Pandino
Pandino (Pandì in dialetto cremasco) è un comune italiano di 9 035 abitanti[1] della provincia di Cremona in Lombardia.
| Pandino comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Piergiacomo Bonaventi (centro-destra) dal 27-6-2019 (1º mandato) |
| Territorio | |
| Coordinate | 45°24′N 9°33′E |
| Altitudine | 85 m s.l.m. |
| Superficie | 22,3 km² |
| Abitanti | 9 035[1] (31-12-2017) |
| Densità | 405,16 ab./km² |
| Frazioni | Gradella, Nosadello |
| Comuni confinanti | Agnadello, Dovera, Monte Cremasco, Palazzo Pignano, Rivolta d'Adda, Spino d'Adda |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 26025 |
| Prefisso | 0373 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 019067 |
| Cod. catastale | G306 |
| Targa | CR |
| Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
| Cl. climatica | zona E, 2 557 GG[3] |
| Nome abitanti | pandinesi |
| Patrono | Santa Margherita |
| Giorno festivo | terza domenica di ottobre |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Origini del nome
Il topononimo dal nome di persona Pandino, diminutivo di Bando / Pando di origine germanica[4].
Storia
Medioevo
A partire dall'età medievale, il centro abitato apparteneva al territorio della Gera d'Adda, possedimento milanese. Le località di Gradella e Nosadello, oggi frazioni, appartenevano invece al Contado di Lodi.
La prima notizia documentata su Pandino risale al 1144, quando la chiesa parrocchiale risultava dipendere da quella di S. Sigismondo di Rivolta d'Adda, dato che indica che il nostro paese all'epoca era probabilmente formato da pochissime case. Il piccolo villaggio sorge in un territorio caratterizzato dalla preminenza di boschi, inframmezzati da pascoli e qualche vigna.
La storia dell'Italia cambia radicalmente quando il signore di Milano, Bernabò Visconti, vi fa costruire uno dei suoi castelli di caccia, intorno alla metà del ‘300. Da quel momento in poi possiamo immaginare che la presenza dei signori milanesi abbia fatto da attrattiva per molte persone che cercavano un luogo sicuro dove stabilirsi, sperando magari di trovare un lavoro presso il castello: la conseguenza fu che Pandino comincia pian piano ad ingrandirsi.
I vari feudatari con il passare del tempo aggiungono altre costruzioni: nel corso del XV secolo gli Sforza ordinano ai pandinesi di costruire la cerchia muraria per proteggere il villaggio dai Veneziani, che ormai erano a pochi chilometri da Pandino. Nel medesimo secolo di fronte al castello viene innalzata la chiesa di S. Marta, la cui funzione iniziale è quella di chiesa collegata al castello, in quanto Bernabò Visconti non aveva voluto una cappella nel suo maniero di caccia. Ai primi decenni del XV secolo risale anche l'apparizione della Madonna del riposo che porta alla realizzazione del santuario a lei dedicato.
I pandinesi non portano a conclusione la costruzione delle mura, che in alcuni punti vengono chiuse con dei terrapieni; i Veneziani ne approfittano, conquistano il borgo per due volte (anche perché era protetto da pochi soldati), perdendolo però dopo la battaglia di Agnadello del 1509; questo fatto non impedisce qualche anno dopo ai Veneziani, uscendo da Crema che era in mano loro, di saccheggiare Pandino.
I francesi non sono stati gli unici stranieri a passare da qui: dopo la fine degli Sforza nel 1535 il ducato di Milano passa agli spagnoli e agli inizi del ‘700 agli austriaci, e truppe di tali nazioni sono transitate anche in questo territorio; non abbiamo notizie di danni causati alla fine del XVIII secolo dalle truppe napoleoniche.
Età moderna
Nel 1786, anche Pandino fu aggregata alla provincia di Lodi, tornando però dopo soli cinque anni a quella di Milano.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Pandino furono aggregate Gradella e Nosadello, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Età moderna
Entrambe furono aggregate definitivamente nel 1869[5]. Agli ultimi anni del ‘700 risale la ricostruzione della nostra parrocchiale in forme neoclassiche, in sostituzione della chiesa medievale ormai rovinata dal tempo.
Nel 1868 a Pandino sono aggregati i soppressi comuni di Nosadello e Gradella, originariamente nella provincia di Lodi- Crema, poi soppressa, quindi in quella di Cremona.
Tra il 1880 ed il 1920 la località disponeva di una stazione posta lungo la tranvia Lodi-Treviglio-Bergamo.
Nel 1928, dopo un pubblico concorso, viene inaugurato il monumento ai caduti davanti al castello, in occasione del decennale della vittoria italiana nella prima guerra mondiale; ancora oggi avvicinandosi al monumento è possibile leggere sulle lapidi i nomi dei caduti pandinesi di tutte le guerre del XX secolo.
Nel corso della Seconda guerra mondiale, su una delle torri del castello, vengono portati i fili del telegrafo per segnalare al comando germanico il passaggio degli aerei alleati; a quel tempo il castello era abitato da famiglie in affitto, cui si erano aggiunti gli sfollati da Milano.
A partire dagli anni '50 il castello diventa sede del comune di Pandino.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Tra di esse abbiamo:
- Oratorio S.Marta
- Chiesa di S.Margherita
- Santuario di Santa Maria dell'Apparizione, detta anche del Tommasone o del Riposo
Architetture militari
Il Castello Visconteo ha un torrione angolare e un cortile interno porticato nel corso del tempo è passato dall'essere una fortezza con fossato ad essere una semplice dimora patrizia mantenendo però gran parte dell'aspetto originario. La sua conquista è successiva alla decadenza della Repubblica di Venezia seguente l'arresto dell'avanzata verso Milano.
