Busalla
Template:Comune Busalla (Busalla in lingua ligure) è un comune di 5.883 abitanti della provincia di Genova.
Geografia
Busalla fa parte della Comunità Montana Alta Valle Scrivia[1] insieme ad altri nove comuni liguri. È sempre stato un crocevia commerciale e un punto di riferimento per i paesi limitrofi. Il comune fa anche parte del Parco naturale regionale dell'Antola[2] .
Il territorio comunale è diviso nelle due frazioni di Camarza e Semino e dalla località di Salvarezza.
Storia
Il toponimo di Busalla è ancora oggi incerto. Una fonte rivela che il nome derivi dai busi avvallamenti e fosse nel letto del torrente Scrivia, altre fonti dicono che derivi dall'unione di due parole una latina l'altra germanica, ipotesi quasi scartata dagli storici. A livello popolare è diffusa la credenza che il nome derivi da bruzalla che indicherebbe l'antica propensione del borgo (a causa della sua indifendibile posizione fondovalle) ad essere facilmente saccheggiato e quindi bruciato dagli eserciti invasori. Il primo documento che cita il comune è un atto notarile del 15 aprile 1192 e data l'importanza di tale documento (il più antico documento cartaceo redatto su carta[3] ) è conservato presso l'Archivio di Stato di Genova. Altri documenti del 1239 attestano il dominio feudale della famiglia Spinola di Luccoli, che qui vi costruiranno un castello. Il feudo verrà nel 1252 assediato dalle truppe guelfe genovesi conquistando l'intero comprensorio.
Nel 1315 la lotta tra Guelfi e Ghibellini trasformano il territorio compreso tra Ronco Scrivia e Busalla in un vero e proprio campo di battaglia, tanto è vero che fu più volte saccheggiato nel 1392 e nel 1418. Nel XVI secolo il castello viene duramente devastato da armi nemiche e le sue fondamenta vengono messe a servizio per la costruzione del neo Palazzo Marchionale. Dal 1728 Busalla diverrà parte integrante della Repubblica di Genova, a seguito della cessione degli stessi Spinola.
L'anno 1797 vede lo scioglimento dei Feudi Imperiali della Valle Scrivia da parte di Napoleone Bonaparte portando l'autonomia del comune. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
L'arrivo della ferrovia nella prima metà del XIX secolo segna lo sviluppo economico e sociale del comune, trasformando il piccolo abitato in una città residenziale della borghesia genovese completa di caffè e ritrovi eleganti di lusso. Sempre in quegli anni si organizzano gare ciclistiche lungo la rampa per il Passo dei Giovi grazie alla collaborazione di molti ciclisti dell'epoca, tra di essi Giorgio Davidson.
La prima guerra mondiale raderà al suolo l'intero abitato, ma la costante opera di architetti di Genova e Roma ricostruiscono il paese con eleganti ville signorili. Il Fascismo non porterà alcun beneficio, anzi alimenterà la paura degli abitanti a causa delle numerose squadre fasciste presenti nel territorio. Lavoratori dal nord dell'Italia emiliani, romagnoli, veneti e bergamaschi arriveranno in seguito nel paese ricostruendo e rivoluzionando la geografia comunale con case e palazzi.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Luoghi di interesse
Castelli
Castello di Busalla
Non si conosce l'esatta data di costruzione del castello poiché non state trovate dagli storici locali fonti attendibili o antecedenti al 1192, anno della prima citazione ufficiale del borgo di Busalla. Le prime informazioni storiche sul castello risalgono all'aprile del 1242 quando i soldati genovesi attaccarono i feudi della Valle Scrivia controllati da Guglielmo della famiglia Spinola.
Secondo il racconto storico i Genovesi riuscirono ad espugnare il borgo di Busalla e il suo castello, ma Guglielmo Spinola riuscì a fuggire proprio da un passaggio segreto del maniero prima che venisse distrutto dalle truppe del capoluogo ligure. Nel frattempo la popolazione rimasta inerme dall'improvviso attacco di Genova subì i numerosi saccheggi e distruzioni.
