Lista civica Uniti per Asola |
Sindaco | [13][18] |
Gemellaggi
- Leingarten, dal 2004
- Lésigny, dal 2004
Sport
- Associazione dilettanti Pallacanestro Asola
Serie C - Anno di fondazione 1987 - Colori sociali: bianco e blu
- ASD Tennistavolo Asola
La società sportiva asolana si è distinta nel panorama pongistico nazionale fin dagli anni cinquanta. Nel corso degli anni sessanta la formazione asolana di tennistavolo trova stabile collocazione ai vertici del pongismo nazionale, vincendo per due volte il titolo di campione d'Italia a squadre (1964 e 1970). Tuttora si presenta con numerose squadre iscritte ai campionati nazionali e regionali e con atleti che vantano anche esperienze internazionali.
Note
- ^ Comune di Asola - Statuto.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- ^ Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101.
- ^ Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101.
- ^ Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015 p.101.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 6 gennaio 2017.
- ^ Orario ufficiale Trenitalia, quadro 196
- ^ Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, Editrice Turris, Cremona, 1987, pp. 125–133, ISBN 88-85635-89-X.
- ^ a b c d e Ministero dell'Interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - Storia amministrativa dell'ente - Comune: Asola (CSV), su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali Asola 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2018.
Bibliografia
- Lions Club-Chiese Mantovano, Appunti per una storia di Asola / a cura di M. Monteverdi, Asola, 1991
- Bartolomeo Arrighi, Mantova e la sua provincia, Brescia, 1859. ISBN non esistente.
- Domenico Bernoni, Le vicende di Asola, Roma, 1876, ISBN non esistente.
- Antonio Besutti, Storia di Asola, Mantova, 1952.
- Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
- Carlo Gozzi, Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie. Tomo II, Mantova, Sometti, 2003. ISBN 88-7495-059-4.
- Lodovico Mangini, Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. I, Mantova, 1999. ISBN non esistente.
- Lodovico Mangini, Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia e Cremona. Vol. II, Mantova, 2001. ISBN non esistente.
- Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996. ISBN non esistente.
- Pro Loco Asola, Benvenuti ad Asola ''rustica e signora'', Guida, Asola 2006
- Garini, Lui, Molinari, Monteverdi, La Cattedrale di Asola, 2015
Voci correlate
Altri progetti
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