Papa Benedetto IX
Benedetto IX, nato Teofilatto III dei conti di Tuscolo (Roma, 1012 circa – Grottaferrata, tra il 18 settembre 1055 e il 9 gennaio 1056), è stato il 145º papa della Chiesa cattolica dal 1033 al 1045, poi una seconda volta nel 1045 (147º) e una terza nel biennio 1047-1048 (150º).
| Papa Benedetto IX | |
|---|---|
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| 145º papa della Chiesa cattolica | |
| Elezione | 21 ottobre 1032 |
| Insediamento | 1º gennaio 1033 |
| Fine pontificato | 13 gennaio 1045 |
| Predecessore | papa Giovanni XIX |
| Successore | papa Silvestro III |
| Nome | Teofilatto di Toscolo |
| Papa Benedetto IX | |
|---|---|
| 147º papa della Chiesa cattolica | |
| Elezione | 10 marzo 1045 |
| Fine pontificato | 1º maggio 1045 |
| Cardinali creati | vedi testo |
| Predecessore | papa Silvestro III |
| Successore | papa Gregorio VI |
| Nome | Teofilatto di Toscolo |
| Papa Benedetto IX | |
|---|---|
| 150º papa della Chiesa cattolica | |
| Elezione | 8 novembre 1047 |
| Fine pontificato | 17 luglio 1048 |
| Cardinali creati | vedi testo |
| Predecessore | papa Clemente II |
| Successore | papa Damaso II |
| Nome | Teofilatto III dei Conti di Tuscolo |
| Nascita | Roma, 1012 circa |
| Morte | Grottaferrata, 18 settembre 1055 - 9 gennaio 1056 |
| Sepoltura | Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata |
È famoso per aver venduto la dignità pontificia al suo padrino e per averla rivoluta indietro due volte, nonché per aver abdicato,[1] risultando quindi il quarto papa ad abdicare dopo Clemente I, Ponziano e Silverio.
Biografia
Ricevette la nomina a cardinale da parte di papa Benedetto VIII in data ignota.[2]
L'elezione al Soglio pontificio
Fu il padre Alberico III a ottenere per Teofilatto l'elezione al Soglio pontificio il 21 ottobre 1032, e a farlo consacrare il 1º gennaio. La famiglia dei Tuscolani esercitava già il potere civile de facto sull'Urbe: il fratello maggiore del pontefice, Gregorio, era senatore della città[3]. La nobile famiglia dei Tuscolani aveva già dato alla Chiesa gli immediati due predecessori di Teofilatto, a riprova dell'elevato grado di potenza che essa aveva raggiunto.
È impossibile stabilire con esattezza la data di nascita di Teofilatto. Dalla storiografia medievale emerge l'ipotesi che al momento dell'elezione fosse ancora adolescente[4][5][6]. Al contrario gli storici moderni, notando le numerose contraddizioni presenti nelle fonti medievali, ritengono più probabile che al momento della sua ascesa al Soglio pontificio avesse circa venticinque anni[7][8]. Sia che avesse dodici anni[9], per altri diciotto,[10] oppure venticinque, Benedetto IX può comunque essere annoverato tra i papi più giovani della storia.
I Pontificati
Governo della Chiesa
In ambito teologico e dottrinale Benedetto IX rimase nel solco dell'ortodossia. Dal punto di vista politico non si distaccò dalla linea dei suoi predecessori, mantenendo buoni rapporti con l'imperatore Corrado II di Franconia al fine di conservare il potere dei Tuscolani su Roma e la campagna circostante, nonché la Sabina e l'Umbria.