Società
Evoluzione demografica
- 2050 nel 1751
- 1763 nel 1805
- 2217 nel 1809 dopo annessione di Nosadello e Gradella
- 1809 nel 1853
- 2054 nel 1861
- 2981 nel 1871 dopo annessione di Nosadello e Gradella nel 1868
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT, a dicembre 2017 le comunità straniere numericamente significative erano[7]:
Cultura
Eventi
Fiere di Pandino
A Pandino si svolgono svariate manifestazioni fieristiche, occasione per le aziende commerciali e artigiane di esibire le proprie produzioni in eventi e manifestazioni culturali, sportive, ricreative.
Si comincia a marzo con la tradizionale Fiera di primavera (terza domenica del mese).
La fiera, che viene svolta dal 1887 o forse anche prima, era originariamente caratterizzata da un'offerta agricola con bestiame e macchinari per l'agricoltura, contornate da bancarelle tradizionali. Con il mutare della economia del territorio però la fiera si è trasformata in una fiera commerciale, dove molte sono le aziende che espongono i più svariati prodotti prodotti. Questa fiera oltre che dare vantaggi all'impresa cerca di divertire le persone di tutte le età con bancarelle tradizionali (per le persone adulte) e il Luna Park (per bambini e adolescenti). La fiera interessa quasi tutto il centro storico con il Castello Visconteo.
A settembre si svolge la Sagra di Nosadello (seconda domenica del mese), questa è l'occasione di ritrovarsi come comunità e divertirsi con giochi tradizionali sui quali spicca la cuccagna. Durante questa fiera si trascorrono in compagnia momenti di sincera spensieratezza.
La Sagra di Gradella (seconda domenica del mese di ottobre), è il tradizionale evento che coinvolge le persone con giochi tradizionali, mostre, concerti e bancarelle tradizionali. La Sagra di Gradella, organizzata dalla Parrocchia e dai volontari dell'Associazione Borgo Gradella, è l'occasione per ritrovare la tradizione, che nei nostri tempi sta svanendo, e di vita e visitare luoghi di interesse.
La Sagra di Gradella fa da prologo alla Sagra di Pandino (terza domenica di ottobre). La sagra del paese si ispira alla sagra di marzo ma viene dedicata ai sapori e ai colori dell'autunno. Ci sono delle bancarelle dedicate a formaggi, salumi, vino, miele, il tutto condito con eventi e manifestazioni.
Le due sagre, Gradella e Pandino, sono legate da un evento riguardante la gastronomia che viene chiamato "Pandino nel piatto". Consiste in una degustazione in cui solo i ristoranti di Pandino propongono piatti tradizionali del loro paesi a prezzi fissi.
Panda a Pandino
Ogni anno, nel mese di Giugno, viene organizzato il "Panda a Pandino", un evento in cui pandisti da ogni parte del mondo si radunano per festeggiare insieme al loro mezzo. Questo evento è nato nel 2017, da un'idea di alcuni ragazzi di Pandino, ed è arrivata alla terza edizione.
Nel 2018, i partecipanti sono stati 365. Questo ha fatto si che questo evento entrò nel Guinness dei Primati per il più grande raduno di Panda al mondo[senza fonte].
Nel 2019 il record è stato nuovamente battuto, con 695 Panda[senza fonte].
Geografia antropica
Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Gradella e Nosadello[8].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio è attraversato dalle seguenti strade:
- ex strada statale 415 Paullese
- ex strada statale 472 Bergamina
- Strada Provinciale 35 Pandino-Casaletto Vaprio
- Strada Provinciale 90 di Cassano
- Strada Provinciale 91 Pandino-Bisnate
Amministrazione
Elenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[9].
| Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1985 | 1990 | Giuseppe Moretti | indipendente | sindaco | |
| 1990 | 1995 | Giuseppe Moretti | Democrazia Cristiana | sindaco | |
| 1995 | 2000 | Antonio Picinelli | lista civica di centro-sinistra | sindaco | |
| 2000 | 2005 | Antonio Picinelli | lista civica di centro-sinistra | sindaco | |
| 2005 | 2010 | Donato Dolini | lista civica | sindaco | |
| 2010 | 2014 | Donato Dolini | lista civica | sindaco | |
| 2014 | 2019 | Maria Luise Polig | lista civica | sindaco | |
| 2019 | in carica | Piergiacomo Bonaventi | centro-destra | sindaco | |
Gemellaggi
Pandino è gemellata con[10]:
- Saint-Denis-en-Val, dal 2001
- Castel del Monte (AQ), dal 2009
È inoltre legata da un rapporto di amicizia col comune di Sorano (GR) dal 2005.
Sport
Nel calcio la principale società sportiva di Pandino è il GSD Luisiana, che milita nel campionato di Eccellenza Lombardia.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dizionario di toponomastica, UTET, Torino, 1990-1997 rist. 2010, ISBN 88-02-07228-0 pag. 557
- ^ Regio Decreto 14 giugno 1868, n. 4454
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dati Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Art. 2 comma 1 dello Statuto Comunale
- ^ Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
- ^ Comuni gemellati con Pandino, su comune.pandino.cr.it. URL consultato il 27 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pandino
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pandino
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.pandino.cr.it.
- Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 145518121 · LCCN (EN) n88003707 · J9U (EN, HE) 987007565086705171 |
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