La Repubblica di Genova attaccò nuovamente la valle del torrente Scrivia nel 1310 alla ricerca del signorotto locale Opizzino Spinola; il borgo e il castello furono completamente rasi al suolo dai soldati della repubblica. Cinque anni dopo (1315) si registrò il terzo attacco genovese che distrusse nuovamente la fortezza precedentemente riedificata. Nel 1321 Busalla fu occupata dal Ducato di Milano per ripicca contro la repubblica genovese e anche i Milanesi distrussero per l'ennesima volta il castello.
In una mappa del XV secolo del castello non vi fu traccia facendo presupporre agli storici che la popolazione, stufa dei continui assalti anche nei secoli successivi, decise di non erigere più il maniero. Al suo posto fu eretto il Palazzo Marchionale e dei precedenti corridoi-segrete che collegavano il castello a diversi punti del borgo furono ridotti in macerie. Con il passare degli anni il palazzo cadde in una lenta rovina, devastato tra l'altro anche dall'attacco dell'esercito austriaco del XVIII secolo contro la Repubblica di Genova.
In una documentazione anonima della prima metà del XIX secolo viene segnalata la vendita dei terreni adiacenti il palazzo ad un mulattiere locale e la non abitabilità dello stesso stabile. Per ridurre l'ormai vistoso degrado furono fatti alcuni restauri, ma l'opera non fu mai ultimata e anche la torre venne distrutta in epoca non definita.
Architetture religiose
Chiesa di san Giorgio
La chiesa, intitolata a san Giorgio, è posta su di una collinetta a ridosso dell'antica Cappella di santa Maddalena. La prima pietra della chiesa è stata posta il 28 maggio del 1600 da Guidone Blexio, vicario del vescovo di Tortona.
La costruzione si presenta a tre navate e nella seconda campata della navata destra è possibile ammirare il dipinto raffigurante la Madonna appare a san Gaetano del pittore Pietro Raimondi, allievo di Domenico Piola. Nella navata sinistra sono raffigurati san Giovanni Battista, sant'Antonio Abate e Maria Maddalena di Bernardo Castello. Nel presbiterio è possibile osservare due opere, ridipinte, di Giovanni Battista Carlone: san Paolo e Plotilla e la Decollazione di san Paolo.
Chiesa di Sarissola
La parrocchiale, anch'essa intitolata a san Giorgio, è molto più antica di quella omonima di Busalla. Viene citata per la prima volta in un atto del 1196 anche se alcune vicende storiche fanno risalire la sua fondazione ancor prima di codesta data, forse tra il IX e X secolo. Passata sotto la Diocesi di Tortona alcuni documenti attestano di come la chiesa fu molto importante, tanto da essere considerata la vera chiesa di Busalla. Nel 1605 le due chiese di Sarissola e di Busalla verranno definitivamente paragonate nella rispettiva importanza religiosa.
L'attuale struttura architettonica è risalente al 1913 quando la chiesa fu rivista in stile classico moderno a tre navate. Nel 1930 fu elevata al titolo di Arcipretura. Al suo interno è possibile ammirare l'Annunciazione di Bernardo Castello.
Chiesa di san Martino
La chiesa parrocchiale, dedicata al santo Martino di Tours, è ubicata presso il paese di Semino. La parrocchiale venne menzionata per la prima volta nel 1523 anche se la struttura sembrerebbe risalire al 1570. L'edificio fu ampliato nel corso del XIX secolo e decorato il suo interno nel 1919. Adiacente alla chiesa vi si trova l'oratorio della Beata Vergine citato in un documento del 1576.
Santuario di Nostra Signora della Bastia
Il santuario mariano è ubicato presso la località di Bastia, un piccolo borgo di Busalla. Secondo una leggenda locale nella prima metà del XVII secolo fu ritrovata in una fessura della roccia - miracolosamente - una statuina della Madonna; ancora oggi essa è conservata sul timpano esterno della facciata del santuario.
Nel 1660 fu eretta la prima cappella campestre e solo in seguito ampliata e spostata in un luogo più idoneo nel 1722. Adiacente il santuario nel 1946 vi fu incastonata in una grotta una statua marmorea della Vergine, opera dello scultore genovese Gio Batta Airaldi.
Oratorio di san Bernardo
L'oratorio, dedicato al santo Bernardo di Chiaravalle, fu eretto nella prima decade del XVII secolo. L'edificio fu costruito adiacente l'antico palazzo marchionale e accanto alla parrocchiale di san Giorgio.