Nel 1035 scoppiò una rivolta a Milano. All'epoca l'arcidiocesi era retta da Ariberto d'Intimiano. Egli mirava a creare un vasto dominio autonomo, indipendente sia dall'imperatore che da Roma[11], ma i feudatari minori non erano intenzionati a soggiacere al suo potere. Di qui la causa della rivolta. Convinto che ormai Ariberto costituisse un pericolo, il 26 marzo Benedetto IX lo scomunicò e lo dichiarò deposto. Due anni dopo il pontefice si recò a Cremona per incontrare l'imperatore e sostenere la politica imperiale nel Nord Italia contro Ariberto che, nonostante la scomunica, aveva ancora dalla sua parte la classe dei milites (i nobili). Lo storico tedesco Ferdinand Gregorovius spiega questo viaggio verso il nord Italia come la conseguenza di una prima espulsione del papa da Roma avvenuta nel 1036[12], ma la sua ricostruzione è errata, perché anticipa una serie di eventi che si verificarono effettivamente nel 1044. Nel 1037 l'imperatore emanò a Milano la Constitutio de feudis (8 maggio 1037) in base alla quale i valvassori ottenevano l'ereditarietà e l'inalienabilità delle loro terre e dei loro titoli. La Constitutio ebbe però l'effetto di compattare la classe dei milites, che si strinse ancora di più intorno all'arcivescovo, vero garante degli interessi milanesi. Corrado II dovette cedere (morì poi nel 1039). Nel 1040 papa Benedetto decise di revocare ad Ariberto la scomunica. Nello stesso anno si recò a Marsiglia, in Provenza, per consacrare la chiesa di San Vittore e proclamare, in un concilio locale, la tregua dei, cioè la pace che doveva regnare nei giorni santi del calendario liturgico.[13]
Le cronache del tempo attribuiscono a Benedetto IX decisioni coraggiose e importanti per la Chiesa, in cui mostrò fermezza e audacia. Indisse due sinodi per mettere ordine nelle cariche ecclesiastiche, conferite spesso da vescovi simoniaci o già deposti dal sacerdozio. Nel 1042 canonizzò, appena sette anni dopo la morte, il monaco Simeone di Siracusa, la cui causa di canonizzazione era stata promossa da Poppone, il futuro Papa Damaso II. Infine, fu l'ago della bilancia nella secolare diatriba tra le diocesi di Grado e di Aquileia.
Il potere a Roma passa ai Crescenzi
Il primo pontificato di Benedetto IX terminò nel settembre del 1044[14] o tra la fine del 1044 e gli inizi del 1045[15]. Il vescovo di Sutri San Bonizone (1145 ca.–1190 ca.) spiega la fine del primo pontificato con la scelta di Benedetto IX di contrarre matrimonio[16]. Secondo Claudio Rendina, invece, la questione del matrimonio è riportata come la causa della fine del secondo pontificato, dopo la deposizione di Silvestro e prima dell'elezione di Gregorio.[17]
Si sa di certo che fu una rivolta popolare a costringere Benedetto alla fuga da Roma, fino a trovare rifugio nella rocca tuscolana di Monte Cavo. Le cause della rivolta possono essere probabilmente rintracciate nello scontro tra le fazioni tuscolane e quelle anti-tuscolane guidate dai Crescenzi,[18][19] i quali poi posero sul trono pontificio il vescovo di Sabina, Giovanni Crescenzi Ottaviani. Il loro candidato fu eletto papa il 13 gennaio e consacrato il 20 gennaio[15] col nome pontificale di Silvestro III.
Il breve ritorno sul Soglio di Pietro
Il pontificato di Silvestro III durò assai poco. Vista la necessità di ristabilire l'ordine in città, i fratelli di Benedetto IX, Gregorio e Pietro di Tuscolo, lo avrebbero riportato a Roma e, con l'accordo dei Crescenzi e l'unanime consenso dei cittadini di Roma, il 10 febbraio 1045[20] espulsero il suo rivale Silvestro III.
