Dipterocome pusilla Fisch. & C.A.Mey., 1835[1] è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Dipterocome Fisch. & C.A.Mey., 1835[2] e della sottotribù Dipterocominae Garcia-Jacas & Susanna, 2019.[3][4]

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Dipterocome pusilla
Immagine di Dipterocome pusilla mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
SottotribùDipterocominae
Garcia-Jacas & Susanna, 2019
GenereDipterocome
Fisch. & C.A.Mey., 1835
SpecieD. pusilla
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCarduoideae
TribùCardueae
GenereDipterocome
SpecieD. pusilla
Nomenclatura binomiale
Dipterocome pusilla
Fisch. & C.A.Mey., 1835

Descrizione

Comprende piante erbacee di tipo monocarpico con fusti prostrati. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere. Altezza massima 20 cm.[5][6][3]

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alternato. La lamina è indivisa con forme lineari-spatolate, glabra sulla superficie.

Le infiorescenze sono composte da piccoli capolini (eterogami con pochi fiori), sessili e in posizione ascellare. I capolini contengono solo fiori tubulosi[7] e sono formati da un involucro a forma più o meno ovoide composto da poche brattee (o squame) disposte su alcune serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro, con forme oblunghe e margini ialini e cigliati, sono disposte in modo embricato. Il ricettacolo a protezione della base dei fiori è sprovvisto di palee.

I fiori tubulosi sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi; quelli marginali sono maschili disposti su due serie, hanno le corolle bilabiato-radiali; quelli interni sono fertili, con una snella corolla a 5 piccoli lobi.

  • /x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]

Il frutto è un achenio con un pappo. Gli acheni sono più o meno affusolati, spinosi dorsalmente e bicornuti all'apice (talvolta sono dimorfici). Il pericarpo dell'achenio possiede delle sclerificazioni radiali spesso provviste di protuberanze. Il pappo formato da poche piatte setole è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Le setole sono disposte su una o più serie e sono decidue o persistenti.

Distribuzione

La specie di questa voce si trova in Asia occidentale (dalla Palestina all'Afghanistan. L'habitus tipico sono le zone desertiche.[1]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa specie (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[10] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti).[11] La sottofamiglia Carduoideae (suddivisa in 4 tribù) è una delle 14 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae.

Filogenesi

Le specie di questa voce in precedenti trattamenti era descritta all'interno del gruppo informale (provvisorio da un punto di vista tassonomico) "Xeranthemum Group" oppure era definita incertae sedis.[12][13] La storia di questa specie è abbastanza complicata. Tutti i tentativi di stabilire saldamente la sua attribuzione tribale nella Compositae sono falliti negli ultimi 150 anni. Solamente ultimamente usando il sequenziamento di nuova generazione, si è avuta la conferma che Dipterocome appartiene alle Cardueae e costituisce una sottotribù monotipica Dipterocominae con affinità alla sottotribù Xerantheminae (insieme formano un "gruppo fratello").[14][3]

La forma dell'achenio e del polline sono probabilmente plesiomorfici.[6]

L'età di divergenza della sottotribù può essere posizionata tra i 23 e i 30 milioni di anni fa nell'Oligocene superiore.[13][3]

Note

  1. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  2. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  3. ^ a b c d Herrando et al. 2019.
  4. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  5. ^ Pignatti 1982, Vol.3 pag.1.
  6. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 147.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
  8. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  9. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  12. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag.147.
  13. ^ a b Barres et al. 2013.
  14. ^ Susanna et al. 2018.

Bibliografia

Voci correlate

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