San Fiorano
San Fiorano (San Fiuràn in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1.841 abitanti[1] della provincia di Lodi in Lombardia.
San Fiorano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Mario Ghidelli (lista civica Noi con voi) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′14″N 9°43′24″E |
Altitudine | 56 m s.l.m. |
Superficie | 8,97 km² |
Abitanti | 1 841[1] (31-7-2018) |
Densità | 205,24 ab./km² |
Frazioni | Campone, Divizia, Lazzaretto, Regone |
Comuni confinanti | Codogno, Fombio, Maleo, Santo Stefano Lodigiano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26848 |
Prefisso | 0377 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 098047 |
Cod. catastale | H844 |
Targa | LO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 701 GG[3] |
Nome abitanti | sanfioranesi |
Patrono | San Fiorano |
Giorno festivo | 4 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Storia
Il paese di San Fiorano viene citato per la prima volta in un documento del 997. Rogerio di Bariano fu nominato feudatario dall'imperatore Ottone III. A causa del suo possesso sanfioranese, Rogerio ebbe una lite il 5 agosto dell'anno 1000 con il vescovo di Lodi, giudicata da Benzone conte di Lodi nel placito di Turano.
Il castello sanfioranese nel 1216 fu distrutto dai Milanesi alleati ai Piacentini nella guerra contro i Pavesi, Lodigiani e Cremonesi. Ricostruito, nel 1239 fu preso e incendiato dai Piacentini in guerra coi Lodigiani, che parteggiavano per l'imperatore Federico II di Svevia. Ricostruito, fu di nuovo conquistato dai Milanesi ne1 1278, ma in seguito i Lodigiani, alleati ai Cremonesi se ne impadronirono e lo distrussero. Il castello, tornato a nuova vita, servì da rifugio ai Tresseni, fuggiaschi da Lodi per motivi politici, che tennero San Fiorano fin verso la fine del XV secolo.
Di fianco al castello, sull'area dell'attuale cimitero, sorgeva la chiesa plebana di Santa Elisabetta, citata in un documento del 1261, anno in cui pagava una tassa al Vescovo di Lodi. Era la Chiesa del vecchio paese, essendo l'attuale costruita a partire dall'anno 1502. Narra Lorenzo Monti, storico codognese della fine del XVIII secolo, come nelle mura esterne dell'abside, rivolte verso il lago Barilli, fossero infissi dei grossi anelli di ferro che servivano per ancorare le barche dei pescatori.
All'inizio del XVI secolo la proprietà di San Fiorano passò alla famiglia milanese dei Trivulzio; nel 1543 il conte Gian Fermo Trivulzio ottenne dall'imperatore di Spagna Carlo V il permesso di tenere un mercato in una delle sue terre e fissò questo privilegio in San Fiorano, com'era ricordato da una lapide marmorea che si trovava di fronte al Municipio. Il mercato di San Fiorano nei secoli scorsi era molto rinomato e richiamava commercianti e curiosi di tutto il circondario; gli ultimi affari si sono consumati fino alla guerra del 15/18. Nei giorni immediatamente precedenti la Sagra patronale del 4 maggio, si svolgeva in paese una grande fiera detta di Santa Croce che godeva di grande fama presso tutte le terre del medio corso del Po. Il poeta lodigiano Jacopo Gabiano (sec. XVII) fa cenno del mercato di San Fiorano nel suo poema "Laudiade".
Il 16 maggio 1645 Giangiorgio Pallavicino acquistò il feudo di San Fiorano, iniziando così il "dominio" della sua casata sul paese. Il più illustre discendente della nobile casata fu senza dubbio Giorgio Guido, il grande patriota del risorgimento italiano.
Simboli
Stemma[4]
Gonfalone[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Tre sono i luoghi di interesse: la chiesa fondata nel 1502 e dedicata a San Floriano, il castello, e il Lazzaretto, chiamato anche Mortorino, nel quale sono conservati affreschi settecenteschi della Via Crucis, opera del pittore varesino Giovanni Battista Ronchelli, allievo di Pietro Antonio Magatti.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di San Fiorano in totale sono 60[7], pari al 3,43% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
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Marocco | 28 |
Romania | 17 |
Amministrazione
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[8]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1945 | 1951 | Giuseppe Travaini | Sindaco | ||
1951 | 1956 | Pietro Tirelli | Sindaco | ||
1956 | 1964 | Antonio Cigolini | Sindaco | ||
1964 | 1975 | Giovanni Fugazza | Sindaco | ||
1975 | 1995 | Angelo Omini | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1995 | 2004 | Angelo Fugazza | Forza Italia | Sindaco | |
2004 | 2014 | Antonio Mariani | Partito Democratico | Sindaco | |
2014 | in carica | Mario Ghidelli | Lista civica (centrodestra) | Sindaco |
Galleria d'immagini
-
Cappella dei conti Pallavicino
-
Il Mortorino
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Art. 3 comma 4 dello Statuto Comunale
- ^ Art. 3 comma 5 dello Statuto Comunale
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dati demografici ISTAT
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 290.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Fiorano
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.sanfiorano.lo.it.
- San Fiorano Online (sito non ufficiale), su sanfiorano.altervista.org.
- Pagina su San Fiorano, da Codogno Online, su codognoonline.it. URL consultato il 22 marzo 2005 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2005).
- Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234397357 |
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