Benedetto IX riprese subito in mano le redini del potere, ma l'inizio ufficiale del suo nuovo pontificato, secondo quanto riporta il Liber Pontificalis, cadde solo il 10 aprile[20]. Il secondo pontificato durò pochissimo: Benedetto IX, forse spinto dal suo entourage, che sperava di mettere a tacere il malcontento che il comportamento dissoluto del papa attirava sull'intera Chiesa, decise di vendere il 1º maggio la dignità pontificale al presbitero Giovanni "Graziano", che fu incoronato col nome di Gregorio VI il 5 maggio 1045.
Il Concilio di Sutri (1046)
Gregorio VI fu salutato entusiasticamente da Pier Damiani[21]: il prelato ravennate sperava che il nuovo pontefice avrebbe finalmente operato una riforma della Chiesa. Nonostante la fama di santità che lo circondava[22], l'acquisto della dignità pontificale (forse un atto ritenuto necessario per liberarsi dell'indegno Benedetto IX[23]) indeboliva in partenza il prestigio del nuovo papa. Il nuovo imperatore Enrico III, animato da un profondo spirito di riforma della Chiesa, approfittò della situazione per riunire il Concilio di Sutri nell'autunno 1046, invitando i tre papi a rispondere dell'accusa di simonia.
Benedetto non si presentò al Concilio, come pure Silvestro III che già da tempo si era ritirato dalla vita pubblica, mentre Gregorio VI ammise le sue colpe e venne deposto. Al posto di Benedetto IX, che nel frattempo era tornato a rivendicare i suoi diritti sul Soglio pontificio, venne eletto un nuovo papa, Suidger vescovo di Bamberga, che prese il nome di Clemente II. Egli provvide, nel Natale successivo, a deporre nuovamente Benedetto IX.
Lo scontro con Clemente II
Clemente II morì improvvisamente il 9 ottobre 1047[24]. Benedetto IX approfittò della sede vacante e dell'assenza dall'Italia dell'imperatore Enrico per risalire sul Soglio di Pietro (8 novembre 1047), potendo contare sull'incondizionato appoggio di Guaimaro di Salerno e di Bonifacio di Canossa[25]. Quest'ultimo si rifiutò di scortare a Roma Poppone di Bressanone, candidato dell'imperatore a successore di Clemente II. Il rifiuto provocò la violenta reazione dell'imperatore, che minacciò un intervento militare in Italia. Bonifacio di Canossa allora scese a più miti consigli e scortò a Roma il candidato imperiale.
Benedetto IX riparò nei castelli della Sabina e Poppone entrò a Roma senza incontrare alcuna resistenza. Il 17 luglio 1048 fu consacrato papa con il nome di Damaso II e poté succedere a Clemente in tutta tranquillità. Benedetto IX rifiutò di rispondere alle accuse di simonia e venne scomunicato.
Dopo i pontificati
Dopo il definitivo abbandono del Soglio pontificio, le vicende della vita di Benedetto, ritornato Teofilatto dei conti di Tuscolo, diventano oscure. Si sa solo che l'ex pontefice reagì alla definitiva deposizione non esitando a ingaggiare una vera e propria guerra nei confronti di Papa Leone IX, che il 2 febbraio 1049 aveva sostituito Damaso II, morto il 9 agosto 1048 dopo appena 23 giorni di pontificato. Teofilatto fu per questo scomunicato da Leone (aprile 1049). Il successore di Leone IX fu Gebhard, vescovo di Eichstätt. Eletto nel settembre 1054, divenne Papa Vittore II e accettò l'elezione pregando per la conversione del suo rivale.
Teofilatto morì poco tempo dopo, ma non è possibile stabilire con esattezza tanto la data quanto le circostanze della sua morte. Si può dire con certezza che il 18 settembre 1055 era ancora vivo, perché è registrata una donazione fatta da lui, da suo fratello Guido (padre di Giovanni, di lì a tre anni Benedetto X) e da altri due fratelli al monastero dei santi Cosma e Damiano di Roma, mentre il 9 gennaio 1056 era già morto, perché i tre fratelli fecero celebrare in quel giorno 40 messe in suffragio per la sua anima.
