Edward Drinker Cope

paleontologo e anatomista statunitense (1840–1897)

Edward Drinker Cope (Filadelfia, 28 luglio 1840Filadelfia, 12 aprile 1897) è stato un paleontologo, erpetologo e ittiologo statunitense.

Edward Drinker Cope

Sebbene le ricerche scientifiche di Cope lo abbiano quasi mandato in bancarotta, i suoi lavori contribuirono a definire il campo della paleontologia americana. Fu uno scrittore prodigioso con 1.400 articoli pubblicati nel corso della sua vita, anche se i suoi rivali discussero l'accuratezza delle sue opere pubblicate troppo velocemente. Ha scoperto, descritto e dato il nome a più di 1.000 specie di vertebrati tra cui centinaia di pesci e decine di dinosauri. La sua idea sull'origine dei molari dei mammiferi è significativa tra i suoi contributi teorici. Tuttavia la regola di Cope (l'ipotesi che le dimensioni corporee dei mammiferi crescano gradualmente nel corso del tempo evolutiva), pur prendendo il suo nome, non è "né esplicita né implicita" nel suo lavoro.

La carriera

Cope nacque da una famiglia quacchera. Fin dall'infanzia si interessò alle Scienze Naturali, e nel 1859 inviò un articolo sulle salamandre all'Accademia di scienze naturali di Philadelphia. Divenne socio del Megatherium Club alla Smithsonian Institution a Washington. Si iscrisse all'Università di Pennsylvania e poi, dopo altri studi in Europa, divenne curatore presso l'Accademia di scienze naturali nel 1865, una posizione che conservò fino al 1873. Successivamente fu professore di scienze naturali all'Haverford College e professore di geologia e paleontologia all'Università di Pennsylvania. Famosa la sua rivalità con l'ex amico e paleontologo Othniel Charles Marsh.

Cope si spense nel 1897 e, in base alle sue volontà, il suo corpo venne donato agli esperimenti scientifici.

Un autore prolifico

La sua specialità furono gli studi dei vertebrati fossili americani. Dopo il 1871 esplorò gli strati cretacei del Kansas e terziari del Wyoming e del Colorado. Nell'arco della sua vita Cope descrisse più di mille nuove specie, così come moltissimi nuovi generi di vertebrati estinti. Tra questi, vi furono i più antichi mammiferi terziari scoperti in Nuovo Messico (come Deltatherium, Loxolophus, Ectoconus, Taeniolabis, Conoryctes) e 56 specie di dinosauri, come Camarasaurus, Amphicoelias e Coelophysis.

Fu incredibilmente prolifico nella pubblicazione di articoli, e nella sua vita ne produsse più di 1200. Cope fu protagonista, insieme a Othniel Charles Marsh, della cosiddetta "guerra delle ossa".

Porta il suo nome la regola che afferma che la discendenza di una popolazione tende ad aumentare di dimensioni corporee nel corso del tempo evolutivo.[1] Questa regola ha ricevuto differenti sostegni nella letteratura scientifica. Tra i vertebrati terrestri è stato dimostrato che è applicabile ai mammiferi fossili[2][3][4] e ai rettili Mesozoici[1]. Nel 2012, sulla rivista American Naturalist, un'équipe di paleontologi evoluzionistici dell'Università Federico II di Napoli, in collaborazione con Mikael Fortelius, ha dimostrato che la causa principale del trend di aumento della taglia dei mammiferi è la tendenza delle specie verso una specializzazione ecologica, promossa dalla nascita di nuovi habitat dovuta alle variazioni ambientali che si sono succedute durante il Cenozoico.[5]

Opere selezionate

Taxa classificati

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Taxa classificati da Edward Drinker Cope.

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b David W.E. Hone e Michael J. Benton, The evolution of large size: how does Cope's Rule work?, in Trends in Ecology & Evolution, vol. 20, n. 1, 2005, pp. 4–6, DOI:10.1016/j.tree.2004.10.012, PMID 16701331.
  2. ^ Steven M. Stanley, An Explanation for Cope's Rule, in Evolution, vol. 27, n. 1, 1973, pp. 1–26, DOI:10.2307/2407115. URL consultato il 29 luglio 2019.
  3. ^ (EN) John Alroy, Cope's Rule and the Dynamics of Body Mass Evolution in North American Fossil Mammals, in Science, vol. 280, n. 5364, 1º maggio 1998, pp. 731–734, DOI:10.1126/science.280.5364.731. URL consultato il 29 luglio 2019.
  4. ^ John A. Finarelli, Mechanisms behind active trends in body size evolution of the Canidae (Carnivora: Mammalia), in The American Naturalist, vol. 170, n. 6, 2007-12, pp. 876–885, DOI:10.1086/522846. URL consultato il 29 luglio 2019.
  5. ^ P. Raia, F. Carotenuto e F. Passaro, Ecological Specialization in Fossil Mammals Explains Cope’s Rule., in The American Naturalist, vol. 179, n. 3, 1º marzo 2012, pp. 328–337, DOI:10.1086/664081. URL consultato il 29 luglio 2019.

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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