Ex Monastero di Nostra Signora della Guardia
L'antico monastero era situato sulla sommità del passo dei Giovi sul versante nord del colle dove oggi scorre l'attuale Strada Statale 35 dei Giovi. Secondo alcuni documenti fu citato per la prima volta nel 1502, ma già in un atto notarile del 1488 si decise la costruzione di un nuovo monastero con annessa chiesa. Il terreno fu ceduto ai frati Agostiniani dai signori locali Spinola.
Non si conosce la data della reale apertura, ma da documenti si è potuto apprendere che tra il XVI e XVII secolo il monastero, intitolato a Nostra Signora della Guardia, si prese cura degli ammalati. Per motivi sconosciuti la chiesa fu in seguito distrutta e riedificata poco dopo. Nel 1757 a seguito della morte dell'ultimo religioso, fra Alessandro, l'intero complesso fu abbandonato e ad oggi rimangono qualche rudere.
Cappella di san Lorenzo
Sita nell'antico villaggio di Camarza la cappella, intitolata a san Lorenzo, viene menzionata per la prima volta nel XVII secolo, quando nel 1655 fu visitata dal vescovo. Nel borgo fu in seguito costituita la Compagnia di san Lorenzo assumendo maggiore importanza tra la popolazione locale.
Palazzi e Ville
Villa Borzino
Commissionata da Emilio Borzino, personalità nota nell'ambiente economico e politico genovese è un tipico palazzo della tradizione architettonica genovese del XVI - XVII secolo.
Ville Bruzzo
Commissionate dalla famiglia Bruzzo, le ville risalgono al 1906, una villa è completamente ristrutturata, una è completamente in disuso mentre un'altra è in fase di ristrutturazione.
Villa Bozano
Nota villa localizzata a Sarissola, e appartenente ancora oggi alla famiglia Bozano.
Cultura
Manifestazioni
Feste, fiere e sagre
- Fiera di sant'Anselmo il 23 aprile.
- Fiera di sant'Antonio l' 11 giugno.
- Fiera di santa Marta il 30 luglio.
- Fiera di san Matteo il 17 settembre.
- Fiera di Novembre il 2 novembre.
- Super Fiera Campestre[5] a Sarissola. La prima domenica di settembre.
Personalità legate a Busalla
- Luigi Bertolini, calciatore della Nazionale di calcio italiana.
- Gino Mentasti, compositore di scacchi.
- Franco Malerba, astronauta partecipò alla missione spaziale del 31 luglio 1992.
Economia
Si basa principalmente sull'attività agricola ed industriale.
Ecologia
Raccolta differenziata
Per l'anno 2006 Busalla è risultato essere il comune più "riciclone" di tutta la Provincia di Genova e della Liguria, con una quota del 50,52% di rifiuto riciclato[6]. Così facendo il comune si può annoverare tra i comuni più virtuosi della regione in questa speciale classifica, superando anche la quota minima prevista dal Decreto Ronchi (35%) evitandogli il pagamento di pesanti sanzioni.
Trasporti e vie di comunicazioni
Strade ed autostrade
Busalla è situata lungo la Strada Provinciale 35 dei Giovi la quale collega Mignanego con Isola del Cantone. Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'Autostrada A7.
Linee ferroviarie
Busalla è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea interregionale Genova - Milano.
Amministrazione
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Stemma comunale
Lo stemma comunale di Busalla è rappresentato con la raffigurazione nel centro e in campo bicolore verde-azzurro di una torre civica, sulla sinistra, e sulla destra un campanile; nella raffigurazione della torre è rappresentato un leone rampante. Sopra allo scudo è presente la corona comunale impreziosita da gemme colorate e ai lati i rami di ulivo e quercia.
Bibliografia
Lorenzo Tacchella, Il Feudo di Busalla, Genova, 1958. Alessio Schiani, Il Comune di Busalla, Genova, 1998.
Bibliografia
Lorenzo Tacchella. Il Feudo di Busalla. , 1958. Alessio Schiani. Il Comune di Busalla. , 1998.
Voci correlate
Note
- ^ Fonte dal sito della Comunità montana
- ^ Fonte dal sito del Parco naturale
- ^ Fonte dal sito Altavallescrivia.it
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Approfondimenti sulla Fiera Campestre
- ^ Dati del sito www.ecosportello.org/