D'altra parte i conti di Tuscolo non si rassegnarono alla perdita del controllo sulla Santa Sede, al punto che alla morte del successore di Vittore II, Stefano IX (1058), tentarono d'imporre come loro candidato Giovanni, cardinale vescovo di Velletri, che venne annoverato tra gli antipapi con il nome di Benedetto X.
Benedetto IX nella storiografia
La fama di Benedetto IX fu una delle peggiori che i cronisti suoi contemporanei ci hanno trasmesso. San Pier Damiani (1007-1072), per esempio, descrisse Benedetto IX nel Liber Gomorrhianus come «...sguazzante nell'immoralità, un diavolo venuto dall'Inferno travestito da prete» o come «...apostolo dell'Anticristo, saetta scoccata da Satana, verga di Asur, figliolo di Belial, puzza del mondo, vergogna dell'umanità». San Bonizone, vescovo di Sutri, disse che era solito commettere «vili adulterii e omicidi». Nel terzo libro dei suoi Dialoghi Papa Vittore III (1086-1087) scrisse che Benedetto «...era votato alla voluttà e molto più incline a vivere come epicureo che come un pontefice», dipingendolo come uno dei peggiori papi mai esistiti.[26]
La critica moderna non si discosta di molto da quest'immagine. Per esempio, la Catholic Encyclopedia lo descrisse come «...una disgrazia per la Chiesa», e Ferdinand Gregorovius scrisse che con Benedetto IX il papato toccò il fondo della decadenza morale: «...conduceva tranquillamente in Laterano una vita da sultano orientale».[3]
Per quanto riguarda l'aspetto fisico, Raffaello Giovagnoli lo dedusse, nel suo romanzo Benedetto IX (1899), dalle incisioni riportate da Bartolomeo Platina: «...dal viso oblungo, bianchissimo di pelle, pupille turchine, capelli biondi, riccioluti e un po' stempiato, affetto da leggero strabismo e dal naso aquilino, ben rasato. Veste preferibilmente una tunichetta di seta bianca, tutta lavorata a fregi d'oro e stretta alla vita, mediante una larga cintura di cuoio tempestata di pietre preziose […], stretti calzoni di seta di Reims finissimo di colore azzurro chiaro […], un piccolo e leggiadro berretto di seta, di colore azzurro simile a quello dei calzoni, sul quale tremolava una piuma bianca».
Benedetto IX nella letteratura
- Renzo Rosso, Il trono della bestia, 2002 - Romanzo sulla vicenda umana e storica di Benedetto IX, incarnazione di una Chiesa problematica in una delle epoche più difficili della sua storia
- Peter Prange, Il papa bambino, Newton & Compton, 2013 - Biografia molto romanzata di Benedetto IX
Tavola genealogica
Teofilatto III era figlio di Alberico III dei Conti di Tuscolo, e nipote dei papi Benedetto VIII e Giovanni XIX. Alberico III, da parte sua, era figlio di Gregorio I dei Conti di Tuscolo, a sua volta figlio di Alberico II di Spoleto, e nipote di Giovanni XII. Sua madre era una delle sorelle di Giovanni XV, mentre Giovanni XI e Giovanni XIII erano rispettivamente zio e cugino del suo prozio Giovanni XII. Sergio III, padre di Giovanni XI, era suo pro-prozio; Benedetto VII aveva per zio suo bisnonno Alberico II ed era, quindi, cugino di secondo grado di suo padre Alberico III e dei suoi zii Benedetto VIII e Giovanni XIX: perciò Benedetto VII era suo cugino di terzo grado.
