Corzano
Corzano (Corsà in dialetto bresciano[3][4]) è un comune italiano di 1 409 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
Corzano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Benzoni (lista civica) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°27′N 10°01′E |
Altitudine | 101 m s.l.m. |
Superficie | 12,3 km² |
Abitanti | 1 409[1] (30-11-2017) |
Densità | 114,55 ab./km² |
Frazioni | Bargnano, Meano, Montegiardino |
Comuni confinanti | Barbariga, Brandico, Comezzano-Cizzago, Dello, Longhena, Pompiano, Trenzano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25030 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017064 |
Cod. catastale | D082 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | corzanesi |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Origini del nome
Il paese sorge sul territorio della pianura Padana che fu soggetto a centuriazione romana. L'assegnazione a ciascun miles del proprio fondo (lat. "fundus") ne ha così trasmesso il nome al territorio, spesso aggettivando il nome della gens d'appartenenza posponendovi il suffisso "-anus". Tale circostanza è riflessa nel nome di molti paesi della pianura bresciana occidentale (es. Pompiano, Meano, Trenzano, Mairano), derivanti dal nome dei miles assegnatari (Pompeo, Mevio, Terenzio, Mario).
Corzano deve appunto il proprio nome all'aggettivazione del nome della gens Curtia. L'assegnazione del territorio ad un miles di questa gens ne fece così il fundus curtiani, da cui Corzano. Da Corzano passarono gli eserciti veneziani diretti alla vittoriosa battaglia di Maclodio del 1427.
Storia
Monumenti e luoghi d'interesse
Palazzo Maggi
Il palazzo può essere considerato un pregevole esempio di architettura, una fra le più importanti del ´500 bresciano. Al suo interno si trovano ben tre sale ornate di affreschi attribuiti a Lattanzio Gambara. Palazzo Maggi, immobile a metà strada tra struttura fortificata e dimora signorile, ospitava una delle più antiche casate nobiliari bresciane: la famiglia Maggi. Il palazzo si affaccia sulla piazza di Corzano, recentemente sistemata. Ad accogliere il visitatore, all'interno della corte rurale, un portico che poggia su colonne giganti con arcate a doppia altezza. Il palazzo, su gentile concessione della Famiglia Gatti, l'attuale proprietaria, viene occasionalmente aperto al pubblico.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti
Nel territorio di Corzano, accanto all'italiano, è parlata la lingua lombarda prevalentemente nella sua variante di dialetto bresciano.
Cultura
Media
Radio e televisione
Dal 1976 la frazione di Bargnano è sede della emittente locale Super TV e Radio Super.
Cinema
- Il film di Lina Wertmüller "Io speriamo che me la cavo" è ambientato a "Corzano": il toponimo usato nella pellicola si voleva però riferire come località fittizia, assonante al comune di Arzano (NA). Il cambio toponomastico fu dovuto a problemi giudiziari riguardo l'uso del nome del comune partenopeo.
Geografia antropica
Frazioni
- Bargnano: Nel dialetto locale è chiamata Bargnà[senza fonte], vi ha sede un istituto alberghiero tra i più frequentati della zona.
- Meano: Nel dialetto locale è chiamata Meà"[senza fonte][6]
- Montegiardino
Infrastrutture e trasporti
Fra il 1928 e il 1950 Corzano era servita da una stazione posta lungo la tranvia Brescia-Soncino[7].
Amministrazione
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Toponimi in dialetto bresciano
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 234.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante della Bassa, Brescia, Grafo edizioni, 1987.
- ^ Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corzano
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.corzano.bs.it.
- Corzano, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 242347871 |
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