Monumento a Indro Montanelli
Il monumento a Indro Montanelli è una scultura dello scultore Vito Tongiani realizzata in bronzo dorato posta nei giardini pubblici di Milano.
Indro Montanelli | |
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Autore | Vito Tongiani |
Data | 2006 |
Materiale | bronzo dorato |
Ubicazione | Giardini pubblici Indro Montanelli, Milano |
Coordinate | 45°28′24.56″N 9°11′46.39″E |
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Descrizione
La statua di Indro Montanelli ritrae il giornalista intento a scrivere sulla propria Lettera 22, riprendendo la posizione da una nota fotografia del 1940 di Fedele Toscani in cui era seduto su una pila di giornali in un corridoio della sede del Corriere della Sera. Nella foto Montanelli porta un cappello, che nella statua è invece appoggiato alla sua destra; l'idea era di mostrare la testa e «meglio metterla a nudo, per evidenziare quel cervello concentrato per tanta potenza».[1]
Il monumento fu posto nei giardini pubblici all'interno di uno spazio delimitato da un muretto che intende simboleggiare "La Stanza di Montanelli", nome di una sua nota rubrica.[2]
Montanelli era solito passeggiare in quei giardini e la posizione scelta è poco distante da dove nel giugno 1977 subì un attentato delle Brigate Rosse.
Sul piedistallo è presente l'incisione «INDRO MONTANELLI / GIORNALISTA».
Inaugurazione e critiche
L'inaugurazione ebbe luogo il 22 maggio 2006 da parte del sindaco Gabriele Albertini.[3]
La statua portò diverse critiche per l'avversione di Montanelli per le celebrazioni e per le statue, tanto che secondo Oliviero Toscani «Con questa statua è come se l'avessero gambizzato una seconda volta», mentre secondo Elio Fiorucci «Sono riusciti a fargli da morto quel che da vivo non era riuscito a nessuno, neppure a Berlusconi: metterlo in gabbia».[4] Il sindaco difese la scelta, indicando di aver agito in accordo con la compagna e con la nipote di Montanelli.[1]
Le accuse contro Montanelli e il monumento
Il monumento è stato oggetto di critiche e di vandalizzazioni a causa del matrimonio contratto dal giornalista mentre era soldato in Etiopia negli anni Trenta. Già in un'intervista televisiva a Gianni Bisiach nel 1969, Montanelli descrisse l'acquisto di una dodicenne dal padre per avere una moglie e in uno scambio con la giornalista Elvira Banotti si difese dall'accusa di violenza verso una minorenne dicendo che in Abissinia le donne si sposavano a quell'età.[5] Ancora nel 2000 cercò di difendere la propria posizione, indicando però la moglie come quattordicenne; descrisse anche un incontro avvenuto nel 1952 a Saganèiti con la donna e con il nuovo marito, che avevano dato il nome Indro al loro primogenito.[6][7]
Attacchi con vernice
Il monumento fu imbrattato una prima volta l'8 marzo 2019, durante lo svolgimento del corteo femminista per la Giornata internazionale della donna; la statua venne ripulita il giorno successivo senza aver subito danni.[8]
All'inizio di giugno 2020, un gruppo di attivisti ha richiesto al sindaco Sala la rimozione della statua in concomitanza con le manifestazioni antirazziste in seguito alla morte di George Floyd; il 13 giugno 2020 la statua è stata nuovamente imbrattata con vernice rossa e con la scritta «RAZZISTA STUPRATORE» ad opera di studenti.[9][10][11]
Galleria d'immagini
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Fotografia del 1940 a cui è ispirata la statua
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La statua
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Veduta d'insieme
Note
- ^ a b Albertini: difendo il mio Montanelli, in La Repubblica, 9 giugno 2006.
- ^ Monumento a Indro Montanelli, su Turismo Milano.
- ^ A Milano un monumento per Montanelli, in Corriere della Sera, 23 maggio 2006.
- ^ Montanelli tradito dalla statua, in La Repubblica, 30 maggio 2006.
- ^ Estratto da «L'ora della verità», su YouTube.
- ^ I. Montanelli, Quando andai a nozze con Destà, in Corriere della Sera, 12 febbraio 2000.
- ^ La storia della statua di Indro Montanelli imbrattata a Milano, su il Post, 10 marzo 2019.
- ^ Milano, ripulita la statua di Montanelli imbrattata al corteo dell'8 marzo, su lapresse.it, 9 marzo 2019.
- ^ A Milano imbrattata la statua dedicata a Montanelli, su ANSA, 13 giugno 2020.
- ^ La statua di Indro Montanelli a Milano è stata nuovamente imbrattata, su il Post, 14 giugno 2020.
- ^ Rete Studenti rivendica il blitz contro Montanelli, su Corriere.it, 14 giugno 2020.
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