Inoltre si sospetta che Adriano III fosse in realtà Agapito, fratello di suo pro-prozio Sergio III, e che Adriano I fosse un antico avo dei Conti di Tuscolo. Infine il figlio di suo fratello Guido, quindi suo nipote, era Giovanni II "Mincio" Conte di Tuscolo, poi Benedetto X (1058-1059).
| Papa Benedetto IX | Padre: Alberico III di Tuscolo |
Nonno paterno: Gregorio I di Tuscolo |
Bisnonno paterno: Alberico II di Spoleto |
Trisnonno paterno: Alberico I di Spoleto |
| Trisnonna paterna: Marozia, Regina d'Italia | ||||
| Bisnonna paterna: Stefania Crescenzi |
Trisnonno paterno: Giovanni Crescenzi I | |||
| Trisnonna paterna: Teodora II dei Teofilatti | ||||
| Nonna paterna: Maria |
Bisnonno paterno: ? |
Trisnonno paterno: ? | ||
| Trisnonna paterna: ? | ||||
| Bisnonna paterna: ? |
Trisnonno paterno: ? | |||
| Trisnonna paterna: ? | ||||
| Madre: Ermelina |
Nonno materno: Leone |
Bisnonno materno: ? |
Trisnonno materno: ? | |
| Trisnonna materna: ? | ||||
| Bisnonna materna: ? |
Trisnonno materno: ? | |||
| Trisnonna materna: ? | ||||
| Nonna materna: ? |
Bisnonno materno: ? |
Trisnonno materno: ? | ||
| Trisnonna materna: ? | ||||
| Bisnonna materna: ? |
Trisnonno materno: ? | |||
| Trisnonna materna: ? |
Note
- ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 385
- ^ (EN) Salvador Miranda, Benedict VIII, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
- ^ a b Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 365
- ^ Roberto Glabro (edizione a cura di M. Prou), Historiarum libri IV,5;V,5, Paris, 1886.
- ^ (edizione a cura di) A. Poncelet, Vita Anonima di Leone IX, Wipo, "Analecta Bollendiana", 25, 1906.
- ^ Desiderio di Montecassino, Dialoghi, città, P.L., CXLIX, anno.
- ^ R. L. Poole, Benedict IX and Gregory VI, "Proceedings of the British Academy, 8, 1918.
- ^ G. B. Borino, Invitus ultra montes cum domino papa Gregorio abii, Roma, "Studi Gregoriani", I, 1947.)
- ^ Rodolfo Glabro, Historiae libri
- ^ Agostino Mathis, Appunti critici di Storia Medievale, La Civiltà Cattolica, 66, 1915, nr. 4
- ^ Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, pp. 365-366
- ^ Si tratta di un'ipotesi che Gregorovius ricava dai suoi studi su Roberto Glabro: sull'uso fatto da Gregorovius di queste fonti cfr. Istituto della Enciclopedia Italiana 2000, Enciclopedia dei Papi, 2., p. 139
- ^ Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 366.
- ^ Benedetto IX in Enciclopedia dei Papi.
- ^ a b Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 367
- ^ Bonizone nel Libelli de lite imperatorum et pontificum saec. XI et XII conscripti, I, parla di un progetto matrimoniale tra Benedetto IX e la figlia di “Girardus de Saxo”. Gerardo avrebbe posto come condizione la rinuncia di Benedetto IX al Soglio pontificio ed egli, seguendo il consiglio di un sacerdote di nome Giovanni "Graziano" de' Graziani, avrebbe accettato queste condizioni. Sennonché lo stesso "Graziano" avrebbe tentato di farsi eleggere papa al suo posto con il nome pontificale di Gregorio VI. Il tentativo sarebbe naufragato per la reazione dello stesso Gerardo, che avrebbe imposto il candidato suo e dei Crescenzi, il futuro Silvestro III. Dopo la deposizione di Silvestro e il ritorno di Benedetto IX sarebbe poi venuto il momento di Giovanni "Graziano".
- ^ «Intermediario del contratto [tra Benedetto e Gregorio, n.d.a] dovette essere quel Gerardo di Galeria, che già aveva procurato per denaro il pontificato a Silvestro III: sembra avesse promesso a Benedetto IX la mano di sua figlia, ma poi saggiamente gliela negò». Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, pp. 368-369
- ^ Liber Pontificalis, p. 331, citato nell'Enciclopedia online dei Papi
- ^ Gli Annales Romani riferiscono della rivolta contro Benedetto e dei successivi scontri tra Romani, responsabili dei disordini che avrebbero portato alla fuga del Papa, e Trasteverini, scesi a difesa di Benedetto IX. In proposito cfr. Istituto della Enciclopedia Italiana 2000, Enciclopedia dei Papi, 2., p. 144
- ^ a b Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 368
- ^ P.L., CXLIV, coll. 205 s., citata in Enciclopedia online dei Papi, sotto la voce "Benedetto IX"
- ^ Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 369
- ^ Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 369. La supposizione è dello stesso Rendina
- ^ Le cause del decesso non sono chiare: per i Regesta pontifici romanorum, Clemente morì di malaria; per la Lupo Protospatariis Chronicum, invece, Clemente fu raggiunto dal veleno di Benedetto IX. Entrambe le fonti vengono riportate nel saggio di Claudio Comandini, I tre pontificati di Benedetto IX, sul sito www.claudiocomandini.net
- ^ Claudio Rendina, I papi. Storia e segreti, p. 371.
- ^ La vita sessuale segreta dei papi. URL consultato il 23 gennaio 2017.
Bibliografia
- Pier Damiani, Liber Ghomorreanus
- Desiderio di Montecassino (Papa Vittore III), Dialogi, a cura di J. P. Migne, collana Patrologia Latina, CXLIV, col. 1004.
- Bartolomeo Platina, Le vite dei Pontefici, Venezia, Girolamo Savioni, 1730
- Lupo Protspatariu, Chronica, a cura di G. H. Pertz, collana Monumenta Germaniae Historica. Scriptores V, Hannover, 1844.
- Ferdinando Gregorovius, Storia di Roma nel Medioevo, Roma, 1870
- S. Loewenfeld, Regesta pontificum romanorum ab condita Ecclesia ad annum post Christum Natum 1198, a cura di P. Jaffé, Lipsia, Veit, 1885-1888.
- E. Dümmler Bonizone di Sutri, Liber ad amicum, collana Monumenta Germaniae Historica. Libelli de lite imperatorum et pontificum I, Hannoverae, 1891.
- E. Dümmler, L. von Heinemann, F. Thaner, Bonizone di Sutri, Libelli de lite imperatorum et pontificum saec. XI et XII conscripti, I
- A. Mathys, Appunti critici di Storia Medievale, in La Civiltà Cattolica, 66, 1915, n. 4
- G. B. Borino, L'elezione e la deposizione di Gregorio VI, Archivio della R. Società Romana di Storia Patria, 39, 1916
- Enciclopedia dei Papi, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 2, pp. 138–147
- John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989. ISBN 88-384-1326-6
- Rodolfo Glabro, Historiarum libri quinque (1047), a cura di G. Cavallo, G. Orlandi, collana Cronache dell'anno Mille, Vicenza, Fondazione Lorenzo Valla – Arnoldo Mondadori Editore, 1989.
- Claudio Rendina, I Papi - storia e segreti, Ariccia, Newton&Compton editori, 2005
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su papa Benedetto IX
Collegamenti esterni
- Giorgio Falco, BENEDETTO IX papa, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Benedetto IX, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Benedétto IX, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Benedict IX, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Ovidio Capitani, BENEDETTO IX, papa, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 8, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.
- (EN) Papa Benedetto IX, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Ovidio Capitani, BENEDETTO IX, in Enciclopedia dei Papi, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- (EN) David M. Cheney, Papa Benedetto IX, in Catholic Hierarchy.
- Benedetto IX in Enciclopedia dei Papi Treccani, su treccani.it.
- Benedetto IX, su claudiocomandini.net. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici, su documentacatholicaomnia.eu. URL consultato il 25 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2008).
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